Umano, troppo umano
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I will tell
them of marvels my eyes have seen
Grandest of places where I've ever been
Shining oasis, dream made of stone
My fate led me there where desert winds moan
(Shining
oasis – Serenity)
Spaesato come tutti gli esuli.
Hai lasciato tante volte la tua casa
in cerca di avventure in giro per qualcuno dei nove regni, ma lasciarla perché
scacciato dalla rabbia di tuo padre, solo e ridotto ad una misera forma
mortale, è completamente diverso.
Non hai mai pensato a quanto fossi
lontano da casa tua quando potevi andare e venire liberamente.
Le altre volte che ti sei allontanato
hai sempre potuto scegliere quando tornare, ora invece questo è una vera e
propria condanna.
Loki, tuo fratello ora re di Asgard, è stato dolorosamente chiaro su questo punto.
Non puoi tornare.
Non avevi mai pagato così caro un tuo
errore.
Ci sei solo tu adesso.
Tu e lei. E lei ti crede quando tu
cominci a dubitare di te stesso.
Allora raccontalo a lei.
Madre ti ha sempre spiegato il potere
della parola, adesso usa quel potere per tenere vivo ciò che sei.
Raccontale le cose che hai visto.
Parlale di battaglie e di vittorie e
di giganti.
Dei ghiacciai di Jotunheim
e della lava bollente di Muspellsheimr; di Àlfheim, il reame fatato degli elfi della luce e di Nidavellir, patria del popolo delle fucine.
Lei si fida di te, mentre tracci con
mano incerta una mappa di Yggdrasil esattamente come
l’hai visto nei libri della biblioteca di Asgard.
Yggdrasil che è un flusso di energia in cui i
nove regni sono inseriti senza rendersene conto.
Lei può capirti.
Per lei è un’equazione matematica a
proposito dell’identità tra materia ed energia, E=mc2, mentre per te è il respiro che tiene insieme
questo universo.
Per lei sarà la fine del mondo quando
la radiazione fossile raggiungerà lo zero assoluto e l’universo smetterà di
espandersi e comincerà a contrarsi fino ad implodere, per te invece la fine del
mondo sarà Ragnarok.
L’importante è intendersi.
Lei ti crede e tanto ti basta per lasciarti
andare e raccontarle tutto.
Di Asgard,
bella e splendente di oro e d’argento, dei giardini del Fensalir
e della grande hǫll dei banchetti nel
palazzo reale di Valaskjàlf.
Di canti, musica e risate, e poemi
che gli skald componevano la sera stessa del ritorno
dei guerrieri, quando questi ancora sporchi di sudore e sangue affollavano la
sala per festeggiare la vittoria.
Parlale di rune, di tesori maledetti
e di draghi, e delle valchirie nella loro bianca forma di cigno.
E di Idùnn,
la signora che custodisce i frutti che donano forza e salute.
Jane conosce anche questi, solo che
li conosce con un altro nome.
Lei conosce le mele d’oro del
giardino delle Esperidi, e sa che una di quelle ha dato il via agli eventi
della guerra che ai mortali piace di più rievocare: Troia.
Una mela d’oro che ha scatenato
l’invidia tra le dee ed una mela che ha causato la cacciata degli umani
dall’Eden.
Anche se non capisci come mai i
mortali ce l’abbiano così tanto con le mele, raccontale lo stesso tutto quello
che sai.
Dell’arrogante Jotun
Hrungnir e del veloce Gullfaxi,
e del calderone magico che produce ininterrottamente birra, quello che tu
ancora ragazzo hai sottratto con una bravata a Hymir.
Racconta delle vittorie di tuo padre
Odino e di suo padre Borr prima di lui, perché lei ti
creda e sappia chi sei veramente.
Perché anche se è difficile crederlo
adesso che la forza di tuono di Mjollnir non risponde
più al tuo comando, anche se adesso sei umano, troppo umano, tu sei Thor, il
dio del tuono.
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Cantuccio dell’Autore
Salve. Vi mancavo, eh? *ma quando mai?!*
Stavolta mi sono concentrata su Thor.
Dai, anche lui merita considerazione:
deve essere stato bruttissimo ritrovarsi da principe ereditario a mendicante.
Anche se lo meritava.
Qui c’è il link della canzone con il
testo https://www.youtube.com/watch?v=63ImJJqgdvs
Stavolta non metterò note per ogni
riferimento alla mitologia, altrimenti sarebbero più lunghe le note della
storia stessa. Dirò solo due cose veloci.
1-
Il
titolo “Umano, troppo umano” è il titolo di uno dei saggi del filosofo Friedrich
Wilhelm Nietzsche.
2-
Nidavellir è un altro nome di Svartalfheim.
Per non stonare troppo con “Thor 2” facciamo che Nidavellir
è una parte di Svartalfheim in cui vivono i nani, che
non sono della stessa razza degli elfi oscuri di Malekith
ma condividono con loro il territorio.
3-
Questo
è il link di un sito di mitologia Norrena molto dettagliato e pieno di cose
interessanti. È quello che uso spesso per le mie ricerche http://bifrost.it/GERMANI/4.Lestoriedeglidei/13-Thorr_Jormungandr.html#5
ed anche http://bifrost.it/GERMANI/Schedario/Asgardhr-Fensalir.html
4-
Il
banner è stato realizzato con l’applicazione per smartphone
“Picsart”
Spero che vi sia piaciuta, vi lascio
un estathè J
Makoto