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Autore: Giulia_a    13/07/2016    1 recensioni
ATTENZIONE:Scusate se ci sto mettendo tanto ad aggiornare ma sono all'ultimo anno di scuola e la maturità si avvicina quindi non ho molto tempo da dedicare alla scrittura. Perdonatemi se trovate eventuali errori o orrori ortografici ma provvederò a correggerli appena ho del tempo libero .
Vi lascio alla trama:
Charlotte è una principessa , amata dal popolo , dai genitori . Ma un po' fuori dal comune , diciamo che non segue mai il protocollo . Nonostante tutto sembra tutto perfetto giusto ?
Un ragazzo arriva nella sua vita e da quel momento tutto sembra cambiare , una minaccia arriva e rivoluziona tutto quanto.
Se credete che la vita di una principessa sia facile allora vi sbagliate di grosso.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Potevi essere più delicato sai - lo informo irritata , mi ha caricata in spalla e mi ha portata in camera per poi buttarmi sul mio letto , con poca delicatezza.
-Devi calmarti - afferma andando a chiudere la porta , poi si dirige verso l’enorme finestra che da sul terrazzo, scosta di poco le tende per vedere fuori poi le richiude . Lo seguo con lo sguardo per capire il suo comportamento , sembra un po troppo preoccupato per una semplice sfuriata.
-Io non posso calmarmi , mio padre mi ha praticamente richiuso in casa e mi impedisce di vedere la mia amica- spiego mentre lui passa in rassegna tutta la stanza - puoi stare fermo ? - ma non mi ascolta e va in bagno - si può sapere cosa stai facendo?
Dopo un accurato controllo al bagno Mattew esce e si avvicina a Jane - devi andartene .
-no ! -dico mentre mi alzo , mi avvicino a lui - ma che ti prende ?
-Ascolta lei se ne deve andare , hai sentito tuo padre no ? - afferma serio - vieni Jane ti accompagno nell’atrio - afferra Jane per un braccio e la trascina verso la porta , la apre ma poi si ferma e torna a guardarmi - tu non ti muovere da qui capito ? - mi guarda serio.
-Aspetta cosa … - non finisco la frase perchè lui chiude la posta sbattendola , sento il rumore di una serratura che si muove , intuisco subito che la mia porta è chiusa a chiave. Mi avvicino a controllarla e confermo la mia ipotesi.

Sono chiusa in camera mia , non posso uscire da palazzo e non posso vedere la mia migliore amica. Peggio non può andare. Mi stendo sul letto mentre aspetto la mia guardia del corpo che ritorni per liberarmi.
Sono passati dieci minuti , lui non è ancora arrivato.
Venti minuti e lui non arriva.
Mezz’ora , non è ancora arrivato.
Dopo un’ora la serratura si muove e la porta si apre richiamando la mia attenzione , Mattew entra nella stanza - dove sei stato ? e perchè ti sei cambiato i vestiti ? - al posto del completo nero ha messo una giacca che sembra di pelle e una maglietta grigia con dei jeans.
-Per essere più comodo e adesso calmati - dice avvicinandosi a me.
-Che cosa ? - cerca di farmi risedere sul letto ma lo blocco - aspetta che stai facendo ? perchè hai controllato la mia stanza e perchè hai mandato via Jane ?
-Perchè lo ha detto tuo padre - afferma serio.
-Mio padre non ha detto di controllare la stanza.
-Sei ancora arrabbiata ? - cambia argomento lasciandomi stupita.
-Cosa ?
-Sei ancora arrabbiata ? - ripete guardandomi negli occhi, i suoi occhi azzurri cercano in tutti i modi di cambiare argomento così lo assecondo.
-Be un po' - ammetto , mi ha lasciato in camera mia per quasi un’ora la rabbia mi è passata quasi tutta.
-E di solito come ti sfoghi ? - si informa .
-Di solito vado a correre per sfogarmi ma mio padre ha detto che non posso uscire da palazzo - gli ricordo con voce triste, ora una bella corsa mi farebbe davvero bene.
Mattew pensa un po' alle mie parole , intanto mi chiedo come possono essere così azzurri i suoi occhi . Cosa ? No aspetta non posso pensare queste cose.
-Puoi correre nel labirinto - propone.
-Be - non ho mai pensato di correre nel labirinto , anche se è molto tempo che non ci entro - è un’idea - dico non del tutto convinta. 

