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Autore: stella995    01/07/2016    0 recensioni
Quanto è difficile lasciare qualcuno che si ama, o dire alla persona amata la verità pur sapendo che farà male e che firse non rimarrà fino alla fine?
I due protagonisti della storia sono due migliori amici, lei sta per andarsene e non sa come dirlo a lui e lui come prendererà la notizia?
Genere: Malinconico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Fino alla fine
 
Chiudo l'ultimo biglietto che ho scritto come per tutti gli altri lo metto in borsa; domani vedrò tutte le persone a cui voglio bene , a tutti ho scritto una lettera per spiegare tutto e per lasciare un ricordo di me, tanto alla fine non potrebbero fare nulla se non piangere.
 
Tra due giorni dovrò entrare in ospedale e penso che non ne usciròquindindi questo è l'ultimo giorno di quotidianità che mi resta da vivere. 
 
Ho sempre saputo che questo momento sarebbe arrivato, ma ora ho tanta paura perché non voglio morire, non voglio che finisca tutto così...
 
Sono le otto e in università è tutto così silenzioso, assaporo per l'ultima volta la sensazione di stare tra queste mura e un enorme nodo alla gola inizia a stringersi; i miei amici non meritano tutto questo dolore ne tutte queste bugie ma almeno avranno dei bei ricordi di me. Consegno loro le lettere, almeno ora sanno la verità e le reazioni sono terribili come prevedevo: le mie due compagne di laboratorio mi abbracciano e quasi singhiozzano, il mio compagno di banco mi stringe forte, sapendo che è un addio e mi promette che non mi dimenticherà mai, prova a scherzare ma alla fine sento una lacrima scendere silenziona lungo la guancia. La loro vita andrà avanti, la mia è al tramonto, vivete anche per me per favore...
 
Con il cuore pesante arrivo al momento più duro della giornata e mi oreparo ad affrontare il mio migliore amico, nonché la persona di cui mi sono innamorata, ma per la mia condizione non ho mai osato fare un passo avanti. Cerco diaperatamente di sembrare spensierata e normale, ascolto cosa gli è capitato durante la giornata, rido forzatamente ma tento di imprimermi il suo viso in fondo al cuore. Ecco siamonarrivati alla fine, sono davanti alla via di casa, è il momento di lasciarci.
 
-A domani?- sorrido e senza parlare gli lascio la lettera.
 
-Prima di andare, facciamo una foto io e te? Almeno rimpiazzo quella che ho sul comodino con questa nuova- la porterò con me in ospedale e la guarderò per ricordarmi di te.
 
Facciamo un selfie in cui mi abbraccia, tra le sue braccia sto bene, ho meno paura, lo amo tanto ma ancora una volta non riesco a dirglielo. Prendo l'ultimo briciolo di coraggio e sempre sorridendo gli domando se posso fare una cosa un po' strana.
 
Quando acconsente mi sporgo verso di lui e sulle puntedei piedi gli lascio una bacio a fior di labbra, leggero come un soffio di vento ma che per me vale tanto. Senza dargli il tempo di reagire scappo verso casa e corro a piangere disperata nel mio letto.
 
Mi ha spiazzato, mi ha baciato ed è corsa via, perché? Tutto mi sarei aspettato ma non questo... A me lei piace, me lo avesse detto tempo fa mi sarei risparmiato inutili frustrazioni. Apro la busta che mi ha dato e quello che leggo mi spezza in due, per la secinda volta in poche ore perdo l'orientamento.
 
"...Fino alla fine del tempo, fino a che ce n'è ancora un po', fino alla fine di tutto fino allora tu tienimi con te... Questa è una canzone di Baglioni che mi è sempre piaciuta tanto, ma è una richiesta che non posso fare, anche se posso finalmente dirti che mi sono innamorata di te. Lo posso fare perché sono malata di fibrosi cistica e negli ultimi tempi è peggiorata, solo un trapianto di polmone mi allungherebbe la vita, ma orami sono allo stadio terminale e ora non servirebbe più a nulla... Sto per morire.
 
Oggi è stata l'ultima volta che ci saremmo visti, mi mancherà non vederti felice, ridere e tentare di farmi sorridere, mi mancherai quando non ci sarai a fare lo scemo, sdrammatizzando sul fatto che sarò relegata a un letto.... Mi mancherai perché mi sono innamorata di te.
 
