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Autore: Freez shad    19/07/2016    4 recensioni
Séguito de "Il sorriso di Shadow"
Come Sonic cerca di vendicarsi di Shadow con un....piccolo scherzo.
Si profilano guai all'orizzonte per il riccio nero.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amy Rose, Cream the Rabbit, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sonic vs Shadow'
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Un nuovo giorno era iniziato; il sole aveva già da diverse ore fatto capolino, irradiando il suo intero dominio su tutta Mobius, ridestando l'intera popolazione dalle braccia di Morfeo riportandoli nella vita quotidiana.
Questo comportava che, ogni abitante del pianeta, ricominciasse la propria attività; i capifamiglia con il loro lavoro; i bambini a giocare nei parchi con i loro coetanei; mentre le madri, come guardiane della loro salute, li controllavano tenendosi reciprocamente compagnia e raccontandosi pettegolezzi o novità. 
C'era anche chi invece, contrariamente alla maggior parte delle persone, preferiva isolarsi, allontanarsi da chiunque non gli permettesse di raggiungere quella serenità e tranquillità che continuamente andava cercando; perché questo era ciò che Shadow voleva....la pace.

Improvvisamente il ricettore posizionato sul polso incominciò ad emettere il suo caratteristico suono squillante, insistente, rendendosi impossibile da ignorare; glielo avevano dato in dotazione alcuni esponenti della GUN in modo che, nel caso fosse servito un suo intervento per una situazione d'emergenza o fosse stato indispensabile per qualche rischiosa missione, risultasse sempre rintracciabile e reperibile.
Nonostante non fosse assolutamente favorevole, quel giorno, ad essere disturbato da degli sciocchi inetti come loro, alla fine decise di rispondere alla chiamata, ricordandosi della sua personale promessa riguardante il mantenimento della giustizia e della pace.
Sicuramente, rispondendo, avrebbe conversato con qualche pavido dipendente che, sventuratamente, aveva ricevuto l'incarico di contattarlo e subire le sue conseguenti ire,

<< Pronto, qui Shadow! Chi è che rompe? >> chiese il riccio nero scocciato,
<< Allegro e gentile come sempre, vero Shadow? >> con queste poche parole, poteva tranquillamente escludere qualsiasi agente GUN,
<< Ripeto, chi rompe? >>,
<< Sono Amy, >> 'La mocciosetta rosa? E come ha avuto il mio numero' << non mi riconosci? >>.
Effettivamente era difficile da intuire, infatti la sua voce gli risultava strana....alienata, come se non fosse sua, ma certamente non erano particolari degni dell'attenzione di Shadow,
<< Cosa c'è? >>
<< Ho bisogno d'aiuto. Devi venire subito a casa di Vanilla! >>,
<< Il mio aiuto? E da quando lo chiedi a me piuttosto che a quell'idiota di Sonic? >>,
<< Prima di tutto lui non è un'idiota, e secondo non ho potuto chiederglielo perché impegnato a scoprire se Eggman sta preparando un nuovo piano di conquista, o anche solo per deriderlo un po'. Sai com'è fatto! Ti prego, non ti disturberei se non fosse importante >> concluse con tono melenso,
<< E va bene, arrivo subito! >> rispose Shadow, rassegnato,
<< Perfetto, ci vediamo fra dieci minuti >>.


'Dieci minuti? Chi pensa chi io sia?'




Il tempo di un Chaos Control, circa dieci secondi dopo, e il riccio si ritrovò proprio di fronte alla casa indicata a bussare con forza.
<< Eccomi, eccomi! Non c'è bisogno di sfondare la...... >> la riccia rosa si dovette però interrompere alla vista dello sguardo serio del riccio nero << Shadow?! Che ci fai qui? >>,
<< Pensi forse che sia solo Sonic a poter spostarsi rapidamente da un posto all'altro? >> chiese severo << E ora dimmi di cosa hai bisogno? >>,
<< Bisogno? Di cosa avrei bisogno? >>,
<< Vuoi dirmi che sono venuto fin qui, a sprecare del tempo, senza che tu avessi realmente bisogno d'aiuto? >>,
<< Bhe, in verità qualcosa ci sarebbe. Vedi, la madre di Cream è andata a portare delle erbe mediche ad una sua amica malata e così mi ha chiesto di badare a sua figlia per un po. Ma il problema è che mi sono dimenticata dell'appuntamento con Sonic di oggi. Gli avevo promesso di preparare una torta, ma non ho gli ingredienti necessari, perciò... >> fece guardandolo di sottecchi,
<< Vuoi che li vada a prendere io al mercato? >> chiese sbigottito,
<< No, assolutamente no! Vorrei solo che fossi tu a sostituirmi con Cream >>,
<< Cosa? Neanche se mi pagassi con tutti i gioielli di Rouge, accetterei >> detto questo, il riccio striato fece per andarsene << Non li sopporto i bambini con le loro grida, i loro piagnistei e......tanto altro ancora >>,
<< Oh andiamo! Cream non è così e tu lo sai >>.