-Bene allora cambiati cosi andiamo a fare questa corsa - non ascolta il mio scetticismo e parla come se andasse tutto bene - vai ! - mi sprona vedendo che io non mi muovo.
Apro la cabina armadio e prendo qualcosa di più comodo per correre , poi vado in bagno a cambiarmi. Alla mia uscita tropo Mattew vestito in tuta che mi aspetta guardando i mieli libri - come hai fatto a cambiarti così velocemente ? - chiedo , non credo sia possibile cambiarsi in così poco tempo , insomma o hai dei poteri oppure c’è un trucco.
-Andiamo ? - dice ignorando la mia domanda come se non l’avessi mai fatta.
-Va bene - rispondo confusa. 

 

-Allora prima di entrare devo dirti due cose - mi volto verso di lui , mentre Mattew guarda il labirinto - la prima è devi starmi vicino , molto vicino ok ?
-Vicino ? Per caso hai paura di perderti ? - dice divertito.
-No - faccio sparire il suo sorrisetto spavaldo - ma se non vuoi essere tu a perderti allora dovrai seguirmi. Seconda cosa io sono l’unica in tutto il palazzo a sapere come orientarsi li dentro quindi se ti perdi nessuno verrà a cercarti perchè nessuno poi sa come uscire , motivo che ti collega alla prima cosa . In sostanza se non vuoi perderti devi seguirmi. - gli spiego - questa volta sono io che proteggo te.
-Va bene - dice soltanto - fa strada.
Ci addentriamo nel labirinto , un’insieme di siepi sempre perfettamente potate anche se già entrando noto che qualcosa non va , sembra quasi che il labirinto sia trascurato. E’ alto quasi quattro metri , quindi non permette di vedere nulla ne da sopra ne attraverso le pareti perchè le piante sono talmente fitte che non permettono di far vedere nulla. Abbiamo già percorso molta strada perchè abbiamo svoltato in diverse direzioni, e Mattew mi segue come un cagnolino senza mai fermarsi e stando al mio passo. Dopo aver svoltato per la quinta volta a destra mi ritrovo davanti a un parete dove una volta era presente un fiore , l’unico del labirinto , di un viola intenso e molto particolare , inoltre era l’unica cosa che consente di avere un minimo di orientamento; rallento fino a fermarmi completamente.
-Che c’è sei già stanca ? - chiede fermandosi anche lui. Abbiamo entrambi il respiro affannoso ma non distolgo lo sguardo da quella parete e mi avvicino per osservarla meglio.
-Qui una volta c’era un fiore - gli dico e osservo la siepe , non sembra che ci sia nulla di strano ma avvicinandosi al punto in cui una volta c’era il fiore noto che il ramo è stato tagliato.
-Magari è caduto - dice Mattew in tono ovvio.
-O magari lo hanno tagliato . Hanno tagliato il ramo , ma chi può essere stato ? Quando deve entrare qualcuno qui dentro di solito chiamano me- ragiono ad alta voce.
-Magari lo hanno tolto perchè era rovinato e lo hanno fatto nell’ultima potatura - dice semplicemente Mattew . Non mi convince molto ma non dico nulla per creare una discussione inutile.
-Forse hai ragione - fingo sospirando - lo hanno tolto e non mi sono accorta - mi volto verso di lui e indico la direzione dove andare con un cenno della testa -  dai andiamo.
Riparto riprendendo velocemente il passo che avevamo preso.  

