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Autore: Shenron87    04/07/2016    4 recensioni
Iniziare un viaggio di solito è una scelta volontaria.
Si decide la direzione e ci si incammina... ma può definirsi viaggio quando un Dio decide di mandarti in un mondo dove tu non sei mai esistito?
Io non credo e nemmeno Kalel ne è così sicuro.
Esule in una dimensione alternativa il nostro eroe dovrà difendere la sua famiglia da nemici ben peggiori di quelli che li insidiavano a casa tra cui anche un pervertito di nome Issei che si ritrova tra le mani lo stesso SG della sua futura sposa.
Questa Fiction è la terza parte della serie "Cronache di un Nephilim" e si consiglia di leggere le prime due saghe (La Scelta di... e Le Conseguenze de...) per poter comprendere a fondo questa.
Genere: Azione, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di un Nephilim '
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Life 12

Eravamo tornati a casa dopo la battaglia e, dopo aver congedato le ragazze io feci segno a Lilith di entrare in camera con me mentre Angela svolgeva la funzione di vigile urbano portando le Nephilim e le diavole nel nostro salotto.
Issei era con Koneko che usava il senjustu per curare gli effetti del Juggernaut Drive ed io feci accomodare Lilith in camera mia sapendo che Angela e le mie altre ragazze stessero assistendo alla scena con tanto di pop-corn assieme alla Zenovia, all'Akeno e alla Rias formato diavole.
Asia, Irina e le serve di Sona non erano state chiamate sapendo che Sona avrebbe redarguito la sua amica per una simile mancanza di tatto e le due ragazze non erano interessate a me. Almeno credo.
“Come ti senti?” domandai sorridendole affabile.
"Sto bene...” mormorò rossa.
In fondo era la prima volta che eravamo soli, sebbene entrambi sapessimo di essere spiati e che contando Dio, Lucifero e Albion, li dentro c'era una folla di persone.
“Non è vero e lo sai. Per evitare che Issei si facesse male hai consumato molte più energie di lui e se lui ha consumato metà della sua vita a te restano pochi anni...”
“Beh vivrò una vita breve ma intensa...” rispose sorridendo ma io sapevo che era tutto una finta.
“Esiste un modo per curarti...” dissi mentre il tempo sembrava dilatarsi.
“D-Davvero?”
“Si... ma considera che la durata di un Nephilim è molto più estesa di quella di un demone quindi la terapia prevederebbe molte sedute...”
“Posso chiederti di che si tratta?”
“Usando il senjustu posso ripristinare la tua energia e, se usato da un'esperto, anche la durata vitale tornerebbe normale a lungo andare.”
“Come quando eravamo ad allenarci... o quando l'hai usato su Issei?”
“Non esattamente...” mormorai fissando il pavimento.
“Che intendi?” domandò inarcando un sopracciglio.
“Hai presente quello che Koneko fa ad Issei?”
“Beh si...”
“Ecco... se ti fosse rimasta la stessa durata vitale di Issei... o se avessi almeno un secolo di vita potremmo usare quel metodo. Quando poi ho curato Issei... beh si sarebbe inferto molti più danni se avesse tentato di assorbire Albion da solo... io invece gli ho dato una mano e per questo ho dovuto fargli recuperare solo pochi anni di vita...”
“Capisco... e con me cosa cambia?”
“Cambia che le tue condizioni sono più gravi e il tempo per curarti è poco...”
“E quindi?”
“Dovremmo usare...” mormorai arrossendo “...il Bouchujutsu.”
“In cosa consisterebbe questo... Bouchujutsu..?” chiese scettica.
“Ecco... vedi... diciamo che dovremmo diventare una cosa sola...” dissi mentre le guance di Lily divennero dello stesso colore dei capelli di Rias.
“O...” mormorò imbarazzata.
“Già...” risposi mentre la tensione diventava simile a quella che avevo avvertito il giorno in cui Rias e io per poco non facemmo sesso.
“Lily ti capisco... magari ti saresti aspettata parole dolci, una certa atmosfera ed invece non mi conosci nemmeno...” cercai di dire prima che un suo dito mi zittisse.
“Non dire niente... anche se tu mi conosci da poco... io sono cresciuta con le tue avventure. A pranzo o prima di andare a dormire io guardavo la sintesi della tua giornata. Mi riempie di gioia l'idea che tu sia il mio primo ragazzo.” disse alzandosi e avvicinandosi al bagno.
“Mi faccio una doccia e arrivo... tu usa il mio bagno.” disse chiudendosi la porta alle spalle.
Io mi alzai e mi diressi in cucina dove vidi uno strano assemblamento di donne di cui poche sembravano a disagio per ciò che stavano facendo.
“Ragazze... non vorrei sembrare sfacciato ma gli umani hanno inventato una serie di siti chiamati youporn, Redtube ed altri un po più spinti ma che non so se consigliarvi o meno visto che non conosco i vostri gusti in materia. Issei inoltre potrebbe consigliarvi una lunga serie di titoli...” dissi facendole sobbalzare.
“Suvvia Kal... abbiamo fatto sesso più di una sessantina di volte e Lilith e loro ne hanno visto due, molte volte... non è che Lilith meriti un trattamento diverso da me o da quello che riceveranno loro...” replicò Angela divertita.
“Ed io che mi aspettavo la tua presenza in camera...”
“Si e chi impedirà ad Issei di vedere Lilith come mamma l'ha fatta se dovesse venire a cercare queste ragazze spudorate?” replicò la mia regina sorridendo maliziosa.
“Giusto... e a cosa dobbiamo la presenza di codeste graziose ospiti?”
“Voglio solo prendere qualche spunto...” mormorò Rias.
“Comincia con l'aprirgli il tuo cuore... per le cosce c'è tempo... e poi per il sesso c'è Tisifone che ha molto da insegnare...”
“E già. Dovresti farmi una statua...” rise l'interpellata entrando in cucina con un minuscolo tanga e un toppino che lasciava poco spazio all'immaginazione.
“Modesta...”
“Che vuoi farci...” rispose mentre estendendo la lingua afferrò una mela sconvolgendo le ragazze.
“O non fate così... dovreste farvi dire come la uso in camera...” sorrise maliziosa per poi voltarsi a guardarmi.
“Come ti senti?” chiese Tisifone fissandomi.
“Come mi devo sentire... è una cosa che ho fatto dozzine di volte...”
“Sarà... ma ricorda mio discepolo. Vola come una farfalla e pungi come un calabrone...”
“Ma si... mentre che ci siamo perché non mi dici di mettere la cera e togliere la cera o non so... di usare la forza come uno jedi?”
“Sei nervoso?” domandò continuando a fissarmi.
“No... è che mi sembra di...”
“Costringerla?”
“O piccolo...” sorrise abbracciandomi.
“...ti fai sempre troppi problemi. Se tu fossi il tipo che costringe una di noi, io passerei le notti in camera tua e non con Doccy...” rispose sorridendo.
“Cosa te lo fa credere?” risposi imbarazzato.
“Ma non saprei... forse perché c'è qualcosa di grande tra di noi...” rise la ragazza mentre le ragazze, escluse Angela, sembravano sconvolte.
“C-Cosa?” chiesi perplesso.
