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Autore: FantaDJ_CA    30/07/2016    1 recensioni
Quando Ally ha diciassette anni, scopre di essere incinta da parte di Austin. Cosa succede quando trova lui nel letto con qualcun altro che non è lei prima che potesse dirgli la notizia? Decide di spostarsi in California dove inizierà una nuova vita e dimenticherà quella che avuto con Austin. Ma sarà tutto così semplice?
TRADUZIONE DELLA STORIA "How Could You?" - COMPLETA, CAPITOLO 30 (14/08/07)
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ally POV

"Bene, questo come mi sta?" domandai a Trish e alla bridal stylist mentre uscivo dal camerino. Sollevai lievemente il vestito dal pavimento e mi misi sulla piccola piattaforma.
Trish si morse il labbro e inclinò la testa. "È carino, ma..."
"Non è quello giusto per te." concluse Nicole, la bridal stylist.
Concordai con loro ma in realtà cominciavo a spazientirmi. Era il quarto vestito che provavo e nessuno di questi era fatto per me.
"Ho la sensazione che non riuscirò mai a trovare quello giusto." dissi rientrando nel camerino. Sfilai il vestito e lo misi ordinatamente sull'appendiabiti.
"Provane un altro, e se non è quello giusto, facciamo una pausa." disse Trish, io annuii anche se realizzai che non poteva vedermi.
Presi l'ultimo vestito dall'appendiabiti e lo indossai velocemente. Una volta tirata su la zip, uscii. C'era uno specchio dinanzi all'appendiabiti quindi potevo vedere come stavo.
"Als, è bellissimo." si entusiasmò Trish.
"Penso che questo faccia apposta per te." aggiunse Nicole, con un ampio sorriso.
"Sono d'accordo." sorrisi e continuai a guardarmi.
"Ad Austin piacerà tantissimo questo vestito." disse Trish mentre scendevo dalla piattaforma.
"Certo, mi ha detto che potrei stare sull'altare nuda e non gli interesserebbe nemmeno." affermai, sfilando quest'altro vestito e appendendolo.
"Non mi sorprende." rispose, e ridendo mi rimisi i vecchi vestiti. Presi tutti gli abiti da sposa indossati e uscii dal camerino.
"Allora, quand'è il grande giorno?" domandò Nicole afferrando gli abiti. Mi tenni quello che stavo per acquistare.
"Il 31 dicembre." le dissi.
"Ah, solo altri cinque mesi." constatò, annuendo. "È molto romantico che vi sposiate la notte di San Silvestro."
Sorrisi. "Lo penso anch'io."

Dopo aver pagato per il vestito e aver salutato Nicole, lasciammo il negozio ed entrammo in macchina. Il negozio era a quindici minuti dall'appartamento quindi arrivammo a casa piuttosto velocemente. Ma in prossimità del parcheggio mi saltò in mente una cosa.
"Trish, come faccio ad entrare senza  che Austin veda i vestiti?"
"Austin è a casa mia quindi è tutto ok." Tirai un respiro di sollievo e scesi dall'auto, e lo stesso fece Trish. Prendemmo l'ascensore, e una volta aperta la porta dell'appartamento mi affrettai a mettere i vestiti nell'armadio nella vecchia stanza di Trish. Sapevo che Austin non sarebbe mai entrato in quella camera, quindi era un ottimo nascondiglio per il vestito.
"Immagino che Austin abbia Rocky con sé visto che non è qui." disse Trish mentre tornavo nel salotto.
"Penso di sì." Era passato un mese da quando Austin aveva portato Rocky a casa. Quando lo portammo dal veterinario per i vaccini, ci spiegò che aveva solo due mesi. Quindi ora ne aveva tre.
Uscimmo dall'appartamento e prendemmo di nuovo la sua macchina. Avremmo potuto camminare, ma Trish era...beh, Trish.

