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Autore: piccola_Calliope    03/07/2016    6 recensioni
Storia teach and love, tema più che trattato, ma ognuno lo tratta a modo suo.
Gloria si sta per laureare se non fosse per Alessandro, lo stronzissimo assistente del prof che si imbatte nel cammino della povera Gloria.
Odio è quello che scorre fra i due, ma i loro sguardi dicevano altro, dicevano tutto tranne che odio.
Dal testo:
-Se ha smesso di scrutarmi potrebbe anche passarmi la carta d'identità e iniziare con l'argomento a piacere-sbotta,classico, tanta bellezza non può essere accompagnata a gentilezza e intelligenza.
-Non la scrutavo-dico.
Spero di avervi incuriosito.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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Prologo 

POV. GLORIA
Per l'ennesima volta ero lì di fronte allo specchio a ripetere, le possibili domande e le mie risposte, era l'ultimo esame prima della laurea magistrale in lettere, si quegli orrendi cinque anni passati sui libri, piangendo, disperandomi e quant'altro si sarebbero conclusi presto. La mia tesi era quasi a metà, mancava il voto in quel esame e poi avrei consegnato il libretto.
-Come ti senti tesoro?-entra Greta la mia migliore amica in bagno.
Io e lei ci eravamo conosciute cinque anni fa in quel appartamentino, che ci aveva visto condividere gioie e dolori, io inizialmente ero chiusa, restia, avevo avuto una migliore amica che mi aveva letteralmente spezzato il cuore e non mi fidavo più di nessuno...
Ma Greta è stata la mia eccezione, era facile fidarsi di quel visino tenero e di quelle guanciotte da strapazzare di baci.
-A che pensi? Hey Glo-mi richiama lei schioccandomi le dita davanti al viso.
-A quanto sei un'amica fantastica-le sorrido.
-Non dirlo più cosi all'improvviso, sei pochissime volte cosi affettuosa, avresti potuto provocarmi un infarto-ride di gusto.
-Stupida-rido anche io.
Lei si era laureata lo scorso anno e aveva da poco iniziato a lavorare come infermiera.
Io anche avevo fatto qualche lavoretto come supplente alle superiori, ma nulla di troppo serio.
-Andrà bene?-le chiedo.
-Lo stenderai il prof-mi fa l'occhiolino.
-Allora mi vesto-sorrido.
-Vuoi che ti prepari il caffè?-mi domanda.
-No se ingerisco qualcosa vomito-esclamo, ero davvero troppo in ansia.
Dopo di che mi dirigo in camera mia e apro il mio armadio, scelta ardua, l'outfit per il ultimo esame, ricordo ancora il primo esame universitario della mia vita, indossavo un'adorabile camicetta turchese e dai pantaloni aderenti neri con delle deliziosissime ballerine di pelle nera.
-Io opterei per il vestito rosso, ti sta cosi bene-mi suggerisce Greta.
Lo tiro fuori e lo osservo era un semplicissimo vestito a maniche corte, stretto nel petto e leggermente a palloncino giù.
-Con le perle di tua nonna-mi sorride.
Si quella parure sarebbe stata magnificamente su quest'abito.
-Con le mie decoltè nere-mi fa l'occhiolino.
-Come farei senza di te?!-esclamo.
Due secondi dopo compare con in mano le sue scarpe fortunate, le ha indossate il giorno della sua laurea.
-Andrà bene-mi ripeto come un mantra, ho affrontato vari esami universitari, si qualche volta ho ottenuto dei pessimi risultati, ma poi mi sono sempre rialzata e sono migliorata, andrà bene oggi, ne sono certa.
Indosso quello che la mia migliore amica mi ha suggerito, un filo di mascara e una leggerissima passata di rossetto rosso.
-Come sto?-affermo raggiungendola in cucina.
-Sei magnifica tesoro, andrà tutto bene, in bocca al lupo-mi bacia la guancia.
-Crepi-sorrido anche se sono tesissima.-Vado-affermo.
-Ciao tesoro-mi saluta Greta.
Raggiungo l'ascensore con una faccia bianchissima come se stessi andando al patibolo.
-Carissima Gloria buon giorno-mi saluta la nostra simpaticissima vicina di casa.
-Salve-le sorrido.
-Esame?-mi domanda.
-L'ultimo-affermo tesa come la corda di un violino.
-Andrà bene bellezza-mi sorride.
Dopo essere uscita la saluto e raggiungo in religioso silenzio l'auto.
Mi metto al volante, faccio un bel sospiro e mi decido a mettere in moto.
Non deve temere questo esame, andrà tutto bene.

