Ci sono giorni in cui quelle urla si fanno strazianti, le sento mentre mi chiamano, imploro pietà ma non mi ascoltano, sono sempre lì e la notte si manifestano. Quante persone ho fatto fuori con queste mani? Ormai ho perso anche il conto delle vittime che ho sparso, del sangue che ho versato. Ragazze, donne, uomini e bambini, persone che avevano una vita o che volevano farsela e io non ho permesso di farlo. Di notte non riesco a dormire straziato dai lamenti che quelle persone mi fanno, è terribile sopportarle. Però quando la notte lascia spazio al giorno, quando le prime luci dell'alba iniziano a manifestarsi divento il solito Yato, il mediocre Dio a domicilio che si fa pagare la misera somma di cinque yen per dei lavoretti. Il Dio Yato che fa ridere con la sua stupidità, con la sua inesperienza. A volte mi sento un piccolo attore che recita nel suo piccolo mondo. Eppure, ci sono due persone. Due piccole persone in questo infinito mondo che nonostante tutto mi fanno tornare il sorriso, Yukine che è il mio abile braccio destro nonché la mia regalia. Yukine è un ragazzino dai lunghi e biondi capelli e degli occhi che fanno invidia a dei rubini. E poi c'è lei, Hiyori. Lunghi capelli castani, occhi grandi e vispi, sempre attenti ad ogni dettaglio e un esile corpo. Diciamo che Hiyori, anche per colpa mia, ha dei problemi con il suo corpo. Non è morta ma non è neanche interamente viva, mentre il suo corpo cade in un profondo sonno, la sua anima inizia a vagare leggera per le strade della città. So che è pericoloso lasciarla in queste condizioni ma sono troppo legato a lei, non voglio lasciarla andare via, non voglio che si dimentichi di me. Dopo tutte le avventure passate insieme, dopo tutto il tempo che ci conosciamo e che abbiamo passato sostenendoci, divertendoci, ridendo, piangendo e stando insieme è nato tra di noi un legame davvero forte. Non so spiegare bene tra noi cosa succede ma quando sto con lei mi senti totalmente un'altra persona. Quelle voci strazianti diventano una calma, lenta e dolce melodia. Certo, in sua presenza mi comporto in modo sciocco accentuando il mio essere così sbadato e inizio a combinare solo guai, ma con lei sono felice. Mi secca ammetterlo, ma per me questo legame con Hiyori è tremendamente importante. Vorrei essere più presente nella sua vita, vorrei aiutarla, vorrei stringerla a me. Ci sono giorni in cui quelle urla non le sento, giorni in cui quella dolce melodia mi culla e mi fa addormentare. Ci sono giorni in cui il tuo profumo inebriante rimane intrappolato sui miei vestiti. So che è da egoista Hiyori, perdonami ma vorrei che tu rimanessi per sempre così, metà umana e metà spirito così da tenerti sempre accanto a me senza lasciarti andare mai. È da egoisti, ma io non voglio scomparire dai tuoi ricordi, voglio essere presente nel tuo oggi, nel tuo ieri e nel tuo domani. Forse è vero, sono una mediocre divinità che non fa altro che guai, è difficile starmi accanto, capirmi, amarmi. Lo so. Ma ti prego, abbi pazienza, la pazienza di sopportarmi quando mi chiudo in me stesso, quando sono troppo allegro da non riuscire a chiudere il becco. Ti prego, resta con me anche quando sembra impossibile farlo. Queste sono le parole che non ti ho mai detto e credo che mai te le dirò. Stringo una moneta da cinque yen mentre osservo il bellissimo tramonto rosso fuoco cullato da una dolce e immensa melodia