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Autore: Made of Snow and Dreams    29/07/2016    3 recensioni
Quando una povera disgraziata finisce di giocare Undertale, e si ritrova a scrivere queste cose.
Chiedo venia.
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Dal testo:
'Le lacrime raddoppiavano nel vedere il crimine commesso, mentre le ossa si sgretolavano e il vento scuoteva i capelli di entrambe le bambine. La prima in preda alla disperazione per ciò che avevano fatto le sue mani, la seconda a godersi lo spettacolo con aria indifferente e soddisfatta.'
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chara, Frisk, Papyrus
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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A dispetto di quanto quella vocina le sussurrasse all’orecchio e di cosa le dicesse, uccidere non le piaceva per niente.
Chissà, forse si sarebbe dovuta fermare a riflettere quando quel fiore strano le aveva detto, con una nota di trionfo mista alla cattiveria nella voce, che la legge che vigeva in quel posto strano era: ‘Uccidere o essere uccisi. ’
Così il coltello che impugnava saldamente dal manico sembrava scottare, come se la sua stessa forza scalpitasse per poter essere sprigionata in tutta la sua crudeltà: eppure, vedendo quell’alta e smilza creatura immobile a sfidare il gelo invernale, la sua volontà di essere riempita di Determinazione sembrava arrestarsi bruscamente.
La tensione tra i muscoli del suo braccio sfociò in un duello tra la sua forza e quella dell’Altra.
La prima a volersi trattenere, a voler inchiodare l’intero corpo per impedire a se stessa di avanzare di un solo, effimero passo.
La seconda a spingere violentemente, senza rimorsi, senza pensieri, senza umanità; un motore da cui l’intera macchina era costretta a dipendere, ma da cui si sarebbe potuta affrancare nell’unico modo che lei conosceva, e che conosceva anche l’Altra.

Non oppormi resistenza, Frisk. E forza con la Determinazione! Il nostro Love… lo senti, percepisci la nostra forza?

‘Hey! Smettila di muoverti! Questo è esattamente ciò di cui stavo parlando. ’

Davvero ti interessa sentire le sue parole? Ti blocchi a causa di uno dei tanti mostri che abbiamo ridotto a misera polvere affidata al vento?

Papyrus si ostinava a tagliarle la strada, cullandola con le sue parole intrise di speranza e fiducia, sebbene stesse fissando con espressione indecifrabile le sue mani;

Papyrus scioccamente si ostinava a tagliarle la strada, ostacolandola e facendole perdere tempo con le sue stupidaggini intrise di speranza e fiducia, sebbene - trasuda Ipocrisia da tutte le parti! Meglio che paghi, no? - stesse fissando con espressione indecifrabile le sue mani.

‘Umana, tu hai bisogno di una guida… e di un amico. ’

Era rimasta immobile ad ascoltare quelle semplici, innocenti lettere.
Era rimasta immobile a beffeggiarsi di quelle semplici e velenose lettere.

Crede di poterci fronteggiare? Lui? La Determinazione, Frisk! E il coltello… lo hai ancora in mano, giusto?

Una risatina lieve a risuonarle nelle orecchie e nella testa e nel Cuore rubato.

‘Qualcuno che ti porti sulla strada giusta! ’

Ma è questa la strada giusta… la Genocide, la nostra prima - no, la tua prima - Genocide, dopo che mi hai costretta ad assistere alla tua pietà da Pacifist.

‘Ma non preoccuparti!  Io, Papyrus, felicemente sarò tuo amico e tutore! E cambierò la tua vita in meglio! ’

Aveva captato una strana sensazione. La sua pelle si era bagnata di una sostanza che sconosceva e di cui si era perfino dimenticata l’esistenza, un liquido caldo e salato, simile all’acqua.
Gocce che disegnavano degli invisibili sentieri su entrambe le guance paffute da bambina innocente, gocce che avevano contribuito a scemare la forza che la spingeva a fare del male.
Papyrus pareva non riuscire a vederle, quelle minuscole lacrime. Sorrideva, ed era rassicurante: la sua voce permaneva nell’essere leggermente più acuta del normale, ed era anche buffa, tenera.
Per un attimo si sentì meglio. Più leggera, per un solo istante felice nel constatare che quello scheletro così strambo, che le aveva dato non poco filo da torcere nella modalità precedente, era convinto di voler essere suo amico sia nel bene che nel male.

Continua a parlare, Papyrus! Ti prego, ti scongiuro, non mi riconosci? Non capisci che non sono io?

Patetico, Frisk. Non sono le mie mani ad eseguire queste cose, sono le tue e soltanto le tue!

Non voglio farti del male

Ma davvero?

quindi continua a ripetere che vuoi essere mio amico e che mi starai accanto. Per favore! Salvami da Lei!

Ora basta!

L’Altra vinse il conflitto tra le forze, e con orrore Frisk sentì le proprie gambe muoversi inesorabili verso il loro obbiettivo.

‘Vedo che ti stai avvicinando. Vorresti abbracciarmi? Wowie! Le mie parole hanno funzionato! ’

Non sai quanto…

Un’altra risata a torturarle l’Animo.

‘Io, Papyrus, ti accolgo a braccia aperte! ’

E poi fu questione di pochissimi secondi.
La lama sfavillò crudelmente nell’aria mentre Papyrus continuava a sorridere e si abbassava alla sua altezza per poterla stringere tra le braccia, e poi ci fu solo il buio.
 
 
 
Le lacrime raddoppiavano nel vedere il crimine commesso, mentre le ossa si sgretolavano e il vento scuoteva i capelli di entrambe le bambine. La prima in preda alla disperazione per ciò che avevano fatto le sue mani, la seconda a godersi lo spettacolo con aria indifferente e soddisfatta.
La voce fievole dello scheletro le giunse ancora alle orecchie, ma niente le importava più, ormai. Nella Pacifist ricordava di essersi realmente affezionata a quella creatura e al suo criptico fratello, e in memoria dei bei momenti passati con loro si sforzava di riprovare ancora il medesimo affetto, senza molti risultati: quella presenza cattiva con cui condivideva il Love era sempre al suo fianco, dietro e davanti a lei, dentro di lei; sempre pronta a fermare i suoi tentativi di salvare ciò che meritava di essere salvato.
Ma Frisk aveva la Determinazione dalla sua parte.
E, prima che l’Altra potesse sussurrarle di continuare con la caccia e trovare il fratello del mucchietto di cenere, Frisk si decise.

Una strana luce azzurrina le illuminava la schiena e un paio di occhi furiosi la squadravano mentre lei resettava tutto.
 
 
 


E’…
E’…
No comment.
 
Made of Snow and Dreams.
 
  
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