POV. ALESSANDRO
-Buon giorno professor Vinci-entro sorridendo nel ufficio del mio ''collega'' nonché superiore, ero il suo assistente e quando sarebbe andato in pensione io sarei diventato professore, erano anni che lo seguivo e lo ammiravo quel posto era mio di diritto.
-Carissimo Alessandro-mi saluta sorridendo.
-Gli ultimi esami della sessione autunnale-affermo.
-Alessandro caro prima che raggiungiamo gli studenti, dovrei dirti una cosa-afferma.
-Mi dica professore-sorrido.
-E' da parecchio che seguo una ragazza, vorrei proporle il posto come mio secondo assistente, credo sia un soggetto più che valido-mi dice e mi sento crollare il mondo addosso, una ragazzetta presuntuosa che si sta per laureare che mi deve rubare il posto che agogno da anni?
-Non credo sia...-il professore mi interrompe.
-Tu non credi perchè hai paura che ti rubi il posto che desideri da quando ti conosco, ma lei merita e non poco, voglio che la interroghi tu-afferma fissandomi, io sorrido, la metterò in difficoltà e si scorderà il mio posto.-Ma Alessandro non ti dirò chi è te ne renderai conto da solo, almeno spero-dice, voleva mettermi alla prova, avrei scovato quella ladruncola, costi quel che costi.
-Sarà un'onore poter interrogare la mia prossima collega-gli faccio un occhiolino, nemmeno la conoscevo ma odiavo questa ragazza.
-Raggiungiamo i ragazzi-mi dà una pacca sulla spalla e usciamo dal suo ufficio.
Una calca di studenti ci attende, tra le ragazze riconosco qualcuna che è venuta a letto con me, purtroppo non sono cosi professionale come lo stimato professor Vinci crede...
Sono stato con parecchie mie e sue alunne.
Una di questa mi fa l'occhiolino, sono delle sciocche se sperano che avranno dei favori.
-Buon giorno-li saluta il professore.
-Facciamo l'appello-dico io.
C'è qualche assente, meglio cosi, ci sbrigheremo prima.
Spero solo che la ragazza che ha puntato il professore non sia una di quelle che è venuta a letto con me.
Il professore si occupa dell'interrogazione dei ragazzi, io delle ragazze cosi scoverò la ladruncola.

POV. GLORIA
-Questa attesa è snervante-sbuffo.
-Ma poi perchè le ragazze vengono interrogate da quello stronzo dell'assistente?-dice una ragazza.
-Che tipo è?-domando, il mio destino era nelle mani di quel ragazzo, più che ragazzo uomo...Uomo decisamente affascinante.
-Un figo pazzesco-esclama la ragazza seduta accanto a me.
-Non intendevo quello-dico.
-Oh dovete sapere che giochini sa fare a letto-ride un'altra.
-A letto?-io e un altra ragazza spalanchiamo letteralmente la bocca.
-Bhe per la fortuna di quelle che sono potute entrare nel suo letto-ride sempre la ragazza, che canta la bravura del professore a letto.
-Interessante-dico io, eccolo qui il classico assistente, che sicuramente poco sa, ma sceglie il voto in base alla tua prestazione sessuale...
-Io non ci sono andata a letto con lui e tu?-mi chiede la ragazza che si è sorpresa tanto come me.
-Nemmeno e non ci tengo-affermo.
-Ma a quanto pare fa passare solo quelle che gli hanno...-la interrompo.
-No ti prego non dire altro, non può bocciarmi, ho studiato troppo e non può bocciarmi perchè non sono entrata nel suo letto-affermo convinta.
-Forti Gloria-chiama.
Io faccio un respiro profondo e lo raggiungo.
-Salve-gli sorrido, di sicuro non andrò a letto con lui, ma posso fare la carina per addolcirlo.
Lui mi scruta, ha uno sguardo penetrante è dir poco, è una di una bellezza sovrannaturale, alto, fisico parecchio muscoloso, i bottoncini della sua camicia azzurra fanno tremendamente forza...
Labbra lucide probabilmente molto morbide al tatto, occhi penetranti di un marrone scuro davvero sensuale, anzi se colpiti dal sole gli occhi tendono a cambiare e divenire nocciola, barba incolta di un giorno e capelli tra il castano scuro e il nero, tagliati perfettamente, con un po' di cera o gel che gli dona la giusta lucentezza.
-Se ha smesso di scrutarmi potrebbe anche passarmi la carta d'identità e iniziare con l'argomento a piacere-sbotta,classico, tanta bellezza non può essere accompagnata a gentilezza e intelligenza.
-Non la scrutavo-dico.
-Mi osservava allora-mi sorride e il suo sorriso è meglio di tutto il resto. E' senza dubbio un sorriso radioso ma da furbo...E questa sua furbizia mi spaventa.
-Inizio con l'argomento a piacere allora-gli sorrido e mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