 

Quando arriviamo al centro del labirinto ci fermiamo , o meglio Mattew chiede di fermarsi , ci sediamo su una panchina di petra circolare posta al centro esatto del labirinto. In origine è stata messa proprio per orientarsi , vedendo la panchina si sa con esattezza di essere al centro del labirinto così da avere un po' di orientamento. I muri di siepe circondano la panchina creando un senso di claustrofobia, il sole illumina solo una parte del cerchio di siepe intorno alla panchina lasciando l’altra parte all’ombra.
-Come riesci a orientarti ? - domanda all’improvviso Mattew, è seduto sulla panchina e sembra anche molto sudato , forse sono andata troppo veloce per i suoi standard.
-Da piccola ci venivo spesso e più mi addentravo più lo conoscevo - gli spiego sedendomi accanto a lui. Ho il respiro pesante e le gambe iniziano a farmi male.
-E come mai ci entravi spesso? - è curioso il ragazzo !
-all’inizio lo facevo per dispetto, vedevo che stavano sempre con Nathan così volevo che notassero anche me. Tutte le volte che facevo o imparavo qualcosa andavo sempre dai miei genitori e glielo mostravo ma se lo faceva Nathan allora il più bravo era lui . Così ho iniziato ad addentrarmi qui per farmi notare, all’inizio entravo sempre poco , quanta bastava per non essere notata . Poi più entravo più ero curiosa , così tutti i giorni ripercorrevo quello che sapevo già e poi scoprivo passaggi nuovi- Mattew ascolta le mie parole attentamente guardandomi negli occhi , il colore azzurro del suo sguardo mi mette in soggezione tanto che all’improvviso mi alzo sentendomi a disagio.
-Em …. credo che dovremmo tornare indietro - dico a disagio.
Mattew mi segue con lo sguardo poi si alza - si lo credo anche io.
Mi rimetto a correre nella direzione da dove siamo venuti senza dire una parola e decidendo il passo, senza ascoltare le sue lamentele sul fatto di rallentare. Non so perchè ma il suo sguardo mentre parlavo mi ha messo a disagio , come se mi conoscesse da tanto. Il suo sguardo era intenso e magnetico tanto da mettermi a disagio.

Una volta usciti dal labirinto sono andata senza dire una parola verso camera mia , ho bisogno di stare un po da sola per realizzare tutto quello che è successo. E’ accaduto tutto così in fretta. 

Entro in camera e mi svesto velocemente dirigendomi in bagno , apro l’acqua e mi infilo sotto la doccia lasciandomi cullare dall’acqua che scivola sul mio corpo rilassando i miei muscoli all’istante.
In un giornata sono successe mille cose :Mattew , mio padre , Jane . Troppe.
Per iniziare Mattew , me lo ritroverò tutti giorni al mio fianco e questo vuol dire che non avrò un minuto tutto per me , ma sarò in compagnia dato che Jane non potrà più venire a trovarmi almeno potrò parlare con qualcuno. E posso aggiungere che è anche un bel vedere. Aspetta ! Cosa ? No , no no non posso pensare così della mia guardia del corpo , certo il suo sguardo oggi era bellissimo e il modo in cui mi ha ascoltata mi ha stupita molto , tanto da farmi cambiare idea su di lui.
Cambiando argomento, mio padre e il suo comportamento : privarmi della mia amica e della mia libertà è stato un po troppo duro, posso capire la guardia del corpo ma il resto no.
Devo chiamare Jane appena finita la doccia per scusarmi di tutto quanto, non voglio che smetta di parlarmi solo perchè non posso più vederla.

Chiudo l’acqua ed esco dal box doccia avvolgendomi un asciugamano attorno al corpo , tranquillamente esco dal bagno e mi avvicino alla cabina armadio. Non mi accorgo, però , di due occhi azzurri che mi guardando stupiti; non li vedo fino a quando , dopo aver preso i vestiti per la cena , non mi giro diretta al letto per posarli. Istintivamente lancio un urlo prendendo i bordi dell’asciugamano che mi avvolge , che nella mia mente diventa da grande e comodo a piccolo , molto piccolo.
-Che cosa ci fai qui ? - chiedo agitata , non mi sono mai trovata davanti a un ragazzo quasi nuda.
-Io …. ero … ecco - Mattew è in imbarazzo e porta una mano dietro la testa provando a creare una frase di senso compiuto - ero … venuto a vedere come stavi … ecco .. - abbozza anche un sorriso rassicurante ma viene fuori solo una smorfia.
-Be… sto bene - entrambi siamo imbarazzati e io mi stringo sempre di più nel pezzo di tessuto che mi avvolge. Il cuore batte all’impazzata , tanto che ho paura che possa uscire fuori dal petto.
-Allora …. io … em … va.. vado - Mattew cerca di guardarmi negli occhi ma il suo sguardo scappa su ogni parte del mio corpo , aumentando sempre di più il mio imbarazzo. Velocemente si avvia  verso l’uscita della camera e quando sento il rumore della porta che si chiude capisco di aver trattenuto il respiro. Mi avvicino lentamente al letto perchè sento le gambe tremare, nessuno mi aveva mai vista cosi svestita , certo ho messo molte volte il costume ma è diverso , sotto l’asciugamano non ho praticamente nulla. Quando raggiungo il letto mi siedo cercando di tranquillizzarmi . Non è successo nulla Charlotte , siamo stato entrambi imbarazzati e non è successo nulla. 

