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Autore: Mr Lavottino    03/07/2016    7 recensioni
STORIA AD OC
Una ragazza di venti anni è stata trovata uccisa nella sua camera. Suo padre, un gangster, obbliga la polizia canadese a trovare il colpevole, pena una ribellione della sua gang.
Quattordici ragazzi sono stati sospettati dell'omicidio, ed il gangster li fa rinchiudere dentro una sua villa, sotto sorveglianza stretta della polizia.
Peccato che, ad insaputa della polizia stessa, Chris MClean, questo il nome del gangster, abbia riempito la casa di trappole per uccidere tutti i ragazzi al suo interno.
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Chris McLean, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale
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- Questa storia fa parte della serie 'Total Drama's Series'
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L’elicottero li aveva portati su una grossa casa sopra una collina, con tanto di piscina artificiale. I quattro scesero, respirando l’aria pulita della campagna. Era a cinque giorni che non uscivano da quella maledetta villa e ora, finalmente, erano liberi. L’unico problema erano state le perdite.
Diana stava ancora piangendo per la morte di Nihal e Keel e Damian non erano messi meglio. Il pilota gli fece cenno di venire con lui, dirigendosi verso l’ingresso.
- Seguitemi.- disse schiettamente, per poi voltarsi. Esso aveva la carnagione scura, una cuffietta bianca sulla testa e degli occhi marrone scuro. I quattro ragazzi lo seguirono, restando sbalorditi nel vedere l’interno della casa. Lusso era dir poco. Un lampadario di cristallo, numerose scale a chiocciola che portavano a determinate stanze ai piani superiori, un lungo tappeto rosso che portava a esse e numerose statue ai lati che decoravano l’atrio. Numerose persone erano presenti nella struttura e tutti, senza alcun eccezione, si voltarono verso di loro, guardandoli con gioia.
- Innanzitutto mi presento, sono Devon Joseph Clarkson, ma voi potete chiamarmi DJ. Ora vi presenterò i nostri due capi, da questa parte.- indicò una scala davanti a se, per poi iniziare a salire gli scalini. Svoltò a destra, attraversando il corridoio. Giunse ad una porta, che aprì, per poi fargli cenno di entrare.
- Ehm, potresti prima dirci dove stiamo andando?- chiese Damian, grattandosi la testa.
- Da due generali della rivoluzione.- rispose schietto, facendo alzare le spalle al castano.
Due persone erano già presenti in stanza, un maschio, con capelli neri e una cresta verde sulla testa, vari piercing in faccia e sulle orecchie e un tatuaggio sul collo visibile grazie alla scollatura della maglietta. Gli occhi celesti guardavano uno a uno i nuovi arrivati, mentre si toccava la, poca, barba che aveva con la mano destra. L’altra era una ragazza, anche lei abbastanza stramba, capelli corti e neri con meches blu e del pesante trucco nero in faccia, come l’altro guardava i ragazzi con i suoi occhi marroni, esaminandoli con lo sguardo. Entrambi indossavano una divisa militare di color verde, con dei pantaloni marroni e degli stivali neri.
- Benvenuti!- disse il primo, facendoli sussultare.
- Tu sei quello dell’altoparlante che abbiamo sentito nella cantina!- disse Rui, guadagnandosi un occhiolino da parte sua.
- Esattamente, sono Duncan Nelson, e lei è Gwendolyn Smith.- presentò la ragazza al suo fianco, indicandola con le mani.
- Chiamatemi solo Gwen, odio il mio nome intero.- tagliò corto, facendo non una buona impressione ai ragazzi.
- Acida come al solito, eh?- la punzecchiò il punk, ricevendo per risposta un’occhiataccia – Ora parliamo di cose serie. In quella villa eravate in tredici, compresa la spia, e ne siete usciti solo in quattro. Quindi suppongo che tutti voi abbiate perso delle persone con cui avete legato.- iniziò il discorso, facendo abbassare la testa a tutti e quattro. – E per questo io vi chiedo, a nome di chi ha perso la vita, di entrare nella resistenza e di aiutarci a uccidere MClean. Ci siamo dissociati dallo stato canadese, ovviamente ci siamo fatti promettere di non venir attaccati da loro, infondo è un interesse comune.- i ragazzi alzarono la testa lentamente, valutando l’offerta.
- Io ci sto.- disse seccamente Damian, senza nemmeno pensarci troppo. – Voglio la mia vendetta su quel bastardo.-
- Hai ragione, io accetto.- Keel si sgranchì il collo, dando una risposta affermativa.
- Anche io. – Rui fece l’occhiolino ai due, acconsentendo.
- Voglio aiutare anch’io. – Diana alzò la testa con sguardo deciso, che piacque molto a Gwen, convinta di voler rischiare la vita per vendicare il rosso.
- Perfetto, domani inizierà il vostro allenamento, rompete le righe.- li informò Duncan, con il sorriso sul volto, per poi dire a DJ di accompagnarli nelle loro stanze.
 