POV.ALESSANDRO
Gloria Forti.
Era lei.
Era lei quella che il professore aveva adocchiato.
Mi erano bastate poche frasi per capirlo, discuteva del argomento a piacere con una tale passione...
Dovrò distruggerla, parla elegantemente in maniera più che decorosa, è sicuramente preparatissima su tutto il programma.
-Va bene cosi, inizierei con le domande adesso-le sorrido, sono pronta a distruggerla, fin quando avrò il potere non la farò laureare presto.
Lei mi sorride e di nuovo si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio, l'aveva fatto anche prima di iniziare a decantare il suo argomento a piacere.
Ha dei lineamenti molto delicati, è una ragazza graziosa senza dubbio ma insulsa ai miei gusti.
Inizio con la prima domanda, lei mi sorride nuovamente e parte spedita...
Immaginavo che qui riuscisse a rispondere, immaginavo che la sua preparazione fosse più che elevata.
Procedo con le domande, risponde egregiamente a tutte, non so che fare per metterla in difficoltà...
E già passata la mezz'ora il suo esame sta anche durando parecchio.
Poi sono colpito da un lampo di genio...
-Un ultima domanda-sorrido, questa domanda sarà fatale sono sicura cadrà.
-Certo vada-mi sorride dolcemente, è convinta di passare.
Pronuncio lentamente le parole di quelle domande e la vedo sbiancare, non la sa...
-Scusi può ripetere?-mi domanda, sistemandosi nuovamente i capelli.
-Certamente-sorrido e ripeto la domanda, godendomi la sua espressione preoccupata e la mia soddisfazione crescere.
-Ecco io...-giocherella con le dita sul tavolo, è nervosa.
-Qualche problema?-le domando fintamente preoccupato.
Lei mi fissa negli occhi, leggo la sua disperazione, sa perfettamente che questa domanda vale molto e si sta giocando la laurea...
-Signorina si sente poco bene?-le domando sorridendo più che soddisfatto.
Inizia a parlare, più che altro inizia ad arrampicarsi sugli specchi, io la ascolto e godo nel vederla sbagliare, lei sta per piangere glielo leggo negli occhi, assisterò anche una pietosa scena di lei che mi supplica per darle anche un miserissimo 18, osservo il suo libretto ci sono una sfilza infinita di 30 e lode...E' molto brava, bravissima direi...
Purtroppo io sono più bravo di lei e con un trucchetto l'ho fatta cadere, ma meritava 30 e lode anche oggi, anzi se fosse esistita una valutazione più alta sarebbe stata data a lei, ma oggi non è il suo giorno fortunato.
-Basta cosi-esclamo.
Lei è bianchissima in viso, quel abito e rossetto rosso stonano con il suo biancore.
-Guardi la vedo un po' incerta, una ragazza preparata avrebbe risposto senza problemi a questo tipo di domanda...Credo che dovremo rivederci al prossimo appello-pronuncio quella frase felice come non mai, ho distrutto il mio nemico.
-E' l'ultima materia prima della laurea-dice lei.
-Lo noto e proprio per questo con rammarico la rimando-le faccio un sorriso di circostanza.-Sono convito che la prossima volta andrà magnificamente-le passo il libretto e il documento, chiamo la prossima interrogata.-Fortuna...-un pugno sulla cattedra però mi interrompe.
-Lei voleva bocciarmi professore-afferma la signorina Forti, non è più cosi bianca...Nei suoi occhi noto un fuoco che pochi minuti prima non avevo notato.
-Guardi signorina fino a poco tempo fa io mi trovavo al suo posto e so cosa si prova, non boccerei mai qualcuno per dispetto, la sua è un'accusa infondata-dico.
-Si professore lei voleva bocciarmi, sappiamo entrambi che sono andata benissimo se non fosse stato per quella domanda, lei l'ha fatto apposta, mi ha fatto cadere-mi fulmina.-Mi sta bocciando ingiustamente, io voglio essere interrogata nuovamente dal professor Vinci-afferma, mette in dubbio la mia autorità...Non solo vuole rubarmi il posto ma è anche presuntuosa, che fine ha fatto la ragazzetta che tremava?
-Che succede qui?-interviene il professor Vinci, se la interroga lui sono rovinato.
