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Autore: Sarah Shirabuki    17/07/2016    0 recensioni
Il tempo oramai è scaduto, e le sorti della Terra devono essere decise: chi vincerà questa “ partita a scacchi “ in cui tutti gli abitanti della terra saranno loro malgrado ignare pedine? La vinceranno i neri ( il male ) ed il loro Game Master, o i bianchi insieme ala loro regina? Ora, nell’epoca attuale ( anno 2016), i “ pezzi “ della scacchiera sono riuniti ( naturalmente in forma umana ), ma a quanto pare mancano il re della parte bianca e la regina della parte nera. Ada, una ragazza nobile che vive sola, verrà aggredita da un tizio incappucciato che la minaccerà con una lancia che lei pare riconoscere, ed in seguito apprenderà una verità sconcertante: lei è la regina della parte bianca della scacchiera! La sua missione è sconfiggere il game master dei neri prima che il tempo scada. Ed alcune domande sorgono spontanee: dove saranno finiti i genitori di Ada, che lei suppone essere morti? E suo fratello? Che ruolo avrà la famiglia della bella duchessa nelle scacchiere del mondo? Riuscirà a trovare il suo re ed a fermare il Game Master dei neri? Spero di avervi incuriositi e che vogliate recensire e seguirmi :) baci bai
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
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Show me who I’m
 