“Su piccolo... so che mi trovi incredibilmente bella e hai fatto più di un pensierino su di me... poi quando ho insegnato a te e Angela come passare il tempo insieme diciamo che mi hai visto in un modo che solo il mio ragazzo mi ha visto. Ma ora vai a farti la doccia... Lily si starà facendo chissà quanti film e avrà il cuore che batte a mille... non è un bene farla aspettare troppo.” disse staccandosi e dandomi un buffetto sulla fronte.
“Ok... ma prima posso farti una domanda?”
“Spara campione...”
“Tu sapevi che io ero un Garuda?” domandai mesto mentre lei mi studiava con attenzione.
“Sapevo che avevi le potenzialità per diventarlo... e immagino che la tua prossima domanda sarà perché, nonostante io sia una lamia, ti abbia seguito... e mi sia mostrata inerme davanti a te...” disse mentre sentivo le diavole chiedere il significato di quella frase ed Angela dare una spiegazione alquanto dettagliata.
“Se vuoi sapere la verità... all'inizio non mi fidavo di te. Poi però ho visto che, a modo tuo, amavi Angela nonostante lei avesse un drago dentro e mi trattavi bene anche se ero una lamia e beh... diciamo che ho deciso di seguirti... ma ora vai...” disse dandomi un bacio sulla guancia.
“...e rendimi orgogliosa...” mormorò mandandomi sotto la doccia.
Io non me lo feci ripetere anche se in cuor mio avevo paura.
Non per il fatto che dovevo rendere donna una ragazzina che fingeva di essere una dura e poi era un pezzo di pane... oddio anche per quello...
Il problema è che per tutta la durata del rapporto avrei dovuto assorbire il Ki naturale per ripristinare le mie scorte di energia mentre inviavo il mio dentro, termine molto ambiguo in questo caso lo so, il corpo di Lily.
Il tutto condito con un bisnonno che, approfittando della mia ospitalità, inviava intenti omicidi verso di me ogni qual volta i miei pensieri diventavano... beh ci siamo capiti no?.
Eppure Dio, quando mi sono fatto sua nipote... cielo in teoria...
“No... non devo pensarci nemmeno...” mi dissi mentre entravo in camera.
Ciò che vidi mi sconvolse.
Lily era seduta sul bordo del letto con solo un'asciugamano e i suoi lunghi capelli argentati, ancora umidi, le cadevano sulla spalla sinistra.
“Così ti prenderai un malore...” esordì entrando in camera e sedendomi accanto a lei.
“E-Ehi...”
“Non ti preoccupare... se vuoi possiamo prendercela comoda...” dissi afferrando la sua mano.
“Che intendi?”
“Che potremmo rimanere abbracciati come fa Koneko e ti curo poco alla volta fino a quando non ti sentirai pronta per andare oltre...” dissi sdraiandomi e facendole segno di accucciarsi a me.
“Davvero non ti da fastidio?”
“Piccola...” dissi baciandola sulla fronte.
“...ho passato l'adolescenza dormendo con Rias ed Akeno nello stesso letto senza far sesso con nessuna di loro o con Angela... secondo te non posso aspettare il tempo che tu ti sentirai pronta?” chiesi mentre iniziavo ad inviarle il mio ki portandole via la stanchezza, migliorando la sua naturale capacità di guarigione e la circolazione del sangue.
Il problema è che non è facile rimanere concentrato sentendo il suo corpo morbido premere sul mio.
Se poi si aggiunge che è la prima volta che lei si lascia andare a situazioni simili direi che concentrarmi non è affatto facile.
“Mi sento un po meglio...” mormorò rossa.
Forse l'imbarazza l'idea di abbracciare un uomo.
"Sto rimuovendo la fatica che hai accumulato, e l'energia vitale che hai consumato con il [Juggernaut Drive] può essere guarita poco a poco se uso il senjutsu di guarigione su di te. Utilizzando il senjustu posso anche riparare il nucleo di energia vitale per farlo tornare gradualmente alla normalità.” dissi sorridendo mesto.
“Che ti prende?” chiese.
"Per favore non usare quella forma di nuovo.” risposi abbracciandola.
“...non sarei il solo a sentire la tua mancanza...” dissi mentre i suoi occhi diventavano umidi.
Non ho mai pensato, da quando l'ho vista la prima volta, che ci saremmo abbracciati in questo modo, visto che lei è una ragazza forte e potente.... Ma io sono così felice.
"...Boss...” disse Lilith abbozzando un sorriso malizioso.
“Si?” chiesi perplesso.
“Beh da ragazza direi che è uno spreco limitarsi ad abbracciare uno schianto come me. Specialmente se tutto ciò che ti separa dal paradiso o dall'inferno è una semplice tovaglia...”
“E cosa suggerisci di fare?” chiesi baciandola.
“Non saprei... ma credo che dovresti darmi un valido motivo per non unirmi alla brigata...” rispose ammiccando.
“Beh allora credo di non avere altra scelta...” risposi scostando il velo ed esponendo alla luce un corpo che nulla aveva da invidiare a quello di Rias.
“P-Posso c-chiederti u-un f-favore?”
“Vuoi che faccia qualcosa in particolare?” domandai accomodante.
“Beh si... non mi piace molto l'idea di perdere la verginità come l'ha persa quel drago rosso fallito...” disse mentre avvertivo l'aura di Angela aumentare in modo impercettibile.
“Cioè come?” chiesi con finta noncuranza.
“Beh lei si è sdraiata e, dopo una maratona di sesso estremo, ti ha invitato ad entrare... Non dico che non mi piacerebbe... ma noi non abbiamo quel feeling e per quanto mi duole ammetterlo io non ho la sua esperienza...”
“E cosa proponi?”
“Voglio farti una sorpresa...” disse sorridendo.
“Chiudi gli occhi....”
“Lily... l'ultima volta che l'ho fatto mi sono trovato ammanettato con le mani bloccate...”
“Oddio Kal... per chi mi prendi io non faccio uso di simili, vili, trucchetti.” sbottò imbronciandosi facendomi gli occhioni da cucciola.
“Io non sono come quella tavola da surf...” disse mentre avvertì l'aura di Angela aumentare di nuovo e percepivo distintamente il suo sopracciglio inarcarsi.
“Quindi se metto le mani dietro la nuca non ti secchi?” domandai guardingo.
“Fai pure... anche se spero che poi le metterai su di me...” disse maliziosa alzandosi e camminando per la stanza.
“Ok... allora io chiudo gli occhi...” risposi divertito.
“Bravo...” disse la voce di Lily che sembrava distante.
Passarono alcuni secondi prima che Lily tornasse e quando lo fece sentì solo due rumori metallici.
Due freddi 'Click' provenienti dalle mie caviglie.
“Lily... non avevamo detto niente manette?” chiesi perplesso.
“Avevo detto niente manette alle mani. Non mi pare di aver detto nulla riguardo i piedi...” disse mostrando un sorriso malizioso.
“Capisco...” mi limitai a rispondere attendendo un'altro evento che temevo sarebbe arrivato.
Evento che arrivò e, con un colpo di forbici, si portò via i miei pantaloni.
“Posso farti una domanda?”
“Certo...”
“Non è che, per caso, hai preso ripetizioni da Tisifone?”
