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Autore: Billy_Bones    27/06/2016    1 recensioni
Clara l’ha preso per mano e l’ha fatto sedere sul letto.
Una cameretta da signorinella perbene, quella, con il tappeto floreale e il dorso dei libri di scuola spolverato al centimetro. Dovunque i suoi occhi si posano c’è un oggetto che sta dove dovrebbe stare, e luccica. Il pendolo intarsiato d’oro segna mezzodì.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billy Bones, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Clara l’ha preso per mano e l’ha fatto sedere sul letto.

Una cameretta da signorinella perbene, quella, con il tappeto floreale e il dorso dei libri di scuola spolverato al centimetro. Dovunque i suoi occhi si posano c’è un oggetto che sta dove dovrebbe stare, e luccica. Il pendolo intarsiato d’oro segna  mezzodì. I pantaloni di William sono inquinati dalla strada. Si alza.

“Clara, non credi sia meglio lasciare i volantini all’ingresso…?”

La ragazza ha occhi tondi vispi verdi gialli quando il sole oltrepassa le tendine ricamate e la illumina come un’icona. Il suo sorriso è un dipinto sacro e innocente. Nulla le è mai mancato.

La prima volta che ha visto quel sorriso, William era imbarazzato perché le gambe non gli entravano sotto il banco. Gli altri ragazzi lo guardavano penosamente; nemmeno portava i vestiti stirati, e voleva istruirsi? Che genitori senza vergogna, dicevano le loro smorfie che rendevano orrendi i loro volti di porcellana. Avrebbero cresciuto un ragazzo senza vergogna. Poi lui si voltò alla sua sinistra, e c’era il suo sorriso ad attenderlo. Un sorriso di scherno, la cipria sul nasino lievemente storto. Piacere conoscerti, io sono Clara, gli aveva sussurrato, prima che il prete aprisse la Bibbia e parlasse.

“Volevo mostrarti le mie stanze. Ti piace come le ho fatte arredare dalle serve? Dato che sono negre, non mi fidavo della loro iniziativa. Anche il tappeto, l’ho scelto io.”

La sua esile figura volteggia come una primula, e William abbassa lo sguardo sul tappeto come un servo. Non vuole rimanere in quella stanza. Sta assistendo ad un balletto intimo e segreto, e qualcuno, ad esempio il padre di Clara, avrebbe da ridire. Sposta il suo peso da un piede ossuto all’altro, trattenendo il fiato. Le scarpe di tela si deformano cercando di contenere le sue forme. Il suo respiro disturba l’aria.

“Qualcosa ti turba, William. Cosa? Nessuna ragazza ti ha mai invitato in camera sua?” Clara lo accerchia con due passi di danza, e lo guarda dal basso. Da vicino. William si accorge della sua scollatura. Riesce a percepire il calore del suo seno. E’ troppo maturo, per la sua età.

“No.” Risponde con tutta sincerità lui, con la gola secca. Anche i polmoni gli si sono rinsecchiti, e le dita. Anche quando lei gli prende una mano e se la stringe al petto, ridacchiando, William si sente disperso in un deserto, senza traccia di acqua nel giro di miglia e miglia. Poi l’ha fatto sedere sul letto.

Le sue labbra non sanno di nulla. Sono morbide e sottili, e si perdono in quelle carnose di William. Lo schiocco dura un attimo e si separano, ma il suo corpo e il suo seno rimangono protesi in avanti. Lei ha chiuso gli occhi, lui li ha lasciati aperti. Sta lasciando che qualsiasi cosa sia che sta accadendo accada, ma non vuole perdersi un secondo, vuole cercare di capire. Il suo sguardo dev’essere talmente ridicolo che lei ride di nuovo, lo scambia per eccitazione, e lo invade di nuovo. Cosparge la sua bocca di baci salivosi. Tenta di infilargli la lingua in bocca, ma quando incontra quella di William cambia idea, arrossisce, e la smette.

William vuole veramente alzarsi dal letto, ma pesanti catene alle caviglie gli impediscono ogni movimento. Le manine di Clara non dovrebbero piacergli? Il cuore gli batte forte come gli hanno detto, ma non credeva che fare l’amore fosse così terribilmente spaventoso. Lei gli apre la cintura, i pantaloni, e con un ultimo strappo si ferma. Si prende le mani in grembo e si chiude entro se stessa.

“Non ti piaccio, vero?”

“Sì!”

“ Oppure credi che sia sconveniente… che una ragazza come me… in questo modo… come una selvaggia…”

“Una selvaggia?”

“Ma sì, una incivile, una svergognata… credevo che tu mi avessi guardata, dal parroco, in un certo modo…”

“In un certo modo?”

“Sì, e ho sbagliato tutto!”
La sua voce è isterica e il volto prossimo al pianto. William, con i pantaloni aperti e l’erezione nelle mutande prossima ad afflosciarsi, deve aggiustare la stronzata che ha fatto.  Fai l’uomo, una voce gli squilla nell’orecchio.

“Non dire così, Clara…” Comincia, e si inumidisce le labbra, e non sa come continuare. Le carezza una guancia per farla voltare verso di sé, e lei, tutta svenevole, si concede tre secondi, prima di sorridere di nuovo e attaccargli le labbra.

Stavolta William ci soffre un po’ di meno, gli fa un po’ meno schifo, ed è un po’ distratto dalla mano che nelle mutande comincia a muoversi con un’energia inaspettata. Nella bocca di Clara fa sentire che il contatto gli piace, sbuffa, i suoi occhi diventano più grandi, persi su una parete e incollati. Non si è mai toccato.

Si sente in fiamme. Paralizzato. Scarica il peso della schiena sul palmo che appoggia al materasso dietro di sé. Guarda la mano di Clara che si agita. Non può essere la prima volta che fa una cosa così con un ragazzo. La guarda mentre fa su e giù, violenta. Gli fa quasi paura. Si lamenta e quando l’orgasmo arriva, la cosa bianca che esce gli crea un ribrezzo così profondo che non riesce a chiudere la bocca dallo stupore. Lo sporca. Lei si irrigidisce: guarda lui, guarda il liquido, lo lascia andare e sbatte le palpebre, allarmata da una consapevolezza che l’ha colpita nel vivo, che lui ha scoperto qualcosa che prima non sapeva e lei l’ha dissacrato.

Willam non si muove, nemmeno si chiude i pantaloni. Lo fa lei per lui. Cara, dolce Clara.

“…Grazie per essere stato qui, William… puoi lasciare i volantini all’ingresso. Ti accompagno io.”


 
 


Note: Clara è una ragazza londinese che, come tante altre ragazze, è rimasta ammaliata dalla bellezza e dalla prestanza fisica di un Billy quattordicenne/quindicenne che fa le sue prime apparizioni in una scuola. Clara tenta di conquistare Billy.
Billy non sa di poter dire 'no' a un evento a cui l'hanno preparato da tutta la vita. Billy non si sa spiegare perché quest'evento lo turba così profondamente.
Suggerimento: è perché è gay.

Questa è la mia prima storia su Black Sails. Mi farebbe piacere sentire l'opinione di qualcuno. Sicuramente non sarà la mia unica storia sul passato di Billy Bones. Io amo quest'uomo. Dovrete scusarmi.
   
 
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