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Autore: An13Uta    26/06/2016    1 recensioni
Il prospero e pacifico regno di Hyrule è da tempo al sicuro dalle malvagie forze di Ganondorf grazie a Link e alla principessa Zelda.
Peccato che qualcuno non gradisca questa armonia creata col tempo e con la fatica...
Si parte da una visita inattesa che scuote la sicurezza del palazzo reale e centinaia di dubbi senza risposta per poi ritrovare un oggetto ritenuto perso nei secoli e arrivare finalmente alla vera causa di tutto questo.
Hyrule è minacciata da una forza ben più temibile di quelle affrontate prima,e,in una corsa contro il tempo scandita dal ticchettio di una subdola risata,bisognerà in tutti i modi impedire che distrugga l'intero regno con la sua folle crescita.
Che le maschere tornino a coprire i volti donando il loro potere... Majora non ha certo intenzione di fermarsi.
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Link, Majora, Princess Zelda, Skull Kid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nemosyne



















Con un balzo, Skull Kid travolse la bambina e la strinse con quanta forza aveva in corpo, alzandola da terra.
La bocca dell'altra si arcuò appena in un sorriso grande quanto un chicco di riso, mentre gli occhi spiritati continuavano a fissare i due perplessi hyliani davanti a lei.
-Ah, giusto.- ricordò allora il piccolo spirito, mollando Nemosyne. Le mise le mani secche e grigie a coppa attorno ad un orecchio e le sussurrò alcune parole veloci.
Lei distolse per un attimo lo sguardo da Link e Zelda, per poi tornare ad osservarli. Quella specie di odio represso rinchiuso nelle iridi spettrali era già sparito.
-Questo rende tutto più chiaro.- si limitò a dire.
-Questo... Cosa?- si azzardò a prendere parola la principessa, quasi intimidita.
La bambina spiegò, impassibile: -Se voi due siete le incarnazioni dell'Eroe e della Principessa che conoscevo, come mi ha detto Skull Kid, è ovvio che non mi abbiate mai vista prima. E quindi pretendere che mi ricordiate è abbastanza stupido. Soprattutto considerando,- aggiunse, con una nota di amarezza, -Che non sono una che viene ricordata facilmente.-.
Sospirò, senza badare a Skull Kid che le scalava le spalle e si acciambellava giocoso sulla sua testa: -Se non vi avessi trovato avrei fracassato il Borgo.-.
-Aspe, aspe, fammi indovinare, hai quasi strozzato un drago e lo hai portato appena fuori città per lanciarcelo contro?- ipotizzò lo spiritello elettrizzato.
-Ho incendiato un negozio.- replicò fredda Nemosyne.
-Che?!- gli occhi degli hyliani stavano per uscir loro dalle orbite tanto era lo sconcerto.
La piccola non ci badò: -Se tornate al castello, io e Faih potremmo spiegarvi a grandi linee che sta succedendo. Qui non è molto comodo parlare, specialmente perché Impa ci metterebbe troppo a venire.-.
-Q-quindi ci ritroveremo in una stanza del palazzo?-.
-La tua sarebbe meglio, Zelda.- annuì la piccola. Non aveva mai cambiato espressione.
Nemosyne fece per voltarsi, subito bloccata da Link: -Aspetta! Faih è la donna che ho visto quando...?-.
-Sarebbe più corretto “Incarnazione della Master Sword”, ma sì, lei è Faih.- fece secca la bambina, scappando via.
Era incredibilmente veloce per avere gambe così corte.
Skull Kid rise, ancora aggrappato alla testa della sua amica, mentre agitava la mano per salutare gli altri due.
-Nemosyne, chi era Impa?- lo sentirono chiedere.
-La donna con gli occhi rossi, i capelli bianchi e la treccina.-.
-Ah, ecco!-.
Zelda e Link si fissarono in silenzio.
Infine la giovane monarca disse quello che più aveva senso nella sua mente: -Link... come sei finito quaggiù?-.