“Ovvio... per chi mi prendi? Credi che io e Albion si possa essere inferiori a Ddraig e Angela? Ci hai proibito di ucciderci a vicenda e per te possiamo fare questo sacrificio... ma la guerra è guerra...” disse con occhi che brillavano di fanatismo.
“Quindi...”
“Si! Io e Albion abbiamo deciso di dimostrare la nostra superiorità su questo campo di battaglia... per questo se Angela, la prima volta, ti ha fatto avere otto orgasmi in due ore io te ne farò avere nove in minor tempo...”
“O-Ok... ma io dovrei guarirti..”
“Per questo ti ho lasciato libere le mani... capisci cosa intendo vero?” disse baciandomi con foga.
“Certo che i possessori di SG di tipo Drago sono molto... risoluti...” risposi con un pizzico di ammirazione e di gratitudine sul fatto che Rias, Sona e Akeno non avessero ospitassero dei draghi.
“Già... e secondo Albion le Dragonesse sono molto passionali e prepotenti quando devono marcare il territorio...” rispose baciandomi il collo e cominciando una discesa pericolosa lungo il mio torace.
Era appena arrivato all'inguine che il mio telefonino squillò.
“Rispondi sarà la bionda...” disse Lily mentre cercavo di inviarle in qualche modo il Ki convogliandolo nei pochi punti in cui i nostri corpi erano in contatto.
“S-Si?” chiesi preoccupato.
“Ci tengo ad informarti che, se con me ci hai messo due ore da vergine, se dovessi dargliela vinta dopo tutti gli sforzi che ho fatto per addestrarti...” disse prima che le facessi notare la difficoltà di ciò che stavo facendo.
“Ma le sto inviando il ki... non riesco anche a trattener...” cercai di dire prima che gelida Angela mi bloccasse.
“Non mi interessa! Invia il ki e trattieniti o temo che questo avrebbe serie ripercussioni sulla tua salute...” disse chiudendomi il telefono in faccia.
 
Tre ore dopo.
 
“Uffi... le prime sette volte come tempi ero in pari...” si lamentò una stranamente vitale Lily in boxer e reggiseno che sembrava aver recuperato le energie perdute.
Io invece ero esausto.
Certo non lo ero fisicamente visto che con Angela ero abituato a sessioni di sesso molto più intense e prolungate, lei usava Ddraig per aumentare la sua resistenza e dovevo fare realmente molta fatica, ma di sicuro lo ero mentalmente.
“Ti vedo stanco Kalel...” sorrise Akeno mentre assumevo la posa di Boromir al consiglio di Elrond.
“Non è facile... fare del sesso di qualità e contemporaneamente usare il senjustu per curare Lily. È come guardare sia a sinistra che a destra contemporaneamente... come cercare di correre e stare fermi...” dissi con una mano sulla fronte.
“Oh poverino... è tutto affaticato...” intervenne una voce femminile alle mie spalle che mi gelò.
Voltandomi vidi mio padre, che sorrideva teso, con al fianco mia madre che aveva un pericolosissimo sopracciglio inarcato.
“M-Mamma? C-Che c-ci f-fai q-qui?”
“Io e tuo padre passavamo di qui e abbiamo deciso di venire a trovarti...”
“E quanto hai visto?” domandai mentre lei mi fissava gelida.
“Secondo te?” chiese retoricamente inarcando un sopracciglio.
“Capisco...” risposi sorridendo in modo nervoso.
“Lily... ti vedo in forma...” esordì il vecchio per cercando di cambiare argomento.”
“...fammi controllare la tua durata vitale...” disse tirando fuori una specie di occhiale ma con una sola lente colorata ed un bottone laterale.
“Dopo aver attivato il juggernaut drive ti era rimasto meno di un secolo...” proseguì attivando il congegno.
“500 anni di vita...” disse mentre Lilith e le ragazze sorridevano.
“...sembrerebbe che tu sia molto abile con i senjustu figliolo..." disse sorridendo.
"Aspetta... non è possibile...”
“Cosa?” chiedemmo in coro timorosi che il congegno fosse difettoso.
“Il valore sta continuando a salire... siamo a mille anni di vita... duemila... quattromila... è impossibile!” tuonò sconvolto
“Impossibile cosa?”
“La durata vitale di Lilith ha superato gli ottomila e continua a salire...” disse mentre il congegno, incapace di tenere il passo, esplodeva.
“Come può essere successo?” domandò Rias.
“Beh era tarato per i demoni... per calcolare l'età... però è strano. Il senjustu usato al massimo della sua forza avrebbe dovuto far guadagnare a Lilith non più di un secolo...” rispose Azazel perplesso.
“Non c'è niente di insolito...” rispose mia madre rossa in volto.
“Perchè?” chiesi stranito da quella reazione.
“Suvvia Kal... pensi davvero che tuo padre, per quanto fosse allenato e bravo, potesse reggere cinque giorni no stop di amene effusioni con una diavola con le sue sole forze? O che Angela dopo ciò che avete fatto quando mia cugina vi ha colti sul fatto potesse essere così piena di energie?”
Ora... premettendo che di amene effusioni ne avranno fatte si e nò una ventina di minuti mentre il resto sembrava un film porno di quelli in russo con i sottotitoli in coreano che pretende la carta di credito per essere visto... io non capivo il nesso tra la durata vitale di Lily, che si era ripristinata più del dovuto, e la durata dei miei rapporti sessuali.
“Continuo a non capire...”
“Suvvia... le lacrime di fenice hanno poteri curativi immensi... bere il sangue di una fenice conferisce ai mortali l'eterna giovinezza... diciamo che assimilando, in vari modi, altre cose... ci potrebbero essere benefici simili...” spiegò lievemente imbarazzata mentre un cespuglio rotolante del far west, spinto dal vento, rotolava nel salottino.
“Cioè... mi stai dicendo che avrei potuto salvare Angela e Lilith dagli effetti del Juggernaut con una semplicissima p....” dissi venendo fulminato dallo sguardo di mia madre e da un pizzicotto di Angela che mi costrinse a salvarmi in calcio d'angolo .
“...facendo semplici preliminari?”
“Sebbene questi discorsi li trovi poco consoni ad un principe e a delle nobili fanciulle... si avresti potuto." disse con una dignità che io non avrei mai potuto nemmeno lontanamente tirare fuori in una situazione simile.
“O-Ok... ma che ci siete venuti a fare qui?”
“Beh avvisarvi che domani in città ci sarà Odino e che potrebbe venire a farvi visita... tutto qui...” disse mia madre dandomi un bacio sulla fronte ancora imbarazzata per ciò che aveva visto e forse per la disinibizione delle ragazze che ci spiavano e di sicuro commentavano in modi che, pur immaginando, non volevo sapere.
“Te ne vai di già?”
“Beh io e tuo padre andiamo al cinema e poi a mangiare qualcosa. Problemi?” chiese con una noncuranza che prometteva pesanti conseguenze in caso contrario.
“Nono... ma rispondi quando ti chiamo e alle undici ti voglio a casa.” dissi cercando di non riderle in faccia.
“Sei serio?” domandò inarcando un sopracciglio.
