Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Itsmary17    28/07/2016    1 recensioni
E se Rumpelstiltskin si fosse fermato a pensare alle parole scappate alla Salvatrice venuta dal futuro sul fatto che lui e Belle si sarebbero innamorati? E se per sbaglio Belle avesse sentito uno straccio di questi discorsi?
|| One shot ambientata nelle 3x21 e 3x22, quando Emma e Uncino cadono nel portale, finiscono nel passato e vanno a chiedere aiuto a Rumpelstiltskin per sistemare il danno combinato ||
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non poteva ancora credere a ciò che la Salvatrice venuta dal futuro gli avesse detto.
Lui e la sua cameriera sarebbero finiti insieme?! Ma che razza di idea era mai questa?
In nessun universo sarebbe mai potuto succedere qualcosa di simile!
Fece una smorfia, ragionando che in fondo quella donna avesse anche potuto mentire, giusto per provocargli strane idee in testa e quindi imbrogliarlo in qualche modo.
Eppure, gli era sembrata così sincera, così spontanea...
Nah, pensò, erano tutte sciocchezze. E liquidò l'idea con un movimento della mano.
 

Quella sera accadde un fatto particolare.
Rumpelstiltskin era abituato a passare le notti a filare in un buio angolo della casa, in solitudine, ma quella sera il destino sembrò prendersi gioco di lui.
A un certo punto, infatti, la sua concentrazione sul cigolio della ruota venne distratta da un "Oh!" appena bisbigliato, che però giunse forte e chiaro alle sue orecchie.
- Chi va là? - domandò, per poi darsi dello stupido.
Non vivevano mica tante persone in quel Castello e di certo non era facile intrufolarvici.
- Scu-scusate, padrone - la figura di Belle si fece avanti con passo incerto - Non riuscivo a dormire e ho pensato di preparare un thè, ma son inciampata e...
- E hai rotto un'altra tazzina? - commentò ironicamente lui.
- N-no! Beh, quasi. Ma stavolta son riuscita a salvarla, guardate!
Belle esibì fiera una tazzina dalle decorazioni rosa, integra e splendente.
Ma Rumpelstiltskin fu colpito molto di più dal sorriso che si stagliava sul volto della ragazza e che purtroppo la stessa tazzina, in parte, nascondeva.
La scostò appena e sussurrò: - Meglio così, dearie.
Lei sorrise nuovamente e riprese il vassoio che aveva appoggiato a terra.
- Gradite un po' di thè?
- Vediamo se riesci a portarmelo integro, innanzitutto - replicò ghignando.
- Oh, suvvia. Ecco a voi.
Gli porse la tazzina fumante e vide subito Rumpelstiltskin indietreggiare.
- Scherzavo - ridacchió lei.
Sapeva benissimo che, per qualche strano motivo, Rumpelstiltskin beveva unicamente da quella tazza che lei, un po' di tempo prima, aveva fatto sbeccare leggermente su un lato.
Posò sul vassoio la tazzina dalle decorazioni rosa e gli porse quindi quella sbeccata, che era diventata talmente abituale che Belle le aveva dato addirittura un nome: Chip.
Mentre lui la afferrava, per un attimo le loro mani si sfiorarono.
Rumpelstiltskin sentí uno strano brivido risalirgli lungo la schiena, mentre Belle arrossí.
- Spero... Spero sia di vostro gradimento.
Lui le fece un mezzo sorrisetto sghembo senza rispondere.
- E così - continuó dopo un po' la ragazza, abbandonando il rossore e riprendendo la solita curiosità - Avete parlato di me a quella donna?
- Non farti illusioni, dearie.
- Suvvia, Rumpelstiltskin, cosa le avete detto? - insistette.
- Nulla di che - il che era vero, ma non poteva rivelarle che la donna provenisse dal futuro, quindi continuó ironicamente - Le ho spiegato come fare un ottimo stufato di rospo.
- E che c'entrerebbe il rospo con me?
- Tu saresti il rospo, dearie, se non chiudi quella boccaccia e non smetti di impicciarti di ogni cosa.
La ragazza sospiró roteando gli occhi e Rumpelstiltskin capí subito che stava per tornare all'attacco, cosí schioccó le dita e sulle labbra di Belle comparve una sorta di sostanza appiccicosa.
- Rumpefifiki, fe fofa... Fe fofa afete fafto?! - esclamò a fatica.
A lui venne quasi da ridere alla faccia comica della ragazza.
- Un incantesimo per farti stare zitta, mia cara. Più parli, più la sostanza si solidifica. Più stai zitta, più c'è la possibilità che svanisca.
- Fofa??! Disincanfesimafelo fubifo!!
- Cosa, dearie? Non ho capito, prova a ripetere.
Belle sentí le labbra farsi sempre più dure e giunse alla conclusione che fosse meglio mantenere il silenzio.
- Aah, questa è la pace che volevo - esclamó soddisfatto il Signore Oscuro, bevendo un sorso di thè.
Quindi si alzó dal tavolo e riprese a filare.
- Ah, senti che pace - ripetè, facendo girare la ruota alla massima velocità.
Belle non commentó.
Dopo un po', però, il rumore della ruota diminuí e la ragazza notò che Rumpelstiltskin sembrava aver perso la sua vivacità, e con essa la voglia di filare.
Ebbe l'impulso di parlare, ma si ricordó dell'incantesimo e si stette zitta, limitandosi a fissarlo intensamente.
- Ok, dearie, avete vinto - borbottó lui.
Mosse le mani e l'incantesimo svaní.
- Grazie - esclamó sarcasticamente Belle.
- Non gioite troppo, l'intenzione di trasformarvi in rospo ancora persiste.
Ma entrambi sapevano che fosse una bugia.
- Bene, in questo caso è meglio che vada: non voglio correre il rischio di finire intrappolata in un corpo viscido e rugoso. Anzi, improvvisamente il mio scomodo giaciglio di pietra ha acquistato interesse. Buonanotte, Rumpelstiltskin.
Detto ció, la ragazza lasció la stanza.
Rumpelstiltskin avvertí la sua assenza e per un momento ebbe l'impulso di fermarla.
Poi scosse la testa e si diede dello stupido. Ma cosa gli era preso?!
Era meglio distrarsi da quegli strani pensieri e ragionò che il modo migliore di riuscirci era far visita a chi gliel'aveva messi in testa.
Mosse le mani e il suo corpo venne avvolto da una nube violacea.
- Non mi piace affidarmi al caso - stava esclamando la Salvatrice in quel momento.
- Lo sai? La penso proprio come te - replicò Rumpelstiltskin con un ghigno.
I due sobbalzarono e si alzarono di scatto, girandosi a fissarlo stupiti.
- E' per questo che non lo faccio mai - ghignò.