Pioggia, pioggia ed ancora pioggia. O forse sono lacrime, chi può dirlo? La pioggia l’ha sempre affascinata, ma allo stesso tempo la detesta. Ma questo è da quando, in un giorno di pioggia, la sua vita venne totalmente stravolta. Il giorno in cui la sua tranquilla routine venne sconvolta totalmente, e la sua famiglia venne distrutta da chi, in teoria, avrebbe dovuto proteggerla ed amarla. Di chi stiamo parlando? Della stessa ragazza dai lunghi capelli biondi che anni prima fuggì dalla villa in cui abitava, in preda alla disperazione. Ora è cresciuta, ma a distanza di anni i ricordi sono dolorosi come mille coltelli piantati nella carne e nella pelle. Le sue ferite di quel drammatico giorno non si sono mai più rimarginate. Il nome di questa ragazza è Ada Baskerville, ed è una giovane di nobili origini. Ha circa venticinque anni, e da molto tempo vive in quella stessa villa, che fino a qualche anno prima non sapeva nemmeno esistesse. Si sente giù di morale, come non lo è mai stata prima d’ora. Sarà la pioggia, saranno i ricordi. Ma quel giorno la ragazza dai capelli biondi fatica moltissimo a trattenere le lacrime. I suoi splendidi occhi color del cielo scrutano il giardino, da una delle finestre. Il suo sguardo si sposta sui fiori, che in quell’estate piovosa sono comunque riusciti a sbocciare, regalandole quanto meno un po’ d’allegria. Ma il pensiero del suo passato la tormenta: non potrà mai scordare quando, a soli quindici anni, assistette ad un attacco di pazzia di suo padre, che si diceva soffrisse di schizofrenia. Uccise sua madre e si suicidò, così le dissero i domestici che a quanto sa assistettero alla tragedia e la crebbero, dopo la scomparsa di suo fratello maggiore. Si, perché ormai più nessun parente era rimasto accanto a suo padre, li aveva allontanati tutti con il suo atteggiamento violento, a tratti crudele. Con lei è sempre stato freddo, quasi senza la minima emozione. Ironicamente invece, non riesce a ricordare come si comportasse con suo fratello maggiore. Secondo i servi che hanno lavorato per loro ed a cui lei ha chiesto informazioni, era severo con il figlio maggiore. Voleva che fosse il degno erede del suo impero, e se falliva in qualunque cosa, anche la più piccola, lo puniva severamente. Alcune volte, le raccontarono che dovette intervenire la servitù a salvare il ragazzo dalle punizioni esagerate di suo padre. E fu così che, non appena ne ebbe l’occasione, fuggì dalla villa per non tornare mai più. Secondo alcuni sa persino della morte dei genitori, ma non si è presentato ai funerali. Probabilmente è ancora rancoroso verso suo padre, ed anche da morto non lo perdona per come lo ha trattato. E lei, si chiede Ada? Lei ha perdonato suo padre per come l’ha trattata, e per aver ucciso sua madre sotto i suoi occhi? Per averle puntato una lancia oro, questo lo ricorda bene. E per aver cercato di togliere la vita anche a lei?  Non scorderà mai il suo sguardo di ghiaccio: le disse che il suo tempo era finito, che era necessario che sua madre morisse per una causa a lei sconosciuta, e che avrebbe avuto solo un’occasione per salvarsi: andarsene di li insieme a lui. Poi il buio. Probabilmente la giovane Ada svenne a causa dello shock, e quando si svegliò le fu detto che sia suo padre che sua madre erano morti. A dire il vero, tutto questo non convinse mai del tutto la nobile: se suo padre aveva intenzione di fuggire, perché si sarà suicidato? Va bene che fosse malato, sempre da quanto le è stato detto. Eppure… non finisce i suoi pensieri: un tuono la fa sussultare, spaventandola. Si alza dalla sedia, agitata: questi pensieri cupi l’hanno messa ancor più in agitazione, e non riesce in alcun modo a calmarsi. Il suo sguardo cade nuovamente al di la della finestra, ed è ora puntato ad un castello. È un castello molto antico, o almeno così sembra. Se deve essere sincera l’ha sempre incuriosita, ma non si è mai avvicinata a curiosare, dato che non le pare molto educato. Magari i proprietari sono gente solitaria, come lei. Magari preferiscono la solitudine. La stessa solitudine che accompagna lei da anni ed anni, oramai. La ragazza si dirige verso il bagno, decisa a dimenticare tutti i brutti pensieri. Cammina per i corridoi deserti della villa: da quando è diventata adulta ha preferito vivere senza servitù, cavandosela da sola. Arriva sino ad una porta, che si rivela essere quella del bagno. Una volta dentro apre l’acqua della vasca, ed in pochi minuti il vapore caldo invade la stanza. Una volta toltasi l’ampio vestito azzurro che indossa, la bionda si immerge nell’acqua tiepida, sospirando. Più che per una vera necessità, ha deciso di fare il bagno solo per scordare i cattivi pensieri. La aiuta molto quel tepore, per un secondo le ricorda l’abbraccio della sua adorata madre. Chiude gli occhi qualche istante. “ Madre… “. Sussurra