FINE
 
 
 
 
 
 
 
*CAPITOLO SPECIALE*- Prologo Total Drama’s killer (Second Season)
 
In una stanza dalle pareti completamente grigie, senza finestre e con solo una porta d’acciaio che faceva da tramite per un lungo corridoio, visibile dal vetro messo al centro della porta, un uomo, probabilmente sulla quarantina, stava seduto su una sedia di legno, unico arredamento presente nella stanza assieme a un letto, dove l’uomo aveva posato lo sguardo. Respirò profondamente, per poi alzarsi e appoggiarsi al muro.
I capelli neri e lisci toccavano la fredda superficie della parete, mentre gli occhi, di un colore ancora più nero, controllavano attentamente il ragazzo steso sul lettino, che a breve si sarebbe svegliato. Non aspettò molto, perché, circa due o tre minuti dopo, quello spalanco gli occhi, alzandosi di colpo e contorcendosi dal dolore per via di alcune ferite che aveva sul petto. Sentendosi osservato posò lo sguardo sull’uomo, che sorrideva soddisfatto. Sgranò gli occhi, indicandolo con un dito con faccia spaventata.
- Chris MClean?!- riuscì a dire, con voce tremante. L’altro si limitò a battere le mani e ad avvicinarsi al lettino.
- Esattamente, sono io! Finalmente ti sei svegliato! Sei stato in come per due mesi! Hai idea di quanto mi sia annoiato ad aspettare?- il ragazzo si toccò la testa, la quale gli provocava un dolore immenso.
- Che cos’è successo?- chiese, senza lasciare la presa sulla sua testa.
- Ma come, Nihal, ti sei svegliato dopo sessanta giorni ed è questa la prima cosa mi chiedi? Mi deludi.- il ragazzo in questione aveva i capelli rossi, gli occhi celesti ed era pieno di tatuaggi sulle braccia e sul petto. – Bene, se ci tieni tanto ti accontenterò. Non appena hai finito di pestare il tuo amico, la resistenza ha fatto crollare la villa e tu, per salvare quella bella castana, sei finito bloccato dai detriti, mentre gli altri sono riusciti a scappare. Poi il caso ha voluto che poco dopo io passassi di lì e, dopo aver spento l’incendio e spostato qualche maceria, ti ho trovato sotto un masso , in fin di vita. Inizialmente ho pensato di lasciarti morire, ma poi mi è venuta in mente una splendida idea. Ho preso delle nuove cavie, questa volta li rinchiuderò su un’isola, e voglio che tu vada con loro e li tenga d’occhio. Se fai ciò che ti dico ti farò tornare dalla tua ragazza. Allora, cosa ne pensi?- il rosso rise, coprendosi il volto con le mani.
- D’accordo. Lo farò. – tagliò corto, per poi riprendere a parlare di altro – Lei sta bene?- chiese, aspettando con ansia una risposta.
- È entrata a far parte della resistenza, quindi sì, credo stia bene.- rispose, facendo fare una sospiro di sollievo al ragazzo.
- Perfetto.-
- Parti tra dieci giorni, quindi per ora riposati.- gli disse, per poi uscire dalla stanza, lasciandolo solo.
 
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTORE:
Ebbene sì, la nostra storia finisce con questo mini capitolo, dove i colpi di scena non si contano nemmeno con due mani!
Pensavate che avrei lasciato morire Nihal così? Ahahahahah poveri illusi XD.
Domani pubblicherò il primo capitolo del sequel, che sarà il capitolo speciale che vi ho messo sopra, dove poi nell’angolo autore troverete le informazioni da inviarmi dei vostri OC.
Che dire, mi sono divertito, grazie a tutti ;-)
   
 
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