- Ce l'abbiamo fatta! - esclamò la Salvatrice entrando nella sala dove Rumpelstiltskin stava maneggiando alcune ampolle dal colore scuro.
- I tuoi genitori stanno insieme? - domandò.
- Sono sulla buona strada. Possiamo tornare a casa?
Lui non rispose, ma gettò una rapida occhiata al corpo trasportato dal pirata, riconoscendolo immediatamente.
- Vedo che avete portato un bagaglio - commentò.
In quel momento entrò Belle.
- Rumpelstiltskin avete... Oh, salve.
- C-ciao Belle - balbettò Emma.
- Signorina - il pirata fece un gesto di saluto con l'uncino alla ragazza.
Il Signore Oscuro storse il naso, mentre Belle si inchinò.
- Dunque avete ospiti! - disse rivolta a Rumpelstiltskin - Preparo il thè per tutti?
- Veramente - replicò infastidito - Stanno per andarsene.
- Oh, ma non ci metto nulla, due secondi e...
- Ho detto di no, dearie! Sciò, sciò, pussa via. Vai a fare il thè, ma che sia solo per me.
Rumpelstiltskin le si avvicinò e la prese per un braccio, iniziando a trascinarla fuori.
- Rumpelstiltskin, lasciatemi! - esclamò la ragazza divincolandosi - Sarebbe bastato usare un po' di gentilezza - aggiunse cercando di lisciarsi il vestito.
Il Signore Oscuro mollò la presa e sembrò rifletterci su.
- Hai ragione. Per favore, Belle, fila in cucina... Se non vuoi che trasformi te stessa nel mio thè.
E ghignando la spinse fuori dalla stanza.
- Davvero non mi spiego come abbia fatto lei ad innamorarsi - commentó acidamente la Salvatrice, quando la ragazza fu abbastanza lontana.
- Direi più come abbia fatto ad innamorarmi io - replicó Rumpelstiltskin.
Aveva pensato per tutta la notte a quella possibilità ma l'idea gli pareva ancora assurda.
Nessuno poteva amarlo. Lui era una bestia.
- No no, come ha fatto lei! - continuó la Salvatrice - Voi siete così...
- Mostro? - suggerì con un ghigno.
- Bastardo - terminó lei.
Rumpelstiltskin strinse gli occhi.
- Bastardo?
- Non avete un minimo di grazia.
- Neanche voi andate per il sottile, dearie. E comunque, ha ancora la sua forma umana nonostante tutti i pasticci che mi combina, questo lo chiamate non avere grazia?
- Vabbè, non mi impiccio altrimenti, il fato farà il suo dovere... E ho capito che è meglio non intromettersi.
- Esattamente.
- Insomma, potete aprire il portale? - domandò spazientita la donna.
- Ovviamente no.
- COSA? - esclamò Emma, spalancando gli occhi - E noi come torniamo a casa?!
- Non sono affari che mi riguardano.
- Ma il sortilegio, il corso degli eventi... - balbettò.
- Mi sembra che abbiate detto che avete risolto tutto, no? - ghignò Rumpelstiltskin.
Emma sospiró, riconoscendo in quelle parole e in quel comportamento il Gold a cui era tanto abituata.
- Ma noi... - iniziò Uncino.
- Tu non fiatare, pirata, che ancora non so perché non ti abbia ucciso.
- Il suo thè, Rumpelstiltskin - disse in quel momento Belle, entrando nella stanza - Oh, siete ancora qua - sorrise, notando i due ospiti.
- Ancora per poco - ghignò il Signore Oscuro.
Emma gli gettò un'occhiataccia, ma non commentó.
Rumpelstiltskin prese il suo thè e scaccio nuovamente la ragazza in malo modo.
- Su su, vattene, o preferisci che...
- Aspettate - lo interruppe lei - Quella donna... Io la conosco.
Indicò la testa ramata che spuntava dalle braccia di Uncino.
- O meglio, noi la conosciamo, non è vero Rumple?
Sorrise al ricordo di lui che le risparmiava la vita.
- Sì sì, ma ora...
- Un momento, perchè lui - guardò il pirata con sguardo interrogativo - Ha tra le braccia la moglie di...
Ma non riuscì a finire la frase che Rumpelstiltskin le rifece lo stesso incantesimo della sera prima.
- Rumfle! Fofa... Oh, fo! Di fuofo!
Sotto gli occhi increduli della Salvatrice e del pirata, Rumpelstiltskin si avvicinò alla ragazza e le porse ironicamente l'orecchio.
- Cosa, dearie? Non ho ben capito! - sussurrò il Signore Oscuro.
- Ahh, al diafofo.
E sbraitando in una maniera che risultò più buffa che paurosa lasció la stanza.
Rumpelstiltskin si girò e tornò dai suoi "ospiti".
- Non... - puntó il dito verso il viso della Salvatrice - Non dirlo!
Emma alzó le mani in segno di resa, assunse un'espressione neutra e fece per prendere un'ampolla.
- Eppure nella vita reale sembrate così affiatati, e lei non riesce proprio a stargli lonta... - si interruppe vedendo l'espressione minacciosa del Signore Oscuro.
- Possiamo evitare di parlare della mia futura "vita amorosa"? - commentó scocciato.
- Sì infatti, parliamo di come ci rimanderai a casa, Coccodrillo! - sbottò Uncino.
- Ve l'ho detto - replicò lui, accompagnando le parole con strani gesti della mano e un immancabile tono tagliente - Non posso farlo.
- Ma...
- Basta chiacchiere, sparite.
Dettò ciò schioccò le dita e una nube violacea avvolse i corpi della Salvatrice, del pirata e della moglie di Robin Hood.
Una volta che essa si fu dissolta, sorrise soddisfatto all'idea che tutto procedesse secondo i piani e che, a detta della Salvatrice, presto avrebbe rivisto suo figlio.
Si sfregò le mani e fu a quel punto che gli tornò in mente un particolare.
Quando le aveva chiesto se avrebbe ritrovato suo figlio, infatti, la Salvatrice era sembrata incerta. Aveva detto di sì, ma lui aveva capito che gli stava nascondendo qualcosa.
Doveva assolutamente scoprire cosa fosse e perchè lei ne sembrava così scossa.
Schioccò nuovamente le dita e sparì anche lui in una nube violacea.

