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Autore: im3on    02/07/2016    1 recensioni
Una ragazza amante della poesia e della filosofia passa le sue giornate immersa nella lettura.
Finché qualcosa di inaspettato e tremendamente sconvolgente la travolgerà.
Dal testo:
"La verità é che a lei non é mai importato delle opinioni delle altre persone,mentre le ragazze alla sua età pensavano a truccarsi per far colpo sui ragazzi,lei se ne stava rinchiusa in una biblioteca avvolta da quell'odore tipico dei libri antichi che non vengono aperti da molto tempo."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza era di nuovo rinchiusa in quelle quattro mura,appoggiata con la schiena a uno scaffale di quella che ormai era diventata la sua seconda casa,se non la prima.

Immersa in quei libri cosi complicati,in quelle letture cosi pesanti che ogni adolescente della sua età avrebbe odiato.

Ma lei no,lei era diversa.

Le piaceva leggere poesie filosofiche fino allo sfinimento,certe volte sua madre doveva strapparle i libri di mano per farla scendere a mangiare.

Si sistema meglio gli occhiali sul naso con la mano sinistra mentre la destra è impegnata a sostenere il libro prescelto per quel giorno.

Avrà letto si e no una trentina di libri in quella biblioteca.

Ormai ha fatto amicizia persino con la bibliotecaria.

Si chiama Diana,é una donna di circa cinquant'anni molto gentile e simpatica, porta sempre lunghi vestiti molto colorati e un cerchietto nero per tenere i lunghi capelli neri tinti sempre in ordine.

"Sei ancora qui raggio di sole?"
sempre la stessa domanda 

"Si Diana te l'ho detto, a casa non ho niente da fare" Risponde atona la ragazza.

"Vieni ti ho portato un cornetto alla cioccolata come piace a te!"

"Ma non ti dovevi scomodare!"

"oh non fare complimenti raggio di sole! Alzati!"

La ragazza le sorride alzandosi e si incammina,insieme alla bibliotecaria,alla reception della biblioteca.

Diana la fa sedere su una sedia di velluto verde cosi bella e antica che alla ragazza quasi dispiace utilizzare.

Le cose antiche l'hanno sempre affascinata,infatti sua madre le ha comprato tutto per lei,un set da tè artigianale che risale all'Ottocento circa.

Si chiede ancora dove l'abbia trovato e quanti soldi abbia dovuto spendere per comprarglielo.

"Tieni" Diana le passa lo zucchero a velo da mettere sopra al cornetto.

"Grazie" Risponde la ragazza.

"Sei sempre cosi timida?" Le chiede sorridendo la bibliotecaria.

"Cosa intendi?" Le risponde confusa.

"Niente in particolare,ma non ti vedo mai con i tuoi amici e parli a mala pena anche con me,quindi questo mi fa pensare che tu sia timida" Spiega.

Non é mai stato il suo forte relazionarsi con le altre persone,ha sempre selezionato le sue amicizie e non é mai andata oltre quelle.

Per questo i ragazzi e ragazze della sua età l'hanno etichettata con l'appellativo 'asociale'.

La ragazza le sorride dolcemente senza però rispondere e subito dopo addenta quella deliziosa pietanza.

La verità é che a lei non é mai importato delle opinioni delle altre persone,mentre le ragazze alla sua età pensavano a truccarsi per far colpo sui ragazzi,lei se ne stava rinchiusa in una biblioteca avvolta da quell'odore tipico dei libri antichi che non vengono aperti da molto tempo.

Era cosi diversa da sua sorella maggiore.

A sua sorella piacevano le feste,andare a fare shopping con le amiche,vestirsi in modo appariscente.

Invece lei é l'opposto,é sempre stata quella invisibile della famiglia,ma le bene cosi.

Non che sua madre non le desse affetto anzi, si preoccupava tantissimo per lei, ma a differenza di sua sorella era più...astratta,si astratta era l'aggettivo più adatto. In senso positivo ovviamente.

"É buonissimo,dovresti fare la cuoca invece della bibliotecaria Diana!"

Diana ride di gusto.

"Non credo di essere cosi portata,mi piace cucinare si,ma solo come hobby. I libri mi hanno sempre affascinata,questo é il lavoro della mia vita!" Risponde sognante.

"Se lo dici tu".

La ragazza guarda il suo piccolo orologio al posto sinistro.

"oh cavolo é tardissimo,Devo scappare!" Dice salutando Diana con un bacio sulla guancia.

"Stai attenta alla strada!" La mette in guardia invano,visto che la ragazza é già uscita.

Poi un clacson e un urlo.

Una ragazza stesa a terra.

Una folla di persone che grida disperata.

La vita di quella ragazza é stata vuota e trasparente.

Ma non invana.

Il foglio che la ragazza aveva nella borsa ha aiutato molte altre persone a vivere.

Ha dato Una speranza a quelle famiglie che ormai non ne avevano più.

Ha aiutato quei bambini che non potevano più giocare e divertirsi,grazie a lei oggi possono.

La ragazza a sempre immaginato la vita come un libro di cui non conosci la fine,ma nemmeno ti interessa,perché se la conoscessi non avrebbe più senso viverlo.

Anche se da questo libro può sembrare il contrario lei era felice.

Era felice a modo suo.

Perché la felicitá non é fatta di soldi,feste e amore,o almeno in parte.

Per lei la felicitá era sognare.

Perché solo le persone che sognano hanno sempre una motivazione per andare avanti.

E lei sognava attraverso i suoi libri.

Adesso in libreria c'é un nuovo libro che lei avrebbe sicuramente adorato.

The girl of book.

 

 

   
 
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