solamente. “ Madre, mi mancate così tanto “. Conclude la nobile, parlando ovviamente a sé stessa. Dopo circa una buona mezz’ora, la giovane esce dal bagno, coperta da un asciugamano. Si dirige verso la sua stanza, ed una volta dentro estrae dall’armadio un bellissimo abito color rosa, che decide di indossare. Una volta vestita si siede di fronte allo specchio, per poi iniziare a pettinare i suoi lunghi capelli, leggermente mossi. Una volta terminato si guarda allo specchio per qualche istante, per poi alzarsi e scendere le scale che conducono al salone. Il temporale è ora cessato, ed un timido sole si fa largo tra le nuvole. Ada sorride, e decide di uscire a controllare lo stato dei suoi fiori, che si rivelano essere delle bellissime rose rosse. Sembra che l’abbondante pioggia non le abbia danneggiate, bene. Ada finalmente sorride, felice. Il bagno l’ha davvero aiutata a rilassarsi. Mentre è intenta a guardare quei fiori, qualcosa attira la sua attenzione: ma è una farfalla, o almeno così pare. Curiosa, la giovane nobile si avvicina e rimane estasiata: è una farfalla dorata quella che si trova davanti. Questa inizia a girarle attorno, come se volesse comunicarle qualcosa. Poi si dirige fuori dal giardino. Ada rimane colpita, e sollevando il lungo vestito che indossa decide di seguire il fragile animale. “ Aspetta! Dove vai? “. Chiede, come se la farfalla potesse risponderle. Senza accorgersene si ritrova di fronte ad un palazzo. Un momento! Ma è lo stesso che osserva sempre dalla finestra di casa! La farfalla sembra essere ferma in attesa di qualcosa, ed Ada non capisce. “ Com’è possibile? Perché mi avrà portata qui? “. Chiede a sé stessa. La bionda nota poi una cosa: la porta è aperta. Allora quel castello è abbandonato da anni ed anni. La farfalla si addentra in quei meandri bui, ed Ada sente la necessità di seguirla. Cammina lungo bui corridoi, e non vede assolutamente nulla in quelle stanze. Arriva tuttavia ad un giardino, tutt’altro che florido. È ovvio, pensa: se il palazzo è abbandonato, anche il giardino è in pessime condizioni. Eppure una cosa la attrae, e la stupisce allo stesso tempo: una gabbia. Una gabbia alla quale la farfalla dorata si appoggia, per poi scomparire. Ada nota in essa tre colombe, e si stupisce: come possono trovarsi tre volatili in perfetta salute in un tale luogo? Poi riflette: sono in gabbia, proprio come lo è lei da molti anni. Non è una gabbia che si vede con gli occhi, ma è la gabbia del dolore che la tiene prigioniera da molto, e dalla quale lei non riesce a liberarsi. Sospira, ed in un impeto apre la gabbia, dalla quale le colombe escono, tramutandosi in altre farfalle dorate, che scompaiono lentamente. Ada rimane estasiata da tale trasformazione, per un secondo crede di essersela persino immaginata. Scuote il capo, e decide di tornare a casa prima che faccia buio. In oltre non è sicura che il palazzo sia abbandonato, anche se il suo stato lo lascia ad intendere. Una volta uscita da quei cancelli un po’ arrugginiti si guarda attorno un istante, per poi incamminarsi. Continua a pensare a ciò che ha visto: quelle colombe sono diventate farfalle dorate, lo stesso colore della lancia che suo padre le puntò. Ah, basta! Sta diventando paranoica, di questo passo finirà per perdere la ragione, pensa. Scuote la testa per cacciare quel pensiero, ma non può fare a meno di chiedersi cosa fossero quelle bellissime farfalle. Improvvisamente una brezza gelida la investe nonostante la stagione calda, facendo leggermente scompigliare i suoi splendidi e lunghi capelli. La ragazza rabbrividisce, e mentre si strofina le mani sulle braccia per cercare di scaldarsi e chiedendosi cosa diamine stia succedendo, qualcuno si para sulla sua strada. È un uomo, su questo non c’è dubbio. “ Chi diavolo sei? “. Chiede Ada, sentendosi subito inquieta: non le piace quella presenza. L’uomo misterioso ghigna, e fa comparire una lancia. Ada rimane shoccata: riconosce quel tipo di lancia, la riconosce bene perché ne ha già vista una simile!

“ Finalmente ti ho trovata, regina dei bianchi “. Ghigna l’altra persona, puntando la lancia ad Ada. La giovane sbianca di colpo, incapace di reagire. Che uno dei suoi più grandi timori sia diventato realtà? 

Salve miei fans! Eccomi qua con una nuova storia! Che ve ne pare? Vi piacce come inizio? Abbiamo conosciuto la giovane Ada, protagonista di questa nuova storia che pare essere stata molto condizionata dalla morte dei suoi genitori. Ma chi sarà mai stato ad attirarla in quel misterioso palazzo? E chi è stato ad aggredirla sulla via del ritorno? La giovane pare riconoscere quella lancia, perchè? Qual'è uno dei suoi più grandi timori? Se volete saperlo, vi aspetto al capitolo due! Intanto mi auguro vorrete recensire, ci tengo. Baci 

ANGUSTIAS 

 
  
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