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Autore: SusyToma    21/06/2016    1 recensioni
Emma si domanda cosa sarebbe successo se fosse cresciuta con i genitori così come sta succedendo al piccolo Neal e Kilian alias Uncino, decide di farle vedere attraverso una posizione magica proprio cosa sarebbe successo.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non impiegò molto a trovarlo. Appena lo video lo raggiunse subito e sedette al suo fianco.
Kilian era su una panchina e stava guardando il mare, il porto era forse il suo posto preferito.
«Ciao»
Kilian annuì con la testa, non sembrava in vena di parlare ma almeno non si era mosso.
 «Lo sai che non puoi evitarmi per sempre vero?».
Lui alzo le spalle. Stava per bere un sorso di rhum, ma Emma fu più veloce e glielo tolse da mano.
«Adesso la smetti di bere e mi ascolti»
«Swan, ascolta …»
«No» - lo interruppe subito Emma - «ascolta tu. E' da quanto siamo tornati che mi eviti, e ora mi sono davvero seccata di quest'atteggiamento. Noi dobbiamo parlare e tu non andrai da nessuna parte finché non avremo finito».
La sua espressione era risoluta. La chiacchierata con i suoi genitori, l'aveva aiutata a essere più sicura di se stessa e della loro storia.
«E va bene» - sospirò lungamente Kilian - «parliamo se proprio dobbiamo».
Si riprese la sua bottiglietta e la mise al sicuro nella tasca della sua giacca.
«Anche se so benissimo cosa vuoi dirmi, che l'altra Emma non eri tu e che non dovrei nemmeno pensarci. Peccato però che io abbia visto con i miei occhi, che tu eri felici con Belfire».
Emma ripensò alle parole di sua madre. Aveva ragione a dire che Kilian aveva visto avverare il suo peggior incubo e fu per questo che prese la sua mano buona tra le proprie e la strinse forte.
«Quella che hai visto era una felicità che non mi appartiene».
«Dimentichi che ti ho sentita, mentre parlavi con l'altra Emma del tuo grande amore» - le lanciò un'occhiata Kilian - «so che Belfire ti manca molto, e mi rendo che tuo figlio avrebbe bisogno di un padre come lui».
«Si» - rispose Emma - «Neal mancherà sempre moltissimo a me e Henry, il modo in cui ci è stato strappato via … ma ormai l'ho superata. Adesso sto con te e forse non lo sai, ma mio figlio ti trova abbastanza simpatico».
«Abbastanza?» - inarcò un sopracciglio Kilian - «per tua informazione, Henry ed io ci divertiamo molto insieme».
«Ed io sono felice che faccia parte della nostra vita».
«Swan, so cosa stai cercando di fare, però …».
Emma posò un dito sulle sue labbra impedendogli di continuare.
«Volevo fare quel viaggio per vedere come sarebbe stato se fossi cresciuta con i miei genitori, ma ho capito di aver sbagliato. Ho parlato con loro e sono felice per quello che ho».
«Nell'altra vita eri felice»
«E credi che ora non lo sia? Lì non avevo Henry» - gli ricordo - «e sai quanto mio figlio conti per me. All'inizio non credevo di riuscire a provare un amore così totale, ma poi Henry mi ha conquistata e adesso non potrei fare a meno di lui.
Se proprio vuoi metterti in competizioni con qualcuno, mio caro pirata, dovresti sfidarti con Henry non con un fantasma del mio passato».
Stavolta Kilian sorrise, ed Emma riuscì finalmente a rilassarsi.
«Mi dispiace averti evitato, devi capire però che è stato un colpo per me vederti sposata con lui».
«Lo so» - mormoro appoggiando la testa sulla sua spalla - «lo è stato anche per me, ma adesso sono qui ed è l'unico posto, dove vorrei stare».
«Bhe certo con un affascinante pirata al tuo fianco, perché dovresti volere dei servitori al tuo servizio, infondo ti basto io».
Emma sorrise dandogli un pugno nello stomaco.
«Stupido»
«Forse» - le concesse Kilian - «ma mi ami lo stesso».
«Forse» ripeté Emma
«Cos'hanno detto i tuoi del viaggio? L'hanno presa male?»
«Abbiamo chiarito molte cose e mio padre vuole prenderti a pugni se mi torno senza sorriso».
«Ehi» - la guardò offeso Kilian - «pensavo di piacergli ormai».
«Sono la sua unica figlia femmina, è normale che sia protettivo» rispose Emma e c'era una luce nuova nel suo sguardo. Era orgogliosa e felice di poter dire quelle parole.
Forse quel viaggio, infondo, era servito a qualcosa.
Kilian sorrise quando la vide così rilassata, capì che aveva fatto bene a procurarsi quel filtro magico per partire se adesso Emma non era più cupa come quel giorno alla festa del piccolo Neal.
Si era lasciato prendere dai dubbi e dalle insicurezze, quando l'aveva vista in sposa a Belfire, ma infondo Emma aveva ragione.
Adesso stavano insieme, avevano superato tante cose insieme e ne avrebbero superate altre. Potevano farcela. Erano felici e doveva concentrarsi su questo.
«Andiamo adesso» - disse Emma alzandosi - «devo andare da Henry. L'ho lasciato da Regina tutto il tempo, ho voglia di vederlo».
«Ti assicuro che tuo figlio sa cavarsela benissimo da solo e con una mamma apprensiva in meno sarà stato anche meglio».
«Mi stai dicendo che sono troppo asfissiante?» lo guardò male Emma.
«Parole tue, non mie» - rispose divertito Kilian mentre si alzava - «piuttosto, potresti ricreare con la magia quello splendido vestito che indossavi. Non ho avuto il tempo di dirtelo, ma ti donava moltissimo».
«Sono certo che ti riferisci alla scollatura e non al vestito, quindi no. Grazie»
«Mi stai dando del superficiale?»
«Parole tue, non mie» rispose Emma e poi sorrise quando lui l'attirò a se per baciarla.

Il rumore del mare e dei gabbiani in volo era lo sfondo perfetto per quell'amore ritrovato, che aveva solo smarrito la strada, ma non si era mai veramente perso.

Fine
   
 
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