“So che mi consideri duro ma è per il tuo bene. Probabilmente non uscirai con un uomo da quando Roma ancora era sede di un'impero... Adesso ci sono sostanze chiamate droghe... i ragazzi sono più sfacciati... non come ai tuoi tempi...”
“A-Ai m-miei t-tempi? Quanti anni credi che io abbia?” sbottò mentre una vena iniziò a pulsare sulla sua fronte.
“E mentre che ci siamo... visto che sei grandicella... se le cose dovessero mettersi in una certa maniera... mi raccomando usa le...” dissi prima che tutto diventasse nero.
Quando mi risvegliai ero ancora riverso sul divano con le ragazze che mi guardavano preoccupate.
“Si può sapere che ti è preso? Fare il discorsetto sul sesso a tua madre...” sbottò Angela visibilmente preoccupata mentre mi passava una pezza umida sul viso.
“Sei vivo per miracolo...” proseguì fissandomi allarmata.
“Beh vedere la faccia di mia madre imbarazzata non ha prezzo... per il resto c'è mastercard...” dissi sbuffando divertito.
 
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Il giorno dopo, nonostante Akeno-chan sembrava voler concedermi un giorno di riposo per rimettermi sesto, mi trovavo assieme ad Issei vicino alla stazione, dove ci saremo dovuti incontrare con le nostre Akeno.
Issei era ad un passo da un'infarto.
Lui era vestito con abiti a maniche lunghe mentre io indossavo abiti a mezze maniche e attendevamo in silenzio che giungessero le dieci, l'ora in cui ci eravamo dati appuntamento.
Solo allora arrivarono due ragazze, una che indossava un vestito lungo con i bordi ricamati e l'altra che portava una gonna con degli stivaletti ed una magliettina.
“Akeno-san?” disse sconvolto Issei che si aspettava una ragazza con indosso dei vestiti sofisticati.
In effetti lui non poteva conoscere il vero carattere di Akeno visto che vivevano insieme da troppo poco tempo.
"Io... mi sento in imbarazzo se mi guardi in questo modo. Ti sembro strana oggi?" chiese la diretta interessata ma Issei si limitò ad uscirsene con diniego effettuato con un cenno del capo ed un commento gentile... o almeno credo.
"Sei super attraente! Sei fantastica!"
"Oggi, Ise-kun, sarai il mio ragazzo per l'intera giornata. Posso chiamarti Ise?" domandò Akeno guardandolo con gli occhi dolci che mandarono in tilt il cervello di Issei.
"T-Ti prego di farlo."
"Yay! Grazie, Ise." esclamò gioiosa.
Io invece mi limitai a prendere Akeno, che per l'occasione aveva allungato un po i suoi capelli, e le diedi un bacio molto dolce.
Nonostante questo però tutti ci rendemmo conto della presenza di una persona dai capelli cremisi, che indossava un cappello e occhiali
da sole e stava guardando verso di noi da dietro il palo del telefono...
C'era inoltre una bionda che portava gli occhiali e aveva le lacrime agli occhi ed una le cui orecchie da gatto uscivano fuori dalla maschera da lottatore.
A completare il quadro vi era un tizio sospetto che indossava un sacchetto di carta sulla sua testa e Kiba, che è vestito come al suo solito, ondeggiava le mani in segno di scusa.
"Ara ara. Ci controllano per vedere se abbiamo una relazione; di sicuro sono persone che ci opprimono troppo." disse l'accompagnatrice di Issei che, ridendo, si avvicinò a lui come volesse provocarle.
Rias però non la prese bene e a pagarne le conseguenze fu un povero palo del telefono che si trovò tutto crepato.
“Andiamo...” dissi rivolgendomi alla mia Akeno felici del fatto che Angela si fidasse di me e tenesse in riga le mie altre spasimanti.
Così ci dirigemmo verso la città e per le successive tre ore le due Akeno si comportarono come ragazze della loro età mostrandomi ancora quanto fossero simili.
Questo purtroppo significava accompagnarle a fare shopping a spese della mia povera carta di credito che, unica cosa positiva di quella situazione, aveva un budget più consono al mio status.
Quindi, dato che Issei come al solito non aveva capito una ceppa vedendola comportarsi da ragazza, aveva iniziato ad invidiare un ipotetico fidanzato di Akeno.
Non capire che lei voleva che fosse lui il suo fidanzato è una di quelle cose su cui, in altri tempi, avrei passato ore a sfotterlo ma un occhiata di Akeno mi ammonì.
Lei non voleva che facessi altro all'infuori trattarla da principessa e chi ero io per negarle un simile capriccio.
Quindi, quando Issei propose di andare all'acquario e poi in sala giochi, ci unimmo a loro sebbene ad un certo punto ci defilammo per andare verso il parco.
La mia Akeno non amava i videogiochi e per questo andammo a prenderci un gelato.
Eravamo così assorti mentre camminavamo e parlavamo del più e del meno che non ci rendemmo conto di aver preso una stradina, che in altri tempi bazzicavo spesso, dove andammo a scontrarci con Issei e l'altra Akeno che avevano corso per seminare le altre spasimanti del ragazzo.
"Ufufu, sembra che li abbiamo persi." disse Akeno mentre Issei temeva per la sorte che gli sarebbe toccata una volta tornato a casa.
Passarono alcuni minuti prima che io ed Issei, alzando lo sguardo notammo dove ci trovavamo.
Eravamo nel quartiere dei Love-Motel.
"A-Akeno-san! Dobbiamo sicuramente lasciare questo posto o verremo fraintesi..." disse Issei che cercava di lasciare il posto in fretta imitandomi.
Il problema era che non avevamo fatto i conti senza l'oste.
Le due Akeno infatti avevano avevano un viso molto rosso e in modo molto timido ci spiazzarono.
"....A noi sta bene."
"...Se volete andare dentro allora a noi non dispiace... ci sta bene." disse mentre Issei incominciava a perdere sangue dal naso.
La cosa problematica era che se la mia mostrava il suo volto normale, l'altra Akeno non parlava con la sua solita espressione erotica ma sembrava così identica alla mia da spiazzarmi.
Issei stava per parlare quando io feci no col capo.
“Akeno... perdonami ma devo declinare...” dissi mentre tre persone si erano fermate alle mie spalle.
Non sembravano ostili e per questo non prestai loro attenzione.
“P-Perchè? Non ti piaccio?” chiese la mia caduta.
“Akeno sei stupenda... ma sai che prima di fare quel passo voglio chiedere la benedizione di tuo padre...”
“Mio padre non ha diritto...” sbottò dimenticandosi ciò che aveva in mente di fare.
“Akeno... non voglio tornare sul discorso. L'ho già ripetuto tre volte e voglio che questa sia l'ultima volta... tu puoi fare ciò che vuoi. Puoi perdonarlo, puoi continuare ad odiarlo... ma io e Angela saremmo morti se lui non ci avesse protetto quando mio padre si vergognava a mostrarsi... e quando io e tu viaggiavamo per il Giappone ha chiesto a mio padre di fare lo stesso. Glielo devo...”
“E se dicesse di no? Se non ti approvasse?” chiese stizzita.
“In quel caso agiremo come solo due ragazzini possono fare... ma fino ad allora devi pazientare. Il vecchio ha detto che me lo avrebbe fatto incontrare... ma fino ad allora ti chiedo di aspettare. Voglio che la nostra prima volta sia speciale... e soprattutto niente manette ti prego... i due imperatori sono troppo competitivi...”
