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Quel giorno sir Keroro si era svegliato con un forte mal di gola.

Due ore dopo il sorgere del sole aveva aperto gli occhi grandi e neri come chicchi di caffè e, sceso dal comodo letto dalle soffici e calde coperte, si era accorto di un leggero fastidio che non era riuscito proprio a scacciare nemmeno tossendo più volte.

In un primo momento immaginò che fosse una cosa normale, che accadesse spesso con il dormire a lungo, ma la gola, ormai arrossata, continuò a dolere per tutta la mattina senza dargli minimamente tregua.

«Kero~! Che male!» si lamentò il ranocchio verde, cominciando a sbracciarsi come un forsennato; onestamente sembrava in preda ad una crisi di nervi.

Ciò rendeva la scena a tratti comica, specialmente per la voce stridula di Keroro - che non alzava più di tanto per non peggiorare la situazione.

Angol Mois in quell'istante si trovava lì con lui, nella sua stanza dalle spesse pareti bianche e dal tappeto lilla, ad assisterlo durante una delle attività che lui prediligeva: assemblare i robot.

La ragazza gli passava i pezzi del giocattolo da costruire insieme e lui lo montava.

«Sir Keroro, che hai?» chiese la biondina dall'innocenza di una bambina, con una nota di preoccupazione nella cadenza comunque calma.

Sentire il suo adorato gemere le trasmetteva un grande senso di tristezza: come avrebbe voluto che la rana verde recuperasse il sorriso.

«Mi fa malissimo la gola» disse regalandole uno sguardo sconsolato; Angol Mois non esitò a ricambiare il gesto, rivolgendogli un'occhiata piena di bontà.

«Oh, mi dispiace tanto... - biascicò malinconica: poteva chiaramente percepire amarezza nel timbro di lui. - Perché non mangi una caramella?» aggiunse la ragazza subito dopo, curvando le labbra sottili a mezzaluna ed esibendo i denti bianchi come perline.

Estrasse rapidamente dalla piccola tasca della graziosa camicetta color della neve una caramella deliziosa, avvolta da un incarto rosa tenue.

Senza alcun indugio, spinta dalla gentilezza e dalla benevolenza, la offrì al ranocchio di cui era segretamente innamorata.

Per un attimo, lo lasciò perplesso, a tratti sorpreso.

Quel dolcetto doveva certamente essere squisito. Non lo avrebbe fatto guarire, naturalmente, ma comunque avrebbe alleviato un po' il dolore.

«Oh, - Keroro rimase a fissare per un istante la caramella, poi spostò l'attenzione sulla ragazza, che gli sorrideva cordialmente.
E com'era bello, il suo sorriso... - grazie, lady Angol Mois».






















🌸Magico Regno dei Kinder Pinguì🌸

Ho scelto come fiore la margherita perché indica bontà e semplicità. L'atto di donare una caramella è in effetti qualcosa di semplice, ma al contempo gentile!🌸

Piccola dedica a marianne60, alla quale auguro solamente il meglio, perché se lo merita davvero❤

Inoltre, spero tanto di strappare un sorriso, con questa breve flash, anche a coloro che piangono, che soffrono, che non ce la fanno più. Lo spero davvero.

Un bacio,

InsaneMonkey❤