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Autore: Alicemacbride99    23/07/2016    0 recensioni
Questa storia narra la vita della mamma di Andy e perché lui è in possesso di Woody e perché è così affezionato a lui. Che sia stato l'ultimo regalo di suo padre? Se è così, come è morto? Oppure se ne è andato di casa? Come si sono conosciuti i suoi genitori?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andy, Emily, Jessie, Nuovo personaggio, Woody
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ormai lo aveva fatto, non poteva più tornare indietro. Mentre tornava in macchina cercò di non guardare indietro, altrimenti si sarebbe catapultata a riprendersela. Chiuse velocemente la portiera e partì verso casa. Abbandonarla dentro uno scatolone non era stata la più facile delle scelte. Come poteva lasciare così, senza neanche dirle addio, colei che l'ha sempre tirata sù quando era triste, che ha sempre giocato con lei fin da quando era solo una bambina. Sentiva di averla tradita. Ferita. " Ma che cavolo sto pensando?"- si disse mentre guardava la strada-" era solo un dannato giocattolo! Un balocco per bambini! Un fantoccio di stoffa e plastica senza alcun valore né sentimento! Non certo roba adatta ad una ragazza di ormai 20 anni. Di sicuro se Rose l'avesse vista l'avrebbe presa in giro per secoli. Non poteva presentarsi a casa sua con quella, no? Ormai era crescita per certe cavolate. Quello che doveva fare era concentrarsi sulla sua vita futura e non su quella passata. Non si può vivere nei ricordi per sempre!”. Questa era la frase che si ripetè nella testa un milione di volte, quel che spesso l sua amica Rose le ricordava.
Già, Rose. La conosceva da quando la sua famiglia si era trasferita vicino a casa sua, quando avevano circa 11 anni. Era stata lei a insegnarle come truccarsi e come mettersi lo smalto. Si ricordò la prima volta che la vide in classe. Capelli corvini in una coda di cavallo, vispi occhi azzurri, vestitino viola con scarpine nere. " Io sono Rose Williams, piacere di conoscervi" disse con voce acuta alla classe, quando la signora Stain, la professoressa di matematica, la esortò a presentarsi . Si sedette vicino a lei, l'unico posto libero. Da subito Emily aveva notato le differenze tra lei e quella ragazza. Rose portava un grazioso braccialetto di perline rosa, un anello di gomma con una “R” rosa glitterata, in tono con il suo portapenne e il suo zainetto, di un rosa molto acceso e decorato con fiori. Lei invece non aveva accessori e vestiva con una semplice maglietta bianca e dei jeans lunghi blu, con stivali di pelle marrone, simili a quelli ce indossavano i cowboy. In effetti, a quei tempi, a lei piacevano solamente lo stile country, quindi tutto ciò che apparteneva aveva quello stile. Camera sua più che la camera di una bambina sembrava più la stanza di un mandriano, con corde arrotolate e cavalli ovunque. Eppure lei e Rose, che erano praticamente il giorno e la notte, si piacquero subito. Quel giorno passarono le lezioni a bisbigliare tra di loro, cercando di conoscersi. Per lei era una sensazione nuova. Non aveva mia avuto veri amici. Le ragazze volevano solo giocare a prendere il the con le bambole e i ragazzi, che giocavano ai Cowboy contro gli indiani, non la facevano giocare perché era una ragazza, ma ad Emily non era mai importato, perché aveva sempre avuto al suo fianco Jessie, la sua bambola preferita. Aveva passato pomeriggi bellissimo sotto “l'albero degli impiccati”, come lo chiamava lei, dove Jessie appendeva tutti i banditi che osavano assaltare il suo ranch, anche se in realtà era solo un vecchio albero su una collinetta, con un'altalena fatta con il copertone di un'auto.

Rose, anche se era diversa da lei, non la emarginava come facevano le altre. Un giorno la invitò a casa sua. La sua cameretta era rosa confetto con dei fiori fucsia decorativi. Il letto era a baldacchino, con le coperte azzurre e un sacco di peluche sopra. Su un mobiletto aveva una vasta collezione di trucchi e profumi. “ Accidenti”- disse fra sé e sé - “ è molto diversa dalla mia ”. Infatti, la camera di Emily era di un vivace colore arancione, con poster di cavalli alle pareti. Il suo letto era semplice, con coperte gialle e cuscino in tinta, con la sua immancabile amica che l'aspettava. Chissà cosa stava facendo Jessie senza di lei quel pomeriggio? Si sentì quasi in colpa a non averla portata. Avrebbe potuto presentarla a Rose, di sicuro si sarebbero piaciute. Quel giorno giocarono alle modelle, vestendosi con i vestiti di Rose e truccandosi. Non erano certo giochi che di solito interessavano a lei, però non era tanto il gioco in se, ma il fatto che la sua amica la facesse entrare in un altro mondo sconosciuto. Tornata a casa aveva abbracciato la sua bambola, raccontandogli quel pomeriggio. “ Sapessi”-le disse-” oggi mi sono divertita da matti. La prossima settimana la voglio invitare a casa, così te la presento!”

Così Emily invitò la sua amica. Arrivate in camera Rose tirò subito fuori dalla sua borsetta un nuovo smalto. “ Questa estate andrà di moda il rosso. Vuoi provarlo?” le chiese. Presa dall'eccitazione la bambina decise subito di metterselo e, per evitare di sporcare il letto, prese il cuscino che era sul letto per metterlo per terra e sedercisi sopra, per stare più comoda. Neanche si accorse di aver fatto cadere Jessie dietro al letto. Da quel giorno Rose e Emily erano sempre state insieme, anche da adolescenti.

Immersa com'era nei ricordi realizzò. Lei non stava abbandonando Jessie, l'aveva già fatto anni fa, quando la dimenticò sotto il letto per tutti questi anni. Se non aveva provato il minimo rimorso allora, perché dovrebbe soffrirne adesso, dato che adesso avrà una nuova bimba alla quale volere bene?. Lei tentò di autoconvincersi che si lei che Jessie sarebbero state bene lo stesso l'una senza l'altra. Allora cos'era questo vuoto dentro il suo petto?

   
 
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