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Autore: inulena    20/07/2016    9 recensioni
(IN REVISIONE GRAMMATICALE)
*tratto dalla storia*
-baciami, dannazione, ho detto baciami!- urla, ma io non lo ascolto nemmeno, ormai le sue parole non raggiungeranno mai più il mio cuore.
-hai avuto tutto il tempo per farmi questa richiesta e solo adesso ti decidi? solo adesso che non ne hai più nemmeno il diritto- vedo il dolore sul suo volto e la cosa mi fa piacere. mi allontano da lui e lo sento sussurrare.
- torna da me... Kagome!-
Genere: Azione, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pov's Sesshomaru


Non è più lei, lo vedo dagli occhi, lo sento fin infondo alle ossa. È lei, ma non è lei. Non è più Kagome, la regina dei demoni, è solo... Kagome.
“sei tornata” sia lei che io sappiamo che con questa frase non intendo dalla morte, ma che la vera Kagome, la Kagome che Inuyasha ama, è di nuovo qui.
“si” Kagome si avvicina. I movimenti sono gli stessi, il portamento, il modo in cui si appoggia alla balaustra, il suo profumo. Tutto è identico, tranne gli occhi.
“come?” . Gli occhi marroni di Kagome si posano su di me. Sono diversi, non gli riconosco.
“ho sconfitto la parte maligna della sfera, io sono sempre stata dentro la Kagome che conoscevi tu. Non sono mai morta. Ero solo addormentata”
“ma allora...”
“mi dispiace Sesshomaru, la Kagome che conosci tu è morta davvero” sento per la seconda volta nella giornata il terreno mancarmi da sotto i piedi. Il sollievo della speranza che mi si era presentata davanti è durata così poco che penso di essermela solo immaginata.
“lei era parte integrante della sfera malvagia, è morta insieme ad essa” spiega Kagome.
“non ti credo” la mia voce è incredula.
“non ti credo... come può una cosa così maligna come la sfera, arrivare a migliorare la vita degli altri. Kagome ha migliorato la vita di tutti noi”
“questo ha potuto farlo solo grazie a te, all'amore che gli hai trasmesso” . Sento che sto per vomitare. È morta... è morta davvero. “l'amore cambia Sesshomaru, lo fa davvero”. Comincio ad odiare questa brutta copia della mia Kagome. Perché lei è qua e Kagome è morta. Chi è?
“non è giusto” le dico.
“lo so, perché io e no lei? Destino presumo... io sono capitata nel lato vincente della sfida, lei no”
“questo è crudele”
“questa è la vita... capitiamo per caso in delle sezioni, che solo in seguito si riveleranno giuste o sbagliate”
“no... non è così... lei sarà anche capitata nella parte sbagliata ma le sue scelte erano tutte votate al bene” mi allontano da lei, che intanto si è messa a ridere.
“troppo bene uguale al male è, e qualche volta, il male, il bene porta in sé” mi volto.
“e questo cosa sarebbe?”
“una risposta”. Non voglio più parlare, voglio solo scappare. Allontanarmi da tutto questo. Ho la certezza che lei sia morta, adesso tutto quello di cui ho bisogno è starmene da solo.
“lei ti amava Sesshomaru, ti amava davvero” La voce dell'estranea mi costringe a voltarmi.
“tu come lo sai?”
“io ero dentro di lei”
“tu non sai quello che provava per me”
“certo che lo so”
“NO, NON LO SAI!” scoppio. Arriva come un eroina, si prende il merito di Kagome, di quello che ha costruito, vuole farmi credere che sa tutto su quello che eravamo, ma non lo sa. Non lo può sapere. Lei non era li quando ci abbracciavano, ci baciavamo. Lei non si deve nemmeno permettere di avere la presunzione di sapere tutto. La finta Kagome viene verso di me. Indietreggio. Ho paura. Ho paura di lei.
“mi dispiace Sesshomaru”. I suoi occhi sono puntati nei miei. Sembrano sinceri.
“mi dispiace” mi ripete prendendomi il braccio.
“non me ne faccio niente del tuo dispiacere. Kagome è morta e tu sei viva. Il destino sembra che abbia tirato un po' troppo dalla tua parte” detto ciò strattono il braccio e spicco il volo. Voglio stare da solo. Non posso scappare, sono un re adesso, ma posso prendermi cinque minuti di pausa.


