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Autore: LadyRoran    09/07/2016    4 recensioni
[Hamilton: An American Musical]
Alexander Hamilton si è appena trasferito negli Stati Uniti per completare il liceo, grazie ad una borsa di studio.
Lì farà nuove amicizie, costruirà la sua nuova vita e capirà per cos'è giusto lottare.
| Hamilton AU |
Genere: Generale, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Talk less, smile more.
Don't let them know what you're against or what you're for.

 
Alexander si guardava intorno con fare confuso, un foglietto in mano indicante il suo armadietto e degli opuscoli che gli avevano consegnato all'orientamento.
"D51", indicava il foglio bianco che stringeva in mano.
Una volta trovato il suo armadietto, vi lasciò gli opuscoli all'interno e la tracolla, prendendo però un quaderno e una matita.
Al suo interno aveva scritto il nome del suo tutor, che doveva ancora trovare.
Stando ai suoi orari, ora sarebbe dovuto essere a lezione di economia domestica, nell'aula 102 del primo piano.
La porta era aperta e dalla classe proveniva un gran baccano. Non c'era il docente, così Alex si fece coraggio ed entrò.
La maggior parte degli studenti stava facendo baldoria in fondo all'aula, mentre un ragazzo solitario se ne stava seduto al suo banco a leggere. 
"Aaron, vieni!" Lo chiamò qualcuno, che ignorò, ma grazie a lui Alex capì che si trovava proprio davanti al suo tutor, e gli si avvicinò.
"Scusami," si schiarì la gola, "sei Aaron Burr?" Chiese. L'altro ragazzo alzò lo sguardo dal suo libro e guardò Alex.
"Beh, dipende. A chi interessa saperlo?" Rispose, con una punta di arroganza.
Alex finì col ridere nervosamente. 
"Hai ragione, non mi sono presentato. Sono Alexander Hamilton, mi sono appena trasferito dalla Scozia. Sei il mio tutor per l'orientamento." Aaron annuì.
"Sai, cambiare Paese è stato un po' un trauma per me, ma mi è stata offerta questa borsa di studio che non potevo rifiutare, anche perché vorrei frequentare il college qui. Mi dispiace solo essere qui a semestre iniziato, insomma, siamo già a gennaio, dovrò recuperare..."
"Ehi, ti presento agli altri, ti va?" Lo interruppe Aaron, alzandosi.
"Sarebbe carino, sì."
"E nel frattempo, posso darti un consiglio?"
"Sì, certo."
"Parla meno." Alex lo guardò confuso, riuscì a dire solo "come?".
"E sorridi di più." Continuò l'altro. "Alla gente non interessa la tua vita o cosa vuoi fare da grande. Resta sul vago."
"Ma cosa..."
"Non finisce bene a chi parla troppo." I due si avvicinarono a tre ragazzi seduti sul banco e con delle bottiglie di birra in mano.
"È TEMPO DI FARE FESTA!" Urlò uno dei tre, più piccolo degli altri per statura.
"Dicevo..."
"FESTA, FESTA!" Continuò ad urlare, alzando la bottiglia verso il cielo, prima di berne un sorso.
"Ciao! Io sono John Laurens, tutti mi considerano un piccoletto, ma non sanno che nella botte piccola c'è il vino buono? E mentre parliamo di vino, brindiamo!" Si portò la bottiglia alla bocca e bevve un altro sorso.
Alex era sicuro che sarebbero finiti tutti nei guai, se li avessero scoperti.
"Piacere, je m'appelle LaFayette. Sono qui grazie allo scambio culturale. Mi piace tanto l'America, ma il migliore c'est moi."
"Sì, sì, basta chiacchiere. Io sono Hercules Mulligan, e se hai sorelle ti conviene tenerle lontane da me."
"Ragazzi, andateci piano con il novellino", si intromise Aaron dopo che i tre finirono le loro presentazioni.
"Lascia stare, Aaron, almeno a loro piace parlare, a te cosa piace, invece?" Disse Alex, ritrovandosi così Aaron rivolgergli delle occhiatacce.
"Ragazzo, ma chi sei?" Chiese LaFayette, scoppiando a ridere.
"Mi chiamo Alexander Hamilton. Ancora non ho fatto molto qui, ma aspettate e vedrete". Alex era sicuro che avrebbe fatto grandi cose. 
Quella era la sua occasione, e non l'avrebbe sprecata.
____
WHAAAAAAAAAAT Ciao a tutti! Ok, Hamilton non è molto considerato in Italia, quindi pubblicare su EFP non è una grandissima idea, ma mi è venuta l'ispirazione e ne ho approfittato.
E' comunque un modo per sfogarmi, anche se non dovesse leggere nessuno.
Avevo intenzione di scrivere qualcosa su Hamilton, ma come fare? IDEA, l'universo scolastico riesce sempre! E dunque eccoci qui, tutti i miei bambini riuniti nel loro ultimo anno del liceo.
E se siete capitati qui per caso... ascoltate la colonna sonora di Hamilton, non ve ne pentirete! Anzi, vi troverete a piangere su uno dei padri fondatori di uno stato che non è NEMMENO IL VOSTRO ma a chi importa?

 
  
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