Ma Shadow non sembrava intenzionato a cedere, né tantomeno ad ascoltarla oltre; gli diede le spalle e, estraendo il proprio verde smeraldo, si preparò a teletrasportarsi altrove; Amy, intuendone l'intenzione, gli corse rapidamente incontro e, prima che lui riuscisse a pronunciare la formula, riuscì a strapparglielo di mano,
<< Come osi, mocciosetta? Ridammelo subito! Tu non hai idea dei guai in cui ti stai cacciando >> la minacciò iniziando ad avvicinarsi a lei,
<< Fermo dove sei! >> gli rispose la riccia rosa, allontanandosi e posizionandosi come esperta battitrice di baseball dove, al posto della mazza, vi era il martello Piko, che aveva evocato, usando lo smeraldo come palla << Se fai anche solo un altro passo, lo scaglierò così lontano da fargli raggiungere la stratosfera >>.
Era una cosa fattibile e Shadow lo sapeva bene; come sapeva che neanche la sua velocità gli avrebbe consentito di raggiungerla in tempo e impedirle di lanciare quel prezioso e potente minerale lontano da lui, rischiando di finire in mane sbagliate.
Come quelle del dottor Eggman per esempio.
Non poteva rischiare una cosa simile.

<< Va bene, accetto! >> rispose rassegnato << Posso assicurarti che tu e quel faker formereste una bella coppia. Una coppia d'approfittatori rompiscatole >> parole dure, che però non toccarono minimamente la riccia, già euforica per la soluzione trovata
<< Cream! Per favore potresti venire un momento >>.
Al suo richiamo, la piccola coniglietta scese in fretta le scale ed entrò nel piccolo soggiorno dove si trovavano i due ricci,
<< Piccola, purtroppo mi devo assentare per un po. Però ho trovato qualcuno che sarà felice di stare con te >> 'Spudorata bugiarda' << Comunque non ci metterò molto, va bene? >> la piccola Cream, contrariamente alle aspettative di entrambi, sembrò persino felice di quella sostituzione,
<< Certo, a me piace il signor Shadow! È così buono in fondo, per me sarà un piacere passare un po di tempo con lui >>.

'Buono'; gli erano stati dati molti appellativi, ma mai quello di buono; certo, aveva collaborato e salvato il pianeta più volte ma nessuno si era mai degnato di etichettarlo con quel semplice e al contempo complicato aggettivo; e la cosa sembrò sconvolgere anche Amy che, con fatica, riusci a parlare
<< Bhe....se a te va bene.....insomma, se ne sei sicura......io allora vado. E a proposito, Shadow.. >> disse rivolgendosi al riccio nero, mostrandogli segretamente lo smeraldo che aveva in mano e ponendoselo nel proprio corpetto << ..vedi di fare tutto ciò che a Cream andrà di giocare. Altrimenti, lo sai vero? >> e senza aggiungere niente, corse fuori dalla porta in direzione del mercato.
In principio, rimasto solo con quella piccola e ingenua creatura, Shadow non poté fare a meno di osservarla con un velo di perplessità prima di poter riuscire a parlare,
<< Allora, cosa vuoi fare? >>,
<< Mmh...Amy e io stavamo per prendere il tè in camera mia, se vuole può prendere il suo posto >> chiese timidamente la piccola leporide
<< Non c'entra niente la questione del volere, dato che "devo" farlo >>,
<< Cioè? Cosa intende signor Shadow? >>,
<< Niente! Forza, portami a prendere questo tè >> le rispose scocciato,
<< Davvero? Così posso approfittarne per farle visitare la casa! >>.
Così, stringendolo e tirandolo per la mano, la coniglietta si improvvisò sua anfitrione guidandolo alla visita dell'intera casa; alla fine, dopo diverse stanze, il riccio si poté "accomodare" su di una piccola sedia, davanti a d'un altrettanto piccolo tavolo, nella rosea stanza di Cream; il riccio si accorse subito di non essere l'unico commensale in quanto, attorno al tavolino, notò la presenza di tre deliziose e curate bambole di porcellana,
<< Signor Shadow, vorrei presentarle tre mie amiche che ci faranno compagnia: Lulu, Kitty e Milly. La prego, se non la disturba, di indossare questo >> disse porgendogli un antiquato cilindro << Mi pare molto adatto per un incontro così formale, cosa ne pensa? >> sinceramente interessata della sua opinione,
<< Adattissimo! >> confermò a denti stretti,
<< Ne sono felice, ma adesso scusatemi. Mi devo assentare per andare a preparare il tè >>.

