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Autore: Sylvia Naberrie    28/07/2016    2 recensioni
Soraya Keto, ex Padawan del maestro Sifo-Dyas, è tornata al Tempio Jedi, stavolta da Cavaliere.
È venuta ad assistere alle Prove degli Iniziati e solo uno di loro sarà il suo futuro allievo.
Ma non tutto sarà rose e fiori. Il Consiglio manderà Soraya ad indagare nel sistema Hutt sulla scomparsa di una famiglia di mercanti, in una disperata caccia al tesoro in pianeti dove la criminalità è all'ordine del giorno.
Riusciranno Soraya e la sua Padawan a portare a termine la missione?
Genere: Angst, Science-fiction, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dreams and Revenge'
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CAPITOLO 23
"EXUN"


Soraya passò gran parte della notte seduta sul davanzale a osservare la palazzina nera. Non succedeva granché, anche se alcune luci rimanevano accese.
La Jedi si chiese cosa facessero lì dentro. Exun era tenuto prigioniero? Gli stavano forse facendo del male come al piccolo Noal?
All'improvviso le venne un flash.
Le sue mani incatenate a una piastra in duracciaio e una siringa che le iniettava dentro il suo corpo un liquido che le bruciava i muscoli e il cervello.
Soraya prese un respiro profondo.
Non doveva pensare a quelle cose. Quello che era successo a lei non doveva avere niente a che fare con quello che stava passando quella famiglia. E lei avrebbe fatto di tutto per evitare che ciò accadesse.
Sentì un rumore provenire da uno dei due letti.
Vide la sagoma di destra sollevarsi e alzare un braccio per stropicciarsi l'occhio. La luce della luna illuminò la sua corona di corni.
"Non riesci a dormire, Padawan?", sussurrò Soraya per evitare di svegliare Noal.
Nihall si alzò dal letto e mugugnò piano, scuotendo la testa.
"Dovresti invece. Domani sarà una lunga giornata", replicò la Jedi tornando a guardare fuori.
"Maestra, vuole che le dia il cambio? Sarà stanca, penso non dorma da un bel po'"
Soraya si girò di scatto a fissare la zabrak, gli occhi color nocciola in un'espressione tra lo stupore e la tenerezza.
"Sei gentile, Nihall. Ma tu sei giovane ed è ancora presto per te fare gli appostamenti notturni", sussurrò gentilmente Soraya.
Nihall mise il broncio.
"Ma se non imparo ora, allora quando?"
Soraya soffocò una risata.
"Sei troppo impaziente, Padawan. Devi imparare ad aspettare", Soraya le fece l'occhiolino e poi si girò di nuovo, ma la sua testa si bloccò a metà strada. Nihall la vide sussultare e pensò avesse visto qualcosa fuori.
"Cosa...?"
"Sai una cosa? Hai ragione. Sei impaziente e per un appostamento notturno ci vuole tanta pazienza e concentrazione. Vieni", Soraya scese dal davanzale e cedette il posto a Nihall. La zabrak si sedette titubante.
"Questa non è solo una missione. Principalmente lo è e non devi assolutamente distrarti. Ma questo è anche un allenamento, devi imparare ad aspettare il momento giusto, a pazientare come una vera Jedi. Se riesci, potrai anche meditare mentre stai facendo un appostamento come questo", spiegò Soraya.
Nihall non sembrava convinta, ma annuì.
"Bene. Dormirò un paio di ore, l'alba sarà tra poco, mi raccomando Padawan, niente distrazioni e pazienta come una vera Jedi"
"Sì, maestra"
Sorya si distese nel letto lasciato vuoto da Nihall. Rimase sveglia ancora qualche minuto, osservando la Padawan.
Fortunatamente Nihall aveva preso seriamente la missione e l'allenamento, Soraya notò che i suoi occhi rimanevano fissi nella direzione del palazzo.
Perciò si girò su un fianco e si addormentò.

