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Autore: Louren GO    31/07/2016    2 recensioni
Storia ambientata nella terza stagione di Inazuma Eleven (con qualche piccola modifica):
“Fratellone!” urlò una voce femminile da dietro le balaustre dello stadio.
Il primo a girarsi fu Hurley che con un sorriso a 32 denti urlò a sua volta: “Sorellina! Allora sei arrivata eh!”.
Tutta la squadra si girò verso di lui per poi gridare all’unisono: “Sorellina?!”
Spero di avervi incuriosito!
PS: Le identità di certi personaggi verranno svelate con l’andare avanti nella storia.
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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 Avviso: In certe scene metterò fra due asterischi l’azione che stanno facendo i personaggi in quel momento (un po’ lo faccio per non ripetere troppo il “disse” o il “faceva” nelle frasi).
Se scrivo: *goccioline generale* sta ad indicare che quell’azione la stanno facendo tutti i personaggi presenti in quella scena. E ovviamente con “goccioline” si intende proprio la tipica goccia che compare sulla fronte per simboleggiare scene d’imbarazzo o nervosismo e altre volte anche sdegno.
Detto questo, vi lascio alla storia!
 
“Sono in ritardo! Sono in super ritardo!” gridò una ragazza dai lunghi capelli rosa e occhi bordeaux mentre correva a tutto fiato con una massa di quaderni in mano. “Non posso fare tardi un’altra volta! Mi licenzieranno! Mannaggia a me che non sento mai la sveglia!” continuò a lamentarsi mentre correva disperata. D’un tratto girò una curva, senza guardare dritto davanti a lei, e si scontrò contro qualcosa, o meglio qualcuno, facendo cadere a terra tutti i quaderni che a stento riusciva a tenere tra le mani.
“M-Mi scusi!” disse la ragazza imbarazzata con lo sguardo basso mentre era intenta a raccogliere i quaderni da terra.
“Ma figurati. Vuoi che ti dia una mano?”.
Allora lei alzò lentamente lo sguardo ritrovandosi faccia a faccia con un ragazzo dai capelli grigiastri che ricordavano l’inverno e gli occhi di un grigio scuro che la fissavano in attesa di una risposta, mentre un dolce sorriso era stampato sulla sua faccia.
La ragazza a quella vista arrossii timidamente senza dire nulla continuando a guardarlo negli occhi.
A quel punto il ragazzo raccolse i quaderni sparpagliati per terra e glieli consegnò, sempre con quel bel sorriso incantatore.
“G-Grazie.” disse finalmente posando il timido sguardo sull’ammasso di quaderni.
“Di niente!” rispose il ragazzo riprendendo la sua camminata per chissà quale luogo.
Continuò a fissarlo per un po’, finché non sparì dietro l’angolo. “Che bel ragazzo…” pensò fra sé e sé.
Dopo qualche minuto si ricordò di essere in ritardo per lavoro e ricominciò a correre come se non ci fosse un domani: “Waaah è vero sono in ritardo!”.
***
Nel frattempo vediamo la nostra cara Inazuma alle prese con gli allenamenti:
“Passa Jude!”
“Prendi Hurley!”
“Non riuscirai a segnare! Muro di roccia!”
“Ugh! Accidenti!”
“Bravo Jack, continua così!”
“Grazie capitano!”
“Uh? Eccoti Shawn, finalmente sei arrivato!” disse Mark, il capitano della Inazuma, entusiasta di vedere l’amico.
“Si, scusate il ritardo amici.” rispose con quel suo solito tono dolce.
“Bene, ora direi che ci siamo tutti.” intervenne il nuovo allenatore Percival Travis. Non andava molto a genio alla squadra, specialmente per quello che si dice sulla Cherry Blossom Junior High, una squadra molto forte che fu allenata proprio da lui. Tuttavia a causa dei suoi comportamenti scorretti a Travis venne ritirato il patentino da allenatore e venne definito un allenatore maledetto. Ma d’altronde i nostri ragazzi non potevano farci nulla.
“Come già sapete fra due giorni ci sarà la prima sfida del FFI contro l’Australia. Ho deciso che nei due giorni che precedono la partita nessuno avrà il permesso di lasciare il dormitorio.”.
