Io non mi sono mai sentito un grande, ma il Destino ha
scelto la strada che dovevo seguire.
E adesso sono qui, assieme ai miei fidati cavalieri
nel dare il mio ultimo dono all’umanità.
Ancora non riesco a credere che il mio regno stia per
cadere, dove è sicuro che tutte le gesta mie e dei miei cavalieri verranno
dimenticate e insabbiate dal corso del tempo.
Mi ricordo come se fosse ieri.. quel momento. Il
momento dove noi vincemmo la guerra contro i Draghi. I miei uomini in quel
conflitto combatterono strenuamente contro i draghi, ma vincemmo comunque,
grazie soprattutto all’enorme potere che io, Nito e Izalith trovammo: le anime dei Lord. Abbiamo giocato il
tutto e per tutto, ma con quella vittoria, abbiamo rifatto il mondo sotto la
nostra immagine e reso così il mondo un posto perfetto per noi e per l’intera
razza umana.
Ormai il mondo intero era alla nostra portata, ma
purtroppo il Destino e il corso dei tempi si sono rivoltati contro di noi. La
Prima Fiamma prima o poi si spegnerà, così come il mio potere e l’Età del
Fuoco.
Ma io so cosa è giusto fare: nessun uomo può vivere nell’Oscurità, perché solo
il calore di un Sole splendente può portare avanti l’Umanità intera.
Ormai non c’è altra soluzione: devo sacrificarmi.
Ci abbiamo provato in tutti i modi e purtroppo come Re di Lordran,
non posso fare altrimenti. Izalith ha tentato di
creare una “Seconda Fiamma” per evitare possibili sacrifici al Fuoco, ma il
corso degli eventi le sono stati avversi ed è perita assieme alle sue figlie.
Povera donna.. invece di creare del bene, è nato il male: dei mostri ripugnanti
incapaci di pensare che uccidono qualsiasi cosa vedano. Io stesso ho provato ad
oltrepassare quell’Inferno assieme ai miei cavalieri, ma ne siamo usciti
sconfitti, così come le nostre armature, divenute nere come i nostri animi.
A questo punto potevamo sacrificare delle forti anime per portare avanti l’Era,
ma non sono così freddo e non voglio che altri si sacrifichino per soddisfare i
capricciosi interessi di noi Lord.
Me ne andrò da questo mondo con tanti rimpianti.
Mia moglie, l’unica donna che abbiamo mai amato, non la potrò più rivedere. La
mia Regina, la madre dei miei figli. Ti amerò per sempre mio grande amore.
Havel, uno dei miei più cari amici, purtroppo rimarrà
rinchiuso in quella torre per il resto dei suoi giorni. Forse aveva ragione..
forse non dovevo elevare così tanto Seath, ma non
dovevi arrivare a tanto e cospirare contro di noi. Spero che tu possa capire e
che il Destino non sia troppo duro anche con te amico mio.
E Izalith, ti chiedo di perdonarmi. Non sono riuscito
a lenire le tue sofferenze, ne tantomeno quella delle tue figlie, ma sono
sicuro che prima o poi sarai libera dal tuo fardello.
Ma ciò che mi pento di più è che ho ripudiato due dei
miei figli.
Mio caro figlio, mio primogenito prediletto, se solo eri rimasto ai tuoi
standard di Dio, non ti avrei cacciato da Anor Londo. Perché ti sei alleato con loro? Ti avevo insegnato
tutto, ma hai buttato via tutto e ci hai voltato le spalle per i nostri più
acerrimi nemici.. ma ormai non ha più importanza. Vai avanti Dio della Guerra,
perché comunque rimarrai sempre mio figlio.
Gwyndolin.. mi dispiace così tanto piccolo mio, spero che tu
possa perdonarmi e che in qualche modo tu riesca mandare avanti la nostra
Era, perché sappiamo tutti che il mio sacrificio sarà futile.
Gwynevere, mia cara figlia, vivi una vita felice con tuo marito
Flann e sii splendente e solare come lo sei sempre
stata, come tua madre. Cerca solo di non dimenticarmi e ricorda a tutti il
nostro nome.
Ma alla fine il Dio del Sole si dirige verso la Prima
Fiamma, assieme a centinaia dei suoi sfavillanti cavalieri d’argento,
attraversando quelle rovine di cenere decadenti che costituivano la Fornace.
Adesso non c’è neanche una fiammella a illuminare quel posto, ma dopo aver
vincolato il falò la Fornace si riaccenderà e ci sarà una Vampata di
fuoco che durerà per secoli. Non gli importa cosa succederà dopo, sa che
perderà il senno e il suo corpo diventerà un guscio vuoto, ciò che gli importa
veramente è prevenire la fine della sua Era, così come la vita nei Regni e di Lordran.
Infine il Re raggiunge il suo capolinea. I suoi
cavalieri rimangono lì, retti e impassibili come sempre, mentre il loro Lord
entra in quel tempio fatiscente. Tutto ciò che si sente nell’aria, sono solo il
rumore dei suoi passi a contatto con la cenere e quel poco di vento che si
sente in quel luogo dimenticato.
Gwyn ha un attimo di esitazione, ma non si ferma e
avvicina la mano al falò. A quel punto le fiamme arrivano sulle sue mani e
iniziano a consumarlo. Intorno a lui vede il Fuoco, che pian piano inizia a
salire e a divorare il Tempio e i dintorni. Vede i suoi cavalieri bruciare,
così come le loro armature diventare scure e nere.
Ma poi, rivedere tutta la sua davanti agli occhi e
iniziano sgorgano dopo anni delle lacrime.
Esseri umani, vivete e non dimenticateci ve ne prego.
Siate sempre forti e fate in modo che la nostra grande Era continui.
Da allora la Fornace è sigillata, ma la Prima
Fiamma sta scemando di nuovo.
E solo un non-morto prescelto potrà rivendicarne il
potere.