Un timido raggio di sole le illuminò il viso. Soraya strizzò gli occhi e cautamente ne aprì uno.
Vide Nihall con la testa appoggiata alla finestra rigirarsi la sua spada laser tra le mani, ma con gli occhi fissi fuori, seppur con un'espressione annoiata.
Soraya si alzò da letto sbadigliando silenziosamente.
Nihall girò la testa di scatto e, vedendo la sua maestra alzarsi, scese dal davanzale.
Soraya le si avvicinò e diede una sbirciata fuori.
Per il momento sembrava non stesse accadendo niente. Soraya allora si voltò verso la Padawan che la stava guardando.
"È successo qualcosa mentre dormivo?"
Le diede il cambio sedendosi sul davanzale e guardando fuori.
"No, maestra. Nulla degno di nota"
Soraya si voltò di scatto.
"In che senso 'nulla degno di no...'", Soraya si interruppe avvertendo un movimento fuori.
Un ragazzo era uscito dal retro con una pala in mano e si stava dirigendo verso le stalle.
Nel frattempo Noal le raggiunse stropicciandosi gli occhi e si alzò a guardare. Probabilmente si era svegliato sentendo maestra e Padawan parlare.
Il ragazzo fuori intanto era sparito dentro una stalla.
"Spiegati, Padawan", ordinò Soraya con voce dura. Nihall tremò, aveva fatto arrabbiare la sua maestra.
"Quel ragazzo era uscito anche poco prima che vi svegliaste, insieme a un uomo che l'ha trascinato fuori per la collottola. Ho visto che gli indicava le stalle, poi l'uomo è ritornato dentro, lasciando il ragazzo da solo. Stavo per venirvi a chiamare, ma ho visto che quel ragazzo ha dato uno sguardo alle stalle e anche lui è rientrato. Perciò ho pensato non fosse nulla di importante...", si giustificò Nihall.
"Padawan, tutto è importante! Ogni singolo movimento, ogni singola azione, seppur stupida, ogni singolo granello di polvere, è tutto importante. Avresti dovuto avvertirmi", la rimproverò la maestra.
Nihall abbassò la testa.
"Mi scusi"
Soraya non rispose, continuando a osservare fuori. Noal con titubanza, avendo paura di farla infuriare anche lui, sbirciò con curiosità fuori.
In quell'istante il ragazzo, con in mano la pala ricoperta di sterco, uscì allo scoperto.
Soraya sentì un verso provenire dalla gola di Noal, a pochi centimetri da lei, perciò si girò di scatto, impaurita che al bambino fosse venuto qualche strano attacco. Lo vide strabuzzare gli occhi e indicare il ragazzo.
"Maestra! È Exun!", gridò indicando il ragazzo.
Soraya incredula guardò alternativamente Noal e il ragazzo che il piccolo aveva indicato come suo fratello.
Effettivamente tra i due vi era una certa somiglianza.
"Sei sicuro?", chiese per sicurezza la maestra, porgendo al bambino il binocolo. Noal lo posò sugli occhi, cercando suo fratello.
Fortunatamente il ragazzo si era fermato un attimo per asciugarsi la fronte imperlata di sudore.
"Sì, è mio fratello!", confermò Noal con un sorriso a trentadue denti e gli occhi che gli brillavano.
Restituì il binocolo alla Jedi e sollevò il braccio per bussare alla finestra.
Soraya intuì le sue intenzioni per tempo e bloccò in aria il braccio del bambino.
Noal la guardò con aria interrogativa.
"Fermo. Non dobbiamo far scoprire la nostra posizione al nemico", lo ammonì la maestra. Noal la guardò senza capire.
"Ma è mio fratello..."
"E si trova nella base del nemico. Dobbiamo scoprire prima cosa ci fa lì", spiegò Soraya, lasciando andare il braccio di Noal.
"Maestra, forse è un'idea azzardata, ma... E se andassimo lì e chiedessimo a lui? C'è un cancello che dà alle stalle, senza farci notare lo possiamo avvicinare e chiedergli che gli è successo", propose timorosamente Nihall.
Soraya la guardò severamente, memore della preziosa informazione che la Padawan non le aveva dato.
"Potrebbe funzionare. Ma non sappiamo se sono armati e se ci sia nascosto qualcuno"
"Ma se non tentiamo non scopriremo nulla. E non sappiamo se Exun uscirà di nuovo. È un'occasione da non sprecare, maestra"
Soraya ci rimuginò un po' su.
Poi si alzò e prese la sua cintura, abbandonata sul tavolo la sera prima. Posò in una tasca il binocolo e allacciò la cintura alla vita.
"Andiamo"