"Siamo tornate!" annunciò Trish arrivate a casa sua.
"Non c'è bisogno di urlare." disse Austin. "Siamo proprio qui." Austin e Dez se ne stavano seduti sul divano, Aria sulle cosce di suo padre e Rocky sul pavimento.
Mi avvicinai al divano e presi posto affianco ad Austin. "Com'è andato lo shopping?" domandò.
"Bene. Ho comprato un vestito." Sorrisi e poggiai la testa sulla sua spalla. "E tu non lo vedrai prima del matrimonio." aggiunsi velocemente.
"Come sapevi che te l'avrei chiesto?" domandò, quasi scioccato.
Scrollai le spalle e cominciai a giocare con le dita di Aria. "Ti conosco più io che tu da solo." Sollevai il capo e lo baciai.
"E voi che avete fatto mentre non c'eravamo?" chiese Trish.
"Abbiamo guardato la TV." risposero all'unisono.
"Che sorpresa." sbadigliai e chiusi gli occhi.
"Sei stanca?" domandò Austin. Assentii, tenendo gli occhi chiusi. "Presumo che allora dovremo posticipare la scelta della torta, eh?"
Spalancai gli occhi. "Avevo completamente dimenticato che fosse oggi."
"Sì, l'avevo capito." Sospirai e mi stropicciai gli occhi. "Als, possiamo rimandare, non è un problema."
Scossi la testa. "No, non fa niente. Sicuramente non ci vorrà tanto."

"Ci sono voluti anni!" mi lamentai, rientrando nel nostro appartamento.
Pensavamo che la degustazione sarebbe durata magari mezzora, ma ci siamo sbagliati di grosso. Siamo rimasti ad assaggiare una miriade di torte per tipo due ore. Dopo aver assaggiato così tante torte, non ne voglio più vedere una prima del matrimonio. Alla fine il gusto scelto fu cioccolato e lamponi, la glassa invece vaniglia.
"Papà, ho sonno." disse Aria in un sussurro mentre si spostava tra le braccia di Austin.
"Va bene, allora andiamo a letto." Le baciò la fronte e si avvicinò a me. Io ero sul divano da quando eravamo tornati.
"Notte, piccolina." le diedi un bacio.
"Notte, mamma." I suoi occhi erano pronti a chiudersi e sapevo che da un momento all'altro si sarebbe addormentata.
Rimisi la testa sul divano e chiusi gli occhi.

Austin POV

"Notte, tesoro." sussurrai a mia figlia, in procinto di addormentarsi.
"Notte, papà." Sorrisi e le diedi un altro bacio, prima di uscire dalla sua camera e tornare in salotto.
"Ehi Als, io-" mi interruppi immediatamente quando vidi Ally addormentata sul divano. "Bene, è ora di dormire anche per te." Feci scivolare le braccia sotto il suo corpo e la sollevai a mo' di sposa. Lei si mosse debolmente, ma non si svegliò. Arrivati in camera, la misi sotto le coperte. 
Mi tolsi i jeans e la maglietta, indossai i pantaloni del pigiama, ma senza preoccuparmi di mettere anche la maglietta. Mi lavai i denti prima di mettermi a letto. Ally si strinse a me ma rimase nel mondo dei sogni.
"Notte, Austy."
Odiavo quel nome! "Notte, Als."
Nonostante la mia stanchezza, non riuscivo a dormire. Troppi pensieri per la testa. Ero preoccupato per Ally perché era evidente che il matrimonio la stava stressando. Era riuscita a gestire così tanto, ma era vicina al limite della sopportazione. Anche solo l'altro giorno, la vidi con le borse sotto gli occhi e sapevo che non si era riposata neanche un secondo. Odiavo vederla così esausta. Se avessi potuto organizzare tutto da solo, l'avrei fatto. Ma siccome ero un semplice ragazzo che di organizzare matrimoni non sa niente, avrei rovinato tutto. Onestamente non vedevo l'ora ci sposassimo. Volevo chiamare Ally mia moglie.
Quando eravamo adolescenti e aveva lasciato Miami, pensavo che non l'avrei più rivista, e invece ero sul punto di sposarla, e questo mi rendeva l'uomo più felice del pianeta. Non vedevo l'ora di essere suo marito.
Lasciai che il sonno prendesse il sopravvento e spazzasse via tutti questi pensieri.