Appena la piccola se ne fu andata il riccio, sempre col cilindro nero in testa, prese una bambola fingendo un dialogo con lei
<< Allora signor Shadow, si sta divertendo? >>,
<< Non prendermi in giro Milly! Sai bene quanto me che questa è un'umiliazione tremenda per la mia reputazione >>,
<< Andiamo, pensa al favore che ti ha chiesto... >>,
<< Chi? La persona che mi ha chiamato e ha finto di essere Amy. Tu non eri con noi di sotto, ma ho notato perfettamente la sorpresa di quella lunatica riccia quando le ho parlato del favore richiesto. Qualcuno deve avermi imbrogliato, facendomi fare..... >>; un'improvvisa e familiare risata echeggiò nella stanza.
Incuriosito, quanto adirato da quella che sembrava essere una presa in giro, si sporse dalla finestra della cameretta notando, su di un ramo dell'albero di fronte alla casa, l'odiato riccio blu intento a spiarlo piangendo dal ridere,
<< Faker, che ci fai qui? Non dovevi essere.....Aspetta, sei stato tu a chiamarmi, vero? >> domandò infuriato << E non mentirmi perché soltanto tu potevi essere a conoscenza di questo numero >>.
Effettivamente lui era il solo, oltre alla GUN, a poterlo contattare in quel modo dato che più volte, forse anche troppe, si erano dovuti alleare per sconfiggere il pericolo di turno,
<< Va bene, non mentirò. Sono stato io >> ammise, spudoratamente sincero,
<< E perché lo hai fatto? >>,
<< Perché cosi ci penserai due volte prima di usare la mia faccia per otturate il gabinetto di un supermercato. Te lo ha mai detto nessuno che "chi la fa l'aspetti! >>; la risposta non poté esistere in quanto se Cream, che era appena tornata, l'avesse sentita ci sarebbe rimasta tanto traumatizzata da smettere di crescere,
<< Oh, salve signor Sonic! >> fece la coniglietta notandolo << Che piacere vederla, si vuole unire a noi? Ho anche dei pasticcini da servire col tè >>,
<< No, ma fa come se avessi accettato. Purtroppo ho un impegno a cui non posso mancare, sarà per la prossima volta >> disse, ma prima di andarsene un'idea li balenò in testa con così tanta insistenza da non poter essere ignorata << Ah, prima di andare devo dirti che il signor Shadow mi stava confessando del suo imbarazzo nell'essere l'unico maschio al tuo piccolo....party e voleva sapere se fossi disponibile a travestirlo in modo da sentirsi più a suo agio >> 'Ti odio Sonic. Ti odio fino alla morte, la tua',
<< Sul serio? Ma certo che lo sono, andiamo! >> fece entusiasta tirandolo per il braccio verso la camera della madre.


'Com'è stato possibile? Io, la Forma di vita definitiva; colui davanti al quale tutti tremavano; il più forte e potente, capace persino di bloccare il tempo, ridotto in questo modo da una ragazzina che ancora puzza di latte materno'.
Chiunque lo avesse visto, non poteva che essere d'accordo col suo pensiero:
Cream gli aveva fatto indossare un completo azzurro, con le spalline cotonate, munito di una lunga gonnella bianca, stretta in vita da una fascia verde con un grosso fiocco posizionato dietro la schiena; infine gli aveva ricoperto la testa di treccine, formandole con i suoi striati aculei,
<< Così mi sembra perfetto signor Shadow! Provi a guardarsi allo specchio >>,
<< No >> rispose semplicente, con tono duro, volendosi evitare un trauma simile << Non ne ho voglia! >>
<< D'accordo, però ora andiamo fuori nel giardino sul retro. Vorrei farle una bella collana di fiori, magari con delle margherite >>.

Dopo essersi assicurato dell'assoluta assenza di testimoni Shadow, seppur riluttante, fuoriuscì accompagnato da quella sua minuscola carceriera per farsi "abbellire" con la sua collana floreale; purtroppo la coniglietta finì per prenderci la mano riempiendolo completamente di collane, braccialetti, cavigliere, cerchietti e altro ancora, fatti completamente di fiori,

'Dannazione! Ma quanti fiori ha questo giardino? Almeno, se la fortuna mi assiste, non c'è nessuno a vedermi concia....'

Ma la fortuna non lo stava assistendo; al di sopra di lui, in cima al tetto, il sadico riccio blu lo stava spiando contorcendosi dalle risate che chissà per quale ragione erano udibili solo da lui,

'Maledetto facker, allora è questo l'impegno che dovevi assolutamente raggiungere. Volevi continuare a prenderti gioco di me!'