"Noal, tu dovrai stare tra me e Nihall, cerca di stare il più coperto possibile, intesi?"
"Sì, maestra"
"Nihall, tieni pronta in mano la tua spada laser, ma non l'accendere. Resta sempre in contatto con la Forza"
Nihal fece segno di assenzo.
Si stavano dirigendo verso il cancello che dava sulla fattoria, nelle cui stalle stava lavorando Exun. Soraya ampliò la percezione degli esseri intorno a sé. La strada era vuota.
Si mise con le spalle al muro adiacente al cancello e lo stesso fecero gli altri. Guardò in alto verso il palazzo. Dalle finestre nessuno era affacciato. Fece un segnale con la mano per indicare di andare avanti.
Si arrestò proprio in prossimità del cancello. Ancora una volta, Soraya utilizzò la Forza per controllare che oltre al ragazzo non ci fosse nessuno. Percepì una presenza senziente e circa cinque presenze non senzienti.
Probabilmente erano gli animali che stavano in quella sottospecie di fattoria, gli eopies che avevano visto la sera prima.
Soraya fece segno di avvicinarsi e dalle sbarre del cancello videro, poco distante, Exun che spalava il letame lasciato dagli eopies.
Soraya controllò che accanto a lei ci fossero Noal e Nihall con la spada pronta in mano.
Si girò nuovamente verso il ragazzo e con la Forza gli strappò la pala di mano, facendola finire con la punta verso il cancello.
"Ehi!", gridò Exun, osservano la pala muoversi lontano da lui. La seguì con lo sguardo e non appena si fermò andò a prenderla, senza staccare gli occhi da terra.
Si abbassò a raccoglierla e non appena si rialzò, sollevò lo sguardo e finalmente li vide.
Soraya sentiva Noal saltellare sui piedi, fortunatamente non si era messo a chiamare il fratello, come avevano concordato prima di uscire dalla camera dell'ostello.
Lo sguardo di Exun era impaurito e controllò dietro di sè, a destra e a sinistra che non vi fosse nessuno. Poi si avvicinò loro, lasciando cadere la pala a terra.
"Noal! Che ci fai qui? E voi chi siete?", sussurrò impaurito verso i tre al cancello.
"Exun! Exun!", bisbigliò piano Noal, tendendo la mano verso il fratello. Il ragazzo, confuso, la prese e la strinse forte con entrambe le mani, allora Noal tese anche la sinistra.
"Exun, siamo cavalieri Jedi. Il mio nome è Soraya Keto, lei è la mia Padawan Nihall Tah'Ja. Siamo venute a salvare te e la tua famiglia", spiegò Soraya.
"Salvare...?", chiese senza capire il ragazzo.
"Sì", rispose confusa Soraya. Possibile che non sapesse nulla?
"Tu, tuo padre, Noal e Leah siete stati catturati, ricordi?", spiegò la Jedi.
"Ti sbagli. Io non sono stato catturato. Sono stato salvato", rispose con sdegno Exun.
Noal lo guardò senza capire.
"Fratellone, dopo che quegli uomini cattivi ci hanno preso allo spazio-porto di Ganath, mi hanno portato in un posto bruttissimo, c'erano tanti bambini come me, rapiti dalle proprie famiglie. Ci davano tante botte e calci e pugni e ci facevano lavorare da mattina a sera nelle cave. A te invece cosa stanno facendo?", spiegò il piccolo Noal.
Exun lo guardò sospettoso.
"Non mi stanno facendo niente"
Soraya e Nihall si scambiarono uno sguardo confuso, mentre Noal lasciò scivolare le proprie mani da quelle del fratello per alzarsi la maglia e mostrargli gli ultimi lividi che gli erano rimasti sul ventre.
Exun lo guardò tra il confuso e l'irritato.
Poi alzò lo sguardo verso Soraya e gli altri.
"Andatevene", ordinò.
"Cosa? E...Exun...", delle piccole lacrime cominciarono a spuntare dai piccoli occhi di Noal.
"Cosa vuol dire 'andatevene'? Non vuoi riabbracciare la tua famiglia? Tua madre Yiram, la tua sorellina Akij, Noal, tuo padre Xander e Leah? Vuoi abbandonare così tuo fratello Noal?", sussurrò irata Nihall.
