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Autore: Tela Bianca    17/07/2016    7 recensioni
Sotto un ciliegio Chizuru ha perso la persona più importante della sua vita e il peso della solitudine e del dolore la opprimerà a tal punto che darà atto a un gesto estremo, rinascendo a nuova vita.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chizuru Yukimura, Toshizou Hijikata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Questa storia partecipa al contest ‘Solchiamo i mari immensi della fantasia!’ indetto da Rinalamisteriosa sul forum Torre di Carta".

Nome Autore: Blu Tsunami
Titolo Storia: Sotto un ciliegio
Fandom/Genere della storia originale: Hakuouki
Elementi bonus scelti: nessuno
Introduzione: Sotto un ciliegio Chizuru ha perso la persona più importante della sua vita e il peso della solitudine e del dolore la opprimerà a tal punto che darà atto a un gesto estremo, rinascendo a nuova vita. 
Note dell'autore: Ho recentemente scoperto questo anime e mi ha conquistato subito, questa one shot l'ho scritta per elaborare il mio personale lutto riguardo al particolare finale. Questo è il primo scritto che dedico ad Hakuouki, e forse in futuro ne scriverò altri. Un grazie a chi leggerà e a chi, spero, recensirà, mi farebbe piacere sapere il vostro commento.


 

SOTTO UN CILIEGIO

Sono tornata indietro, in questo luogo pregno di ricordi, indossando le stesse vesti di quando vi fui condotta come prigioniera. Nel cortile, nessun grido di reclute che si allenano squarcia questo silenzio opprimente. Questo luogo è desolato come il mio cuore, lasciato assieme a te sotto un ciliegio. Nevica e non m'importa del freddo che mi attanaglia. Cammino sotto questi fiocchi che cadono dal cielo leggeri, salgo un paio di scalini e per qualche attimo mi fermo. Molti ricordi risiedono in questa dimora. Infilo una mano sotto lo yukata e le mie dita stringono il rimedio contro la sofferenza che mi strazia l'anima. Deposito sull'ultimo gradino i miei zori e percorro la balconata. A ogni svolta sono consapevole che non rivedrò i tuoi occhi color ametista e il tuo sorriso che raramente mostravi ma che mi scaldava il cuore quando lo scorgevo. Cammino lungo i corridoi e odo solo i miei passi sul legno, raggiungo la soglia di quella che fu la nostra stanza comune, dove ci riunivamo per consumare i pasti e faccio scorrere il soji. All'interno non vi trovo nessuno, ma rammentando vi vedo inginocchiati intenti a consumare il vostro cibo tra risate e sorrisi, litigi e le tue severe parole con cui cercavi invano di riportare la tranquillità. Un dolore allo stomaco interrompe quel ricordo e vedo la stanza vuota assumere lineamenti sfocati, mi tocco il viso con una mano scoprendolo umido di lacrime e voltandomi per non vedere più le asciugo. Mi allontano e il dolore mi porta davanti alla tua stanza. Esito sulla soglia con la mano chiusa a pugno, vorrei bussare ma la tua voce non mi darà il permesso di entrare. Desisto dal mio intento, mi faccio coraggio e spalanco il soji. Incapace di trattenerlo un singhiozzo mi sfugge dalla bocca e porto le mani al volto per nasconderla.  Mi guardo attorno, in questa stanza di te non è rimasto niente. In un angolo noto una scatola, mi avvicino ad essa e dopo essermi inginocchiata le tolgo il coperchio. Adagiato sul fondo ben riposto vedo il tuo haori, che tante volte ti ho visto indossare, lo afferro e lo premo contro il viso come se potessi ancora sentire il calore del tuo corpo e il tuo profumo. Ricordo la morbidezza delle tue labbra sulle mie in un bacio che suggellava il nostro amore reciproco appena confessato. Le lacrime sgorgano e io le lascio andare.
 -SEI ANDATO VIA, SIETE ANDATI VIA TUTTI, MI AVETE LASCIATO DA SOLA!!!- grido stringendo forte quella stoffa, sono piena di amarezza per quel destino crudele. Singhiozzo sfogando un dolore che per troppo tempo ho tenuto incatenato incapace di credere alla cruda realtà, con il tuo ultimo respiro ti sei portato via i miei sentimenti lasciando indietro solo un guscio vuoto. Mi rialzo indossando questo tuo unico ricordo materiale e lascio che il mio volto rimanga rigato dalle lacrime. Estraggo una fiala dallo yukata, la rigiro tra le dita osservandola alla luce di una luna piena, le tolgo il tappo e lo lascio cadere. La porto alle labbra e il liquido trasparente che contiene si riversa nella gola in un unico sorso, "Sono incapace di vivere nel ricordo" penso mentre deglutisco, poi lascio che mi scivoli via dalle dita, ormai vuota. Ritorno sui miei passi. Con solo i tabi cammino sulla neve, ignorando il freddo che provano i miei piedi, ma non posso trascurare quello che sta gelando il mio corpo. La neve non ha smesso di cadere, mi fermo e rivolgo il mio sguardo verso il cielo, quei fiocchi illuminati dalla luna mi rammentano la prima volta che ho posato i miei occhi su di te nonostante la tua lama rivolta contro il mio volto. Ti paragonai a un ciliegio che sboccia fuori stagione. Una fitta al ventre mi costringe a stringere i denti e comprendo che la mia agonia sta per cessare. Sorrido e aumento la velocità del mio passo raggiungendo un ciliegio ormai spoglio dei suoi fiori, mi accascio ai suoi piedi e premo la schiena contro il suo tronco. Respiro a fatica e il mio cuore a stento pulsa, so che quelli saranno i suoi ultimi battiti. Il freddo mi stringe sempre più nella sua morsa, chiudo gli occhi e percepisco la scia di una lacrima, ma poi il tocco leggero di un dito l'asciuga, li riapro e ti vedo davanti a me che mi guardi dolcemente con lo stesso aspetto di quando ti conobbi. Mi tendi una mano e io la serro tra le mie, mi stringi a te cingendomi con le tue braccia. -Chizuru- mormori per poi posare le tue labbra sulle mie, nel bacio che rinnova il nostro amore. Ci separiamo rimanendo abbracciati, -Hijikata-san, non lasciarmi più sola- ti supplico guardandoti negli occhi. -Ci apparteremo per sempre- affermi stringendomi nuovamente a te. Premo il mio viso contro il tuo petto, le tue parole quietano la mia anima che ha cercato la pace e infine l’ha trovata. Sciogli il nostro abbraccio, sorridendo mi prendi per mano e mi guidi verso il cortile privo di neve, illuminato dal sole. Provo solamente gioia vedendo i nostri amici avvolti nei loro haori e una mano posata sulla katana assicurata al proprio fianco, riuniti al centro che ci guardano sorridenti, sovrastati dalla punta acuminata di una lancia e dal vostro vessillo che ondeggia nella brezza. Per un attimo mi volto indietro e sotto un ciliegio scorgo il mio corpo abbandonato sulla neve sorridere sereno, torno a guardarti stringendomi al tuo braccio. Dal cielo cadono petali di ciliegio e io sono felice perché starò al tuo fianco per l'eternità.
 

 
  
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