 

*****










Impa sguainò un piccolo pugnale, mettendosi tra Zelda e chiunque fosse quella piccola seduta compostamente sulla sedia proprio davanti alla porta.
Chiaramente, non gradiva quella vista.
La biondina sbuffò, senza fare una virgola: -Ho chiesto udienza in un momento in cui non c'eri, va tutto bene. E togli quella lametta dalla mia faccia, per favore.-.
La donna non si mosse di un millimetro:-E da dove saresti entrata, signorina?-.
-C'è questa strana cosa chiamata “finestra” che mi ha permesso di evitare di attraversare la porta.-.
-Perché dovresti entrare come una ladra?-.
-Innanzitutto non sono stupida, e in secondo luogo c'è qualcuno che ha paura degli adulti.-.
-Per dei validi motivi!- aggiunse una voce.
Link si meravigliò di vedere Skull Kid spuntare da dietro la bambina, considerando che la schiena di quest'ultima era ben attaccata allo schienale. Ma la cosa passò in secondo piano quando le pupille dello spirito, cadute per caso sull'arma che la sheika continuava a tenere in mano, si allargarono a dismisura.
Impa stessa si impressionò al punto da distogliere per un attimo lo sguardo.
-Impa, il pugnale.- sussurrò Zelda.
L'altra si riscosse come ricordandosi di aver lasciato qualcosa incompiuto e fece per mettere via l'arma, ma non se la ritrovò in mano. Quasi nello stesso momento qualcosa venne lanciato giù dalla finestra.
I presenti si limitarono a fissare Skull Kid, reduce da un evidente attacco di panico.
E l'unica cosa che fece, dopo un attimo di imbarazzante silenzio, fu ridere a crepapelle.
-Skull Kid, hai appena buttato un coltello nel cortile.-.
-È stato divertente!-.
-Potresti aver colpito qualcuno.-.
-Infatti, Nemosyne!-.
La bimba fece finta di nulla, accennando agli altri tre di sedersi e indicando la donna accanto a sé: -Questa è Faih, nel caso ve lo chiedeste.-.
Faih si inchinò appena, i lembi della sua mantella che svolazzavano a mezz'aria.
-È un immenso piacere.- mormorò.
Link strinse d'istinto l'elsa della Master Sword, al suo fianco da ormai alcuni mesi. Era così strano vedere la propria spada davanti a sé, in una forma così umana.
-Se non vi spiace,- esordì Zelda, -Io, Link ed Impa vorremo capire che cosa sta succedendo.-.
-Subito, principessa.- replicò l'incarnazione della Master Sword, chinando rispettosamente il capo.
-La bambina qui presente, Nemosyne, ha registrato strani accadimenti per Hyrule, primo tra i quali diverse specie animali ritrovatesi in uno stato di confusione totale e apparente smarrimento di ragione. Molti tra essi hanno attaccato senza motivo pacifici villaggi nel regno.
Da quanto mi è stato poi riferito, un uomo ha rischiato di trasformarsi in un Gibdo durante alcune sue ricerche per allontanare le medesime creature dalla propria casa e un'orda di Poe è corsa a cercare riparo in case a centinaia di miglia di distanza dal loro luogo di origine.-.
Link piegò la testa, confuso.
-Comprendo la vostra perplessità, mio signore. Nemosyne è riuscita a parlare con uno di loro, ma ha solo carpito una parte del messaggio. Parlava di volti di legno e furia incontrollabile, più una maledizione che avrebbe risvegliato un popolo sepolto da tempo. Sebbene le informazioni piuttosto scarne, c'è una probabilità del 46% che parlasse del regno di Ikana, nascosto nel deserto delle Gerudo.-.
-E quindi?- chiese Impa, -Questo non spiega nulla.-.
Faih non mostrò segni di emozione:-Ha ragione. Per questo, la mia compagna ha deciso di chiedermi aiuto. Notando però che non era sufficiente, ha deciso di rivolgersi anche a voi, eludendo sette volte la mia sorveglianza per cercarvi. Ed è molto probabile che avrebbe continuato a farlo, data la sua natura ostinata.-.
Skull Kid la interruppe:-Ma sette è il numero massimo di qualsiasi cosa!-.
Nemosyne alzò gli occhi verso di lui:-Ti spiacerebbe contare fino a sette?-.
-Do re mi fa sol la si.-recitò l'altro, al che la bimba sospirò: -Questo spiega tutto...-.
-La questione è ancora aperta.- ringhiò Impa.
Zelda tentò di tenerla indietro, ma la sheika non glielo permise: -Innanzitutto, cosa nel nome di Hylia è quella COSA sulla tua testa?-.