“Non ti prometto nulla...” rise Akeno abbracciandomi.
“...ma se per te è importante aspetterò ma muoviti che è da quando ti ho conosciuto che aspetto questo giorno...” disse baciandomi.
"Accidenti, uno rifiuta di fare l'amore con una donna e l'altro invece non vede l'ora... certo che il sole di mezzogiorno illumina il mondo mostrando due facce della stessa medaglia..." esordì la voce di un'uomo che, girandomi, sembrava indossare un paio di bermuda, una maglietta a maniche corte ed un cappello.
Dietro di lui c'era un uomo con una buona costituzione fisica e una donna incredibilmente bella.
I suoi capelli d'argento sono lunghi e dritti che sembrano seta.
"Hohoho, era da un po. Sono venuto qui dal lontano Nord." disse vecchio con un'occhio bendato.
“Gandalf... sei in ritardo...” dissi scherzando.
“Un dio non è mai in ritardo, ne in anticipo... arriva solo quando ha intenzione di farlo...” rispose scherzando.
"P-Perché sei qui?" chiese Issei pensando che fosse qui in vacanza.
In realtà lui doveva partecipare ad un noiosissimo incontro con gli dei Nipponici al quale era richiesta anche la mia presenza.
"Odino-sama! Sarò nei guai se vagate in un p-posto come questo! Lei è un D-Dio, per cui la prego di comportarsi come tale!" intervenne la splendida ragazza che lo accompagnava e che sembrava più in confusione per il luogo dove ci trovavamo che per l'ipotetico rischio che Odino venisse attaccato.
"Non assillarmi, Rossweisse. Tu sei una Valchiria che si deve prendere cura degli Eroi, quindi devi necessariamente conoscere questo tipo di posti." rispose Odino con noncuranza ed un pizzico di cattiveria.
"Io sono una Valchiria che non ha alcun fascino, dopo tutto. Voi inoltre, non dovreste venire qui durante il giorno. Voi quattro siete studenti delle scuole superiori, giusto? Andate a casa e studiate."
“Ma oggi sarebbe vacanza...” pigolai prima di rendermi conto che le due ragazze erano lievemente sconvolte.
"T-Tu sei..." dissero le due Akeno all'unisono con occhi spalancati.
Sembravano sconvolte e quando voltai lo sguardo notai che Issei sembrava perplesso.
"Akeno, qual è il significato di questo?" chiese l'uomo che sembrava incazzato. Sentivo la rabbia dalle sue parole ma sembravano rivolte all'Akeno che era uscita con Issei più che alla mia.
"Non sono affari tuoi! P-Più che questo, perché sei qui?" replicò la diretta interessata affilando gli occhi e guardandolo male.
L'aspetto fanciullesco che aveva poco prima era completamente sparito ed in fondo, sapendo la sua storia, era logico intuirne il motivo.
"Questo non ha importanza! In ogni caso, vai via da qui. E' ancora troppo presto per te." disse afferrando il braccio e cercando di portarla via.
"No! Lasciami!" protestò Akeno ed Issei, da buon cavaliere, cercò di prendere le sue difese afferrando il braccio dell'uomo.
La situazione sembrava sul punto di degenerare quando decisi di intervenire.
“Issei... quello è uno dei leader dei Grigori che è stato assegnato come guardia del corpo a Odino ed è il padre di Akeno...” dissi mentre il ragazzo mollava la presa sconvolto.
 
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“Hohoho, così sono venuto a farti visita.” disse Odino ridendo ad alta voce nella sala VIP situata al piano più alto della residenza Hyoudou.
A quanto pare aveva degli affari in Giappone ed è passato in questa città solo per caso per vedere la prima città controllata da tutte e tre le Grandi Potenze.
Tutti quelli del gruppo Gremory si sono riuniti a casa di Issei ed è venuto pure mio padre.
A causa di Odino l'appuntamento con Akeno è stato cancellato, ci siamo riuniti con Buchou e gli altri, e siamo ritornati a casa portando il vecchiaccio con noi.
Entrambe le Akeno erano deluse ma si notava come fossero più preoccupate per l'incontro con il padre al punto da avevano smesso di sorridere e non l'avevano degnato di uno sguardo.
Sembra che la dissonanza con il padre sia molto profonda e questo significa che dovrò raccogliere molti cocci prima che il sole tramonti.
Barakiel ha l'aspetto e il carattere del tipico guerriero ed ho sentito che è forte tanto quanto mio padre sebbene, in termine di potenza sprigionata con singoli attacchi sembra essere il più forte all'interno degli angeli caduti.
“Ecco qua il vostro tè.” disse Buchou servendo il tè con un sorriso.
Certo, prima aveva pizzicato la guancia di Issei e gli aveva detto di voler discutere con lui di qualcosa di molto serio.
Odino accettò con allegria il te continuando a fissare il seno di Rias e Akeno scatendo l'ira di Issei e della sua accompagnatrice. La ragazzo lo colpì alla testa con un ventaglio rimproverandolo per gli sguardi perversi che lanciava alla sorella del Maou.
“Cavolo, sei così cocciuta. La sorella di Sirzechs è famosa per essere una bellezza con un corpo favoloso, quindi non posso farci niente se finisco a fissarle il seno. Oh, questa qui è la mia Valchiria accompagnatrice. Il suo nome è...”
“Il mio nome è Rossweisse. Durante il nostro soggiorno in Giappone sarò sotto le vostre cure. Piacere di incontravi.” disse la ragazza che aveva smesso di indossare l'armatura pur continuando a sembrare bella.
“Ha la vostra età... sebbene sia ancora vergine...” intervenne Odino con un'espressione da pervertito.
Rossweisse-san iniziò a farsi prendere dal panico.
“Q-Q-Questo non ha nulla a che vedere con questo! Non ho scelto di non avere un ragazzzzzzo! Non ho scelto di essere ancora una vergineeeeeeeee! Sob!” disse cadendo sulle ginocchia ed iniziando a dare degli schiaffi al pavimento.
“Bhe, anche il mondo degli affari delle fanciulle sta avendo un brutto momento. Ultimamente il numero di eroi ed yuusha (nda eroi coraggiosi) è diminuito, e la squadra di valchirie si è ridotta al minimo per la mancanza di fondi, così anche questa si trovava nell'angolo della stanza finché è diventata la mia accompagnatrice.”
Quindi mio padre, ridendo per la conversazione, disse.
“Durante questo il periodo in cui il Vecchio alloggerà in Giappone, è stato deciso che saremo noi la sua guardia e visto che ultimamente io sono occupato Barakiel si prenderà cura di voi al mio posto.”
“Non vedo l'ora di lavorare con tutti voi.” dichiarò brevemente Barakiel-san.
Non che mi rendeva felice l'idea di fare da scorta ad Odino visto che significava pericoli su scala divina.
“Vecchio, non pensi di essere arrivato un po troppo in anticipo. Sei qui per gli Dei Giapponesi con Michele e Sirzechs a fungere da mediatori con me che ti accompagno alla riunione... giusto?” chiese Azazel mentre beveva il te verde.