La sfortuna però, quando punta il proprio obbiettivo, si concentra accanitamente su di lui; poco dopo fece il suo arrivo anche Amy, accompagnata da Vanilla e Rouge,
<< Cream, sono tornata! Adesso possiamo finire di prendere il tè insieme e.....Shadow? >> domandò sorpresa << Sei tu? >>,
<< Se ti azzardi a dire qualcosa o anche solo emettere un semplice risolino, giuro che dimenticherò di avere a che fare con una ragazza, sono stato chiaro? >>.
E fece bene ad avvertirla, perché tutte e tre stavano trattenendosi dallo scoppiare dal ridere alla vista di quella scena assolutamente assurda; non poteva saperlo, ma ai loro occhi appariva come una folta pianta floreale da tanto che ne era rivestito,
<< Eddai Shadow, in fondo non stai così male anzi, sono sicura che vinceresti a qualsiasi concorso per miss primavera >> lo provocò Rouge ricevendo una gelida occhiata dall'interessato,
<< Coraggio Cream! Penso che ti sia divertita abbastanza, adesso porta il signor Shadow dentro e aiutalo a risistemarsi >>,
<< Si mamma >>,
<< Un momento! Amy, ho mantenuto gli accordi, adesso rispetta i tuoi >> disse serio il riccio nero, porgendo la mano verso la rosa,
<< Ah già. Tieni! >> disse, restituendogli lo smeraldo dopo averlo prelevato dalla sua borsa,
<< Bene! Adesso dovrò anche lavarlo >>,
<< Cosa? Non ti permettere! >>





<< Ascolta, mentre stavo facendo compere ho incontrato Rouge che gironzolava tra le varie botteghe al che, vedendomi col tuo smeraldo, mi aveva chiesto spiegazioni che io ho dato. Capito tutto, ha preferito riaccompagnarmi a casa perché curiosa di vedere come te la fossi cavata con una bambina e, nel ritorno, abbiamo anche incontrato Vanilla che si è unita a noi >> concluse la spiegazione Amy << Perciò, come avrai capito, non c'è stata alcuna cospirazione ma solo casualità >>,
<< D'accordo, voglio crederti >> fece convinto Shadow << Ma non vi passi per la mente di raccontarlo a qualcuno. E questo vale anche per te piccoletta >>,
<< Va bene, ma non si è divertito? >>,
<< Certo, solo che è troppo timido per manifestare il suo entusiasmo >> intervenne Rouge, facendo quasi ringhiare il riccio nero,
<< Oh, va bene! >> affermò soddisfatta Cream, prima di tornare nella propria camera.
Al momento di andarsene, a Shadow vennero in mente le sguaiate risate, che ancora echeggiavano nelle sue orecchie, di facker così, rivolgendosi sussurrando a Vanilla, chiese
<< So che lei prepara medicinali con le erbe, è corretto? >>,
<< Certamente, perché? Sta male? >> rispose al suo stesso modo,
<< No, ma un mio amico avrebbe bisogno di un potente lassativo che sia però anche insapore. Ne ha qualcuno? >>,
<< Certo, glielo prendo subito e lo consideri pure un regalo per il disturbo >>.





Una volta in strada Shadow, accompagnato da Rouge, raggiunse Amy che si stava dirigendo verso casa sua
<< Amy, tu mi avevi detto che dovevi preparare un dolce per Sonic >> chiese con aria d'indifferenza, scatenando la curiosità della pipistrella << Allora penso che questo serva più a te che a me. Si trattano di erbe dolcificanti che si usano nella pasticceria, Vanilla ha voluto sdebitarsi regalandomene un po', ma io non so che farmene >>,
<< Davvero? Oh, grazie Shadow. Corro subito a casa per prepararlo >>
Una volta che la riccia rosa fu lontana, la pipistrella chiese perplessa al compagno di missioni,
<< Ma quelle non erano per il tuo amico malato? E poi non si trattava di erbe dolcificanti, ma lassative >>,
<< Così hai sentito tutto >> fece serio,
<< Sono una spia lo sai, ma non cambiare discorso e rispondi alla mia domanda. Perché hai mentito? >>,
<< Non ho mentito. Quelle erbe sono davvero per curare una malattia, quella della presunzione e del prendere per il sedere chi vuole essere lasciato in pace >> poi, voltandosi sorridendo sadicamente, guardò il riccio blu che pisolava ancora sul tetto della casa di Vanilla << Ma penso che, dopo il dolce, la smetterà di rompere. E io sarò lì a gustarmi la scena >>


N.d.A. Possibile che Sonic non capisca che il riccio nero non va provocato? Chissà se così capirà.
Saluto chiunque leggerà e mi darà una sua opinione. 

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