 

Pov's Inuyasha

“Miroku se non levi gli occhi di dosso a quelle donne demone giuro che non ti sposo e non darò alla luce i tuoi figli”
“ma amore mio.... come faccio?” Miroku guarda prima sua moglie, poi le principesse dei vari clan.
“ci sono tanti pesci in mare, come faccio a non pescare?”
“non pescherai più senza la tua canna” gli occhi di Miroku si spalancano.
“donna della mia vita” dice abbracciando e baciando Sango che intanto lo insulta e cerca di levarselo di torno, sempre con il sorriso. Sorrido a mio volta davanti alla bellissima scena. È bello essere innamorati. L'ho provato sulla mia pelle.
“Inuyasha” Miroku viene verso di me con un bicchiere stracolmo di Saké in mano. Me lo pone davanti.
“bevi caro amico” mi intima.
“no” respingo il bicchiere.
“dai” riprova.
“lasciati un po' andare. Stanotte di festeggia. AL RE BIANCO” urla alzando il bicchiere.
“AL RE BIANCO!” tutti alzano i loro calici brindando al nuovo re.
“visto?” mi chiede. Sango sorride. Questa è la prima sera da quando è morta che mi sento felice e appagato. Sarà la vittoria, sarà che mi sono riappacificato con mio fratello, ma mi sento... felice. Dopo tanto tempo mi sento davvero felice.
“dai Inuyasha” mi intima anche Sango. Convinto da tutti loro, prendo un sorso di Saké ma solo uno.
“Bravo amico mio”. La serata continua. Tutti festeggiano il re bianco, re, che però, non è qui. Tutti lasciano perdere. Anche se Sesshomaru è il nostro nuovo re ha un lutto da superare e io so quanto duro può essere. Kagome è morta, la nostra regina è morta. E lui ha bisogno di tempo per realizzare e accettare la cosa. Come tutte le persone che hanno perso una persona amata.
“dai Inuyasha, divertiti!” Miroku cerca di farmi partecipare, ma tutto questo non fa per me. Non sono mai stato bravo a socializzare. Non ho mai socializzato in generale.
“scusa Miroku” mi alzo.
“ma come...” cerca di bloccarmi ma gli lancio uno sguardo che lo zittisce. Passo dietro a Sango posandogli una mano sulla spalla. Lei alza il viso e mi sorride. Ho bisogno di aria. Molti capi clan parlano e si divertono. Ballano insieme alle proprie consorti o con le donne demoni. Cerco di farmi strada attraverso i vari corpi. Devo arrivare alla terrazza il prima possibile altrimenti credo di morire. Ho urgente bisogno di aria. Esco. Finalmente. Il vento mi scompiglia i capelli. Respiro a pieni polmoni. Questa terrazza. L'ultima volta che ci sono stato ho provato a capire Kagome; o almeno, quello che era diventato. Ancora non ero riuscito a capire che la mia Kagome era morta, che se ne era andata. Ancora vivo nella speranza di poterla rivedere un giorno. Ma poi ho capito. La rivedrò solo quando morirò. Chiudo gli occhi. Aspiro l'aria. È fresca. Gli occhi ancora chiusi.
Sento un leggero tocco sulle labbra.
Talmente leggero che non mi rendo contro nemmeno se è successo. Apro gli occhi. Davanti a me due occhi color cioccolato. I suoi occhi. Mi sorride. Gli sorrido. Sfiora di nuovo le mie labbra.
“Inuyasha” sussurra. La bacio di nuovo.
“sei davvero tu?” le chiedo prendendole il piccolo volto tra le mani.
“si” sorride. I suoi occhi sono piene di lacrime. lei è qui. Sto sognando. Mi abbraccia. Mi stringe forte a se come se potessi sfuggirgli, quando fin'ora è sempre stata lei a sfuggirmi. Ricambio l'abbraccio.