“Il fatto è che nel nostro paese ci sono un po' di problemi..... In realtà ci sarebbe un giovane problematico che mi viene contro. Penso che dovrei agire prima che lui faccia qualcosa. Ecco perché volevo discutere di alcune cose con gli Dei Giapponesi. Fino ad ora, siamo stati sostanzialmente scontrosi e non abbiamo avuto nessuna connessione.” disse mentre, sospirando, si accarezzava la sua lunga bianca barba.
“Quando dici problema... non starai parlando dei Vanir? Non è che hai intenzione di avviare il Ragnarok?”
“Non mi preoccupo dei Vanir... A proposito Azazel-boy. Sembra che la Brigata del Chaos stia aumentando il numero di coloro che possono usare il Balance-Breaker. È spaventoso. Non era un fenomeno raro?”
Quindi, come avevo previsto era quello lo scopo della brigata sebbene i giovani demoni sembravano sgomenti.
“Di solito è così... sebbene qualche idiota ha usato il più veloce, spaventoso e facile dei metodi per forzare questi rari fenomeni ad accadere. Questo è qualcosa che chiunque conosca i SG prenderebbe in considerazione almeno una volta... ma è un qualcosa che nessuno potrebbe fare perché verrebbe criticato da ogni fazione. Sia che tu abbia successo o meno?”
“Qual è questo metodo?” chiese Issei.
Il vecchio rispose alla sua domanda.
“L'ipotesi di Kalel è sostanzialmente corretta. Prima riunisci con la forza gli umani che sono in possesso dei Sacred Gear... è un rapimento in fin dei conti. Poi gli fai il lavaggio del cervello e li mandi in luoghi cruciali dove ci sono nemici forti o dove risiedono esseri superiori. Quindi continui a fare questo fino a quando qualcuno non raggiunge il Balance Breaker. Se ci riescono li invochi con la forza tramite un cerchio magico.”
Ah com'è bello avere ragione...
“Capirai però che sono cose che le fazioni non possono fare anche se ci pensano. Se io, che sono un alleato, vado davanti agli angeli ed ai demoni e faccio ciò che ho detto nei luoghi cruciali allora questo segnerà l'inizio di una guerra. Loro invece possono farlo perché sono terroristi.” disse mentre Issei rifletteva sulle sue passate esperienze.
“Il tuo viso sta dicendo che hai raggiunto il Balance-Breaker in un modo simile, Ise.”
“Si di sicuro, Sensei.”
“Ma tu sei un demone. Sei più resistente di un umano sai?”
“Anche così, sono quasi morto!”
“Aaah, bhe, non importa visto che sei tu.”
“Aah! Stai cercando di risolvere il problema in questo modo! Sei crudele, Sensei!”
“In ogni caso... che tipo di persone fanno questo tipo di cose?” chiese Issei tornando serio per un attimo.
“I membri della regolare fazione degli Eroi sono una raccolta dei grandi leggendari yuusha e degli eroi-sama. I loro corpi fisici sono più resistenti di quelli di un normale essere umano e non sono nemmeno troppo in difficoltà contro gli angeli e i demoni. Alcuni sono anche in possesso di Sacred Gear che hanno raggiunto il BB e di armi leggendarie. La cosa grave è che hanno un Longinus insidioso che può assassinare anche un Dio.”
“Uno?” domandai scettico.
“Che vuoi dire?”
“Il meccanismo barriera usato da Diodora era stato creato dal Dimension Lost sebbene volutamente difettoso... se avessero fatto sul serio la fazione dei Maou avrebbe vinto.” dissi sbadigliando.
“Ci aggiungiamo l'Annihilation Maker con i mostriciattoli mandati a proteggere i vari portatori di SG e, se ho colto il tuo sottinteso, il True Longinus... questo ci informa che tre dei quattro longini più pericolosi sono in mano ad un pugno di pazzi...” proseguì annoiato.
“Non sei preoccupato?”
“Dovrei? Kairos mi ha detto che devo smettere di preoccuparmi e vivere la mia vita... quelli che devono preoccuparsi siete voi...”
“Perchè?” domandò mio padre scrutandomi torvo.
“Perchè è da idioti ostinarvi a mandare angeli e demoni a scuola con gli umani... diventeranno bersagli ed ostaggi e lo sapete tutti.” disse mentre i volti dei ragazzi si irrigidirono.
“Non importa quandi uomini manderete a proteggerla. La scuola e la città diventeranno un bersaglio se diventeremo un ostacolo e non possiamo lasciare sguarniti luoghi più sensibili per proteggere una cittadina così piccola...” dissi fissando mio padre e Rias-Buchou.
“Per affrontare Serafall-dono e Raiser, in un rating con regole decise con mesi di anticipo, io e Rias abbiamo mandato i nostri famigli a scuola al posto nostro per dedicare ogni secondo del nostro tempo all'allenamento. Sairaorg, Seikvara si allenano quasi ogni giorno e noi ci prendiamo un diploma o una laurea che non ci serve a nulla e che potremmo prenderci in una settimana, Issei e Saji a parte.”
“E cosa suggeriresti?”
“Iniziare col dire ai genitori di Issei la verità?” chiesi con malcelato sarcasmo.
“O poi dovremo consolare gli umani reincarnati quando i rispettivi genitori scopriranno la verità e si sentiranno ingannati? Inoltre prenderli e portarli in un luogo segreto per evitare che diventino ostaggi sarebbe una buona cosa...”
“Beh non hai tutti i torti... Sarebbero una minaccia se aumentassero il numero di quelli che capaci di usare il Balance-Breaker...” intervenne Odino pur sembra mostrare un'espressione seria.
Il fatto che lo dicesse mentre beveva il te verde lo faceva apparire agli occhi di noi giovani o troppo coraggioso, o troppo sicuro di se e considerando che ha affrontato da solo un'armata di demoni di Media Classe e di Alta Classe non ci aiuta a farci un'idea del suo metro di valutazione.
“Bhe, queste sono ancora ipotesi... quindi non serve a nulla rimanere seduti a non fare nulla. Vecchio, ci sono altri posti dove vuoi andare?”
Quando mio padre lo chiese a Odino, il vecchiaccio mosse le sue dita con un viso perverso.
“Di sicuro voglio andare al Tette-pub!”
“Haha, di sicuro hai buon gusto, Dio capo-dono! Diavolo si, allora andiamoci ora! Le ragazze giovani provenienti dalla mia organizzazione recentemente hanno aperto un negozio per i VIP in questa città. Allora ti inviterò lì!”
“Uhohoho! Da aspettarselo da Azazel-boy! Sai di sicuro i fatti tuoi! Preparami subito un grande petto! Ho intenzione di parlarle!”
“Seguimi vecchiaccio merdoso! Benvenuto in Giappone! Vuoi togliere la cintura del loro kimono? Quello è qualcosa che devi fare almeno una volta quando vieni in Giappone! Ti mostrerò lo stile Giapponese!”
“Non posso aspettare~ Davvero non posso aspettare~!”
Entrambi si scaldarono ma qualcosa... anzi mi correggo... qualcuno... fece cambiare idea al mio paparino.
“Ma davvero?” sibilò gelida una voce femminile che fece abbassare la temperatura nella stanza.
“S-Sery?” domandò mio padre deglutendo voltandosi e vedendo le mie madri.
