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Autore: Lady I H V E Byron    25/06/2016    0 recensioni
La favola di Cappuccetto Rosso è la favola più conosciuta al mondo, prima grazie a Perrault, poi dai fratelli Grimm. Entrambi, sebbene con un finale differente, insegnano a diffidare SEMPRE degli sconosciuti ("La storia di Cappuccetto Rosso fa vedere ai giovinetti e alle giovinette, e segnatamente alle giovinette, che non bisogna mai fermarsi a discorrere per la strada con gente che non si conosce: perché dei lupi ce n'è dappertutto e di diverse specie, e i più pericolosi sono appunto quelli che hanno faccia di persone garbate e pieni di complimenti e di belle maniere" -Charles Perrault-). La vera domanda da porsi è: quale sarà stata l'origine di tale fiaba? Perché la figura del lupo è sempre vista di cattivo occhio, nelle storie?
Io vi propongo una mia versione, che non ha niente a che vedere con le favole che conosciamo...
Genere: Avventura, Comico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Siegfried Schtauffen
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: qui si passa ad uno "stravolgimento" della favola originale... o forse no. B)

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La bambina salutò tutti coloro che incontrava, prima di uscire dalla fortezza.
Si imbatté in Celux, che indossava la sua armatura e brandiva la sua alabarda.
"Ciao, sorellona!"
"Ehi, che vitalità!" ricambiò la sorella adottiva, sorridendo.
Anche Siegfried era fuori dal portone, con indosso la sua armatura. Sapeva che non era la prima volta in cui la figlia minore entrava nel bosco che divideva la fortezza degli Schwartzwind dalla casa di sua madre, ma sentiva sempre il dovere di seguirla fino all'entrata della fortezza.
"Sieg!" salutò Celux.
"Oh, ciao, Celux... qualcosa non va?" mormorò l'uomo, con un filo di voce e lo sguardo quasi assente.
"I banditi." spiegò la ragazza "Quelli che abbiamo affrontato due giorni fa... Sono tornati e alcuni informatori mi hanno rivelato che si trovano nel bosco..."
Siegfried cadde dalle nuvole.
"Banditi?" si stupì "Nel bosco?! Oh, no... Christine è diretta proprio lì!"
Celux si fece seria e strinse l'alabarda.
"La raggiungerò, così potrò proteggerla!"
"No! Tu mi servi ora per sconfiggere dei malfestati comparsi nel villaggio qui vicino!"
"Ma allora Chrissie...!"
"Invierò qualcun altro per proteggerla, non temere!"
"Ricevuto, Sieg! Vado a preparare il mio cavallo!"
Non poteva andare lui. Era complicato decidere immediatamente chi mandare per proteggere sua figlia.
Delle voci lo distrassero: Z.W.E.I. e Bangoo stavano di nuovo litigando.
Z.W.E.I. conosceva i boschi dell'Impero come le sue tasche: era ideale per quella missione.
"Z.W.E.I.! Vieni subito qui!" tuonò, facendo interrompere la controversia.
A concluderla furono gli sguardi minatori che si rivolsero i due uomini, mentre quello con il tatuaggio sul torace si avvicinava a Siegfried.
"Buongiorno, capitano!" salutò, mettendosi quasi sull'"Attenti" "Quelle ciambelle erano troppo buone. Forse ne ho mangiate troppe..."
Il capo degli Schwartzwind tagliò corto: "Voglio che tu protegga mia figlia. Celux ha detto che potrebbero esserci dei banditi nel bosco e non voglio rischiare che venga fatto del male a Christine..."
Z.W.E.I. sorrise in modo furbo.
"Non preoccuparti, capitano." assicurò "Le starò addosso come la puzza su Bangoo!"
Bangoo, sentendosi nominato, esclamò: "Va' al diavolo, uomo lupo!"
"Ma è la verità!" schernì l'uomo con il tatuaggio, continuando a sorridere.
"Sei solo invidioso perché così non puoi andare a dare una bella batosta ai malfestati!"
"Questa me la paghi, selvaggio del Nuovo Mondo!"
Siegfried tornò al suo discorso.
"Z.W.E.I., conto su di te! Elimina pure i banditi, se necessario."
"Per la figlia del mio capitano, questo ed altro!"
"E non farti scoprire da lei, altrimenti scoprirà che ti ho mandato io."
Intanto, Christine era già entrata nel bosco, ascoltando i canti degli uccelli e fischiettando con loro, ignara del pericolo incombente: i banditi descritti da Celux, infatti, erano nascosti dietro a dei cespugli, in entrambi il lati del sentiero. Il loro capo aveva tre cicatrici su tutto il volto, simili ai segni lasciati dagli artigli di un animale feroce.
"Guarda, guarda..." mormorò un bandito dagli occhi scuri "Abbiamo qui una graziosa bambina, tutta sola ed indifesa, nientemeno che la figlia del temuto Siegfried Schtauffen. Chissà quante cose buone avrà nel suo cestino... E chissà quanto ci frutterà un bel riscatto..."
"Quando attacchiamo, capo?" domandò un altro.