“mi sei mancata” le dico. I suoi capelli. Il suo profumo, lo stesso di prima.
“anche tu” mi sussurra.
“come è possibile?”. continuo a toccarla. Lei è viva. Non è un sogno, è davvero qui, la posso davvero toccare.
“ho sconfitto la sfera... ho sconfitto il male, tutto il male”. Sesshomaru. Il primo pensiero fa a mio fratello. Ci siamo innamorati paradossalmente dello stesso corpo ma non della stessa persona, e lui è quello che ci ha rimesso.
“mi dispiace per tuo fratello”. Si, è la mia Kagome, sempre preoccupata per il bene degli altri.
“non pensiamoci adesso... tu sei qui, sei tornata”. L'abbraccio sollevandola. Lei ride. Ohh.. quanto mi è mancata la sua risata. Quanto mi è mancata lei. È tornata da me e non sono mai stato più felice di così.
“mettimi giù Inuyasha” urla ridendo.
“mi soffochi”. La sto stringendo un po' troppo, ma ho davvero paura che da un momento all'altro possa volare via.
“mi hai fatto preoccupare, mi hai ucciso e poi mi hai riportato in vita” gli dico fermandomi. Lei piano piano ritorna con i piedi per terra, strusciandomi addosso.
“mi dispiace. Ho preso molte decisioni sbagliate. Non ho fermato cose che potevo fermare. Ho aiutato la sfera inconsapevolmente, sono stata una sciocca e mi vergogno per questo” i suoi occhi sono lucidi.
“tutto quello che posso dire è che mi dispiace... mi dispiace davvero”. Dice tutto ciò con il volto riverso verso terra. Si vergogna. Con due dita le alzo la testa facendo si che i suoi occhi incontrino i miei.
“tu non hai nessuna colpa. Sei riuscita ad estirpare il male. Sei tornata da me. Ecco la cosa veramente importante” le dico. Lei annuisce. Lo vedo che non è convinta ma adesso la felicità di essere insieme supera di gran lunga la ferita provocata dal dolore. Per tutto il tempo che staremo insieme mi impegno a curare questa ferita. Per sempre.
“Inuyasha se non torni di là ti ci porto a suonate nel cu...” Miroku esce con una bottiglia in mano. Barcolla leggermente e ferma la frase quando vede la magnifica creatura tra le mie braccia. La bottiglia gli cade dalle mani. Apre e chiude gli occhi, se li strofina, per poi riaprirli e richiuderli.
“AHHHHHH KAGOME!” urla correndo verso la nostra direzione. La lascio andare. Lei abbraccia Miroku.
”Divina Kagome”
“Miroku” risponde lei sorridendo.
“è bellissimo riaverti qui”
“è bellissimo essere qui”. Finalmente si staccano e si sorridono.
“giuro che se sei qui con una donna Miroku ti mando all'altro mondo” Sango esce infuriata. Si blocca quando vede Kagome. Stessa reazione del fidanzato.
“Kagome” dice.
“Sango” la saluta Kagome. Ancora non si sono abbracciate, cosa molto strana per due donne.
“pensavo che fossi morta, mi ero arresa all'idea” . La voce di Sango è fredda come il ghiaccio.
“ti devi ricredere, sono viva” La risposta di Kagome fa scoppiare in lacrime Sango che non trattenendosi più, corre nella sua direzione e l'abbraccia forte.
“Kagome”
“mi dispiace amica mia”. Continuano ad abbracciarsi. Adesso si, che siamo tutti felici.
“oh vieni qui” Miroku mi abbraccia.
“metti giù quelle manacce”
“ma dai amico mio, so che mi vuoi bene” Miroku cerca di attirarmi in una abbraccio ma io lo scanso. Ridiamo tutti. Sango con le lacrime agli occhi, Miroku mezzo ubriaco, Kagome bellissima e io contento di aver riottenuto indietro la mia vita.