-Voglio che mi interroghi lei-afferma la presuntuosetta.
-Cosa è successo Alessandro?-mi chiede il professore.
-Ho rimandato la signorina e lei non lo accetta-fulmino quell'odiosa ragazza.
Il professore legge il referto in cui sono presenti le domande che ho fatto, leggendo l'ultima mi fissa.
-Professor Vinci la prego mi interroghi nuovamente lei-lo supplica la vipera.
-Professore non ha risposto ha una domanda di vitale importanza, la signorina deve presentarsi al prossimo appello-ribadisco.
-Ma mi faccia il favore-sbuffa lei.
-Non mancarmi di rispetto ragazzina!-la fulmino, mi alzo e fronteggio il suo sguardo.
-Alessandro non facciamo questo genere di sceneggiate, siamo in sede d'esame-mi rimprovera il professore.
-Mi può interrogare?-domanda ancora la viperetta.
-La tua presunzione non ti porterà lontana-affermo.
-Perchè la tua?-mi domanda dandomi del tu.
-Non puoi darmi del tu!-la ammonisco.
-Avrai pochi anni più di me e quando ti porti a letto quelle come me non penso ti fai dare del lei almeno che non ti piace giocare al dominatore- afferma...Brutta stronza.
-Alessandro?-il professore mi guarda con aria interrogativa, questa ragazzina sta rischiando di farmi perdere il posto.
-Ma come ti permetti? Presuntuosa, maleducata e pronta a calunniare il professore che ti ha rimandato, sono scioccato, si professore la interroghi cosi si renderà conto della sua scarsa preparazione-dico nervoso, mi era rimasto solo di fare la vittima.-Hai sbagliato persona! Hai messo in dubbio la professionalità di un professore!-la fulmino.
-E tu hai messo in dubbio le mie capacità!-quasi urla.
-Signorina Forti!-la rimprovera il professore.
La Signorina Forti tira una sua collega, una ragazza che è stata a letto con me...
-Dillo, dillo che sei stata a letto con lui-dice alla ragazza.
-Ma con chi? Cosa stai dicendo?-afferma la ragazza, mi ha protetto, merita di sicuro un bel voto lei.
-Professor Vinci, sono profondamente offeso da questo davvero-dico esasperato.
-Signorina Forti si presenti al prossimo appello-interviene il professore e la mia gioia si moltiplica.
-Professore ma lei mi conosce sa quanto mi impegno in ciò che faccio, non può davvero dirmi questo-la piccola Gloria adesso è disperata.
-Chiedo di più... Voglio che lei segua le lezioni del professor Castelli perchè la interrogherà nuovamente lui!-afferma il professor Vinci. La piccola ladruncola è stata sottomessa a me.
-Andrò fuori corso-singhiozza Gloria.
-Arrivederci signorina Forti ha dato fin troppo spettacolo-il professor Vinci torna al suo posto.
-Fortuna Lucia-chiamo io.
Gloria resta lì a fissarmi.
-Devi andare, ci vediamo a lezione lunedi-le faccio l'occhiolino.
Lei stringe i pugni e va via....

POV. GLORIA
Non ci posso davvero credere, oggi doveva essere un giorno di festa invece quel Alessandro Castelli ha rovinato tutto!
Voleva bocciarmi si, l'aveva fatto apposta...
Appena fuori dal università chiamo la mia migliore amica.
-30 e lode?-mi domanda felice.
-Mi hanno bocciato Gre-dico in lacrime.
-Si bello scherzo-ride.
-Gre è vero, ho capitato l'assistente più stronzo della terra-singhiozzo.
-Oddio ma davvero?-mi domanda.
-Si-dico.-Brutto bastardo-sbuffo.
Angolo autrice
Salve care, ringrazio tutte coloro che sono giunte fin qui...
Chi seguirà o recensirà la mia storia.
Alloraaaa Alessandro proprio stronzetto eh?
Vi posso assicurare che Gloria ne combinerà proprio delle belle ;)
Sarà una commedia romantica che spero vi allieterata le giornate.
Se volete lasciate qualche recensione ;)
Vi lascio il mio contatto facebook:https://www.facebook.com/profile.php?id=100012044805367
E il link dell'altra mia storia in corso:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3463446&i=1
Tanti saluti piccola_Calliope

 

  
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