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Autore: I_love_villains    22/07/2016    2 recensioni
Dedico questa fan fiction a Becky313, che ha sempre desiderato una storia in cui i suoi sogni su Jack si avverano. Spero piaccia anche a voi.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eyeless Jack, Jeff the Killer, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eyeless Jack si sistemò la maschera, prese il bisturi e uscì con le mani in tasca, pronto per la notturna caccia. Camminò sempre sul lato più buio delle strade, cercando di farsi notare il meno possibile. Quando fu in periferia, decise di entrare in una casa e assaggiare finalmente un rene italiano.
Quello era il primo giorno che passava in Italia, più precisamente a Napoli. Ce n’erano di cose da vedere, anche per un senz’occhi.
Jack finì con la sua preda, constatando che le persone, qualunque fosse la loro nazionalità, si comportavano allo stesso modo quando giungeve la loro ora. Uscì di nuovo, non ancora sazio. Strada facendo, si chiese se sarebbe stata una buona idea mettere qualcuno di quei succulenti organi da parte per poi farsi una pizza ai reni. Ne avrebbe parlato con Jeff, in vacanza con lui. Non che si aspettasse un consiglio dal killer, ma almeno avrebbero avuto un nuovo argomento di conversazione.
E. J. entrò in una seconda casa. Stavolta dovette lottare un po’ di più, ma tutto filò lo stesso liscio come l’olio. “Ancora una e poi a letto” pensò mentre si dirigeva all’albergo. Dopo qualche isolato si fermò a fare la conta delle abitazioni per scegliere in quale entrare. Si immobilizzò. Si sentiva osservato. Si guardò intorno, ma per strada non c’era nessuno. Si accorse allora di una ragazzina che lo fissava con occhi sgranati dalla sua finestra.
Cazzo, mi ha visto. Beh, ora so chi è la mia ultima vittima.
Jack si diresse verso la finestra. La ragazza indietreggio, sempre con la stessa espressione. Il killer ora era nella stanza. Si rese conto che sul volto della tipa non v’era dipinta paura. Era incredula, ma non spaventata. Jack ne fu sorpreso. La ragazza girò intorno a lui, toccò per un attimo la sua felpa e tornò di fronte a lui. Eyeless Jack le tappò subito la bocca. Non erano urla di orrore che tratteneva. Anzi, gli sembrava che stesse dicendo “Sei reale! Esisti! Mi stai toccando!” Il resto era incomprensibile. Jack decise di andare a capo di quella storia.
“Ora io ti lascio” sussurrò. “Ma tu non urli, altrimenti rinuncio a soddisfare la mia curiosità e ti uccido subito.”
La ragazza annuì, sorridente. E. J. la spinse sul letto.
“Come fai a sapere chi sono?”
“So tutto su di voi! Ma soprattutto su di te, mio amore!”
“Sssh, non urlare. Come, scusa?!”
Ma ora la ragazza si era zittita e lo contemplava tutta felice. Jack la fissò a sua volta: come conosceva tutti loro? Perché lo aveva chiamato mio amore?
“Io sono Becky” si presentò lei, come se lui le avesse chiesto il nome.
“D’accordo, Becky, come cavolo fai a conoscerci?”
“Su internet ci sono tutte le vostre storie.”
“Ah …”
“Ma basta parlare di cose futili. Vieni a farti un selfie.”
“No, io …”
Becky prese lo stesso il suo cellulare e scattò centinaia di foto in pochi secondi.
“Ehi, no, ferma! Metti via quel coso!”
La ragazza lo accontentò, tanto il materiale ce l’aveva. Cercò di abbracciarlo.
“Non credo tu abbia capito appieno chi sono.”
“Lo so perfettamente! Sei Eyeless Jack, figlio di Chernabog! Ti piacciono i reni e finalmente sei mio!”
“Ti ho detto di non urlare. Perché sarei tuo?”
“Perché io ti amo!”
“Mi … ami?”
“Sì, tantissimo!”
Jack non seppe che rispondere. Si lasciò abbracciare mentre rimuginava sull’accaduto. Becky lo distrasse dai suoi pensieri: “Perché sei a Napoli?”
“Vacanza in Italia.”
“Da solo?”
“No, c’è anche Jeff.”
Becky lo lasciò per battere le mani e strillare piano, emozionata: “Sì! Lo sapevo! Yaoi!”
“Chi altro sa di noi?”
“Migliaia di fans sparsi in tutto il mondo.”
Il killer fu colpito da quella prospettiva. Doveva avvisare gli altri.
“Questa visita è durata fin troppo” fece E. J. prendendo il bisturi.
“Il tuo bisturi! Hai già ucciso, vero? È pieno di sangue!”
“Sì, e visto che sei una mia fan dovrebbe essere un onore per te morire per mano mia.”
“Certo, ma … vivere è meglio. E poi hai bisogno di me.”
“Perché?”
“Beh … ti posso informare su ciò che sa la gente normale di voi …”
“Ben può reperire queste informazioni.”
“Ma è diverso dal nostro punto di vista!”
“…”
“E poi dove la trovi qualcuna che ti vuole il bene che ti voglio io?”
“… Sai fare la pizza?”
Stavolta fu Becky a restare senza parole.
“So come si fa, ma a farla proprio io non ci ho mai provato.”
“Voglio una pizza ai reni.”
“Significa che non mi uccidi?”
“Per ora. Ma non fare la Nina!”
Becky cercò di contenersi: il suo E. J. l’aveva risparmiata e voleva mangiare qualcosa cucinato da lei.
“Torno domani con i reni” si congedò il killer.
“Ti aspetto, Jack!”
La ragazza si stese, non riuscendo a chiudere occhio. Da lì a ventiquattro ore aveva un appuntamento con il suo adorato, che le aveva praticamente chiesto di preparare una cena romantica.
   
 
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