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Autore: Giuls_BluRose    30/07/2016    1 recensioni
Fiabe dei Fratelli Grimm rivisitate in chiave moderna con i nostri amati attori | Principalmente CrissColfer |
Capitolo uno - "Il Principe Ranocchio"
Dal testo:
“Ehi ragazzo, hai bisogno di una mano?”
Come per magia apparse accanto a lui un ragazzo di bassa statura, con i capelli scuri ricci e due occhi enormi di un colore indescrivibile, ma sembrava sciatto e uscito da chissà dove.
“Ah perfetto, adesso ci mancava solo un ranocchietto!”
Il ragazzo, il cui nome era Darren, fece finta di non aver sentito.
“Piacere, Darren.”
“Chris.”
“A me non interessa la tua camicia nuova, ma solo un'uscita con la tua bellissima presenza.”
Chris sospirò pesantemente e pensava in cuor suo:
“Che va mai blaterando questo ragazzo? Bhe, sarà anche simile ad una rana, ma io non ho la minima intenzione di perdere i miei amati occhiali e se può darmi una mano...”
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il Principe Ranocchio

 

C'era una volta un ragazzo di buona famiglia, trasferito da qualche mese a New York; un ragazzo solitario, un po' altezzoso e con fare da prima donna.
Chris era un fiero ragazzo gay, che non si lasciava abbattere da nulla e niente e nessuno poteva giudicarlo, se non se stesso.
Camminava con passo frettoloso per Central Park, come se volesse evitare tutti quanti, come se volesse restare da solo con i propri pensieri.
Indossava i suoi amati occhiali da sole firmati, quelli che facevano come da barriera tra lui e il resto del mondo, quegli occhiali dai quali non si sarebbe mai separato.
Camminava a testa bassa, per non incrociare lo sguardo di nessuno, come se anche solo guardarlo potesse essere una sorta di peccato mortale; il suo volto non dava segno di alcuna emozione, era freddo e senza espressione.
Nessuno poteva entrare nei pensieri di quel ragazzo, nessuno.
Camminava sulle rive del lago, godendosi la leggera brezza primaverile e guardando le piccole tartarughe nuotare nelle acque, amava gli animali, fin da quando era piccolo, erano sempre stati i suoi unici veri amici.
Chris non si accorse delle radici dell'albero che sporgevano dal terreno, così inciampò su di esse, facendogli perdere l'equilibrio e cadere rovinosamente a terra, facendo in modo che i suoi amati occhiali da sole scivolassero via dal suo viso e cadessero in acqua, cosa che per poco non fece anche lui.
Il castano li vide affondare e il lago era profondo a perdita d'occhio; imprecò mentalmente all'inizio, per poi finire a farlo tra i denti, nervoso.
“Ah! I miei occhiali da sole, accidenti! Proprio adesso dovevano cadere, maledizione, se solo riuscissi a vederli, anche a costo della mia camicia nuova!”
Forse Chris poteva sembrare un ragazzo superficiale, ma quegli occhiali erano il suo scudo e si sentiva troppo vulnerabile alle persone senza: forse era la paura di non essere accettato per la sua omosessualità, ma non lo avrebbe mai ammesso, doveva recitare la parte del ragazzo forte.
“Ehi ragazzo, hai bisogno di una mano?”
Come per magia apparse accanto a lui un ragazzo di bassa statura, con i capelli scuri ricci e due occhi enormi di un colore indescrivibile, ma sembrava sciatto e uscito da chissà dove.
“Ah perfetto, adesso ci mancava solo un ranocchietto!”
Il ragazzo, il cui nome era Darren, fece finta di non aver sentito.
“Piacere, Darren.”
“Chris.”
“A me non interessa la tua camicia nuova, ma solo un'uscita con la tua bellissima presenza.”
Chris sospirò pesantemente e pensava in cuor suo:
Che va mai blaterando questo ragazzo? Bhe, sarà anche simile ad una rana, ma io non ho la minima intenzione di perdere i miei amati occhiali e se può darmi una mano...”
Quindi Chris sbottò.
“Riportami solo i miei occhiali e poi, per conto mio, ti sarà concesso quello che vuoi.”
Come ebbe detto questo il riccioluto si gettò in acqua senza pensarci due volte, facendo rimanere basito Chris, ma si stupì di vederlo riemergere: aveva gli occhiali tra le mani e li gettò sull'erba.
“A lei, caro.”
Il castano si rallegrò di avere di nuovo tra le mani il suo piccolo tesoro, ma il moro non si scordava.
“Ora aspetta, Chris, ed esci con me!”
Il mezzo soprano rise appena tra i baffi, quel Darren era davvero un ragazzo pieno di sorprese e, come per sfidarlo, disse una frase prima di scomparire dalla sua vista con fare altezzoso.
“Stasera sarò a cena al ristorante all'angolo tra la Quinta e la Dodicesima, caro il mio ranocchietto Darren.”
Darren sorrise, non sarebbe mancato.