Il capo dei banditi restò in silenzio, attendendo il momento giusto per aggredire la bambina dai capelli rossi. Tuttavia, udì qualcosa di insolito: un fruscio leggero che si avvicinava.
"C'è qualcuno!" annunciò "Scappiamo!"
I banditi si mossero, seguiti da Z.W.E.I.; aveva fatto rumore di proposito, per farli scappare. Se avesse combattuto, Christine si sarebbe accorta di lui.
Essendo cresciuto in una foresta, sapeva come muoversi in modo silenzioso, senza farsi scoprire, ma i banditi no. Infatti, uno di loro pestò un ramo secco.
La bambina si voltò, allarmata.
"Chi è stato?" domandò, pronta a sfoderare il pugnale "Chi c'è?"
I banditi si erano fermati di nuovo, ma si trovavano in una posizione più visibile rispetto alla precedente. Christine li avrebbe visti, ma non sarebbe stata pronta ad affrontarli tutti.
Z.W.E.I. non poteva permetterlo: doveva distrarla. Tuttavia, per farlo, fu costretto a farsi scoprire.
Si finse imbarazzato, mentre si avvicinava alla bambina.
"Ciao, Chrissie..." salutò, mentre si stirava la schiena.
"Oh, Z.W.E.I. ..." si sollevò Christine, levando la mano dal pugnale "Cosa ci fai qui?"
Urgeva una menzogna: non poteva dire che era stato mandato da suo padre.
"Tuo padre mi ha dato del tempo libero, quindi ne ho approfittato per allenarmi un po'." mentì, cercando di essere convincente.
"Ti alleni nel bosco?"
"Beh, sì. D'altronde, ci sono cresciuto. Non esistono altri posti in cui potrei sentirmi a mio agio. E poi il bosco è un ottimo posto per mettersi alla prova."
Christine storse la bocca, ma poi sorrise.
"Per un attimo pensavo ti avesse mandato mio padre per proteggermi..."
Entrambi, in un modo o nell'altro, sapevano che era quello il motivo. Tuttavia, l'uomo cambiò discorso.
"Comunque... dove stai andando di bello con quella cesta, Chrissie?" domandò, rivolgendo lo sguardo verso il cestino di vimini.
"Sto andando a trovare mia nonna Margaret, che è debole e malata, poverina. Mamma mi ha chiesto di portarle le ciambelle di Lucius e una bottiglia di vino rosso, così si rimetterà in sesto." rispose Christine, mostrando all'amico il contenuto del cestino.
Z.W.E.I. guardò in avanti, oltre la bambina, per un attimo, per vedere la posizione dei banditi. Non si erano mossi.
"E... dove abita tua nonna, Chrissie?" domandò, per prendere tempo.
"E' la prima casa che si vede, una volta usciti dal bosco. Perché questa domanda, Z.W.E.I.?"
 I banditi si consultarono fra di loro, prima di proseguire per il bosco, prendendo un sentiero a destra e Z.W.E.I. se ne accorse.
"Beh, giusto per sapere quanto è lontana da qui. Quindi sei abbastanza vicina."
"Sì, infatti." annuì Christine, prima di ricominciare a camminare "Ora scusa, devo andare. I miei genitori non vogliono che stia fuori a lungo. Ciao, Z.W.E.I."
L'uomo prese la bambina per le spalle appena in tempo: si trovavano di fronte ad un bivio e lei stava per imboccare lo stesso sentiero dei banditi.
"Ehm, senti, Chrissie, visto che devi rientrare per l'ora di pranzo, perché non prendi questa strada?" propose Z.W.E.I., mentre indicava il sentiero di sinistra "Arriverai prima a casa di tua nonna, così potrai stare più tempo con lei."
Christine apparve scettica.
"Tutte le volte che sono andata da mia nonna ho sempre preso il sentiero a destra." spiegò "Quello a sinistra non l'ho mai preso. Ho sempre il timore che sia la strada più lunga."
"Fidati, Chrissie!" assicurò, mentendo, l'uomo "Io conosco questi boschi come le mie tasche. E poi, in quel sentiero crescono dei fiori proprio carini. Potresti raccoglierne un po' per tua nonna. Le farebbero piacere, secondo me."
La bambina rifletté, poi decise di seguire il consiglio dell'amico.
"Ok, grazie per il consiglio, Z.W.E.I." ringraziò, dandogli un bacio sulla guancia "Ci vediamo nella fortezza, allora! Ciao!"
Come sperato, Christine prese il sentiero a sinistra, cominciando a raccogliere qualche fiore.
Z.W.E.I., sorridendo, si toccò la guancia, sollevato al solo pensiero che lei fosse lontana dal pericolo.
E.I.N. apparve alle sue spalle.
"Secondo te l'avrà bevuta?" domandò, facendo sobbalzare l'uomo, che si infuriò.
"Lo fai tanto per fare o vuoi veramente farmi venire un colpo?!" tuonò, puntandogli un dito contro.
Indifferente, il lupo continuò il suo discorso.
"Per me, lo sapeva di già che è stato Siegfried a mandarti."
"Qualunque cosa pensasse, è lontana dai guai, per adesso. Ora dobbiamo occuparci dei banditi, prima che Christine esca dal bosco."
   
 
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