 

Quando sono pronta per la cena esco dalla camera , fuori mi ritrovo Mattew che mi aspetta camminando davanti alla porta , dalla postura del corpo percepisco che è in ansia. Quando mi nota si avvicina velocemente , questo fa battere il mio cuore sempre più forte soprattutto quando i miei occhi incontrano i suoi.
-Sei pronta - dice guardando il mio abbigliamento , ho indossato un vestito blu che arriva al ginocchio, è senza maniche e sul retro è presente una trama in pizzo che lascia intravedere quasi tutta la schiena. E’ piuttosto semplice , ma per una cena con il console Tedesco va più che bene.
-Si sono pronta - confermo a disagio sotto il suo sguardo, non so come sia possibile ma stamattina non mi facevano questo effetto i suoi sguardi. Gentilmente Mattew mi indica la strada da prendere. Come se io non la conoscessi ma in questo momento sono troppo stordita per ricordarla. Io mi incammino e lui rimane dietro di me di un paio di passi , sento il suo sguardo che si posa sulla mia schiena ma fortunatamente Luke mi raggiunge urlando a gran voce il mio nome, e quindi distraendomi da Mattew.
-Ciao Luke - lo saluto ricambiando il suo sorriso - vedo che non ti sei ancora sistemato per la cena - lo rimprovero con un leggero sorriso sulle labbra, odia essere rimprovero ma sa che io lo faccio solo per scherzo.
Luke si guarda per un attimo - lo so ora vado subito , altrimenti la mamma si arrabbia - sposta la testa per vedere chi si trova dietro di me - scusa Charlotte ma lui chi è ? - domanda curioso.
-Lui è - mi volto per guardare Mattew . Grave errore . Grandissimo errore perchè lui mi rivolge un bellissimo sorriso che mi manda in tilt per qualche istante - lui …. è la mia guardia del corpo - dico a fatica. Quelle parole mi sono costate uno sforzo enorme ma mio fratello non se ne accorge perché è troppo impegnato a studiare Mattew .
-mmm … perchè tu hai una guardia del corpo e io non ? - fra tutte le domande che poteva fare , fa proprio quella ? Lascia sia me che Mattew senza parole.
-Perchè tua sorella è una ragazza e una principessa deve essere protetta, i principi non hanno bisogno di essere protetti loro sono forti - spiega dolcemente Mattew piegandosi sulle ginocchia per arrivare all’altezza di Luke.
Luke ci pensa un po’ - ma certo lo sapevo - dice come se fosse una cosa ovvia. Poi scappa via e sale le scale verso camera sua.
-Lui è Luke , giusto ? - domanda Mattew come per conferma.
-Si , lui è il più piccolo . C’è anche Nathan ma lui lo hai già visto stamattina nell’ufficio di mio padre - gli spiego - manca solo mia madre ma la vedrai tra poco.
Fianco a fianco ci avviciniamo alla sala dove avverrà la cena, adesso non sento niente a stare vicino a lui , come se Luke avesse magicamente spazzato via l’imbarazzo che si era creato.

