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Autore: Lalla S T    11/07/2016    0 recensioni
Quando l'ho trovato nudo a casa mia.
Quando l'ha scoperto mia madre, nudo sulle scale di casa.
Quando gli ho dato i vestiti di mio fratello Jack.
Quando l'ho baciato per impedirgli di chiedere di Jack.
Quando stavamo per andare a letto insieme e si è fermato.
Quando lo sentito suonare il piano a casa mia.
Quando mi ha baciato e mi ha detto
Genere: Fantasy, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pag FB: Il cielo brucia di domande di sogni


Capitolo 17



tre anni dopo

Pov Isabel

Pov Isabel - Congratulazioni!! E anche questa è fatta. - dice Chad, stappando lo spumante.
- Ehi! Non parlare di me come se fossi una cosa. - mi fingo arrabbiata, incrociando le braccia sotto il seno.
Probabilmente non ti vedrò più perchè la riabilitazione è finita. Non cambia se sei arrabbiata con me o no. Anche se lasciarti così mi rattrista, bel faccino - fa un ghigno.
Il terapista stronzo doveva capitare giustamente a me, eh – dico, prendendo il bicchiere che mi porge.
Alla tua forza, Bel - facciamo scontrare i bicchieri di carta.
Mi sono svegliata dal coma qualche mese fa ed è iniziato un calvario fra dottori e riabilitazioni.
Sono riuscita a far posticipare il matrimonio di Grace e Sam, addirittura. Ma ora sto bene e sono qui a festeggiare la fine di questo percorso e il ritorno alla vita di prima... Anzi no, meglio di quella di prima-
-Non dire così. Ci sentiremo per telefono e puoi sempre venire a trovarmi. Possiamo venire anche noi da te qualche volta – sorrido.
-Mh.. Non mi diventerai dolce, per caso? - mi prende in giro.
-Eh, dai - gli dò una gomitata.
Vengo salutata, anzi in realtà sbaciucchiata, da quasi tutti i pazienti. Salutati tutti, esco e prendo l'ascensore premendo il tasto del piano terra.
-Mamma - un nanetto dai capelli corvini mi corre incontro a casa.
-Ehi piccolo - mi chino per abbracciarlo.
Eccolo il motivo per cui non mi volevo svegliare.
Tre anni prima uscii per fare una passeggiata e schiarirmi le idee. Era da qualche settimana che avevo nausee e alcuni odori li sentivo in modo acuto.
Ho fatto un test di gravidanza e in sincerità me la sono fatta sotto dalla paura.
Appena sveglia dal coma, ho riconosciuto subito Cole ma non ricordavo nulla del bambino.
Non lo volevo ed era tutto in subbuglio. Quello era il pensiero più sbagliato che potessi fare. Poche settimane dopo il mio risveglio, Jack, si chiamava proprio come mio fratello (anche se non è da me) ed era divenuto la mia forza.
Ho lasciato Cole promettendogli che avrebbe visto il bambino quando voleva, ma che doveva prendersi cura pure dell'altro suo figlio.
A due mesi dalla rottura i medici, esasperati, l'hanno fatto entrare nella mia camera d'ospedale. Non lo volevo vedere ma lui non demordeva, mandandomi fiori, cioccolatini e altre smancerie che non avevano mai fatto parte di lui.
Mi ha detto che appena svegliata dal coma mi avrebbe chiesto di sposarlo, visto che voleva farlo la sera dell'incidente e... Beh, non ha potuto. Si è inginocchiato e me l'ha chiesto. “ So che sei confusa e hai ragione, ma passerà e non devi privarti della felicità altrimenti sarà peggio. Io ti amo” mi rimbombavano in testa le sue parole. “Basta farci la guerra” e aveva ragione. Angie ci aveva mentito, il figlio non è di Cole comunque. Lei lo ama ancora e si è rivelata instabile mentalmente compiendo varie pazzie.
Per una volta ho pensato esclusivamente a me e ora eccomi qui.

Sto per andare al matrimonio dei miei due migliori amici con il mio ragazzo e nostro figlio: la mia famiglia.
-Dov'è papà? - chiedo a Jack.
-Nel parcheggio - risponde lui.
-Andiamo da papà allora. -
Cole ci stritola in un abbraccio forte, dopodiché carica le valige in macchina e sistema Jack sul seggiolino.
-Allora com'è andata? - chiede poggiando la fronte alla mia.
-Bene, c'era il compagno di Chad. E' bisessuale, quindi è probabile che ci provava con me davvero alla fine- sussurro ridendo.
-Mh...- grugnisce ,salendo in auto

L'abito di Grace è semplice: di seta, scollato sulla schiena,con una leggera arricciatura sul seno.
Non porta le scarpe.
I capelli sono legati in una treccia laterale con delle margherite infilate al suo interno, ed è truccata solo da un mascara che le fa delle ciglia fantastiche e del fard.
Sam invece indossa uno smoking di Back.
Il matrimonio si svolge nel bosco.
Gli unici presenti sono il prete, io, Cole, Chad per le fedi e gli sposi.
-Lo senti? - mi chiede Cole.
Si percepiscono dei fruscii e forse mi sembra di sentire un uggiolio.
Al momento del si di Sam...
Compaiono dei lupi. In testa c'è Bech.
Quest'ultimi ad un certo punto si siedono e ululano.
-Ti incitano a dire di si - dico io, con un sorriso enorme sulle labbra a trentadue denti.
Sam sussurra un si e il celebrante proclama la coppia marito e moglie.

