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Autore: RoisXIII    15/07/2016    3 recensioni
Midoriya è finalmente riuscito a chiedere a Uraraka di uscire, ma proprio durante il loro appunto succederà qualcosa: la ragazza viene portata via con la forza. Riuscirà il nostro amato Deku a salvarla?
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Izuku Midoriya, Ochako Uraraka
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Quel mercoledì mattina Midoriya si svegliò più nervoso che determinato del solito. Aveva finalmente deciso di chiedere a Uraraka di uscire e lo avrebbe fatto quello stesso giorno.
Si esercitò più volte davanti allo specchio: “Uraraka, ti andrebbe di uscire con me? Troppo diretto. Allora, uhm… Visto che oggi fa caldo, che ne diresti di andare a prendere un gelato? E se poi si mettesse a piovere? Argh!”
“Izuku! La colazione è pronta.”
Dopo un’ottima colazione, Midoriya indossò la divisa della U.A. e uscì di casa per andare a prendere il treno.
 
Durante il viaggio, il ragazzo si mise a leggere le notizie del giorno in tempo reale che riguardavano gli eroi: “Il giovane eroe Kamui Wood ferma un criminale impazzito”, “Endeavor riesce a catturare una delle più famose bande di criminali latitanti del Giappone”.
Un giorno ci saranno notizie del genere con il mio nome, pensò.
 
Arrivò in stazione e cercò Uraraka tra la folla. Finalmente la vide e la raggiunse.
“Deku! Come stai?”
“Cosa? Ah… uhm… bene. Tu?” era nervosissimo.
“Bene! Pronto per un’altra giornata di scuola?”
Midoriya annuì e si incamminò.
Avanti! Cosa aspetti? Chiedile di uscire.
 
Arrivarono a scuola e non era ancora riuscito a chiederle niente. Si sentì uno stupido. Aveva affrontato prove ben più peggiori: il robot  che valeva zero punti dell’esame d’ammissione, Kacchan nella prova di combattimento al chiuso, i criminali comparsi nell’U.S.J., Todoroki nel Festival dello Sport e Stain, l’Assassino di Eroi. Allora, si chiese, perché non riusciva a parlare tranquillamente con Uraraka?
“Tutto bene?”
“S-sì. Scusa, ero sovrappensiero.”
La ragazza gli sorrise e Midoriya si sentì arrossire.
Ce la puoi fare, Izuku, devi solo trovare il momento giusto.
Sì, quando non sarò nervoso.
 
Incominciarono così le ore di lezione.
“Sfrutterò l’ora di inglese per chiederglielo” sussurrò a se stesso.
Passarono i minuti…
“Oh, right! Per oggi è tutto, Listeners.” disse Present Mic mettendo via i libri.
 
“Va bene. Allora sfrutterò i test pratici del professor Aizawa.
Passarono ancora i minuti…
“La lezione finisce qui. Studiate per l’esame finale.”
 
Provò allora durante il pranzo, ma lui, Iida e Todoroki vennero investiti dalle domande di tutti gli altri studenti sull’Assassino di Eroi.
Non mi resta che provarci nell’ora di All Might.
 
“Usciresti con me” disse con coraggio, anche se tremava.
“Vuoi che ti ammazzi, Deku?”
Aprì gli occhi e si ritrovò un Kacchan arrabbiato davanti. Si guardò in giro e vide che Uraraka si era spostava.
Ce l’avevo quasi fatta, pensò.
 
Appena uscì dallo spogliatoio, Midoriya decise di aspettare Uraraka.
Dopo qualche minuto comparve, e insieme si incamminarono verso la stazione.
“Ehm… Uraraka? Un giorno di questi, ti andrebbe di mangiare un gelato con me?”
“Mi piacerebbe molto! Questo sabato di andrebbe bene?”
Questo sabato? Se mi andrebbe bene?
Midoriya annuì, perché non riusciva a parlare.
Dopo essersi messi d’accordo sull’orario e il luogo, i due si salutarono.
Il ragazzo si rallegrò. Era riuscito nella sua impresa.
 
Arrivò finalmente sabato, e Midoriya, dopo essersi preparato per bene, uscì di casa e si diresse nel luogo dell’appuntamento.
Controllò l’ora.
“Le tre in punto. Sono in anticipo di mezz’ora.”
Passò quei minuti a prepararsi psicologicamente.
In lontananza vide alcuni eroi all’opera, ma si trattenne. Seppur la voglia di andare a vedere era molta, doveva incontrarsi con Uraraka, che era molto più importante.
“Deku! Scusa il ritardo.”
“Non ti preoccupare. Io sono qui da poco” mentì.
“Cosa sta succedendo lì?”
“Gli eroi stanno sistemando alcuni criminali. Vuoi andare ad assistere o andiamo a prendere il gelato?”
“Gelato!”
 
