La felicità è nel nostro domani

Quando il resto è perso,

rimane ancora il futuro. – Anonimo

«Ma… dove sono?» disse, notando poi di non avere nessuno accanto a lei. Tutto era deserto.

Guardò il dorso della mano destra: il marchio della sua gilda, Fairy Tail, era proprio lì, dove doveva essere. Lo portò al petto, un sorriso le increspò le labbra, ricordandosi dei tempi oramai andati perduti insieme ai suoi compagni di gilda. Già… i suoi compagni.

La ragazza si alzò, ammirando davanti a sé quelle dune dorate e camminando in cerca di un viso o di qualunque altra cosa potesse farle capire qual'era quel luogo misterioso. Era tutto così strano e anormale. I raggi solari riflettevano quelle colline, già brillanti, illuminando ancora di più quel paesaggio.

Poi si ricordò. Prima era… morta? E poi?

«Ehi, Lucy!» urlò una voce, facendola sobbalzare. L'avrebbe riconosciuta fra mille.

«Presto, vieni qui.» le intimò di nuovo, mentre lei, mettendo a fuoco la sua sagoma, iniziò a lasciar scorrere delle lacrime dai propri occhi.

«Ci siamo tutti!» dichiarò un'altra voce conosciuta, quella di Happy, mentre riusciva già a intravedere gli altri da lontano.

Natsu le sorrise, solo come lui sapeva fare, prendendola per il polso in modo dolce, ma al contempo deciso. Lucy a quel punto capì. Là c'erano tutti i suoi compagni ad attenderla. Finalmente era di nuovo a casa.

«Forza, l'avventura continua!» esclamò Natsu, con il braccio alzato, e il suo immancabile sorriso.

«Sì.» sussurrò lei in risposta, facendosi guidare da quel ragazzo come quando si erano incontrati per la prima volta. Avrebbe continuato a vivere nuove avventure. E, proprio in quel momento, anche se non era possibile, il suo cuore riprese a battere.

Era finita. La guerra era ufficialmente conclusa.

La maga sentì il quaderno per gli appunti svanire dalla sua mano, mentre lasciava al suo passaggio della polvere dorata. Si toccò con le dita il proprio viso, rigato da quelle famose gocce salate.

«Lacrime?» disse, accorgendosi poi del ragazzo davanti a lei. Natsu era lì, scuro in volto. Lei corse, abbracciandolo da dietro, tenendolo più stretto che poteva, per essere sicura che tutto quello fosse reale.

«Non ti serve una ragione per piangere. Tutto quello di cui hai bisogno è sentire il calore che giace nel tuo petto.» sussurrò così piano che forse lui non l'aveva sentita. Ma le andava bene così.

«Qualcosa non va, Lucy?» chiese lui quasi con la voce altrettanto bassa, guardando il cielo puntellato dalle stelle. Lei non lo vedeva in volto, così non notò il suo sorriso, nato spontaneamente sul viso.

«No, niente. Solo, grazie.» disse lei, la voce colma di gratitudine, mentre quel ringraziamento rimaneva sospeso nell'aria della sera.

I loro compagni arrivarono in quel luogo, per accertarsi della salute di tutti quelli rimasti vicino al portale, ormai distrutto. Ma restarono lì solo a guardare quel poco che bastava. Non fecero nient'altro, non mossero un solo muscolo, non rivolsero la parola ai due, perché sapevano che solo il tempo li avrebbe separati da quel momento riservato esclusivamente a loro.

Quando si effettua una scelta,

si cambia il futuro. – Deepack Chopra.

Angolo dell'autrice:

Come avevo promesso, eccomi qui di nuovo con questi due, non posso farci niente, sono in fissa XD. Una piccola flashfic senza pretese ambientata nel capitolo 337 – o nell'episodio 198 se preferite.

Amo alla follia quel momento, potrei dire che è il mio preferito su di loro.

Questa piccola fic l'ho scritta per il Nalu Day, cioè oggi, il ventisei Luglio. L'ho scoperto su Tumblr e non ho potuto non scrivere nulla!

Spero vi sia piaciuta e alla prossima,

Annabeth_Granger1.