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Autore: HarleyHearts    23/07/2016    1 recensioni
Lyla ha sempre avuto una vita normale, come tante sue coetanee ventitreenni.
Viveva con la madre e la sorellina minore, in una piccola casetta a schiera a Washington, e divideva le sue giornate tra l’Università e i migliori amici Rebekka e Robert. Andava tutto bene nella sua quotidiana monotonia.
Almeno, era così prima di incontrare in ospedale il nuovo medico pediatra Ciel O’Konnor; 27 anni di pure bellezza canadese, e un passato traumatico alle spalle.
Da quel giorno, da quel lieve sfioramento di mani, tutto è cambiato drasticamente.
L’esistenza di un mondo che credeva impossibile, una guerra sanguinosa che durava da decenni, creature straordinarie... persino Alpha; tutte cose che travolgeranno la sua vita, come un fiume in piena.
Prima storia della serie “Diversi, Simili ed Uguali”
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 23
Capitolo 23
Lo studio dell'orso-tattoo.


Uscito da lavoro, Robert si diresse verso la sua esuberante macchinetta. Aveva venti minuti buoni per poter raggiungere l'ufficio di sua madre, Christine.
La donna lavorava come impiegata in un'agenzia assicurativa, a metà tra la banca e il municipio cittadino.
Aveva iniziato a lavorare lì subito dopo il divorzio, quasi cinque anni fa.
Il padre di Robert era un uomo schifoso; viscido e cattivo come pochi.
Aveva tradito la moglie così tante volte da assicurarsi il titolo di "marito meno fedele" fino alla fine della specie umana e della vita.
Robert ricordava ancora perfettamente le innumerevoli volte in cui aveva trovato sua madre, nel cuore della notte, in lacrime a causa del marito.
Fin troppe.
Sia lui, che sua sorella Arianne, non erano mai riusciti ad accettare quel genitore che di paterno possedeva ben poco.
Non appena sua madre, dopo anni di tradimenti, chiese il divorzio lui sparì nel nulla.
Le uniche cose che gli divano la certezza che fosse ancora vivo, erano della orribili cartoline d'auguri che spediva a Rob e Rie ogni Natale. Niente di più.
A differenza dell'invisibile padre, Christine aveva accettato molto bene l'omosessualità del figlio. A sua madre non interessava con chi andasse; l'unica cosa che desiderava con tutto il cuore era il bene dei propri bambini.


Robert parcheggiò esattamente davanti al piazzale difronte al palazzo, e dopo pochi minuti salì a bordo sua madre con la sua indomabile chioma di ricci ribelli castani.
- Ciao, passerotto - lo salutò la madre, depositandogli un dolce bacio sulla guancia - Come è andata con Lyla e Beki? Stanno bene? - chiese curiosa, mentre si allacciava la cintura di sicurezza e Robert faceva ripartire la vettura.
- Sì, stanno bene. Questa sera usciamo tutti e tre a cena, come ai vecchi tempi. È da un sacco di tempo che non organizzavamo qualcosa tutti e tre insieme - la informò il figlio, facendo sorridere Christine lieta.
- E con il tuo ragazzo come va? -
Alla domanda, così improvvisa, della madre per poco Robert non inchiodò con la macchina.
Aveva iniziato a sudare freddo, e ad agitarsi.
Il motivo era uno solo: lui non aveva ancora parlato a sua madre di Alberich. Era stato ben attento a non farne alcuna parola.
Come faceva sua madre a saperlo?
- È stata Arianne, vero? - chiese.
- - rispose con semplicità Christine, portando così Robert a ridurre entrambi gli occhi a due fessure.
Sua sorella e la sua boccaccia larga; gliel'avrebbe fatta pagare.
- Te ne stavo giusto per parlare... - tentò di difendersi il ragazzo.
- Non è vero - rispose sempre con calma la madre - Lo sai anche tu che non lo avresti fatto -
Ed era verissimo.
- Lo sai vero che lo voglio conoscere? -
Robert stava grondando sudore per l'agitazione.
- Ma, mami, non è un po' troppo presto per conoscerlo? Stiamo insieme da nemmeno_-
- Lo sai vero che lo voglio conoscere? - chiese ancora, con calma, mentre il figlio sospirava stanco e sconfitto.
Robert non poteva vincere contro sua madre.
- Quando? -
- Questo venerdì. Faccio il polpettone di carne -