"Oh mio dio, sono in ritardo!" sentii esclamare.
Aprii lentamente gli occhi mettendomi seduto, e vidi Ally in procinto di vestirsi. "Dove stai andando?"
Sobbalzò flebilmente, non aspettandosi di sentire la mia voce. "Devo accompagnare Trish a scegliere l'abito da damigella d'onore."
Notai come avesse ancora le borse sotto gli occhi e subito cercai di distoglierla dall'incarico. "Ally, non puoi rimandare e venire a letto?"
Rimase immobile, fissandomi. "Perché mai?"
"Perché sembri esausta." Mi alzai e mi avvicinai a lei. "Quando ti sei svegliata?"
Scrollò le spalle e continuò a vestirsi, ma le lanciai un'occhiataccia. "Va bene," si fermò, "Alle quattro. Non riuscivo più a dormire quindi sono stata nel letto a fare niente, e mi sono addormentata di nuovo alle sette."
Guardai l'orologio dietro e mi accorsi che erano appena passate le nove. "Ally, torna a dormire."
Scosse la testa. "Non posso, abbiamo fissato un appuntamento."
"Allora rimandalo. Als, sembri esausta."
Ero sicuro che fosse in corso una battaglia interiore per scegliere cosa fare. Annuì dopo qualche momento. "Va bene. Scrivo a Trish di rimandare l'appuntamento."

Mentre lo faceva,  andai a controllare Aria. Era sveglia e non potei far altro che sorridere mentre giocava con le bambole. Rocky era vicino a lei. Si stava trasformando lentamente in un cane protettivo.
"Buongiorno, principessa." la salutai, abbassandomi verso di lei.
"Giorno, papà." Le baciai la fronte e continuai a guardarla mentre giocava con le bambole. "Dov'è mamma?"
"Sta ancora riposando."
"Sta bene?" Finalmente mi guardava negli occhi e riuscii a vederci la sua preoccupazione.
"Sta benissimo, principessa. È solo un po' stanca." la rassicurai, spostandole una ciocca di capelli dal viso.
"Le prepariamo la colazione?"
Ridacchiai e annuii. "Certo, andiamo." Mi alzai e la sollevai, portandola in cucina. La feci sedere sul bancone. "Dovremmo fare dei pancakes a mamma?"
"Sì!"
Sorrisi e le lasciai un altro bacio.

Presi tutti gli ingredienti per i pancake e li misi sul bancone, appena affianco ad Aria. Afferrai una scodella e un misurino dalla credenza.
Dopo aver misurato tutto correttamente e aver messo gli ingredienti nella scodella, presi un cucchiaio di legno.
"Vuoi girare?" le domandai. Rise e annuii. "Ok, dammi la mano." Me la diede  e io le passai il cucchiaio. Portai la sua mano alla scodella e l'aiutai a mischiare.
Mi piaceva così tanto tutto ciò. Amavo passare del tempo con mia figlia e la mia futura moglie. Non avrei mai immaginato di avere una figlia a una così tenera età, ma non cambierei ciò che è successo per nulla al mondo. L'unica cosa che avrei voluto era aver avuto la possibilità di stare con Aria dal primo secondo della sua vita.
"Sembrano buonissimi." Dissi, mettendo l'ultimo pancake nel piatto.
"Hai ragione."
"Fortuna che ne abbiamo preparati di più, eh?" Lei sorrise e concordò. Mettemmo il piatto su un vassoio, poi prendemmo un bicchiere e ci versammo un po' di succo d'arancia.
"Pensi che riesci a portarlo di là?" le chiesi.
"Sì! Sono grande ormai."
"So che lo sei." Le passai il vassoio con cautela. "Ti prego non farlo cadere." sussurrai, senza che mi potesse sentire.
La osservai mentre portava il vassoio in camera nostra. Ero dietro di lei nel caso in cui gettasse tutto a terra. Fortunatamente, non è successo.
Arrivati in camera, vidi Ally sveglia, mentre leggeva una rivista. "Mamma, guarda."
Ally mise giù la rivista e sorrise una volta posati gli occhi sul vassoio con la colazione. "Questo per cos'è?"
Aria me lo passò con attenzione e lo appoggiai sulle cosce di Ally. Salii sul letto e misi Aria sulle mie. "Volevamo prepararti la colazione." Le dissi, baciandola sulla tempia. 
"Beh, grazie mille." Sorrise e cominciò a mangiare.
Senz'ombra di dubbio quella fa una delle nostre migliori mattinate.

SPAZIO TRADUTTORE

La storia sta lentamente volgendo al termine. Il prossimo sarà l'ultimo capitolo... ma ci sarà un epilogo! Che credo di pubblicare dopo il finale.
Come promesso ho aggiornato entro la fine di luglio! Grazie mille ad Ananina2000 (nuovamente) per la recensione lasciata nello scorso capitolo.
Ci vediamo al prossimo, che probabilmente - e qui non prometto nulla - arriverà entro i primi di agosto.
Ciao!
  
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