 


 

Dieci anni dopo

Pov' Kagome

“Mamma, mamma” Sango si ferma a metà strada.
“che c'è”
“Yuri mi da noia”
“Mamma, mamma... Aimi mi tira i capelli
” “perché tu mi rubi i kimono”
“senti chi parla, rubafermacapelli” le due ricominciano a battibeccare, facendo sbuffare Sango.
“ok adesso basta” tuona facendo fermare le due bambine.
“tu restituiscigli i kimono e tu i fermacapelli... e imparate a condividere, siete sorelle non dovreste litigare” le due gemelle si guardono e dopo un paio di secondi di abbracciano.
“mi piaceva tanto quel fermacapelli, ma sta meglio a te”
“no, quel kimono sta meglio a te”. Sango sospira sconfitta mentre sistema gli ultimi lenzuoli sul filo. Intano io l'aiuto.
“grazie Kagome, non importa”
“certo che importa Sango, non puoi fare tutto da sola” la rimprovero.
“mi tocca, Miroku è fuori città”
“anche Inuyasha”
“sono insieme”
“come sempre” le due donne presero a ridere.
“chi gli divide quei due”. Kagome sorrise.
“però se non si sbriga, faremo tardi”. Sango annuisce guardando il cielo. Ormai il sole stà tramontando.
“i nostri sposi non sono conosciuti per la puntualità”. Sango finisce di stendere i panni.
“finito” dice soddisfatta.
“adesso andiamo a prepararci” annuisco. Sango mi saluta entrando in casa, seguita dalle due gemelle e dal piccolo di casa, mentre io mi dirigo verso la mia abitazione. I paesani ci hanno costruito una piccola capanna vicino al pozzo, quando siamo tornati. Inuyasha ha sbuffato, si è arrabbiato, ha cercato, pure, di interrompere i lavori, ma alla fine ha accettato il dono. Passo davanti ad un piccolo mausoleo. Kaede. Quando sono tornata nel villaggio avevo paura. Avevo paura che mi incolpassero della morte della vecchia Kaede, che respingessero Inuyasha e quindi anche Sango e Miroku. Ho commesso un errore, non ho potuto fermare la Kagome della sfera, a quel tempo il mio potere su di lei era ancora troppo debole, e la sua lama si è abbattuta su Kaede. Quando sono arrivata per mia fortuna ho trovato uno scenario totalmente diverso da quello che mi aspettavo. Gli abitanti ci hanno accolto con cordialità e gentilezza, tutti avevano capito che non ero la stessa che aveva commesso quelle uccisioni, tutti sapevano che quella non ero io. Accendo un bastoncino di incenso e prego per la sua anima.
“vi prego proteggetela” prego. Ormai il tramonto occupa con il suo colore l'intero cielo. È tardi. Mi avvio verso casa per prepararmi. Dobbiamo andare al castello, su invito speciale del Re bianco. Durante il tragitto incontro Kikyo insieme a Shippo, i quali mi salutano. Sono molto uniti. Arrivo a casa e Inuyasha mi saluta appoggiato allo stipite.
“moglie”
“marito” lo saluto baciandolo.
“pensavo che come al tuo solito saresti arrivato in ritardo”
“oggi no” ripose lui. Mi spoglio lentamente. Il suo volto è triste. Stasera rivedrà suo fratello dopo dieci anni. Molte cose cambiano in dieci anni.
“vieni” gli dico.
“andiamo a lavarci” gli prendo una mano e lo guido verso il bagno termale che abbiamo vicino casa.
“ho paura che sia ritornato quello di prima, che mi riconsideri un mezzodemone, indegno di essere parte della sua famiglia”. Mentre parla gli tolgo la veste del cane di fuoco.
“dopo quella sera, non abbiamo più avuto contatti, si è dedicato al suo governo, non volendo avere altri interessi, se non il suo regno”. Lo guido dentro l'acqua che, inizialmente, mi ustiona la pelle, ma alle quale, poi, mi abituo. Lui mi segue. Si appoggia ad una roccia e mi attira al suo petto racchiudendomi dentro le sue braccia.
“Sesshomaru è cambiato, anche se sono passati dieci anni. Sono sicura che l'aver combattuto insieme non ha fatto altro che rafforzare il vostro rapporto. Rendervi ancora più fratelli e uniti” lui posa un bacio sulla mia testa.
“desidero che sia così”. Stiamo dentro l'acqua per un tempo infinito fino a che non usciamo e iniziamo a prepararci. Una volta pronti usciamo dalla capanna e ci dirigiamo verso quella di Sango e Miroku, anche loro pronti.
“wuuuu come siamo eleganti stasera” ci prende in giro Miroku. Inuyasha fa un finto sorriso mentre io do un bacio sulla guancia a Sango.
“siete pronti?” gli chiedo. Loro annuiscono. Ritorniamo dove tutto è iniziato.


 