Riaccompagnata Christine a casa, Robert guidò fino allo studio di Alberich.
Non appena arrivò, spense il motore e rimase con entrambe le mani ben salde sul volante in pelle nera. Tamburellò le dita nervoso su di esso, indeciso sul da farsi.
Scendere o non scendere.
Sarebbe sceso e sarebbe rimasto all'ingresso ad aspettare Alb, lo avrebbe salutato e poi tutti a casa propria.
Era un piano magnifico.
Sì, avrebbe fatto così! Era deciso.
Lo studio da fuori non sembrava molto grande, ed aveva un'insegna al neon molto particolare; citava: "Raven & Wolf's tattoos", ed aveva una piccola testa di lupo raffigurata sotto.
" Che cosa strana..." pensò Robert, osservando il disegno con fare rapito.
Scosse la testa, e decise finalmente di varcare la soglia.
Come sospettava il ragazzo, nemmeno l'interno del negozio era molto spazioso.
I muri, tinti di un rosso molto spento, sfoggiavano numerose fotografie di tatuaggi e disegni di ogni forma e stile.
Alla destra dell'ingresso c'erano delle piccole poltroncine singole, in pelle nera, e davanti a lui c'era un bancone di vernice lucida del medesimo colore.
Dietro al bancone, una ragazza dagli accecanti capelli rosa lo osservava curiosa. Avrà avuto sì e no la stessa età di Rob e, oltre ai vivaci capelli colorati, aveva un piercing al labbro inferiore e le braccia, visibili grazie ad una canottiera, piene di tatuaggi in bianco e nero.
Lo osservò per qualche secondo, prima di aprirsi in un ampio e luminoso sorriso.
- Tu devi essere sicuramente il ragazzo di Alberich - affermò, con molta sicurezza, la ragazza dai capelli rosa mentre si alzava dalla sua postazione e gli si avvicinava, tendendo una mano - Io sono Daphne, ma puoi chiamarmi Didi. È un piacere conoscerti; Alberich non fa altro che parlare di te -
Quella piccola rivelazione fece lievemente arrossire Robert, mentre ricambiava la stretta di mano e rispondeva alla presentazione.
- Alberich in questo momento sta finendo di tatuare un cliente; se vuoi puoi aspettarlo qui. Non dovrebbe metterci molto - lo informò Didi, indicandogli la fila di divanetti vuoti.
Il castano annuì meccanicamente ed andò a sedersi con velocità.
Si sentiva leggermente nervoso e a disagio; lui e quei posti non andavano molto d'accordo.
Sentire poi addosso lo sguardo della ragazza, che lo osservava attenta, non aiutava proprio per niente.
Robby era così rigido su quelle poltroncine, da sembrare un soldatino di piombo.
Osservandolo, Daphne pensò di aiutarlo a rilassarsi un pochino e di farlo sentire più a suo agio; come era solita fare sempre con i nuovi clienti o i ragazzi al loro primo tatuaggio.
Didi si sedette al posto vuoto vicino a quello del ragazzo, incrociò le lunghe gambe fasciate da dei leggins neri, ed iniziò a parlare.
- Cosa fai di bello nella vita Robert? - gli chiese, attirando la sua attenzione.
- Emh... Studio all'Università - mormorò, leggermente incerto.
Quel posto gli faceva davvero un brutto effetto. Non era mai stato un ragazzo timido in vita sua, nemmeno da bambino, e non aveva nemmeno mai balbettato.
Lo sguardo della ragazza parve illuminarsi - Wow. Che figo! E cosa studi di preciso? - chiese ancora, con fare curioso.
In quel momento Didi sembrava proprio un'adolescente; sprizzava la freschezza e la vivacità di una ragazzina.
- Studio Storia dell'arte -
Daphne rimase di sasso - Non ci posso credere! - esclamò raggiante, avvicinandosi leggermente al viso del ragazzo - Anch'io ho fatto Storia dell'arte all'Università, quando la frequentavo tanti anni fa. Che coincidenza! - sorrise lei, mentre la mente di Robert rimaneva fossilizzata in un punto ben preciso.
" Tanti anni fa? "
- In che senso "tanti anni fa"? - ebbe il coraggio di chiedere il castano, leggermente confuso.
- Beh, sono passati davvero tanti anni da quando frequentavo l'Università e mi sono laureata. In quel senso "tanti anni fa" - gli spiegò la tatuatrice, faticando a capire il motivo di quella domanda.
A Robert si accese una lampadina.
- Scusa la domanda indiscreta, Didi... - iniziò titubante lui - Ma tu quanti anni hai? -
- Trentasette - rispose con candore lei, mentre per poco il castano non cadeva a terra sconvolto.
- Trenta_cosa? - si fece scappare, scioccato e a bocca aperta, mentre la donna ridacchiava divertita per la sua reazione.
- Lo so - ridacchiò lei - Sembro molto più giovane; me lo dicono in tanti. Non sei il primo che ha questa reazione - lo rassicurò Didi, mettendogli una mano sulla spalla.
Robert faticava davvero a credere alle parole di Daphne.
Aveva conosciuto persone che portavano dannatamente bene i propri anni, ma così mai.
Era sconvolto.
- Ti giuro che ti avrei dato al massimo ventitre anni! - esclamò sincero Rob, facendo ridacchiare ancora una volta Didi.
- Ne sono lusingata - disse lieta.
Il rumore di una porta che veniva aperta attirò l'attenzione dei due, e poco dopo videro uscire un ragazzo.
Era magrolino, con indosso dei vestiti parecchio più grandi della sua reale taglia e un cappellino da baseball con la visiera all'indietro.
Robert notò anche che aveva l'avambraccio destro completamente fasciato da una strana pellicola trasparente.
- Allora JJ, com'è andata? - chiese Didi al ragazzo, alzandosi dalla poltroncina e ritornando dietro al bancone lucido.
JJ scosse il capo - È stato un inferno. Ha fatto un male cane - rivelò, riferendosi al tatuaggio.
- Mi sarei stupita del contrario - sorrise la ragazza, poco prima di rivolgersi nuovamente a Robert - Alb adesso è libero; se vuoi adesso puoi andare da lui. La porta è la seconda sulla destra, quella blu scuro -
Anche se il castano avrebbe preferito rimanere lì ed aspettarlo, prese l'inspiegabile decisione di alzarsi ed andare dal suo ragazzo.