Qualche ora dopo..
-Sicuro di non voler accennare neanche un po' un banchetto prima, ti sei sposato due ore fa- chiede Cole a Sam.
-Provaci e basta avevo cambiato idea riguardo la trasformazione, ma dopo la scena nel bosco.-
Abbiamo catturato Back e Cole, sotto insistenza di Sam, che vuole provare a trasformarlo.
Raggiungo Grace al piano di sopra.
-Ehi, sposina - dico sulla soglia della porta.
-Ehi - dice lei, sistemando il vestito in una scatola.
-Neanche te lo sei goduto a pieno. Non intendo l'abito ma tutto il resto - -Me lo godrò durante questi tre mesi -
-Il giro del mondo in ottanta giorni - rido io.
-E poi New York... Ma ci vedi tutti e quattro lì a dividere un appartamento e andare all'università? - dice, sedendosi sul letto.
-Cinque in realtà, anche se Jack a meno che non abbia poteri mistici dovrebbe frequentare l'asilo -
-Eh, non si sa mai - ride della mia battuta.
-Come va l'essere mamma? - mi chiede ad un tratto.
-Non mi sento molto mamma a dire il vero, ma ancora è passato poco tempo e comunque imparerò con pazienza. Ho sbagliato a decidere per tutti, credevo che amando Cole alla follia avrei fatto meglio a lasciarlo e togliergli un peso. Pensavo che fosse meglio per lui -
-Sam vuole vedere i suoi genitori prima di andare via - confessa Grace.
-Perchè? -
-Non lo so sinceramente. Mi ha chiesto di appoggiarlo perchè ne aveva bisogno e lo sto facendo. Nel caso dovesse star male comunque ha me, Cole e te. A proposito, cosa mi dici del tuo matrimonio? -
-Non sono tipo da queste cose e neanche Cole. Ci basta essere uniti ed avere Jack -
-I tuoi genitori lo sanno? -
-No. Ho preso la decisione di azzerare tutto e tutti a parte Cole, Jack e ovviamente te e Sam. Per il resto non ci sarà nulla. Il mio futuro lo decido passo per passo. Già un grande passo è stato fatto, no? -
-Già. Ogni tanto il tasto reset bisogna inventarlo e usarlo. Forse è per questo che Sam vuole vedere i suoi, non lo so. Me lo dirà a tempo debito, quando si sentirà pronto per farlo.
-New York arriviamo!!!- urlo.
E Grace ride.

-Tutto bene? - chiedo, asciugando i capelli di Jack.
-Insomma... Ha avuto delle convulsioni, ma la cosa che non ho calcolato è che perde il pelo e ha le zampe gonfie. - risponde Cole
-Peccato. La laurea in veterinaria ci poteva essere utile - tento di buttarla sul ridere.
-Se non si trasforma e muore lo avrò sulla coscienza per tutta la vita, anche se tecnicamente non è umano da un po' - mi sussurra.
-Andiamo a nanna? - dico a Jack.
-Controllo un'ultima volta - mi dice Cole.
Dopo aver messo Jack a letto, sento delle voci sommesse provenire dalla stanza di Sam.
Beck è tornato umano, Entro e guardo Sam seduto con una faccia strana mentre Grace è alla finestra e Cole è a seduto a terra, con le mani appoggiate alla testa.
-Che succede? -
-Lei chi è? - Chiede Beck e poi prosegue verso di me: – Non ricordo nulla - si giustifica guardandomi.
-Perfetto - dico sarcastica.
-Ora che si fa? - chiedo io.
-Andiamo a letto per adesso. Domani vediamo con calma di trovare una soluzione -.
La notte mi sveglio sentendo delle urla.
Cole è accanto a me e si sveglia anche lui.
Andiamo in cucina e troviamo Grace appoggiata a un bancone con di fronte Sam con un bicchiere in mano.
-Ora cosa c'è? - chiedo, quasi esasperata.
-Non parto per NY - dice Sam.
-Perchè'? - chiede Cole.
-Se Beck non ricorda, non verrà con noi. Ora che è umano non voglio perdere la speranza.-
-Potrebbe non ricordare mai - dice Cole.
-Potrei creare altri nuovi momenti allora, indimenticabili - insiste Sam.
-Non a New York, però - dice Grace – finora ogni tentativo è stato del tutto inutile -.
-Non ricorda neanche della licantropia, non so cosa dirgli o raccontargli -. -Sfruttiamo questo a nostro favore. Sei suo figlio, no? Inventiamo una storia simile alla realtà e andiamo a New York. Possiamo lasciarci alle spalle pure i lupi. Tutto - dice Cole. -La notte porta consiglio - dico sbadigliando. La versione ufficiale della storia che raccontammo fu questa: I genitori di Sam lo maltrattavano e le forze dell'ordine se ne sono rese conto, arrestandoli. Beck ha adottato Sam. Della moglie abbiamo detto tutta la verità. Abbiamo omesso la verità sui lupi. Io e Grace ci siamo conosciuti a scuola in teoria. Sam aveva un insegnante privato perchè dopo i soprusi dei genitori aveva problemi ad affrontare il mondo esterno, che pian piano è riuscito a risolvere e Cole è un curioso cantante pianista che è scappato da Droga e dai NARKOTICA con la morte dell'amico Victor a causa di un incidente stradale. Il problema con Angie e il nostro passato burrascoso con i nostri genitori ci ha convinto a cambiare aria e ricominciare a NY. Beck ci ha creduto e ha detto di sentire un legame molto forte con Sam e Cole, come se facessero parte dello stesso branco di lupi. Espressione usata da lui. Sam ha messo in chiaro le cose con i suo genitori biologici prima di partire, ed anch'io. Cole è rimasto in contatto con loro. E anche Grace, ma più superficialmente.