Dal canto suo, Belle si appoggió al muro del corridoio con aria sognante.
Non l'aveva fatto apposta ad origliare: stava tornando indietro pronta ad affrontare Rumpelstiltskin, quando quella donna bionda aveva preso a parlare.
Ora guardava il soffitto sospirando e domandandosi chi potesse essere la famosa donna che sarebbe riuscita a superare i numerosi strati di oscurità fino ad arrivare al cuore di Rumpelstiltskin.
Gli sarebbe davvero piaciuto conoscerla.
Ridacchió un momento pensando a un ipotetico incontro che avrebbero potuto avere.
- "Salve, sono il Vero Amore di Rumpelstiltskin" - scimmiottò - "E io la sua domestica, piacere"
Sempre ridacchiando si staccó dal muro e con la testa piena di domande e fantasie si avviò alla cucina.







Angolo autrice
Saaalve a tutti! Spero che questa piccola one shot sia stata di vostro gradimento. L'idea mi è venuta mentre pensavo a un'altra one shot che sto progettando, sempre rumbelle, ma basata sulla Bella e la Bestia.
Non ho trovato nessuna ff su questoi episodi, ed è un peccato, perchè secondo me se ne potrebbe scrivere sopra davvero tanto!
Riguardo alla oneshot... Ho riportato tutti i dialoghi in maniera fedele, mentre le cose diverse sono le varie entrate in scena di Belle e lo scambio finale Emma-Uncino-Rumple. Ho aggiunto quella scena di notte rumbelle immaginando cosa avesse potuto spingere Rumple ad andare spontaneamente da Emma ed Uncino la sera del ballo. Inoltre ho fatto in modo che sia Belle che Rumple riconoscessero Marian... Insomma, lei era stata forse l'unica che Belle avesse visto in anni (giorni? mesi? secoli?) di prigionia al Castello Oscuro, per Rumple forse l'unica risparmiata da morte certa, e quell'episodio aveva portato a un bellissimo abbraccio tra loro, volete che non se ne ricordano o, peggio, che non la riconoscano? Peccato non l'abbiano mostrato nello show.
Concludo dicendo che, se volete, potete seguirmi su twitter, dove faccio tutti scleri rumbelle:') ricambierò volentieri! Sono @itsmaryy17
a presto con la prossima storia!

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Itsmary17