Stavano andando a prendere un gelato, quando alcuni ragazzi li fermarono.
“Fermi lì” disse uno, probabilmente il capo della banda. “Che bella ragazza. Ti piacerebbe venire con noi a divertici? Pianta qui il bambinetto.”
“Mi dispiace, ma non mi va. Preferisco stare con Deku” e si attaccò al braccio di Midoriya.
“Che? Deku? Ma che razza di nome è?”
Spinse via Midoriya, facendolo finire per terra.
“Ehm, Bunzo, quel ragazzino va alla U.A.”
“Quella famosa scuola per eroi? Sai che me ne frega! Se prova a farmi qualcosa lo riduco in briciole.”
Questo ragazzo assomiglia molto a Kacchan.
Bunzo prese con la forza Uraraka. “Forza! È tempo di andare. Smettila di muoverti, renderai le cose difficili.”
“Deku!”
La ragazza era troppo terrorizzata per usare la sua Unicità.
Maledizione! Devo fare qualcosa.
Si alzò in piedi e li inseguì, ma quelli erano già saliti su una macchina e partirono a gran velocità.
“Uraraka!” gridò.
 
Corse, corse e continuò a correre, ma anche con la velocità dell’One for All riuscì solo a sfiorare il baule dell’auto. Si fermò a prendere fiato.
Non ce la farò mai se continuerò ad usare solo il 5%.
La macchina intanto era sparita.
 
Cercò in tutte le direzioni, ma non vi era traccia dell’auto e nemmeno di quei ragazzi.
“Midoriya? Che ci fai qua?”
Si voltò e vide Sero.
“Sero! Hai per caso visto Uraraka?”
“Sì. Era insieme a dei ragazzi, anche se non sembravano bravi. Chissà perché era con loro.”
“Dove si sono diretti?”
Sero gli indicò un edificio poco distanze. “Mi dici cosa sta succedendo?”
“Non c’è tempo! Scusami ma devo andare. Grazie di tutto!”
 
“Tsk. Quel ragazzetto finalmente ha deciso di mollare. Non ti senti tradita, bellezza?”
Uraraka era attaccata al muro.
Bunzo le si avvicinò.” Questo è il potere della mia Unicità. Posso attaccare cose o persone fra loro come se fossero delle calamite. Conosco la tua specialità e quindi ho preso delle contromisure. Non male, eh?”
“Detroit Smash!”
E una delle pareti crollò.
“Ma che diamine?”
Midoriya fece il suo ingresso, più incazzato che mai.
“Deku!”
Bunzo si mise davanti, seguito a ruota dai suoi compari.
Un combattimento? Se è questo che vogliono, allora lo avranno!
I compari partirono l’attacco. Uno si alzò da terra, tenendo sollevato un compagno. Quest’ultimo vomitò una coltre di fumo su Midoriya, coprendogli la visuale. Una terza persona comparve alle spalle del ragazzo, colpendolo in mezzo alla schiena.
Deve avere un’Unicità in grado di vedere. Questa non ci voleva.
Venne colpito ripetutamente, fino a sputare sangue.
 
“Qualcosa non va, Deku? In televisione sembravi molto più forte. Sei patetico!”
E Bunzo gli tirò un calcio sul viso, facendogli sanguinare il naso.
“Deku!”
“Non ti preoccupare, Uraraka. Io ti salverò.”
“Ma sentitelo!”
E gli tirò un altro calcio, ma esso venne bloccato. Midoriya gli aveva preso la gamba e, utilizzando l’One for All, lo spinse all’indietro. Si alzò e si lanciò verso il ragazzo che creava le coltri di fumo, colpendolo all’addome. Sia lui che il ragazzo volante precipitarono a terra.
Si diede una spinta con i piedi dal soffitto e tirò un pugno in pieno viso a quello che lo aveva colpito alle spalle.
Fuori tre, manca solo Bunzo. Ma dov’è andato?
Il capo lo prese da dietro, gli fece lo sgambetto e lo guardò con disprezzo. “Maledetto ragazzino! Questa me la paghi!”
Uso la sua Unicità per attaccare Midoriya al pavimento. Questi cercò di liberarsi, ma la schiena non voleva proprio staccarsi.
“Ah ah ah! Che bella scena” e gli tirò tre calci all’addome. “Questi sono per i miei compagni.”
Gliene tirò altri, poi gli si sedette vicino. “Sai, ho sempre odiato voi ragazzi di quella dannatissima scuola. Siete arroganti e vi credete i migliori. Invece siete solo dei poppanti viziati. Mi fate schifo.”
“Ti sbagli” disse Midoriya, alzandosi a fatica. “Nessuno di noi lo è.”
“Come hai fatto a staccarti?”
“Ogni Unicità ha il proprio limite. Uraraka, adesso che puoi muoverti, spostati! E ora, prendi questo! SMASH!”
Bunzo venne investito in pieno dal pugno di Midoriya, e finì addosso alla parete, perdendo i sensi.
“Deku!”
In lontananza si sentirono le sirene della polizia.
 
Dopo che i ragazzi furono portati via, Midoriya e Uraraka rilasciarono la propria testimonianza, dopodiché furono portarti all’ospedale per i vari controlli.
 
Quando le ferite di Midoriya vennero guarite, i due ragazzi uscirono fuori dall’ospedale, dove ad attenderli c’erano i loro genitori.
“Grazie per avermi salvata, Deku. Sei il mio eroe” e gli diede un bacio sulla guancia. “La prossima volta cerchiamo di prendere un gelato, ok? Ciao!”
Midoriya si toccò la guancia baciata e divenne tutto rosso.
Era proprio cotto di lei.
   
 
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