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Autore: kari87    19/04/2009    4 recensioni
i pensieri di Carlisle durante la gravidanza di Bella ... [...]Continuammo le ricerche e nel frattempo cercavo di assistere come meglio potevo Bella, ma la situazione peggiorava di giorno in giorno ... La guardai e i suoi occhioni rapirono anche me [...]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Esme Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero nel mio studio a cercare di tradurre una vecchia leggenda ma con scarsi risultati, avevo la testa da un'altra parte

Ero nel mio studio a cercare di tradurre una vecchia leggenda ma con scarsi risultati, avevo la testa da un'altra parte.

Mi chiedevo come fosse stato possibile, come potesse esser successo, dovevo immaginarlo, come avevo potuto sottovalutare quel particolare … ero un medico da oltre 100 anni eppure, eppure cosa? Carlisle, maledizione, come avevo fatto a non pensarci.

Senza rendermene conto qualcosa volò fuori dalla finestra, forse un ferma carte.

Avevo ancora la testa fra le mani, non riuscivo a darmi pace…

-Non è colpa tua- mi disse dolcemente entrando nello studio, aveva la capacità di capirmi al volo sapeva sempre cosa pensavo …  - Non potevamo saperlo, nessuno lo poteva prevedere-

Esme, la mia dolce Esme, il rumore di prima dove averla fatta preoccupare e sarà venuta a controllare.

Senza rendermene conto le sue labbra catturarono le mie con un tenero e dolce bacio, esattamente come lei.

-Che pensi?- mi chiese dolcemente, come se lei non lo sapesse, sapeva tutto di me.

-Sono preoccupato, non so come affrontarla- dissi affranto, ormai non riuscivo più a controllare i miei pensieri.

-Andrà tutto bene- disse accarezzandomi teneramente la guancia

Sospirai, non sapevo, non sapevo davvero che fare

-Esme,non so, non …- mi baci

-Shh, affronteremo la situazione man mano, non ha senso farsi prendere dal panico ora-

-Ma è tutto-

-Carlisle- mi interruppe di nuovo quasi rimproverandomi

-Va bene- mi arresi -hai ragione tu- ammisi

-Si lo so- disse vittoriosa, ma poi il suo tono cambiò - E sai perché ne sono cosi sicura?-

In alcuni momenti vorrei leggere nel pensiero anch’io, non che non riuscissi a capirla ma lei riusciva sempre a sorprendermi.

-Perché ho di fronte a me l’uomo e il medico migliore del mondo- disse lasciandomi senza parole.

- E io ho con me la donna migliore- mi sorrise con il più dolce dei suoi sorrisi.

Continuammo le ricerche e nel frattempo cercavo di assistere come meglio potevo Bella, ma la situazione peggiorava di giorno in giorno, la gravidanza procedeva ad un ritmo accelerato, Bella peggiorava e io mi sentivo sempre più impotente, le poche informazioni che avevamo non mi aiutavano molto e a complicare la situazione si metteva anche lo spessore della sacca amniotica, dura come la pelle di noi vampiri e questo non mi permetteva di fare nessuna ecografia, ne un amniocentesi o una villocentesi e questo significava nessun cariotipo.

 

I giorni passarono finché …

 

-Carlisle- vidi Esme entrare nella nostra camera, chiudendo la porta dietro di se, come per creare una certa privacy, come se fosse possibile in una casa di vampiri.

-Quando sei tornato?- mi chiese

-Poco fa, volevo cambiarmi e poi sarei sceso- dissi girandomi verso di lei, mi venne incontro.

-Va bene- e mi baciò –ma non tardare, c’è qualcuno che vuole conoscerti.- mi disse con una dolcezza unica.

La vidi uscire e rimasi di nuovo solo con i miei pensieri, dalla finestra vidi Rosalie uscire, probabilmente andava a caccia, ma non era sola con lei c’era Emmet, sorrisi.

Scesi giù, Alice e Jasper erano seduti sul divano, parlavano tra loro, ma non mi misi ad ascoltarli, cercai Esme nel salotto, ma non la vidi …

di la in cucina- mi disse Alice, probabilmente notando il mio sguardo –Esme ha detto a Rosalie di andare a caccia e di stare tranquilla che avrebbe tenuto lei Renesmee-

Entrai in cucina e vidi Esme cullare dolcemente Renesmee, mi avvicinai a lei e l’abbracciai.

-Non credi che sia bellissima- mi chiese

-Si è davvero bellissima- dissi.

Mi allontanai da lei e la guardai, i suoi occhi brillavano come mai avevo visto in tutta la nostra storia e potevo capirne bene il perché, non era molto difficile …

-Carlisle- la sua voce mi distolse dai miei pensieri –Ti va di prenderla un po’?-

La guardai impaurito, era troppo piccola e fragile e …

-Sta tranquillo, non le farai male. È semplice prenderla in braccio-mi disse quasi ridendo, come se avesse capito il mio timore.

Si avvicinò e mi diede Renesmee dicendomi come sistemare bene le braccia, mi sentivo un po’ impacciato, mi veniva da ridere, avrei pensato di poter far tutto nella mia esistenza, ma mai cullare mia nipote.

La guardai e i suoi occhioni rapirono anche me, mi sorrise come per farmi capire che stava bene e che sapeva chi ero …

Mi ritrovai di nuovo assorto nei miei pensieri … Nel momento in cui la presi in braccio per la prima volta provai emozioni mai provate in tutta la mia vita, un amore verso quella bambina appena nata, diverso da quello che provavo per Esme, ma che era altrettanto forte.

Esme mi guardò sorridendomi e insieme cullammo la nostra nipotina.

Avevamo fra le braccia un piccolo miracolo, che bene o male aveva cambiato le nostre vite …

   
 
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