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Autore: Angie02bts    28/07/2016    0 recensioni
Una ragazza si ritrova a badare ad un ragazzo e proteggerlo, ma qualcosa cambierà...
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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[Anne pov]


Come ogni sera mi stavo curando le ferite ed i lividi procurati da mio cugino, quando beve e si ubriaca di conseguenza.

Per fortuna non abita con me, io abito da sola in un'appartamento poco fuori Seoul, lavoro nell'università in cui ho studiato per cinque anni.

Nessuno sapeva quanto soffrivo perché mascheravo tutto con i soliti sorrisi e battute.
Una volta finita la medicazione mi misi su il pigiama ed andai in salotto, accesi la tv e guardai un film che mi ero registrata da tempo.

Ad un tratto sento bussare alla porta, all'inizio non ci do peso, però sembrava strano a quell'ora della sera erano le 23.40 di notte.

Quella persona continuava a bussare ad un tratto ha comonciato anche ad urlare...


"Ti prego aprimi, ci sono delle persone che mi vogliono tagliare a sushi"


Che? Tagliare a sushi? Ma che ha preso questo?

Andai ad aprire e trovai un ragazzo che piangeva mi abbracció e poi entrò in casa da solo.


"Scusa chi ti ha detto di entrare? Esci da casa mia!"
"Hai delle belle nuvole"
Nuvole? Ma quanti problemi ha?
"Certo...ora puoi uscire da casa mia?"

"Ti prego aiutami ci sono degli esseri terrestri che vogliono tagliarmi a sushi"


Lo guardai perplessa, ma sto qua cos'è uno drogato?


-Brava Anne!sei un genio della lampada hai fatto entrare in casa tua un pazzo.-
Chiusi la porta, lui cominciò a guardarsi intorno e toccare tutto.


"Scusa mi puoi spiegare cosa succede?"
"Ci sono quei esseri terrestri che mi vogliono fare al sushi!"
"Ok non c'è più nessuno ora puoi tornare a casa tua"
"Al dire la verità io non ho una casa"
"Ma da dove vieni?"
"Da un'altra galassia mi hanno mandato in missione per scoprire di più sugl'esseri umani e studiarli"
Seriamente quanti problemi ha questo?
"Sono felice che tu mi abbia aperto"
"Ok...arrivo subito"


Lui mi sorrise e poi si sedette sul divano, andai in bagno e mi lavai la faccia con acqua gelida, poi ritornai e lui mi fissò.
"Vedo che non mi hai creduto, capisco quando le persone non si fidano di altre, non sono scemo"

Rimasi abilita da ciò che disse, si sedette sopra al tavolo, e la stanza si illuminó e tutte le cose cambiarono forma e colore certe si illuminarono dopo qualche minuto ritornó tutto come prima, ero scioccata da ciò vidi, notai che stava venedo nella mia direzione così indiettreggiai.
Mi porse una mano e mi sorrise, il suo sorriso era sincero.
Mi tranquillizzai quando sorrise, poi mi abbracció e unii le nostre labbra, sgranai gli occhi e lo allontanai da me.
Gli tirai una sberla e lui mi fissò e si massaggió con una mano la parte dolorante.

"Cosa ho fatto di male?"
"Non mi puoi baciare quando vuoi"
"Perché? Ti ho visto farlo con quel ragazzo al parco"
"Mi hai seguita?"
"Diciamo di si, ma con lui hai fatto lo stesso"
"Non l'ho baciato, l'ho solo abbracciato, ma lui è mio cugino Yungeom il mio secondo cugino"
"Cos'é un cugino?"
"Non sai cos'è?"
"No, comunque prima mi sono dimemicato, io mi chiamo M tu?"
"M?...Io sono Anne"
"Bel nome, ma cos'è?"
"È un componente della mia famiglia stretto e noi due ci possiamo abbracciare, di solito le persone normali non abbracciano il primo che passa, ma le persone che vuoi bene e che conosci o ami"
"Io ti voglio bene, sei stata l'unica a volermi aiutare questo vuol dire che ti posso abbracciare!"
"Ma che?...ok ci pensiamo domani ora andiamo a dormire, comunque nel mondo normale non puoi chiamarti M"
"Perché no?"
"Non è un nome comune, ti chiamerò Mark"
"Mi piace io dormo su questo parallelepipedo"
"Il divano?no, vieni nella stanza degl'ospiti"
"Ok grazie Anne"
"Domani ti cerco un appartamento"
"O-ok"
Ad un tratto il suo volto assunse un'espressione triste e dolorata.
"Che c'è Mark?"

"I miei genitori mi hanno mandato su questo mondo a scoprire come sono fatti gli umani e soprattutto le donne, perché nel mio mondo ci sono molti più uomini che donne, e sono stato solo per parecchi anni, però ti capisco se non mi vuoi tra i piedi, tranquilla domani mattina me ne vado e non ti disturberó più!"

"No Mark, se vuoi restare fai pure, anch'io sono da sola, ora andiamo a dormire"
"Grazie mille Anne"
"Di niente"
"Aspetta!"

Mi girai dalla sua parte e aveva in mano una rosa blu.
La presi e l'annusai sapeva da cioccolato.

"Sa di cioccolato il mio gusto preferito!"
"Lo so, buona notte Anne grazie ancora"

Mi ribació di nuovo e mi abbracció, e poi si stese sul lettone.

Io andai nel mio letto e chiusi la porta accesi la lucetta, posai la rosa sul mio comodino e quando mi stesi mi ricominciarono i dolori ai fianchi e alle braccia.

Mi addormentai sotto le coperte e con i rumori della città.
Poi ripensai a Mark che mi disse che avevo delle belle nuvole, forse intendeva i muri?
Boh...è un tipo strano ma simpatico, dovrò stare attenta ad ogni cosa che fa!
   
 
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