 

Quella stessa sera Chris sedeva a tavola con la propria famiglia, intento a gustarsi uno dei suoi piatti preferiti, quando all'improvviso:
Click, click.
Il castano si voltò e vide il volto del ragazzo conosciuto al lago davanti al vetro del ristorante, intento a battere alla finestra per attirare la sua attenzione.
Chris cercò di mantenere una risata, cosa però che non sfuggì agli occhi della madre.
“Che ti succede, Chris? Hai per caso visto un clown fuori dalla finestra?”
Il tono della voce della donna era molto calmo e gentile, senza rabbia o frustrazione alcuna.
Il castano ridacchiò, negando con la testa.
“No, guarda là fuori mamma. C'è un ragazzo che oggi al lago mi ha aiutato a recuperare gli occhiali e diciamo che forse c'era una piccola scommessa ed io sarei dovuto uscire on lui stasera. Sembrava una ranocchia, seriamente, la statura era quella più o meno.”
La madre sorrise e il ragazzo, da fuori il ristorante, bussò nuovamente, iniziando a recitare qualcosa di molto famigliare per Chris e la sua famiglia, tutti amanti di fiabe e racconti.
“Figlio di re, principe, aprimi la porta e ricorda la promessa.”
Chris si permise di ridere, la rima neanche tornava se usava il maschile.
“Rammenti? Fa che non sia vana la promessa fatta vicino alla fontana!”
Tutta la famiglia Colfer si guardò incredula: Darren aveva appena recitato le battute prese dalla fiaba dei fratelli Grimm Il Principe Ranocchio.
“Bhe, se glielo hai promesso lo devi mantenere, fallo felice e stai con lui questa sera.”
Sua madre gli fece l'occhiolino e lo invitò ad uscire, cosa che, anche se un po' di controvoglia, Chris fece.
“Il Principe Ranocchio, seriamente Darren?”
Il castano annuì ridendo piano.
“Tu mi hai chiamato Ranocchietto oggi al parco e volevo dimostrarti che, come nella fiaba, anche io mi posso trasformare in un principe, basta che mi dai l'opportunità.”
“Tu mi conosci, vero?”
Darren lo guardò senza capire.
“Hai detto che volevi uscire con me, come sapevi che sono gay?”
“Ah quello, bhe tu forse non mi hai mai notato a quanto pare, ma frequento la tua stessa scuola, anche se in sezioni diverse.”
“Ah ecco.”
“Sai, è da un po' che ho messo gli occhi su di te.”
Chris lo guardò di sbieco, osservandolo per bene per la prima volta quella sera: i suoi abiti non erano sciatti come quelli che indossava il pomeriggio, indossava semplicemente dei jeans e una camicia bianca, ma su di lui sembra un abbinamento quasi elegante. Era un ragazzo particolare e il castano lo aveva notato subito.
“Vorresti un'opportunità, quindi?”
Darren annuì soddisfatto, mentre Chris continuava a squadrarlo per capire qualcosa di lui: non sapeva il motivo, ma sentiva che in qualche modo si poteva fidare di lui, cosa che raramente faceva con altre persone che non fossero la sua famiglia. C'era qualcosa in quel moretto piccolo e discretamente carino, doveva ammetterlo, ma non avrebbe ceduto facilmente come la principessa della storia.
“Intanto vediamo come va questa serata tra amici e mi sa che resterai un ranocchietto ancora per un po', certo non ti bacio stasera. Vediamo se riusciremo a rompere l'incantesimo.”
Chris sorrise per la prima volta al moro dicendo quelle parole, che subito Darren prese come una sfida.
“Okay, vediamo quanto tempo resisti prima di morire dalla curiosità di scoprire come sono nelle vesti di un reale.”
 

Non ti bacerò mai, ranocchietto.”
“Sfida accettata, Colfer.”


 

Note dell'autrice:
Ehm, salve?(?)
No, giuro che non sono pazza, lo giuro!
E' solo che oggi sono stata il libreria e non appena ho visto le fiabe dei Grimm non ho potuto fare a meno di comprarle, ho iniziato  a leggerne alcune e tac, questa matta idea mi è balenata in testa.
Ha un senso, no ovviamente, ma okay (?)
Spero che possa piacere a qualcuno e che mi facciate sapere se vale la pena continuarla o meno.
La prima, ovviamente, Chris me l'ha servita su un vassoio d'argento nei suoi libri, quindi eccovi una CrissColfer ispirata al Principe Ranocchio, il nostro amato Froggy di Terra delle Storie **
I capitoli non saranno lunghissimi, in quanto cercherò di tenermi il più possibile sulle fiabe originali, questa per esempio è di sole tre pagine e il capitolo supera di poco le quattro.
Okay, adesso vi lascio, ci sentiamo!

Giulia Pierucci

PS: Sulla mia pagina Facebook ho indetto un contest, mi farebbe piacere se qualcuno di voi partecipasse!



 

   
 
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