Entriamo nella sala , è piccola rispetto alle altre ma comunque decorata come se fosse la cena più importante del mondo. Le tante delle finestre sono legate da un nastro oro e fuori si vede come il sole è ormai tramontato per lasciare posto alla notte. Sulla parete opposta sono appesi quadri e sono presenti mobili antichi e al centro esatto dal soffitto pende un bellissimo lampadario di cristallo , una copia più piccola di quello presente nell’atrio. Sempre al centro troviamo il tavolo dove si terrà la cena, addobbato con ogni bene e già apparecchiato con posate e piatti e con centro tavola ricamati . Mia madre arriva proprio mentre io e Mattew stiamo entrando.
-Tesoro - mi volto , è vestita con un abito lungo e di un rosa tenue , i capelli raccolti in una crocchia ed è elegante come sempre - è tutto il giorno che non ti vedo , saluta tua madre - mi dice mentre mi abbraccia .
-Scusa mamma ma papà mi ha fatta arrabbiare - dico soltanto mentre l’abbraccio.
-Tu devi essere la sua guardia del corpo - si rivolge a Mattew gentile come sempre - mio marito mi aveva avvertita che saresti arrivato . Mi raccomando proteggi la mia bambina ad ogni costo .
-No si preoccupi maestà - risponde Mattew serio e con un cenno del capo.
-E ti ha anche detto che non posso uscire da palazzo e che non posso vedere Jane ? - domando curiosa , non potrei sopportare che mamma ne fosse a conoscenza e avesse approvato tutto quanto.
-Aspetta cosa ? - mi guarda stranita - tuo padre non lo farebbe mai - ribadisce scuotendo la testa.
-Eppure lo ha fatto - dico ricordando bene le parole e il tono che ha usato.
Mamma apre la bocca per parlare ma viene interrotta dalla voce di mio padre che arriva  - ne parlerò dopo con tuo padre - dice per poi avvicinarsi al re a al console Tedesco.

La cena è stata servita da poco , dopo che sono arrivati mio padre e il console è arrivato anche Nathan seguito da Luke. Mio padre e mio fratello maggiore si sono comportati come se oggi non fosse successo nulla , ridono e scherzano a ogni battuta del console. Battute che non fanno ridere.   Tutto questo mi fa infuriare , non sopporto come mio padre abbia cambiato il suo umore, prima freddo e distaccato poi diventa il miglior padre del mondo. Sono seduta di fronte a mio padre e accanto a me ho Nathan e Luke , Mattew è immobile posizionato vicino a una finestra e molte volte mi ritrovo a guardarlo per ignorare , di proposito , quello che stanno dicendo al tavolo.  Avvolto nella sua divisa , quella con cui si è presentato questa mattina , sembra quasi una spia. Una bella spia.
Nathan mi da una leggera gomitata per attirare la mia attenzione , volto lo sguardo verso di lui - che ti prende ? - chiede guardandomi confuso.
-Cosa ?
-Che ti prende , è tutta la sera che ti comporti in modo strano - mi sussurra per non attirare la mia attenzione. Lancio uno sguardo al console , non si è accorto di noi , sta elencando i motivo per cui non ama molto i viaggi in Africa.
-Che mi prende? Che prende a voi , vi comportate come se tutto quello che è successo questa mattina non sia mai accaduto .
-Charlotte papà vuole solo tenerti al sicuro - dice solo, sembra che abbia ignorato la mia piccola sfuriata di qualche istante fa.
-E sei davvero sicuro che non facendomi uscire da palazzo e impedendomi di vedere Jane sia il modo giusto per tenermi al sicuro ? -domando per poi voltami senza guardarlo, guardo dritto davanti a me per ignorare i suoi movimenti.
-Charlotte secondo te un giorno viaggerò come fate tu e Nahtan ? - sento la voce di Luke attirare la mia attenzione , mi volto verso di lui , tiene un pezzo di pane in una mano e mi guarda innocente.
-Ma certo Luke , fra qualche anno andrai tu in viaggio con papà.
Alle mie parole il suo volto si illumina- davvero? - annuisco per confermare e lui torna a mangiare il suo pane.
Alzo lo sguardo per osservare la cena, il console sta gradendo tutto quello che hanno portato e mio padre si sta dimostrando molto bravo a fingere che gli interessi tutto quello che gli dice il console, mia madre è sempre elegante e composta, a volte mi chiedo se io ho preso qualcosa da lei. Io non sono mai stata all’altezza del mio nome, lei invece si è sempre dimostrata all’altezza, sempre pronta e disponibile con tutti , ha un cuore d’oro ed è per questo che la amano tutti. 

   
 
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