Non sono mai riuscitaa dirtelo, ma sono contenta che tu lo sappia ora, vivi per me, ricordati di me quando io non ci sarò più, ama la vita come io amavo la mia, troppo corta per godermela fino in fondo ma abbastanza lunga per trovare amici, trovare l'amore e imparare a sorridere... Non dimenticarti di me, ti amo"
 
Sono poche righe ma mi devastano fino allo smarrimento, ho oerso la mia migliore amica, la persona per cui provavo qualcosa di più, forse amore e non ho più tempo per dirglielo... Una parte di me sta morendo con lei da questo momento e piango, piango come un bambino che ha perso qualcosa di importante per la sua crescita, piango perché senza di lei ora non vedo come fare per andare avanti.
 
Ti ho cercata due giorni ma alla fine ho trovato la tua stanza di ospedale, vedo il tuo sguardo sorpreso mentre mi affaccio alla porta, sei felice di vedermi e tenti in tutti i modi di alzarti, ma sei senza forze.
 
Mi siedo accanto a te e prendendoti la mano, provo a farti ridere... Come sempre nonnservono oarole tra noi, basta guardarci negli occhi e vedo che hai bisogno del mio amore, come io del tuo, ma nessuno dei due emette suono.
 
Dopo un pomeriggio insieme, finalmente sussurri che è la fine.
 
-Anche se lo è io non ti lascio, fino alla fine di tutto io resto- mi preghi di ricordarti come eri e non come sei ora, ma per me sei bella anche così, sdraiata e stanca, anche ora che mi stai lasciando per sempre. All'ora di cena vado via promettendoti di tornare.
 
È passato il tempo, i giorni trascorrevano e tu scivolavi via troppo velocemente; la mattina che sei morta mi hai aspettato, hai chiacchuerato con me fino a che, lentamente ti sei addormentata per sempre.
 
Ora che sono passati gli anni, resti sempre e comunque la mia migliore amica, il mio primo amore, la persona a cui penso ogni giorno della mia vita; vengo spesso a trovarti al cimitero, ti racconto quello che faccio anche se non c'è bisogno, perché ho spesso la sensazione che tu sia accanto a me, che mi metti una mano sulla spalla o mi passi la mano tra i capelli, come quando eri ancora in vita. per farti coniscere mia moglie l'ho portata qui e quando mi sono messo a piangere, ammettendo di averti amata e che ora mi manchi da morire lei ha capito e mi ha detto che una parte di me ti amerà sempre e che è giusto così. 
 
Guardonla tua foto sorridente, in cui sei bella e felice, e spero che la mia bimba sia come te. Divento papà e voglio chiamare il mio tesoro come te, siamo d'accordo fin dal principio io e mia moglie, anzi l'idea è stata sua. A volte però non riesco a non oensare che sarebbe stato diverso forse, che ora starei aspettando di essere genitore con te, che ci saremmo amati fino alla fine dei nostri giorni; poi realizzo che è stato così, ti ho amata fino alla fine, forse anche di più. 
 
Ti guardo ancora una volta, torno presto a trovarti con i fiori freschi che ti piacevano tanto, tornerò e ti farò coniscere la mia bambina, chiedendoti di restare con me fino alla fine.
 
Note dell'autore:  siccome non riesco ad andare avanti in "Io e te" ho provato a scrivere ed è uscito questo, tristissimo ma è quasi una storia vera, non tutto ma alcune cose le ho viste succedere. Spero si sia capito che all'inizio è lei che parla e dopo passa la palla a lui... Avevo pensato di dare dei nomi ai due protagonisti, ma mi è piaciuta l'idea che forse ognuno di noi può immedesimarsi in uno dei due, quindi alla fine restano innominati... Mentre per la storia a più capitoli nessuno (ranne un'unica recensione) si è degnato di dirmi cosa ne pensa e quindi mi sembra assurdo continuare qualcosa che non piace, per questa che è un'unica storiella corta mi piacerebbe che qualcuno esprimesse un parere, anche solo oer dirmi che non valgo nulla e che forse è meglio non azzardare di scrivere qualcos'altro. Grazie mille
 
  
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