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Autore: Gloria Lovely    18/07/2016    2 recensioni
Corvina, attraverso il fuoco, rivive un suo ricordo che, da poco, si era dimenticata.
"Appena vedo una fiamma, non faccio altro che ripensare a quel momento.
Non posso non piangere."

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Spero vi piaccia!
Buona lettura.
© Gloria Lovely 2016
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Raven, Sorpresa
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Looking The Fire










Quando vedo una fiamma, la mia vita comincia a diventare un film in bianco e nero.

La guardo attentamente e ripenso alla mia mamma, al giorno in cui lei se ne è andata dalla mia vita.

Ero solo una bambina, non sapevo ancora parlare.

La mia mamma aveva un mantello identico al mio, due occhi azzurri e biondi capelli che uscivano dal cappuccio, una donna che tutti invidiavano.

Mio padre aveva un'amante, era una vedova ricca e brava a maneggiare gli utensili da cucina, il suo hobby era quello di spaventare i bambini trasformandosi in un mostro dagli occhi verdi fiammeggianti e due enormi corna.

Lui l'amava da impazzire, avrebbe fatto di tutto pur di sposarsela e costruire una nuova famiglia.

Mia madre lo scoprì mentre faceva le pulizie di casa, aveva trovato una foto di loro due che consumavano, ci rimase davvero molto male.

Quando mio padre rientrò a casa dal lavoro, lei si avvicinò in lacrime e cominciò a parlare.

"Tu... mi hai tradita, non è così?"

"Cosa dici - disse lui facendo finta di non sapere nulla - non tradirei mai la donna che amo." la baciò sulla guancia.

"Allora, mi spieghi da dove viene questa foto?" la mostrò a mio padre e da lì cominciò a tremare dall'ansia.

"È evidente che quella è una foto ritoccata, non può essere vera..."

"Bugiardo - gridò piangendo e singhiozzando - sei stato infedele quindi, chiedo il divorzio."

Mio padre incrociò le braccia e si girò verso di me, ero dentro un grande box di vimini a giocare con la macchinina.

"Ok, però... la bambina verrà con me."

"Non puoi portare via mia figlia..."

"Zitta - la interruppe sbattendo un pugno contro la porta, lei sobbalzò dalla paura - lei è anche mia figlia, è giusto che resti con me e non con te."

Lei abbassò lentamente lo sguardo e si buttò a terra in ginocchio piangendo come se non ci fosse un domani, mio padre mi prese in braccio ed uscì di casa lasciando completamente sola mia madre.

Non potei perdonarlo per averla lasciata sola in lacrime, non ho un ricordo di lei.

Appena vedo una fiamma, non faccio altro che ripensare a quel momento.

Non posso non piangere.





Fine

   
 
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