“siete i benvenuti al matrimonio del Re bianco, Sesshomaru primo, e di sua moglie, la regina dei fiori, Rin” un demone ci da il benvenuto quando arriviamo davanti al palazzo. Inuyasha annuisce, Sango imbarazzata mormora un “grazie”.
Entriamo dentro il castello che un tempo è stato mio. Tutto qui dentro è sempre sfarzoso, così lontano da quella che è la mia realtà attuale. Arriviamo davanti alle porte della sala grande. Questa sala è stata la protagonista della storia. Qui Kagome incontrò Sesshomaru, lo portò dalla sua parte, lo ammaliò, lo amò e poi morì in nome di quell'amore. È stata la protagonista silenziosa di una storia d'amore destinata fin dal momento in cui era nata a cadere.
“siamo arrivati” enuncia Miroku. Sango annuisce, mentre io prendo la mano di Inuyasha
“tranquillo”
“ti amo”
“ti amo” gli rispondo. Aprono le porte e come sempre la sala è illuminata a giorno anche se fuori è buio. Vedo tutti i capi clan vestiti di bianco. Tutto è bianco, fatta eccezione per i pochi colori dei fiori. Le tende sono bianche, le tovaglie... tutto è bianco... come la stanza di Kagome. Scendiamo le scale, la mano di mio marito sempre racchiusa nella mia.
“non me la ricordavo così grande” esclama Miroku.
“forse perché eri troppo ubriaco per ricordartela”
“ah ah ah... ne ho sposata una davvero simpatica” Sango ride mentre Miroku le da una spintarella. Inuyasha sorride, ma il sorriso svanisce piano piano quando vede arrivare il Re bianco. Sesshomaru arriva in tutto il suo splendore. È vestito di bianco, la sua espressione è più dolce di quanto ricordavo ma nei suoi occhi c'è comunque del dolore. Insieme a lui, appoggiata con grazia alla sua mano destra arriva Rin. È vestita completamente di arancione con una piccola coroncina di orchidee arancioni.
 È diventata più grande e sempre più bella. Inuyasha è teso e mi stringe la mano sempre più forte.
“fratello” Sesshomaru arriva davanti a Inuyasha abbracciandolo. Finalmente mio marito mi lascia la mano, la paura si allontana dai suoi pensieri.
“fratello” ripete Inuyasha abbracciando il Re bianco.
“sono contento di vedervi qui per le mie nozze” Sesshomaru ci guarda uno ad uno. Arrivando anche a me. I suoi occhi si soffermano. So che gli ricordo Kagome, la sua Kagome. La rivede in me e questo lo sta facendo soffrire. Rin sembra accorgersene e attira la sua attenzione.
“Padron Sesshomaru che ne dite se facciamo ballare i nostri ospiti d'onore?” Sesshomaru annuisce, sorridendo leggermente.
“che ne dici cognato?” Rin invita Inuyasha a ballare, con un dolce sorriso. Inuyasha mi guarda e io annuisco piano piano.
“certo” Inuyasha e Rin incominciano a ballare. Sento gli occhi di Sesshomaru addosso.
“vieni con me” dice solamente. Si avvia verso la terrazza. Lo seguo.
“l'ultima conversazione che abbiamo avuto non è stata delle migliori” cerco di far conversazione.
“no” taglia corto lui. Ho capito. Sto zitta. Alla fine della terrazza noto una scala che scende verso un largo giardino.
“questa è nuova” mi dice indicando la scala. Annuisco. Ci inoltriamo nel verde. Aiuole, alberi, labirinti, un giardino ad opera d'arte. “siamo arrivati” annuncia poco dopo. Noto una serra bianca, con dentro tutti i fiori più belli e rari che esistano al mondo.
“l'ho costruita per lei” dice Sesshomaru.
“ho cercato di onorare la sua memoria. Questa diciamo che è la sua tomba” continua. Giro intorno alla costruzione. È imponente, bella e classica. I vetri la incorniciano e la esaltano. Quando arrivo nella parte più esposta la mare però mi blocco.
“ho dovuto appellarmi a tutta la mia memoria per elencare le sue caratteristiche al vetraio... ma credo che sia venuto un bel lavoro”. La parte che da sul mare della serra è completamente coperta da un ritratto di vetro colorato di Sesshomaru e Kagome. Lui la sta stringendo, vestito di nero, mentre lei con i capelli al vento è vestita di bianco e si sta facendo trascinare dolcemente da lui. Le loro fronti si stanno toccando, i loro occhi sono chiusi, come per assaporare appieno la vicinanza. La cosa più romantica però è che sono uniti insieme dal filo rosso del destino. 
“tu che eri parte di lei... volevo sapere... gli sarebbe piaciuto?”
“si”. Piango per la situazione. Darei tutto per farla riviere, per dare un po' di felicità a questo demone che ha dato tutto, ed è ancora disposto a dare.
“sono felice con Rin” dice di punto in bianco.
“quando sono con lei, le ferite si richiudono”
“hai mai dimenticato Kagome”
“lei è la mia regina... non mi scorderò mai della mia regina”


 

THE END.

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SPAZIO AUTORE
Siamo arrivati alla fine... piangooooooo. Mi dispiace tantissimo finire questa storia, è stata la prima che ho pubblicato e ci tengo particolarmente. Ringrazio tutti quelli che hanno letto, recensito, seguito e soltanto iniziato a leggere la mia storia. Esiste solo grazie al vostro sostegno ed è per voi che l'ho scritta. Grazie davvero di cuore. Fatemi sapere che ne pensate anche di questo ultimo capitolo, è stato uno strazio e allo stesso tempo una gioia scriverlo. L'immgine iniziale è la vetrata della sera che Sesshomaru fa costruire in onore di Kagome. Il disegno non è mio ma di un'artista molto brava che ho trovato su Deviant art. L'artista si chiama Cati-Art. Scusatemi per l ritardo ma il cavo dell'alimentazione per il computer si era rotto e non mi si accendeva più niente. Che altro dire... Grazie per l'attenzione e l'amore che avete dimostrato verso la mia storia e nulla.... 
Baci,
Inulena 

   
 
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