“Ti avverto... io non sono come Era e non mi metterò a farti scenate ne a lanciare ultimatum. Un figlio io già c'è l'ho... e gli spasimanti non mi mancano. Metti piede in un bordello o come li chiamano oggi... e tu con me hai chiuso...” disse mentre i capelli stavano minacciosamente tendendo al cremisi.
“Mamma...” dissi andando a salutarla.
“Con te facciamo i conti dopo...” disse fulminandomi.
“Che ho fatto adesso?” chiesi confuso.
“Portare Akeno nel quartiere dei Motel non ti è sufficiente...”
“Non è come pensi... stavamo camminando e non abbiamo fatto caso a dove andavamo...” dissi senza essere creduto.
“E come mai mio figlio conosce certi luoghi?" chiese acida.
“Perchè c'è l'ho portato io...” sibillò Angela che aveva iniziato a perdere la pazienza.
“Come scusa?” domandò mia madre cercando di dar modo ad Angela di ritrattare mentre tutti lo guardavano.
“Devo ripetermi madre?” domandò Angela sorridendo in modo falso.
“Tu sei la figlia di Michele...”
“Mio padre non c'entra in questa storia... queste sono cose tra me e il mio ragazzo e se non ho permesso a mio padre di mettere il naso nella vita nostra sessuale... se non l'ho permesso a Grayfia-sama che ha fatto da madre a Kalel nel mio mondo... non vedo perché dovrei permetterlo a lei.” disse mentre tutti i Nephilim trattenevano il respiro preoccupati.
“Kalel...”
“Suo figlio è adulto, consenziente... e abbastanza responsabile da presenziare a riunioni a cui non vorrebbe nemmeno partecipare...” rispose perfettamente controllata.
“...e lei deve cominciare a mettersi in testa che non avete diritto di dirci cosa fare.” proseguì imperterrita ignorando la presenza di Odino che la fissava.
“Se mia madre e Grayfia-sama non avessero tentato di farmi arrivare vergine al matrimonio... io e Kalel non ci saremmo dovuti nascondere e non ho intenzione di costringere il mio futuro marito a scappare dalle sue spasimanti per avere un po di privacy.”
“Cioè...”
“Non ho finito madre.” la zittì la bionda.
“Sono stata in silenzio molto a lungo, quando non lesinavo frecciatine verso Grayfia-sama, e non mi interessa se poi sceglierà di far sposare a suo figlio una ragazza meno ribelle... ma insinuare che suo figlio avrebbe portato Akeno in un motel è un'illazione bella e buona. Ha condiviso il letto con lei e Rias quando era un'adolescente con gli ormoni a palla ed entrambe sono vergini nonostante lei e sua cugina, nel nostro mondo almeno, abbiate liberamente concesso la vostra verginità prima del matrimonio.”
“Come scusa?" chiese mia madre dando modo ad Angela di correggersi.
“Lei avrà avuto qualche secolo quando ha concepito mio marito... ma la donna con cui ho dovuto lottare per ottenere ciò che mi spettava era una quattordicenne quando si concesse al marito nel castello di Mephisto... eppure...”
“Eppure?” domandò mia madre continuando a fissarla con attenzione.
“Eppure quella donna, la cui severità ho tanto criticato, aveva accettato le istanze di Rias e Sona che, data l'esistenza di un contratto di ferro, avrebbero voluto poter diventare più intime con suo figlio.”
“È la verità?” domandò rivolgendosi a Rias e Sona che si limitarono ad annuire.
“Ciò non toglie...”
“Ciò non toglie signora che lei con la sua uscita ha messo in imbarazzo il mio futuro sposo... lui non si è mai spinto oltre con Akeno, cosa che avrebbe anche potuto fare dato che lei è scappata di casa, perché voleva chiedere la benedizione del padre...” disse mentre Barakiel la fissava con attenzione.
Lei non sapeva che mi aveva sentito dire una cosa simile poco prima.
“...e lei se ne esce come se suo figlio fosse il primo pervertito del mondo nonostante la rigida educazione a cui sua cugina lo ha sottoposto. Più di una volta ha ripetuto come si sentisse in debito verso Barakiel-sama per aver salvato me e lui... lo ha fatto dopo il primo giorno di conferenza, quando si è fidanzato con Akeno, lo ha fatto quando siamo comparsi qui e lo ha fatto davanti a lei a casa di Rias...”
“E tu...” cercò di dire mia madre venendo ignorata.
“Kalel aveva promesso di ridare il posto che competeva a Rias e c'è riuscito... Aveva promesso di prendersi le sue responsabilità con me e l'ha sempre fatto... Quando Rias per poco non lo violentava prima del match con Raiser lui l'ha fatta rivestire per mantenere la parola data a sua suocera da bambino. Potrebbe chiedere alle sue serve, o a quelle di Rias di aprirgli le cosce per puro sfizio e non l'ha mai fatto nonostante alcune siano veramente carine... si è mai chiesta perché tutti riponiamo fiducia in lui? È perché ci fidiamo ciecamente di lui... e, per quanto mi faccia schifo essere accomunata ad un pervertito come Issei...” disse sospirando.
“Se è finito in quel luogo è perché lui e Akeno cercavano di seminare un gruppo di diavole che ignorano il concetto di Privacy...” disse fulminando con lo sguardo le dirette interessate.
“Posso fare una domanda?” chiese Barakiel.
“Certo...” rispose Angela prendendo fiato.
“Che intendi con il fatto che il tuo futuro sposo si sente in debito?”
“Beh lei ha salvato me e Kalel-kun vegliando su di noi per ben un anno... prima che, dopo avermi lasciato al castello di Mephisto, Kalel incontrasse Akeno.”
“E...”
“Si sua figlia è ancora vergine...” ammise sorridendo Angela.
“...diciamo che mi sono sacrificata io...”
“Capisco...” mormorò.
“...e sia visto che sei il figlio di un mio caro amico... hai la mia benedizione per quel che può valere... entrambe mi odiano.” disse Barakiel alzandosi e dirigendosi verso la porta.
“Sul Drago mangiatore di seni... lascerò che siano il tempo e le sue azioni a farmi capire come agire. Odino sama temo di doverla accompagnare io o dovremo cercare un nuovo governatore quindi io andrei ad aspettarla fuori...” proseguì chiudendo la porta.
“Tu che fai Nephilim? Ti unisci a noi?” domandò Odino che amava creare tensione.
“No grazie...” risposi senza nemmeno pensarci.
“La tua regina ti tiene per le palle vedo...” ammise ridendo.
“Lei non mi tiene per le palle...” risposi con uno slancio di orgoglio a cui seguirono ben tre sopraccigli inarcati ovvero quelle delle mie madri e di buchou.
Angela e le altre erano in attesa di sentire le mie parole per decidere come condannarmi.
“Lei avrebbe potuto tirare fuori il contratto che firmai da piccolo e che mi legava a lei per monopolizzarmi ma ha accettato il fatto che a me potessero piacere anche altre ragazze. Per me ha fatto moltissimo e sono sicuro che, anche se a causa mia ha sofferto molto, se glielo chiedessi... anzi no... sono sicuro che se lei mi vedesse fremere dalla voglia di andarci mi ci manderebbe.” dissi convinto di ciò che dicevo.