Lo spirito aprì un sorriso aguzzo e si chinò verso di lei, gli occhi arancioni spalancati: -Sono uno Skull Kid che si chiama Skull Kid! E sono anche l'unico Skull Kid, perché tutti gli altri sono morti!- rise, per smettere di punto in bianco e aggiungere: -CREDO siano morti.-.
-Se i Lost Woods sono bruciati, sì, sono morti.- ribadì Nemosyne, alzando appena lo sguardo.
-Ma magari sono ancora vivi.-.
-Tu sapresti scappare da una foresta in fiamme?-.
-No... E parlando dei Lost Woods...-.
-Oh santa Nayru, fammi indovinare.- sbuffò la biondina, -Hai usato la loro canzone per farli ricrescere?-.
Skull Kid attese un secondo prima di rispondere fissando un punto vuoto sul muro della stanza: -... Potrei.-.
La bimba piantò il viso tra le mani e sospirò: -Ti pareva.-.
-Ho detto POTREI!-.
-Skull Kid, quando dici “potrei” vuol dire che l'hai fatto.-.
-... Ok, su questo hai ragione.-.
-Quindi,- ripeté Zelda per capire meglio: -Hai suonato una canzone... e un bosco impregnato di magia è rinato rigoglioso come se nulla fosse successo.-.
-Sì, praticamente è andata così.- ammise lo spiritello.
Link lo osservò per un minuto intero: -... È un male che la consideri una delle cose più forti che abbia mai sentito?-.
La principessa gli lanciò uno sguardo abbastanza confuso.
Skull Kid scoppiò a ridere come il folle bambino che era, ripetendo tra gli sghignazzi: -Sapevo che sarebbe successo! Sapevo che sarebbe successo!-.
La donna canuta sbatté le palpebre, colta di sorpresa.
Un attimo, e tornò incollerita a rivolgersi alla bambina: -Tornando a noi, lo Spirito della Spada non può essere diviso da essa-.
-Conosco l'Elegia del Vuoto.- replicò piatta Nemosyne.
Di nuovo la generale dovette bloccarsi, stupefatta.
-L'Elegia del Vuoto?- ripeté Link lentamente.
Gli erano riaffiorate nella mente alcune note e un ricordo sbiadito di quattro statue, sebbene non ne avesse mai sentito parlare.
Fissò indagatore la bambina, il cui sguardo non si muoveva dalla sua interlocutrice, e si chiese se non sapesse qualcosa al riguardo.
Aveva un che di mistico, e spaventoso.
Faih confermò: -Tale Elegia permette di creare copie inanimi di sé. Come conseguenza nei miei confronti, la mia forma spirituale si è divisa da quella fisica, permettendomi di assumere questo aspetto.-.
Impa strinse i propri avambracci, irrigidendosi.
Le iridi rosse lanciarono lampi.
Aveva perso ogni forma di calma.
-COME?!- tuonò, così forte che Skull Kid sparì spaventato dietro la schiena di Nemosyne e Faih volteggiò verso un muro per evitare eventuali colluttazioni.
La sheika si alzò furente, afferrando il bavero della tunica della piccola bionda.
-Impa!- la richiamò Zelda preoccupata.
-Come puoi tu, una bambina di al massimo dieci anni, conoscere una melodia così antica, dimenticata da secoli?- sbraitò la generale.
Non l'avesse mai fatto.
Alla parola “dimenticata”, la bimba richiuse violentemente gli occhi per poi spalancarli furente.
Sembrava che le sue iridi azzurro pallido cercassero di ingoiare la donna nel loro vuoto malinconico.
Impa non riuscì a muovere un muscolo, mentre la mano tremava alla vista di quei piccoli cerchi spettrali. Sentì all'improvviso voglia di mollarla e fuggire, ma il corpo non rispondeva ai suoi comandi, in balia di quel celeste morto che la terrorizzava.
-Il tempo non è di mia competenza.- sussurrò Nemosyne.
I denti erano tanto stretti che quasi li si sentiva stridere.
-La memoria, sì.-.
Detto questo strinse il polso dell'altra con tanta forza che la costrinse a lasciare la presa.
Impa arretrò di un passo, barcollando.
Link e Zelda, entrambi strabiliati da quella strana scena, non furono capaci di spiccicare parola.
Allora la piccola chinò la testa verso di loro, lo sguardo tornato impersonale: -Dovremmo partire verso il deserto delle Gerudo il prima possibile. Quello, o aspettiamo che la Luna ci cada sulla testa.-.
-Possiamo farla cadere addosso a Impa?- chiese Skull Kid, ancora nascosto al sicuro da qualche parte.
-No, non possiamo.- negò Nemosyne.
-Oh, e dai!-.
Link si alzò: -Se andare nel deserto potrebbe spiegare qualsiasi cosa sta succedendo...-.
-Bene.- la bambina si avvicinò alla finestra, voltandosi un attimo solo.
Squadrò i tre nella stanza in silenzio.
Poi sospirò: -Non importa quante ere passino, siete sempre gli stessi.-.
E saltò giù.





 
   
 
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