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Autore: HopiePerfect    09/07/2016    6 recensioni
Lo aveva promesso fin dal primo istante in cui ci eravamo conosciuti.
Eppure ora ero qui ad aspettarlo.
Sarebbe tornato da me, lo aveva promesso.
¤VKOOK¤
Genere: Angst, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ok. Non so cosa sia questa One-shot, ma stavo ascoltando la cover "Lost Stars" di Jungkook e ho iniziato a scrivere senza neanche pensarci. Ho sentito una specie di vocina dirmi "scrivi qualcosa" e l'ho ascoltata :"D spero che possa piacervi nonostante è molto corta, e se volete potete anche lasciarmi una recensione per sapere cosa ne pensate, perchè mi aiuta a migliorare^^

He promised



Guardavo fuori dalla finestra per contemplare tutto il candido manto di neve, senza lasciarmi sfuggire ogni singolo particolare di quel luccichio causato dai flebili raggi del sole.
Stavo aspettando Lui, sapevo che sarebbe arrivato dalla strada principale e, alzando lo sguardo verso l'alto, avrebbe sorriso al mio riflesso sul vetro.
Non ricordavo nemmeno da quanto tempo lo stavo attendendo, forse tre ore, oppure tre settimane, ma non era un pensiero che mi creava un particolare turbamento.
Taehyung mi aveva detto che sarebbe rimasto con me in ogni singolo istante della mia vita, si era inginocchiato ai miei piedi con uno sguardo dolce e aveva sussurrato parole ricche di significato.
"Voglio passare il resto della mia vita con te, Jungkook"
Una semplice frase che si era cucita nel cuore con una facilitá sorprendente, donandomi una marea di farfalle nello stomaco al solo pensiero di quell'istante.
Ma ora Taehyung non era qui, nessuna notizia di lui da almeno qualche settimana, magari aveva soltanto avuto qualche imprevisto lungo il tragitto.
I suoi sorrisi erano impressi nella mia mente, luminosi come il sole e dolci come lo zucchero, l'unica droga di cui non avrei mai potuto fare a meno.
Non ricordavo nemmeno il primo giorno passato vicino alla finestra del salotto, forse ero troppo intento a pensare al suo ritorno per averne assimilato qualche istante.
Sapevo che sarebbe tornato, me lo aveva promesso varie volte, ed ero sicuro che avrebbe mantenuto la parola data fino alla fine.
Chiudendo gli occhi vedevo soltanto i suoi capelli castani sfumare in diverse tonalitá grazie al sole, così come la sua pelle ambrata si rivelava ancora più perfetta e priva di imperfezioni.
I suoi occhi erano altrettanto meravigliosi, due iridi colorate da emozioni profonde che sfociavano in luccichii spettacolari, considerati da me perfetti.
Mi ricordavo tutte le volte in cui scrutavo il mio stesso riflesso nelle sue pupille, era diventata una sorta di abitudine piacevole, poichè amavo ammirare il loro splendore in modo discreto.
Taehyung sbuffava ogni volta che facevo durare quel contatto visivo per troppo tempo, dato che per lui diventava quasi sempre impossibile reggerlo per tanto.
"Mi perdo sempre nei tuoi occhi"
Dicevo appoggiando le labbra sul suo lobo destro, proprio come avevo fatto durante la nostra prima volta.
Era successo tutto con una tale spontaneitá da non recare nessun disagio, nessun sentimento di timore e neppure imbarazzo; Taehyung era stato in grado di farmi sentire bene solamente donandomi tutto il suo amore, si era esposto con le sue migliori capacitá per farmi entrare direttamente in estasi.
Il profumo della sua pelle durante il sesso era inestimabile, un'essenza unica che procurava delle scosse in ogni piccola parte del mio corpo, stanziandosi poi nel cuore per usarlo come dimora.
I nostri movimenti erano sempre carichi di passione e lussuria, ma sinceri per rappresentare al meglio i sentimenti che galleggiavano sulle nostre teste.
E socchiudevo gli occhi guardando la neve crescere grazie ai piccoli cristalli che si infrangevano rapidi sul suolo, come se le nuvole ghiacciassero le loro lacrime per rendere il dolore meno evidente.
"Me lo avevi promesso"
Le parole di Taehyung rimanevano l'unica certezza per rimanere fermo davanti a quel vetro, dove gli occhi bruciavano dal sonno e le gambe tremavano a forza di rimanere immobili.
Spostavo lo sguardo sul soffitto solamente per rilassare la vista, ormai stufa di puntualizzarsi solo contro il bianco candido dell'ambiente esterno.
Taehyung, una volta, era arrivato davanti a casa mia con un mazzo di rose viola, rispecchiando esattamente i miei gusti più intimi; ero solanto riuscito a coprirmi la bocca con le mani, forse per evitare di apparire con uno sguardo ancora più ebete di quanto non lo avessi giá.
"Buongiorno amore mio"
Aveva solamente detto dandomi un rapido bacio sulle labbra.
Possedeva sempre quel sapore buono, delizioso, talmente piacevole da obbligarmi a volerlo ancora.
Mi definivo totalmente dipendente da tutti i suoi movimenti, da ogni sua parola o risata.
Ma lui non era ancora tornato, e io non facevo altro che continuare ad aspettarlo con pazienza.
Taehyung mi aveva promesso che sarebbe rimasto con me, anche dopo una delle nostre peggiori litigate.
Mi aveva guardato con una flebile scintilla risentita, scoccata al solo pensiero che io avessi dubitato della sua fedeltá; ma io non potevo fare altro che credere all'opposto, dato che se ne andava quasi tutte le sere e tornava a casa molto tardi.
"Come puoi pensare ad una cosa del genere?"
Ero solamente riuscito a sentire il forte contraccolpo creato dalla schiena sbattuta contro al muro, così come la sua voce dolce divenuta aspra ed inquetante.
"Jungkook"
Nient'altro aveva oltrepassato le sue labbra rosee, nulla di abbastanza chiaro da potermi rivelare un frammento delle sue emozioni contrastanti.
"Ho solo paura di perderti"
Tremavo alla sensazione di freddo scaturita dal contatto della parete sul corpo, ormai divenuta un brivido troppo intenso per essere trattenuto dentro l'anima.
"Lo sai, non me ne andrò"
Avevo chiuso gli occhi quando le sue braccia confortevoli si erano strette intorno a me, racchiudendomi in un mondo parallelo che riusciva a farmi sentire meglio.
"Te lo prometto"
Lo aveva ripetuto per tutto il corso della nostra relazione, ma ora dov'era?
Alla fine Taehyung era solamente riuscito a farmi stare bene, a regalarmi le emozioni di cui avevo bisogno e delle piccole galassie ancora persistenti nel cuore.
Volevo provare di nuovo tutte quelle sensazione, ma mi bastava soltanto rivederlo ancora, almeno un'ultima volta.
Non avevo perso le speranze, e per questo passavo il resto delle mie giornate a sperare che la sua immagine irrompesse nel colore monotono della neve.
Talvolta mi trovavo ad accarezzare il vetro annebbiato, socchiudevo gli occhi e sentivo il dolore prendere il sopravvento; placavo tutto quanto aggrappandomi su delle speranze inesistenti, ma forse ero matto a tal punto da poterci credere veramente.
Taehyung, prima di andare al lavoro, veniva sempre a salutarmi, si sedeva sul bordo del letto ed iniziava ad accarezzarmi i capelli, rimaneva per minuti interi a scostarli dalla fronte, come per delineare ogni piccolo angolo dei miei lineamenti.
Mi beavo di tutte le sue attenzioni, sorridendo involontariamente ogni volta che i suoi polpastrelli morbidi sfioravano la mia pelle.
Poi Taehyung scendeva con il viso e mi lasciava un dolce bacio sulle labbra, posando quei due boccioli rosei con una passione tale da far traboccare l'amore solamente con quel contatto.
Ma lui ora non era qui, e mi aveva promesso che ci sarebbe sempre stato.
Ricordavo ancora quando una sera Taehyung era tornato a casa ubriaco, traballante in ogni movimento ed incapace di formulare una frase di senso compiuto; ammettevo di aver avuto paura, angoscia per quella situazione letteralmente fuori dalla mia portata.
Non riusciva a riconoscermi pienamente, ma delineava i tratti del mio viso come se fossero d'oro.
"Jungkook..sei tu?"
L'odore di alcool spruzzava da tutti i suoi pori, ma non potevo fare altro che essere contento di quella poca luciditá che gli era rimasta, così come una quasi padronanza della posizione eretta.
Credevo di aver rimosso i fatti accaduti successivamente, oppure mi ero sforzato di dimenticarli a tal punto che ora era impossibile estrarli dalla mente.
Taehyung non era ancora tornato, e non credevo che lo avrebbe mai fatto.
Eppure me lo aveva sempre promesso, non aveva mai smesso di ripeterlo con quel sorriso capace di farmi acconsentire a qualsiasi cosa.
E mi ritrovavo a piangere contro al vetro appannato, ormai completamente umido a causa della condensa creata dai miei sospiri esasperati, rimanevo sempre lì ad attenderlo, ma ogni giorno faceva sempre più male.
Aveva promesso che, ogni mattina, Al mio risveglio lui sarebbe stato al mio fianco.
Aveva promesso che avrebbe trascorso le sue giornate a coccolarmi, senza mai smettere di stringermi possessivamente tra le sue braccia.
Aveva promesso che mi avrebbe sempre confortato, asciugando le mie lacrime con piccoli baci dolci.
Aveva promesso che sarebbe stato con me, sempre e comunque.

