BACI NASCOSTI

Frank la bacia con urgenza e la spinge verso il muro. 
Karen geme contro le sue labbra e gli tira i capelli. 
Non sa se è lui a sollevarle la gonna o se invece ha fatto tutto da sola. Non le importa. 
Frank le posa una mano sulla bocca. Nessuno li deve sentire. Non sarebbe proprio il caso. 
Karen è una giornalista rispettata dopotutto (o comunque lo sarà un giorno) e Frank...beh, Frank è un latitante. 
Quindi meglio che nessuno li scopra. 
Karen gli morde il palmo per soffocare l'ennesimo gemito mentre Frank entra dentro di lei con una sola spinta. 
Dio, Karen sa che nessuno li dovrà mai scoprire, che quello - scopare - non lo dovrebbero proprio fare. Specie non nel suo appartamento, con almeno tre poliziotti fuori dalla porta ed altri tre nel parcheggio. 
E Karen sa anche che l'uomo che si spinge dentro di lei è un assassino. 
Un Punitore. 
Lo sa eppure va incontro ad ogni suo movimento con ardore. 
La verità è che a Karen quello che Frank ha fatto importa il giusto. O meglio, le importa, ma preferisce vedere la cosa dal punto di vista di lui. 
Il punto di vista di un uomo solo che ha perso tutto ancora prima di ritrovarlo. 
Un uomo che forse non è proprio il tipo giusto di cui innamorarsi. Non che lei lo ami, comunque. 
Diciamo che le piace stare con lui, ecco. Le piace chi diventa, quando è con lui. 
Una Karen tutta nuova. 
Più impavida, più sfrontata, più sicura di sè. 
Ecco, sì, è questo, si dice mentre l'orgasmo la travolge. 
Solo questo.