La stanza dove si trovava Alberich non era molto grande, ma abbastanza illuminata dalle luci al neon poste sul soffitto.
Era la classica stanza in cui venivano tatuati i clienti, con tanto di poltroncina e mostruosa macchinetta elettrica.
Quella cosa spaventava sul serio il povero Robert; faticava davvero tanto nel riuscire anche solo a guardarla per più di due secondi di fila.
Alberich era seduto su uno sgabello, chino su un tavolino da lavoro, intento a scarabocchiare qualcosa su un foglio, con indosso un paio di occhiali da vista dalla montatura nera lucida.
"Non.ci.posso.credere."
- Tu porti gli occhiali -
Sentendo la sua affermazione, Alberich si voltò sorpreso e, riconoscendo il ragazzo, si aprì in un ampio sorriso.
- Ciao, Robert! - lo salutò, alzandosi in piedi ed avvicinandosi al suo ragazzo, per salutarlo per bene.
- Tu porti gli occhiali -
La mente del castano era rimasta congelata su quel particolare. Non riusciva a smuoversi da lì.
- Emh... sì. Porto gli occhiali - confermò leggermente confuso, avvicinandosi maggiormente e cingendogli i fianchi con le mani - C'è qualche problema? - chiese, notando lo sguardo sbarrato di Robert.
- Tu porti gli occhiali - ripetè per l'ennesima volta, facendo ridacchiare il tatuatore.
- L'hai già detto; per tre volte - gli fece notare, con un sorriso - Di solito metto le lenti a contatto, soprattutto quando esco, ma quando tatuo preferisco tenere gli occhiali. Se ti danno così tanto fastidio posso toglierli - lo informò, portandosi una mano alla montatura scura, ma Rob lo bloccò fulmineo.
- Non t'azzardare nemmeno! - lo fermò, lasciandolo confuso per un momento, prima di portargli entrambe le braccia intorno al collo, stampandosi in faccia un sorriso malizioso davvero poco rassicurante - Ho sempre avuto un debole per gli uomini con gli occhiali! -






Angolo della mente malata:
Aggiornamento super mega iper lampo, perchè ho poco tempo e devo correre >.<
Devo fare un milione di cose e ho davvero poco tempo! (Povera me >.<)
Vi preannuncio già che nel prossimo capitolo succederà una cosa super mega interessante, che SICURAMENTE nessuno di voi si aspetterà :3 (Mi sento un poco malvagia)
Ma visto che sono (un pochino) buona vi dico anche che il prossimo capitolo si intitolerà "Bekka". Nient'altro. Lascio lavorare le vostre menti di fantasia ;)
Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto
io vi mando un bacino zuccheroso
- Harley ;*


Ci tengo a ringraziare:
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16 - white_chaos_dragon [Contatta]
che hanno messo la storia tre le seguite :3
1 - CloveRavenclaw39 [Contatta]
2 - NancyZquad_1D [Contatta]
3 - noemichan [Contatta]
che hanno messo la storia tra le ricordate :3
1 - giglio16 [Contatta]
2 - ICE1984 [Contatta]
3 - lamu4ever15 [Contatta]
4 - Nakioto [Contatta]
5 - reaperangels [Contatta]
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7 - Saretta_27 [Contatta]
che hanno messo la storia tra le preferite <3
vi lovvo tanto <3 <3
   
 
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