“Ma…ma questo significa niente allenamento!?” disse Mark come se il mondo intero gli fosse crollato addosso.
“Avete capito bene.” continuò il mister “Chi non farà come dico io verrà subito allontanato dalla squadra.”.
“La prego mister.” intervenne Jude “Abbiamo bisogno di allenarci, siamo appena stati selezionati per la rappresentativa giapponese!”.
“Si, abbiamo bisogno di allenarci tutti insieme!” aggiunse Jordan.
“Ora basta. L’allenatore sono io e voi dovete fare come dico.”.
Detto questo la squadra se ne andò rassegnata nei dormitori, mentre il mister, seduto comodamente su una sedia, se ne stava lì di guardia come se sapesse già che qualcuno di loro avrebbe provato a sgattaiolare fuori.
***
Furono due giorni pesanti per i ragazzi. Come potevano sperare di vincere questa grande partita se non si erano allenati neanche un po’, o meglio qualcuno ci provò anche se singolarmente e in uno spazio piccolo.
La partita comincia. La squadra sembra non riuscire ad intendersi.
L’Australia è forte e riesce a tenere palla grazie alla loro tattica micidiale il Bunker Asfissiante. Riescono così a fare il primo goal.
“Accidenti! E tutto questo perché non ci siamo allenati!” borbottò Jude seccato.
***
“Sono in ritardo! Sono in super ritardo!” rivediamo la nostra ragazza dai capelli rosa, sempre di fretta, sempre in ritardo.
“Non posso fare tardi alla partita!” disse continuando a correre.
Sorpassò un negozio che vendeva pasticcini e macarons, che erano i suoi dolci preferiti. La ragazza si fermò improvvisamente per poi indietreggiare di qualche passo ed affacciarsi a quella dannata vetrina; e chi non lo farebbe?
“Ci sono i macarons!”.
Entusiasta e con la colina in bocca decise di entrare, dimenticandosi completamente di quello che doveva fare.
“Buongiorno Sonico-chan!” augurò dolcemente un’anziana signora dai lunghi capelli bianchi e gli occhi azzurrini, leggermente nascosti dalle rughe, da dietro la cassa alla ragazza dai capelli rosa.
“Buongiorno signora Cornelius.” rispose Sonico sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
“Scommetto che sei venuta qui per i macarons.” sentenziò la signora sorridendo.
“Si, me ne dia tre per favore! Uno alla fragola, al cioccolato e… sì anche uno alla vaniglia.”.
La Cornelius ridacchiò dolcemente mentre metteva su di un piattino l’ordine della ragazza.
“Ti serve altro?”
“No la ringrazio.” Prese il piatto e lo poggiò sul bancone del piccolo ma grazioso bar mentre si guardava intorno perplessa. “Oggi c’è davvero poca gente.”
“Eh sì, a quanto pare questo posto è destinato al fallimento…”
“Vuole dire che presto il locale verrà chiuso?!”.
“Già, dispiace anche a me, ma non possiamo farci nulla.”.
“Ma come è possibile? I suoi dolci sono così buoni!” disse la rosa mangiando con gradimento uno dei macarons.
“Bhe a quanto pare non a tutti piacciono…” rispose sconsolata l’anziana signora. “E te Sonico-chan? Che racconti di bello?”.
“Ecco…l’altro ieri ho fatto tardi un’altra volta a lavoro… *goccioline di imbarazzo*”.
“Non preoccuparti, alla tua età anche io tardavo sempre e spesso mi andava di fortuna.”.
“Bhe… a me non è andata molto bene… sono stata licenziata hehe…”.
*goccioline generale*
“Sono sicura che riuscirai a trovare un altro lavoro, non sarà un’impresa ardua per una ragazza carina come te.”.
“L-La ringrazio signora Cornelius.” disse arrossendo leggermente.
A quel punto l’anziana andò per accendere la TV capitando proprio sul canale da dove stavano registrando la partita internazionale Giappone contro Australia. “Oh guarda! C’è la partita. Mmh… il Giappone sembra in svantaggio…”.