Exun guardò dispiaciuto Noal. Poi sollevò lo sguardo verso Soraya e cambiò espressione. Si fece più ombroso, arrabbiato, furioso.
"Loro non sono la mia famiglia. Andatevene ho detto! O chiamerò qualcuno", disse allontandosi e andando a raccogliere la pala.
"Cosa... Che vuol dire che 'non sono la sua famiglia'?", mormorò tra le lacrime Noal.
Nihall guardò con la coda dell'occhio Soraya.
Ricordò le parole di Yiram sui propri figli. Non erano figli biologici, erano stati adottati.
Soraya, con la Forza, mosse la pala in modo che si conficcasse nel terreno. Exun, che la teneva in mano, barcollò e quando la pala si fermò si girò a guardare la Jedi con espressione furente.
"Aiuto! Guardie! Guardie!", gridò Exun. Soraya non immaginava l'avesse fatto veramente.
"Maledizione. Dannato ragazzino", imprecò Soraya.
Subito spinse Noal e gli fece da scudo umano. Sentì la porta di metallo che dava alla fattoria aprirsi e le finestre del primo piano sollevarsi.
"Fermi!", gridarono delle voci maschili. Soraya lanciò un veloce sguardo dietro di sé mentre correva. Vide gli uomini alla finestra con dei fucili in mano.
"Fuoco!", gridò uno di loro.
"Padawan!", gridò Soraya. Nihall si girò al grido della propria maestra.
La Jedi e la zabrak attivarono subito le spade laser e deviarono i proiettili dei fucili.
"Resta dietro di me, Noal!", ordinò Soraya.
Il bambino si nascose dietro la sua schiena, mentre Nihall e Soraya indietreggiavano lentamente, a causa della raffica di proiettili che volavano nella loro direzione.
"Maestra, sono troppi!", urlò impaurita Nihall, vedendo che il cancello si era aperto e altri uomini armati stavano arrivando.
Soraya vide che la situazione stava andando a loro sfavore.
Si trovavano in una posizione scomoda per deviare i proiettili che venivano dalle finestre, e deviare i colpi che venivano dall'alto insieme a quelli che stavano sparando gli uomini al cancello richiedeva una forza fisica e mentale che la sua Padawan ancora non possedeva e che presto o tardi anche lei avrebbe esaurito.
Inoltre non poteva usare la Forza per tramortire gli uomini, sia perché se si fosse fermata la sua Padawan sarebbe rimasta da sola a fronteggiare tutti quegli uomini, sia perché avrebbe lasciato scoperto Noal. Peraltro, l'onda d'urto che avrebbe potuto creare avrebbe tramortito gli uomini che si trovavano al cancello, ma non quelli alla finestra.
Non restava che una sola cosa da fare.
"Fermi! Fermatevi!", gridò loro Soraya.
Un uomo alzò la mano tesa in aria. Gli spari cessarono.
Soraya spense la propria spada laser.
"Maestra...", mormorò Nihall confusa.
"Fai lo stesso anche tu", ordinò la Jedi. Nihall la imitò.
Soraya ripose la spada nella cinta. Alzò le mani e...
"Ci arrendiamo"

























Note dell'autrice

Buon salve a tutti!!
Come va? Mah io abbastanza bene ^^
Oggi conosciamo un altro membro della famiglia Fong! Se mi sentisse ora Exun mi strozzerebbe xD
Come vi è sembrato? ;) un po' cattivello immagino... Mah, vedremo in futuro come si comporterà! (Io lo so già ehehehe)
E che mi dite di Soraya? Vi ha sorpreso il suo comportamento vero ;) ma vi assicuro che ha avuto i suoi buoni motivi!
Come vi avevo promesso l'azione inizia da qui! Ci saranno alcuni capitoli con più azione, altri con meno, ma vi assicuro che sono tutti entusiasmanti ;)
Bene! Rigrazio tutti i miei recensori e lettori! Siete fantastici, grazie per tutte le belle parole che spendete per questa storia!! <3
Il prossimo appuntamento è per giorno 11 Agosto! Non mancate ;)
Come sempre, di seguito vi lascio qualche link utile, in caso vogliate seguirmi o chiedermi l'amicizia o chiedermi qualcosa e basta xD

Ok! Penso di aver detto tutto! Perciò a presto!!
Vostra

Sylvia Naberrie
   
 
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