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Autore: Freddolosa_Miao    25/06/2016    2 recensioni
Salve! Questa č la mia prima fanfiction in assoluto... ho deciso di farla sul mio anime preferito.. ossia HunterXHunter.
E' la storia dei nostri protagonisti, come narrata nell'anime e nel manga, ma... un nuovo strano personaggio, dal passato intrecciato e intrigante, cambierą le sorti della storia... Chi sarą veramente costui?
Detto questo, spero piaccia a tutti e... questa ff contiene spoilers, consiglio a tutti di vedere l'anime o leggere il manga per evitare brutte sorprese... buona lettura!!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gon Freecss, Killua Zaoldyeck, Kurapika, Leorio, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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                                                                                       Capitolo 1: La fine di un inizio     
 

?: Mi presento. Ho 32 anni, sono una "donna" piuttosto bassina per la mia etą ed ho i capelli color argento, tendenti al bianco, piuttosto lunghi e raccolti in una coda alta, sempre un po' spettinata.

Beh, che dire.. in questo mondo regna la malvagitą. E credo proprio che tutti la pensino come me. Ma.. sono qua per narrarvi la storia del sogno quasi irrealizzabile di una ragazzina qualunque, una storia triste.. ma felice, un sogno che sembrava impossibile.. ma che é divenuto realtą.

Avevo solo 6 anni. Vivevo in un paesino sperduto.. vicino ad un piccolo bosco.. eravamo circa 160 persone in tutto e regnava sempre la pace. Beh, perlomeno fin quando non tornava mio padre dal suo "viaggio di lavoro". Era un pazzo.

Avrebbe voluto che io diventassi una grande imprenditrice come lui, ma proprio no! Non sapevo nemmeno cosa fosse un imprenditore! Apparte tutto, la mia vera natura é l'aria aperta. Ci rispettiamo a vicenda e ogni tanto andavo nella mia base segreta nel bosco dove ogni giorno incontravo i miei amici animali! Mi hanno insegnato davvero tanto: imparai a cacciare, a "mimetizzarmi" con il verde del bosco, riconoscere piante velenose o commestibili e molto altro!

Ma ovviamente... mio padre odiava questo mio comportamento e da quando compii i miei 4 anni sono stata sottoposta a torture crudeli... io... sua figlia.
Tornavo sempre a casa molto tardi: mia madre mi sgridava sempre. Quando c'era mio padre cercavo di tornare il pił presto possibile ma... mia madre veniva ricattata e minacciata da lui e finiva sempre per raccontargli tutto.

Dal giorno in cui é iniziata questa storia, mio padre ha fatto costruire una stanza nella nostra casa, piena di armi da tortura, dove venivo ogni volta incatenata e flagellata.. ogni giorno in cui c'era lui, quell'essere... non umano, ma nemmeno animale. Era davvero un pazzo.

Passavano cosģ le mie giornate, tra risate nel bosco e urli di dolore in casa. Ma io sono sempre stata una persona ottimista, sempre sorridente... grazie amici miei.

Un giorno, piovoso e buio, mio padre era appena tornato a casa 
e quel giorno era pił spaventoso del solito. Entró in casa con gli occhi spalancati e un ghigno orrendo in viso. Era totalmente pazzo.

Mi corse incontro prendendomi per il collo. Quel giorno non lo dimenticheró mai.. Il male pervase il mio corpo e facevo davvero fatica a respirare. Ad un certo punto mi sussurrņ all'orecchio una cosa raccapricciante, che mi pietrificó:
-Piccola mia... ho una tale voglia di ucciderti che non immagini... ora, andiamo di lą.. sono sicuro che ci divertiremo un mondo assieme!-
E scoppió in una risata malefica, quasi mi sembrava un incubo.

Ad un certo punto peró, sentimmo un' enorme esplosione nella casa vicina e un dardo enorme entró dalla nostra finestra.. trafiggendo il capo di mio padre che cadendo morto a terra mi lasció andare in un lago di sangue.

Lanciai un urlo raccapricciante, indietreggiando verso la finestra da dove era arrivato il colpo. Dalla porta entrarono 5 uomini vestiti di nero, che inziarono a sparare al corpo di mia madre che prima di esalare il suo ultimo respiro mi guardó e sospiró: 
-Scappa... almeno tu.. sopravvivi...-
Presa dal panico uscii dalla finestra e scappai nel bosco. Da lontano potevo ancora vedere le fiamme che bruciavano il mio paese, la mia gente.. la mia famiglia.

Un urlo uscģ da solo dalla mia bocca... degli animali si avvicinarono a me, che avevo le lacrime che non smettevano di scendere. Un piccolo scoiattolo mi porse un quadrifoglio, guardandomi e facendomi segno di seguirlo. Mi feci forza, con le lacrime ancora in viso, giunsi in un piccolo villaggio nel cuore del bosco fatto di sole casette di paglia: una tribł.
-Ma guarda un po'... ohohoh quindi quell'esplosione.. la brigata Uraka é tornata! Non é un buon segno per noi... Ma, tu chi sei piccola?-
Borbottó un vecchietto che aveva tutta l'aria di essere il capovillaggio.

-...- Non risposi, ero troppo spaventata per dire qualcosa.
-Capisco- Disse il vecchio. -Bene piccola, potrai stare qui da noi, ma sappi che non é tutto rose e fiori qui da noi! Siamo una tribł di combattenti noi ohohohoh!!-
-Sapete.. usare quello.. giusto?-
Dissi ad un certo punto io.
-Ne parlano un sacco di libri. Il potere misterioso dell'aura... vero?-
Aggiunsi rivolgendomi al vecchio.
-Sģ piccola, sei ben informata a quanto vedo ohohohoh!!- 
Mi rispose.
E fui invitata ad entrare a far parte di quella tribł.. la mia nuova famiglia... Ma la stessa sorte toccó a quest'ultima. La stessa brigata, la stessa che mi portó via tutto, mi portó via anche la mia nuova famiglia: la tribł Kanata.

Avevo 12 anni, sapevo finalmente usare il "potere dell'aura" tanto desiderato... ma ero debole. Troppo debole. Non riuscii a fare nulla. Rimasi immobile. A fissare la mia famiglia morire, un membro dopo l'altro. Il capovillaggio un giorno mi disse che non ero in grado di controllare il mio potere, cosģ mi donņ un elastico per capelli... per "contenere" quel mio potere distruttivo. Avrei voluto spezzare quell'elastico e distruggiere ogni cosa. Senza trattenermi. Ma era l'unico ricordo che avevo di loro, oltre ai tipici vestiti del luogo.

Dopo quell'evento iniziai a riflettere. Ogni cosa davanti a me era destinata a sparire. Il male imperversava da ogni parte del mondo. Io ero l'unica probabilmente ad aver perso tutto per ben due volte, mi rendevo conto. Volevo svegliare gli animi della gente. Creare un luogo dove la gente vogliosa di giustizia nel mondo si potesse riunire. Una nuova professione, una ragione di vita, volevo donare a tutti un sogno, un sogno che avrei potuto far diventare loro realtą.

Fu cosģ che, all'etą di 12 anni, reputata come una stupida ragazzina sognatrice, riuscii a realizzare il mio obbiettivo, avrei portato la pace nel mondo... fondai l'Associazione oggi pił conosciuta al mondo, un'Associazione di veri e propri eroi... ed io ero la loro guida: Hiyori, il primo Hunter della storia.

                                                                            
   
 
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