Ma dov'era?

Me lo ripetevo ormai da settimane, esattamente dall'ultima volta in cui il suo sorriso luminoso si era prensentato nel mio campo visivo.
Ricordavo quella lieve curva ammiccata con un movimento dolce, insieme agli occhi che sembravano intenerirsi nel guardare il mio viso; una marea di stelle scoccava in quelle Iridi profonde, delle comete indipendenti che attraversavano l'intero universo.
E poi mi aveva salutato con un bacio a stampo, soave e delicato, e si era voltato nella direzione opposta. Non lo avevo più rivisto da quella volta, ma ero certo che non sarebbe stata l'ultima.
Lui avrebbe aperto la porta d'entrata con un movimento rapido, sarebbe corso verso di me e, stringendomi tra le braccia, avrebbe sussurrato:
"Rimarrò con te per sempre"
Ed io non potevo fare altro che sentire gli occhi appannarsi a causa delle lacrime trattenute, mentre lo sguardo rimaneva fisso nello stesso ed identico punto entrato nel mio mirino da settimane.
Ero certo che Taehyung sarebbe tornato.

Lo aveva promesso.


~~~~~~~~~~~
Un'ultima cosa, per quanto riguarda la scomparsa di Taehyung, ho lasciato la libertá al lettore di interpretarla come meglio vuole. Nel senso che potrebbe aver lasciato Jungkook dopo aver capito di non amarlo, oppure è morto e Jungkook non vuole accettarlo, oppure se n'è semplicemente andato senza dire niente per paura di far soffrire l'altro; vi lascio la libertá di pensarla come volete~
   
 
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