“È vero! Cavoli dovevo andare a vedere la partita!”. Sonico afferrò l’ultimo macaron e corse fermandosi improvvisamente davanti alla porta per poi tornare indietro e tirare fuori i soldi dal borsellino. “Ecco a lei. G-Grazie e arrivederci!” e riprese a correre uscendo fuori dal locale come se dovesse esplodere da un momento all’altro.
La Cornelius basita aggiunse in conclusione: “Ma si è dimenticata il resto…”.
***
Nel frattempo il torneo continua: grazie a Jude i giapponesi riescono a capire come sfuggire al Bunker Asfissiante e si portano in pareggio grazie ad Hurley e la sua nuova tecnica micidiale Il Tifone.
Eh già, l’allenatore si è rivelato essere un vero portento. Aveva già capito tutto fin dall’inizio e dei ragazzi quello più sorpreso sembrerebbe essere Jude. Infatti, grande scoperta su Travis, in realtà la Cherry Blossom fu coinvolta in una lite con la Royal Academy, la squadra con cui si dovevano sfidare. In mezzo a tutto questo ci fu proprio lo zampino di Ray Dark. La squadra ne rimase gravemente ferita. Nonostante tutto Travis si prese tutta la responsabilità in quanto c’era il rischio che i ragazzi venissero squalificati a vita. Per questo gli fu tolto il patentino da allenatore. Alla fine finalmente riuscì a tornare alla sua postazione, sempre allenatore, sempre con una gran passione per il calcio. Per questo è stato scelto per allenare questa squadra.
La partita prosegue e la Inazuma riesce a segnare un altro goal grazie al formidabile tiro di Axel, portando così la squadra alla vittoria.
“Evviva! Abbiamo vinto!” esclamò Mark soddisfatto.
Certo che con un allenatore come lui vinceremo di sicuro il FFI.” pensò Jude quasi come se fosse incantato dalla prestigiosa esperienza dell’allenatore.
***
I ragazzi si preparano per tornare a casa, quando:
“Fratellone!” urlò una voce femminile da dietro le balaustre dello stadio.
Il primo a girarsi fu Hurley che con un sorriso a 32 denti urlò a sua volta: “Sorellina! Allora sei arrivata eh!”.
Tutta la squadra si girò verso di lui per poi gridare all’unisono: “Sorellina?!” e voltarsi a loro volta verso la ragazza. Era molto carina, lunghi capelli rosa, occhi color bordeaux e- “Oh? Ma quella ragazza...” intervenne Shawn leggermente sorpreso.
La ragazza che nel frattempo si stava sbracciando per salutare il fratello, si sporse un po’ troppo in avanti riuscendo persino a rompere la balaustra su cui si stava appoggiando, cadendo giù dall’altezza di tre metri.
“Waaah!!!”
Allora il fratello le corse incontro veloce come il vento, riuscendo ad afferrarla fra le sue braccia: “Cavolo sorellina sei sempre la solita, riesci a cadere anche in un posto come questo.” disse Hurley ridacchiando.
“Scu-Scusami fratellone, non sono riuscita ad arrivare in tempo e… e mi dispiace mi sono persa la partita!” sentenziò la sorella tutto ad un fiato.
“Pazienza, vorrà dire che assisterai alla prossima.” rispose il fratello appoggiandola delicatamente a terra.
“Comunque ho visto che avete vinto. I miei complimenti fratellone!” aggiunse sorridendo dolcemente.
“Eh sì, due a uno! Wohooo!”.
“Ma Hurley.” intervenne Mark “Non ci avevi mai detto di avere una sorella.”.
“Ah sì è vero! Mi spiace di non avervelo detto prima, ma mi sarebbe sempre piaciuto presentarvela di persona ed ora che ne ho l’occasione, ragazzi, vi presento mia sorella minore Sonico! È venuta fin qui da Okinawa per vedere dal vivo la partita.”.
“Oooh, piacere di conoscerti Sonico!” dissero tutti all’unisono.
“P-Piacere mio!” rispose timidamente la ragazza.
“Ma non vi somigliate affatto!” ribatté Tod osservando i due più da vicino “Si a parte il colore dei capelli siete completamente diversi! Occhi, altezza, colore e tutto!”.
