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Autore: Freez shad    01/08/2016    4 recensioni
Come Shadow si ritrovò in difficoltà a causa dell'eccessiva somiglianza con la sua controparte blu.
Se poi i guai saranno causati proprio da Sonic, al povero riccio nero non basteranno le sue superbe abilità per cavarsi d'impiccio.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sonic vs Shadow'
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Era una fresca sera d'estate, il cielo era limpido e sgombro da qualsiasi nuvola; comprese quelle che di tanto in tanto attraversano la volta celeste, traghettate da un leggero soffio di vento, per poi allontanarsi raggiungendo chissà quali luoghi lontani; la luna e gli astri risplendevano al buio, donando quella fioca luce che accompagnava fedelmente il sonno di tutti gli abitanti di Mobius, in maniera uniforme e omogenea.



Una notte perfetta, per il duro riccio nero, da poter sfruttare per riposare quietamente, protetto dal ricco fogliame estivo di uno di quegli alberi vicino all'alta costa, lontano dalla solita e spartana stanza nella caserma della GUN.
Tutto intorno a lui era pace e silenzio, rotto solo dallo scrosciare delle onde del mare sugli scogli e dal soporifero cantilenare delle cicale; ma c'era qualcos'altro o meglio....qualcuno che furtivamente si stava avvicinando a lui evitando accuratamente di emettere alcun rumore.
Il leggerissimo sonno di Shadow e la sua prontezza nel punire chiunque lo svegliasse era divenuta ormai cosa proverbiale ma, nonostante questo, la figura continuava il suo impavido avvicinamento.
Quando ormai gli si trovò proprio davanti sollevò la mano destra, in cui brandiva uno strano oggetto dalla singolare e pericolosa forma appuntita, colpendo ripetutamente e con decisione ogni singola parte del corpo del riccio oscuro, con un sadico e perverso sorriso sul volto.






Il mattino seguente Shadow, svegliato dai primi bagliori dell'alba, si rizzò in piedi fresco e riposato, nel pieno delle forze; la frizzante brezza del mattino lo stava ridestando, poco a poco, da quel torpore che il sonno gli aveva lasciato addosso.
Prima di riuscire ad incominciare il suo solito riscaldamento muscolare, il recettore da polso lo informò di un messaggio di chiamata urgente appena arrivato,

'Chi rompe di primo mattino?', pensò prima di scoprire che, il soggetto in questione, era il faker blu,
'Sonic? Oh no, che vuole adesso?' << Qui Shadow, che cavolo rompi? >> chiese innervosito il riccio nero,
<< Shadow, presto! Abbiamo bisogno del tuo aiuto >> fece il blu allarmato,
<< Per cosa? Che sta succedendo? >> domandò con tono piatto, senza minimamente scomporsi,
<< Eggman ha messo KO Knukles, cogliendolo di sorpresa, ed è riuscito ad impossessarsi del Master Emerald. Ha risvegliato Chaos e lo ha scatenato contro la città, non posso fermarlo da solo questa volta. Non ho abbastanza smeraldi, vieni subito nella grande piazza di Metropolis! >>,
<< Guarda che se è un altro dei tuoi stupidi scherzi, stavolta non avrò alcuna pi.... >>ma non poté completare la minaccia, che la comunicazione saltò << Faker! Devo ricordarmi di massacrare anche quello stupido panzone >> concluse prima di scattare con la sua super velocità per raggiungere il luogo del divino attacco.



Dopo pochi minuti, Shadow si ritrovò nel luogo indicatogli alla ricerca di un qualche segno, o scia, che il mostro si doveva essere portato dietro nel suo cammino di distruzione.
Ma non trovò niente di tutto questo e nulla faceva pensare a qualche recente attacco o di altro ancora; invece scoprì quanto tutto, intorno a lui, proseguisse nella sua ostinata norma senza alcuna traccia di paura o sgomento nei loro visi.
<< Ehi, voi! >> fece fermando due passanti, delle anziane tartarughe, << Sapete se c'è stato qualche attacco da queste parti? Forse ad opera di un gigantesco mostro? >> chiese, ottenendo come risposta due sguardi meravigliati e perplessi,
<< Figliolo, credo che il caldo le abbia fuso qualche rotella! Se posso permettermi, le consiglierei di fermarsi e riposare all'ombra e prendere un po d'acqua fresca >> rispose gentile una delle due,
<< Vuole dire che è tutto tranquillo, che non c'è niente che richieda un immediato intervento? >>,
<< Le ha già detto che, l'unico ad aver bisogno d'aiuto, è lei >> insisté l'altra, prima di allontanarsi con la sua amica da quello che, per loro, doveva sembrare un folle.


'Dovevo immaginarlo che quell'imbecille di faker mi stava prendendo in giro. Ma appena gli metto le mani addosso.....'


