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Autore: Michela_WonSik    27/07/2016    0 recensioni
RinChan, una ragazza di soli 17 anni all'apparenza una ragazza come tutte le altre, nemmeno le sue amiche sanno che lei ha una fratello di 21 anni e nemmeno sanno di conoscerlo, suo fratello è Ravi, un cantante del gruppo di idol VIXX, il gruppo che campeggia nella sua classe, non vuole che gli altri lo scoprano perché sa che verrebbe trattata in modo diverso, ha solo due amiche MinChan e ReeShin, tutte e due patite dei VIXX, il bias di MinChan tra l'altro è proprio Ravi, mentre quello di ReeShin è HongBin, il suo bias era Hyuk e andando tutte le settimane a trovare suo fratello lo aveva conosciuto, ma non aveva mai avuto il coraggio di parlargli, non era una brutta ragazza, al contrario, era molto bella e alcuni ragazzi si erano proposti, ma lei coltivava la sua passione segreta per Hyuk in silenzio rifiutando chiunque si fosse fatto avanti, fino a quando un giorno d'estate andò a trovarli dopo che erano tornati dall'america per il tour, suo fratello le aveva promesso di prenderle un regalo, però si era dimenticato, ma nemmeno sapeva che lei sarebbe arrivata di li a poco, una volta arrivata suonò il citofono
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hyuk, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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uscì dalla stanza, e salutò tutti, ma le ragazze non volevano andare a casa subito -io volevo rimanere ancora un po'- -ok, Ree, rimani anche tu?- -si, vado con Min, così non è da sola dopo- -perfetto, divertitevi, ciao a tutti- non era arrabbiata con loro, non lo era nemmeno con Hyuk, ma lui avrebbe dovuto capire che suo fratello era suo fratello, non poteva stare al suo posto, si avviò verso l'uscita, quando chiuse la porta chiamò l'ascensore, ma era al piano terra e dovette aspettare, era in piedi e sentì la porta aprirsi dietro di lei, si girò e vide Hyuk, l'ascensore era arrivato le porte si aprirono ed entrami entrarono, ma lei uscì e schiacciò uno dei bottoni dell'ascensore prima che lui riuscisse a seguirla, prese le scale e arrivò prima dei lui, uscì e prese una strada diversa dal solito, con quella ci avrebbe messo più tempo ad arrivare, ma almeno era sicura che Hyuk non la conoscesse, mentre camminava pensava "perché ho trattato gli altri così? nessuno di loro mi ha fatto niente... Min e Ree dovranno tornare da sole, no! di sicuro mio fratello e HongBin le accompagneranno" poi sentì dei rumori "chi fa tutto questo casino?... è una moto, anche Hyuk ha una moto, non pensarci! vai a casa e falla finita. adesso dove dovevo girare? a si, a destra" il rombo della moto si avvicinava e sentì che le si stava fermando vicino "ignora chiunque sia su quella moto, ti sai difendere, cammina e fai finta di niente" ma non ci riuscì, si girò e vide Hyuk sulla sua moto che la guardava con il suo casco in mano e un secondo casco appoggiato davanti a lui "con tutte le strade che esistono proprio questa doveva prendere" -RinChan, vieni qui per favore- -cosa c'è adesso?- -vieni- si avvicinò e lui le porse il casco -mettilo e sali- -perché?- -se sono vere le cose che mi hai detto fallo- non voleva farlo, ma lui le piaceva, le piaceva davvero, così mise il casco e salì, partirono e lei continuava a chiedere dove stavano andando, ma lui non rispondeva mai, si fermarono in un posto deserto che lei non conosceva -dove siamo?- -abbi pazienza un attimo, seguimi- le prese la mano e senza esitare camminò nella penombra, lei sapeva solo quello che i suoi piedi le dicevano, e non le dicevano molto, gli occhi ci misero un po' ad abituarsi ma poi riuscì a vedere che erano in un enorme struttura vuota -si può sapere dove mi hai portata?- -aspetta, manca poco, non muoverti, torno subito- -Hyuk, io non ho intenzione di stare qui ancora molto- -non sai la strada per tornare indietro- -posso trovarla, ho un cellulare- lo tirò fuori e lui lo prese -ora non puoi, aspetta qualche minuto- -e va bene, ma muoviti- la lasciò sola nella penombra e si allontanò per tornare con una candela in mano -allora? adesso mi dici dove siamo?- -nel mio posto segreto, vieni- lo seguì e si trovò sopra ad un tetto piatto illuminato da un immensa distesa di candele, sul pavimento era stesa una vecchia coperta con dei cuscini, c'erano anche dei quaderni, un astuccio e una scatola, non capiva cosa poteva contenere -questo sarebbe il tuo posto segreto?- -si- -e sono qui perché?- -ho parlato due secondi con tuo fratello prima di uscire e ho capito- -cosa?- -che nessuno potrà mai stare al suo posto, che stare con lui è l'aspirazione massima e mi va bene così, quindi scusa se ci ho messo un po' a capirlo- -è per chiedermi scusa che mi hai portata qui?- -non solo, vieni, voglio mostrarti una cosa- si girò, ma lei gli prese un braccio e lo bloccò -cosa c'è?- lo guardò un attimo, sorrise e lo abbracciò -sono felice che tu abbia capito, non ero veramente arrabbiata, ma volevo che tu riuscissi a capirlo- lui le sollevò il mento e la baciò dolcemente -cosa volevi farmi vedere?- tenendola per mano la fece sedere sulla coperta e prese uno di quelli che a lei sembravano quaderni, in realtà erano album, lo aprì senza rivelarne il contenuto e iniziò a sfogliarlo -posso vedere o no?- -aspetta aspetta- dall'album uscì un foglio che lei prese -ma questo è l'abito che mi hai regalato... e questa sono io- -si, nella lettera ti avevo detto di averlo fatto disegnare per te- -ma non avevi detto di averlo disegnato tu- alzò lo sguardo dall'album -e questo chi te l'ha detto?- -nessuno, ma adesso so che è vero, non mi avevi detto che disegni- -non l'ho detto a nessuno in realtà- -ma sei bravo, li ci sono i tuoi disegni vero? posso vederli?- -si, ma non questi, prendi uno degli altri album- -e perché quelli no?- -non sono finiti, li vedrai, promesso, ma prima devo finirli- -ok, allora guardo gli altri- prese il primo album e iniziò a guardare i disegni, erano meravigliosi, sembravano fotografie, ne aveva riempiti quattro, in uno aveva fatto molti disegni del gruppo, c'erano i singoli componenti, tutto il gruppo, il loro simbolo, parti in cui ballano nei video, concerti e perfino momenti di quando erano andati al parco divertimenti -hai fatto moltissimi disegni del gruppo, sono bellissimi- -grazie, mi piace disegnare quello che vivo così da poterlo rivedere- -e adesso che disegni?- -lo vedrai più avanti- rimasero un bel po' su quel tetto, parlavano mentre lui disegnava, poi il telefono di Rin squillò ma rispose Hyuk, lo aveva ancora lui il telefono
  
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