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Autore: Occhi di nebbia    10/07/2016    1 recensioni
L'ultimo pensiero di Ettore morente è per la moglie Andromaca
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ettore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Polvere

 

Ettore cadde con un tonfo sulla terra arida che circondava le mura di Troia.
Aveva fatto tutto ciò che poteva. Aveva fatto tutto il possibile per difendere la sua città, ma purtroppo non era stato abbastanza.
Gli rodeva che tutto questo fosse successo per colpa del fratello, ma chi poteva biasimarlo, abituato com’era ad ottenere ciò che voleva gli era sembrato normale prenderselo quando gli era stato negato. No, la colpa non era di nessuno.
Era questione di secondi prima che Achille si accorgesse che non si sarebbe più rialzato e non voleva sprecare certo quel tempo prezioso. Con gli occhi tremanti per il dolore lancinante guardò il sole fino a che fu costretto a chiuderli. E la vide. Andromaca, la sua donna, in tutto il suo splendore di quando l’aveva lasciata. Non poteva credere di avere perso, di aver costretto sua moglie a guardare mentre falliva e di averle causato un dolore così grande. Se solo avesse potuto parlarle un’ultima volta. Un ultimo addio era tutto quello che chiedeva. Farfugliò qualche parola che si perse nel vento mentre il valoroso guerriero sentiva le forze abbandonarlo. Chissà se avrebbero comunque vinto la guerra, chissà se sua moglie si sarebbe salvata e se suo figlio avrebbe potuto avere il futuro roseo che il padre tanto sperava per lui. Chissà. Pregò gli dei di risparmiare ad Andromaca la sofferenza della sua morte, pregò che non fosse costretta ad assistere a ciò che Achille gli avrebbe riservato, sapeva che se solo avrebbe potuto udirla, i suoi lamenti gli avrebbero trafitto il petto peggio di una spada e una lacrima scivolò silenziosa sul suo volto impastato di polvere. Era ingiusto che, alla fine, fosse stato lui a rimetterci. Lui non la voleva neppure una guerra. Il suo futuro era stato minato dal senso del dovere e non aveva potuto che assecondarlo.
Ma era troppo tardi per rammaricarsi, la morte si prese quel bel guerriero senza spazio per la pietà.
 
   
 
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