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Autore: funny1723    13/07/2016    0 recensioni
Dal testo:
"Era in camera di Raphael.
Con Raphael.
Perchè pure era andato da Raphael? Ah, sì certo, giusto. Clary.
"Avrei bisogno di un favore..." iniziò a dire, a disagio."
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Raphael Santiago, Simon Lewis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DI TAPPETI, FIGURACCE E RICHIESTE INASPETTATE





 
Para definir la palabra amor no son necesarias las palabras sino los sentimientos...
te amo es una palabra cualquiera para algunos, pero si estás enamorado,
te amo son tantas cosas que no puedes explicar.
Esto solo lo saben los que están enamorados.






Simon inciampò nel tappeto di camera sua e Raphael sbuffò. 
Era il vampiro più sbadato che avesse mai incontrato. 
"Scusa, ehm, non l'avevo visto."
Raphael alzò gli occhi al cielo e posò il libro che aveva in mano.
"Dios niño," Si alzò con studiata lentezza. "Sei davvero un incapace." 
Simon abbassò per un istante la testa, poi si ricordò evidentemente di qualcosa che lo portò a rialzarla subito di scatto. 
Era in camera di Raphael. 
Con Raphael. 
Perchè pure era andato da Raphael? Ah, sì certo, giusto. Clary. 
"Avrei bisogno di un favore..." iniziò a dire, a disagio. 
"Sì, sono disposto ad accompagnarti a fare spese e, a dire il vero, sono al quanto sollevato che tu ti sia reso conto da solo di quanto orribile sia il tuo guardaroba." 
Simon alzò le sopracciglia sorpreso, per poi offendersi a morte una volta realizzato cosa effettivamente Raphael gli aveva appena detto. 
Ingoiò l'acida risposta che avrebbe tanto voluto dargli ed andò avanti come se niente fosse successo. 
"Si tratta di Clary." 
"Ovviamente." 
Raphael sbuffò di nuovo; un suono a metà fra l'irritato e il divertito. 
Simon ignorò di nuovo la frecciatina. 
"Abbiamo bisogno di Camille."
Raphael si morse la lingua nel tentativo (ovviamente vano) di non ridere. 
"Avete bisogno di Camille." ripetè alzando un sopracciglio. 
"Sì, esatto, vedi a Clary se-" 
"Por favor Simon, so che ti richiede un grande sforzo, ma prova ad avere un po' di dignità." 
Il neovampiro aggrottò le sopracciglia. 
"Cosa intendi dire?" 
Raphael alzò di nuovo gli occhi al cielo. Simon per un attimo sospettò che il suo fosse un tic nervoso. 
"Va bene che ti piace la rossa, ma un po' di spina dorsale, suvvia." 
Fece un plateale gesto con la mano. 
"Non puoi continuare a correrle dietro come un cagnolino." 
Simon contò mentalmente fino a dieci. Non doveva arrabbiarsi, non doveva arrabbiarsi, non doveva arrabbiarsi, non dove- 
"Io non sono il tirapiedi di nessuno, chiaro? E poi chi ha mai detto di essere innamorato di Clary, scusa?!" 
Raphael rise di nuovo. 
Stronzo. 
"Come se servisse sentirtelo dire a parole. Le sei costantemente appiccicato. Accorri ogni volta che ti chiama e, a dirla tutta, lo fai anche quando non ti chiama e poi Dios mio, dovresti vedere la tua faccia quando c'è anche lei nella stanza." 
Raphael fece un espressione disgustata.
"Delle volte mi procura dolore fisico trattenere per me i commenti sarcastici." 
Simon era arrabbiato come mai prima. 
"Ma di che diavolo stai parlando?! Clary è come una sorella per me e sì, okay, forse prima credevo di esserne attratto, ma adesso tu pensi davvero che io-" si tappò la bocca con una mano per impedirsi di continuare. 
Stava per dire troppo. Decisamente troppo. 
Raphael non lo doveva sapere, non doveva sapere quello che provava per lui. Questa era l'unica certezza di cui Simon era a conoscenza. 
Cioè, era okay guardarlo da lontano o pregare che un virus sconosciuto gli facesse provare le stesse cose per lui o, in effetti, anche solo che l'ennesimo nemico di turno gli strappasse i vestiti, così da concedergli una bella panoramica del suo corpo perfetto. 
Ma la cosa si doveva fermare lì, perchè se Raphael avesse scoperto quello che Simon provava per lui probabilmente lo avrebbe squartato. E senza neanche sporcarsi. 
Raphael lo guardò, scettico. 
"No ti prego," disse divertito. "Ascoltiamo la prossima cavolata."
"Ti amo." 
Simon sbiancò, se possibile, ancora di più. 
MA.
CHE.
DIAVOLO.
AVEVA.
FATTO. 
Quello non era nei piani. Quello era esattamente l'opposto dei piani. Porca miseria. Come diamone gli era uscita?! 
Fu certo di stare per avere un infarto. Che poi i vampiri potevano averli, gli infarti? Probabilmente no, probabilmente sarebbe stato il primo caso nella storia. 
Simon Lewis, il primo non-morto ad essere morto di infarto. Sarebbe stato un bello scioglilingua. 
Magari i bambini ne avrebbero scritto una canzoncina da cantare mentre saltavano la corda un giorno. Anche se non era certo che le nuove generazioni la saltassero ancora la corda... 
Le mani fredde di Raphael sul suo collo lo costrinsero a riscuotersi. Oddio. Stava per morire. Di nuovo. E sta volta definitivamente. Diamine, non aveva neanche avuto il tempo di salutare la sua famiglia... 
Raphael lo guardò, aveva assottigliato gli occhi ed ora sembrava un animale feroce in procinto di attaccare. Malgrado tutto, Simon lo trovò bellissimo. Stava per rimangiarsi tutto (o per lo meno scappare), quando, così senza nessun preavviso, Raphael lo baciò. 
All'inizio, Simon fu quasi certo di starselo sognando. 
Quando però sentì la piacevole pressione dei suoi canini sul labbro inferiore capì che no, non stava sognando e sì, Raphael Santiago lo aveva baciato. 
Anzi, lo stata baciando. 
Mentre gli portava le mani sui fianchi, rispondendo al bacio, Simon si disse che, se quelle erano le conseguenze, dovevano litigare più spesso.
Molto più spesso.
 
   
 
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