“Allora perché non vieni?”
“Perchè, onestamente parlando, sarebbe offensivo nei confronti di ragazze che hanno pianto per me e che mi hanno concesso o mi concederanno qualcosa che non ho intenzione di condividere con altri...”
“Come puoi dire questo... tutte le oppai del mondo meritano...”
“Issei... so che è difficile crederlo... ma io odio gli Harem...” risposi sospirando.
“Ma tuo padre...”
“Issei... sebbene io non avessi simili ambizioni... io sono stato cresciuto per diventare Maou ed i Maou hanno una sola moglie... il mio Harem è nato per caso e perché strada facendo ho notato come senza volerlo ho fatto soffrire troppe ragazze...”
“Soffrire?” chiese confuso.
“Si... non mi sono accorto che Sona, Angela, Akeno provassero sentimenti per me mentre io avevo occhi solo per Rias. Io consideravo Angela un'amica e Akeno una sorellina... e gli eventi mi hanno fatto ricredere. Sona nemmeno sapevo che provasse qualcosa... e Lilith... beh diciamo che mi ha fatto un'offerta che non potevo rifiutare...”
“E quale?” chiese eccitato.
“Che se non l'avessi baciata come baciavo Angela, Rias o Sona lei avrebbe ucciso tutte le ragazze e mi avrebbe rapito...” dissi mentre i demoni rabbrividivano.
“È il prezzo da pagare quando si è belli...” si intromise il mio Kiba passandosi una mano tra i capelli tra lo stupore generale.
Il loro infatti è più schivo e meno incline a lasciarsi andare ad apprezzamenti verso il genere maschile.
“Già... poi è arrivata Zenovia che vuole partorire un figlio che abbia i geni di Dio... e chissà che in futuro non si aggiunga qualche altra ragazza.”
“Beh se la metti così... io andrei...” dichiarò Odino alzandosi mentre mio padre era quasi in procinto di perdere un'orecchio.
Dopo alcuni brevi saluti lui e la sua valchiria lasciarono la casa di Issei assieme al padre di Akeno.
Solo allora mia madre mi guardò e mi pose una domanda che temevo arrivasse.
“Tu non hai niente da dire?” chiese continuando a tirare l'orecchio di mio padre.
“Su cosa?”
“Su ciò che ha detto la tua ragazza...”
“Se non l'ho ripresa...” mi limitai a rispondere.
“Non pensi che abbia esagerato?”
“No madre... penso che voi stiate esagerando. Non dirò nulla sul fatto che le due Rias vengono trattate diversamente nonostante la mia sia molto più... pudica.” dissi mentre l'altra Rias arrossiva.
“Non dirò nulla sul fatto che essendo loro giuridicamente delle mie serve io avrei il sacrosanto diritto di diventare più intimo con loro o con Akeno... queste sono ovvietà. Dovreste però smetterla di pensare che tutto andrà bene... che dovremmo rilassarci o altro. Io sono stato creato per essere simile all'essere che dividendosi ha dato origine a Lucifero e ad un Dio forte quanto Ddraig e forse più... vi siete chiesti che necessità c'era? Vi siete chiesti perché non scindere l'embrione creando due gemelli, uno per guidare gli Angeli e uno per guidare i demoni e che crescessero da fratelli?” chiesi con amarezza.
“A Dio e Lucifero non importava un cazzo se tu fossi morta ed io con te...” dissi mentre tutti mi guardavano sconvolti, Odino ed accompagnatori compresi tramite la magia.
“...loro non erano diversi da Albion e Ddraig... dovevano continuare la loro stupida lotta e non gli importava se bambini... perché per loro voi eravate bambini... avrebbero perso la vita. Non gli importava se mia madre sarebbe rimasta incinta per secoli e i suoi genitori l'avrebbero ripudiata per non perdere la faccia davanti ad un pugno di coglioni che per anni mi hanno deriso, arrivando a deridere Sona pochi giorni fa. A loro non è importato che Angela avrebbe preferito crescere col padre e la donna che l'ha partorita invece che in una città umana... non gli è importato veder piangere Akeno, Sona o altri... A loro interessa solo la loro marionetta risolva i problemi che LORO hanno creato e non gli importa quanto io o le persone a me care soffriremo per raggiungere i loro obiettivi...” sbottai.
“Per raggiungere questo patetico potere che ho adesso sai quante persone mi hanno fatto vedere morire? Sai quante lacrime sono state versate?” chiesi mentre mia madre sembrava rattristirsi.
“Io sono felice che tu vuoi fare parte della mia vita ma io ho la mia vita e le mie necessità e dato che non mi rendo ridicolo in pubblico mi piacerebbe che cercassi di accettarmi per come sono...”
“Ma sei il mio bambino...”
“No mamma... io ho smesso di essere un bambino quando Kokabiel ha messo nella mia mente il ricordo di una Grayfia che veniva violentata da lui per salvarmi. Ho passato l'adolescenza con sigilli e cerchi che mi riprendevano come se fossi al Grande Fratello e non avevo nemmeno la privacy per farmi una sega. Ogni rapporto con Angela è stato ripreso al punto che Lilith è arrivata a vederlo mentre l'altra mamma e le mie ragazze mi hanno visto carpire la verginità di Angela e non ci siamo mai lamentati... adesso basta. Vuoi fare parte della mia vita? Allora lasciami amoreggiare come e quando voglio specialmente considerando che io sono un morto che cammina...” dissi alzandomi e dirigendomi verso l'uscita.
“Perchè dici questo?” domandò Buchou confusa.
“Fatti spiegare da Issei perché Kami e Piccolo che si erano divisi decisero di fondersi nuovamente e capirai...” dissi abbandonando la stanza e dirigendomi verso la piscina.

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Note d'autore...

Salve truppa... che dire... c'è tanta roba in questo capitolo.
In primis, come ho già detto a Death Crow e a Re Nero in una risposta a un commento, la prima parte del capitolo l'ho scritta volutamente in chiave comica.
La parte di Kalel in cui scopre i vantaggi di essere una fenice... beh devo ammettere che l'ho presa da un Hentai in cui Issei perde il secondo duello con Raiser e Rias è costretta a sposare l'odioso Yakitori.
C'è da dire che ha contribuito a farmi odiare come se non ci fosse un domani Raiser e che se il pollo avesse fatto metà di quello che c'è in quel manga Sirzechs lo avrebbe ucciso a mani nude... ma prendere uno spunto per usarlo in chiave comica può andare.
Passiamo a Kalel... poverino... c'è chi lo crede un seduttore... in realtà è una vittima di abusi e nessuno che lo salvi :).
Per il resto... beh mi sembrava troppo forzato, per ora, far andare in terza base Akeno... chissà, un giorno magari :)
E per finire Odino... l'unico che sembra dare retta ai sospetti, giustificati tra l'altro, del nostro Nephilim... ed Angela che finalmente inizia a prendere le misure per rimettere la suocera al suo posto.
Qui non mi sbilancio visto che il mio punto di vista lo espone il prode Kalel... un Kalel che cammina sul miglio verde...
Beh commentate, criticate numerosi che il mio ego ha bisogno di sostegno morale lol :)
 
 
   
 
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