“Bhe si è vero, non si può dire che siamo proprio due gocce d’acqua.” intervenne Hurley “Difatti dalle nostre parti ci hanno soprannominato i fratelli ringo in quanto Sonico ha la pelle molto più chiara della mia.” continuò ridacchiando.
“Eh?”.
“Sinceramente io non l’ho capita…” arrivò Xavier curioso di capire la battuta dell’amico.
“Hihihi ma sì dai! I ringo no? I biscotti che da una parte sono al cioccolato e dall’altra alla vaniglia, proprio come Hurley che è più scuro di pelle rispetto a sua sorella.” spiegò Scott.
“Aaah ecco!” (okay questa era pessima).
“Ehi ma te non sei la ragazza che si era scontrata con me due giorni fa?” chiese Shawn avvicinandosi a lei.
“A-Ah! Si è vero, scusami ancora per quella volta è che andavo di fretta e-“.
“Cosa? Voi due vi conoscete già?!” interruppe Hurley mentre osservava attentamente i due.
“Bhe veramente più che conoscerci diciamo che tua sorella mi è venuta letteralmente addosso.” rispose Shawn ridacchiando leggermente.
“Hehe eh già.” aggiunse la ragazza con una risatina imbarazzata.
“Ma non è possibile! Vai a sbattere proprio contro qualsiasi cosa!” si mise a ridere il fratello dando una piccola pacca sulla schiena della sorella.
“Ma no dai. Stava correndo e aveva una montagna di quaderni in mano, chiunque sarebbe potuto cadere.” la giustificò l’albino sempre col suo fare gentile.
“Ah giusto! Com’è andata poi a lavoro?” chiese incuriosito il fratello.
Ci fu un minuto di silenzio. Dopo di ché la ragazza appoggiò le mani sulle spalle del fratello, lo guardò dritto negli occhi e disse inizialmente con fare deciso: “Mio caro Hurley… mi hanno licenziataaa waaah!!!” concluse con tono disperato la povera Sonico.
“Bhe che problema c’è?” ribatté Hurley “Finché non troverai un altro lavoro, e quindi non potrai nemmeno pagare le bollette di casa, starai con noi al dormitorio!”.
 
Saaalve a tutti ragazzi miei! Ecco a voi la mia prima fiction su Inazuma Eleven! Spero con tutto il cuore che vi piaccia, e non illudetevi che sia la banale storia d’amore tra il nuovo personaggio e un membro della Inazuma. In questa storia a più capitoli il mio obiettivo principale è quello di strapparvi un piccolo sorriso (anche se faccio delle battutine del cavolo). Ovviamente non mancheranno certe scenette sdolcinate (e qualche yaoi ma dettagli).
In questo breve capitolo ho voluto riassumere un po’ la partita contro l’Australia (che penso tutti conoscano già). Ma non preoccupatevi perché dai prossimi capitoli cercherò di attenermi il meno possibile all’animazione, cercando di creare qualcosa di più originale.
E detto questo, ci si rivede nel prossimo capitolo! Bye, bye!
Shawn: È inutile, tutte le ragazze cadono ai miei piedi.
Sta attento mio caro albino che Mark, nonostante sia così imbecille, ti fa concorrenza fra Cammy, Nelly e Silvia.
Shawn: Sì ma tre ragazze non possono battere le 100 e passa FanFiction che parlano di OC follemente innamorate di Shawn Froste.
E che ci posso fare se sei uno dei personaggi più fighi che ci siano!?
Shawn: Deal with it!


-Ed ecco una piccola immagine di Sonico, giusto per darvi un’idea del suo aspetto. Molti di voi avranno già visto questo personaggio da qualche parte, infatti non l’ho proprio inventata io bensì l’ho presa da un videogioco in quanto per me ha davvero un grande valore affettivo. Nonostante tutto per me rimarrà sempre la mia OC (almeno in questo caso) perché la funzione che ha nel suo show originale non infierisce affatto con la storia della Inazuma Japan. Diciamo che ho semplicemente preso il personaggio trasformandolo in un “Inazumiano” se così si può definire! Per questo ho aggiunto AU negli avvertimenti, riferito solo ed esclusivamente a questo personaggio.
 
  
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