Giunti a New York, abbiamo preso un appartamento grande e spazioso, vicino all'università e al lavoro di Beck che lavora in banca, mentre Sam è tornato alle vecchie abitudini.
Si è innamorato di una biblioteca, proprio da lui, e l'anziana signora proprietaria si è innamorato di lui.
Ogni tanto ci lasciamo andare a qualche festa, come le normali matricole fanno.
E pensando a tutto quello che è successo capisco che per arrivare a questa normalità un po' speciale è servito tutto quello che è successo ed abbiamo affrontato.

Beck non ricorderà mai la verità probabilmente. Dopo due anni di normalità, una sera Sam gli disse “notte papà” e qualche giorno dopo Beck chiese a Sam di chiamarlo sempre così.
Una volta integrati nella pausa estiva del terzo anno Sam e Grace hanno rinnovato le promesse, in chiesa con ottanta invitati e un vestito leggermente principesco con scarpe e velo.
Io e Cole non ci siamo mai sposati, ma ho preso una pausa molto lunga rispetto a quella estiva, che mi ha portato la piccola Keira. Ogni volta che si parla di lupi a Sam vengono i brividi e Beck soffre moltissimo il freddo, ma non ha gli spasmi.
Cole suona in un club privato con un gruppo molto diverso dai Narkotica, certo non suonano musica classica, però va bene così. Jack per il suo sesto compleanno ha avuto il regalo più bello di sempre da zio Beck: la batteria.

Suonano alla porta.
-Vado io- dice Sam.
-Shellby- sussurra sulla porta.
-Sono la nuova vicina, mi chiamo Claire. Non ho zucchero in casa - Sam è immobile.
-Scusalo, entra pure - dice Cole.
-Ho visto delle foto di Shellby. E' identica - sussurra Grace.
-Nel mondo ci sono almeno sette nostri simili sai? non abbiamo ucciso nessuno. Farsi prendere dal panico per stupidaggini del genere non serve -
-Comunque mia madre si chiamava Shellby. In realtà non l'ho mai conosciuta. Mi ha avuto da giovane e non poteva tenermi. E' anche morta giovane che io sappia.- dice a Cole mentre l'accompagna fuori.
-Shellby ha una figlia? - sussurra Sam.
-Che vive accanto a noi? - continua Grace.
-Beh la licantropia non è genetica quindi... Vedete? E' come se avessimo un passato normale. Ora è addirittura possibile capire Shellby -
-Fin quando non trovo un lupo nei dintorni non mi spavento, d'accordo. Ricevuto.- dice Sam, ridendo.
Si- diciamo in coro io e Grace.



- Angolo autrice -
E anche questa storia è finita, anche se è una delle storie "meno popolari" del mio profilo vorrei comunque ringraziare le sei persone che l'hanno seguita e messa fra le preferite. E sopratutto chi si è fatto sentire con una recensione.
Quattro anni fa... accidenti quattro anni... iniziavo questa storia perchè forever si era concluso un pò in aria per i nostri Cole\Isabel e poco tempo fa quando avevo già scritto il capitolo scopro che dopo quattro anni ( quanti quattro xD) Maggie ha scritto un libro su questi due che io sto leggendo adesso.
Non metterò la storia completa perchè le sto rivedendo tutte prima di inziarne un'altra su un altro sito che si chiama wattpad. Metterò "completa" appena rivedo anche questa e in caso metto un avviso per darvi informazioni su questa storia che vi posso dire si chiamerà the reinbow, sarà ambientata a Londra e parlerà di due ragazzi, adolescenza, amicizia e famiglia. Su wattpad mi chiamo Stupidlyadreamer99 e se volete altre informazioni fatemi sapere.
Grazie e pensate sempre alle cose belle anche quando siete giù
Un abbraccio di cuore
Lalla S T
   
 
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