<< Eccoti qui! Che bello, allora sei veramente venuto all'appuntamento >> disse una voce profonda, ma dal riconoscibile timbro gioviale, alle sue spalle interrompendo i suoi lugubri pensieri
<< Big? Che diavolo vuoi, di quale appuntamento stai parlando? >> chiese sorpreso il riccio,
<< Di quello che mi hai dato tu ieri. Dopo che hai rotto la mia canna da pesca, mi hai detto di farmi trovare qui promettendomene una nuova per scusarti. A proposito dov'è? Io non la vedo e tu Froggy? >> chiese ingenuamente, interpellando anche il fedele ranocchio che se ne stava beatamente appoggiato sulla spalla
<< Non ho la minima idea di cosa tu stia parlando! E adesso lasciami stare >> gli rispose aspramente il riccio, dandogli le spalle e allontanandosi,
<< Ma come? Mi avevi fatto una promessa, non vuoi mantenerla? >>,
<< Ti ho detto che non ne so nulla, e adesso vattene! >>,
<< Non è bello imbrogliare gli amici e sia a Big che a Froggy non piacciono gli imbroglioni >> fece arrabbiato.
Infine, prima che Shadow potesse rispondere o fare qualsiasi cosa, il grosso gatto lo afferrò e gli diede un violento pugno in testa,
<< Ecco, così impari a non dire le bugie. Andiamo Froggy! >> concluse il felino, allontanandosi, lasciando il povero riccio mezzo tramortito per terra.



'Cavolo! Non credevo che quel panzone avesse così tanta forza!' pensò tra sé il riccio, una volta ripresosi e seduto su una delle panchine che contornavano il perimetro interno della piazza, massaggiandosi la parte lesa, 'Farà male alla mia reputazione, ma che diavolo voleva? Ha parlato di un appuntamento, ma io non gliel'ho dato. Sto di nuovo soffrendo d'amnesia?',
<< A-ah, ti ho trovato finalmente! >> urlò una voce femminile.
Proprio davanti a lui si ergeva in tutta la sua furiosa figura la giovane riccia Amy che, con sguardo tremendamente accigliato, lo stava squadrando,
<< E tu cosa vuoi adesso? >> chiese scocciato Shadow, alzandosi dalla panchina e ricambiando l'occhiata da una posizione superiore << Guarda che se hai bisogno nuovamente di un baby-sitter, gira al largo! >>,
<< Ma quale baby-sitter, Cream ha trovato un riccio che gli sta molto più simpatico di te >> rispose soddisfatta, 'Povero lui! Quella coniglietta sa essere veramente tremenda nella sua ingenuità' << E comunque non è di questo che volevo parlarti >>,
<< Humf, la cosa non mi interessa >>,
<< E invece dovrebbe, pensi che non ti abbia visto ieri mentre ti sbaciucchiavi e passeggiavi tranquillamente per strada con quella gatta piromane? >>,
<< Vuoi dire Blaze? Sono settimane che non la vedo e stai pur certa che non faccio con nessuno certe porcherie >>,
<< Non dire balle, eri proprio davanti a me. E sicuramente anche tu devi avermi visto perché ad un certo punto, dopo esserti voltato nella mia direzione, sei sfrecciato via >> raccontò furibonda << E adesso cosa hai da dire a tua discolpa? >>,
<< Niente, benché meno a te >> concluse nervoso il riccio.
Ma quel mistero lo stava incuriosendo parecchio; prima Big con la sua storia dell'appuntamento e della canna da pesca e adesso Amy con quella sua gelosia che, almeno in teoria, non lo riguardava nemmeno.
Cosa era successo ieri?
Aveva veramente fatto e detto quelle cose, adesso impedito nel ricordarle?
Oppure durante la notte era entrato in una sorta di realtà alternativa, prendendo il posto di un altro riccio uguale a lui, dove la sua controparte sembrava essere una sorta di cerca-rogna?
E mentre rimuginava su questo dilemma, non si era accorto della riccia rosa che, dopo aver evocato il suo tristemente noto martello, stava caricandosi per assestargli un nuovo potente colpo; questo infierì nello stesso punto di quello precedente, ma con molta più violenza,
<< E questo è solo un assaggio! Se ti ripesco a fare il cascamorto con quella sciaccquetta, prega che non ti ritrovi >> concluse minacciosa allontanandosi da Shadow che, completamente stordito e con l'espressione da povero ebete nel volto, era rimasto piantato sul lastricato della piazza con fuori solo la testa ciondolante rivolta verso il cielo.



Diversi minuti dopo, quella che doveva essere la forma di vita definitiva riuscì a rinvenire e a cacciarsi fuori dal buco in cui era stato conficcato come un chiodo nel legno,
<< Ma sono tutti impazziti? Il prossimo che mi si riavvicina..... >>, ma non riuscì a concludere la frase che Silver, dopo esserglisi avvicinato da dietro, lo salutò con una sonora e amichevole pacca sulla spalla,
<< Ehy amico, come va? >>.
A quel punto, completamente infuriato, Shadow concentrò tutta la sua rabbia e frustrazione in un Chaos Spear, forse il più potente che avesse mai fatto, che scaricò con velocità e atroce sadismo contro il viso dello sventurato riccio bianco facendolo atterrare ad una decina di metri da lui.
<< Adesso mi sento meglio! Ci voleva proprio >> disse tra sé soddisfatto,
<< Ahi, che male! Mi hai staccato persino un dente >> si lamentò il riccio colpito, toccandosi la mascella << Meno male che era quello che dovevo farmi togliere dal dentista, almeno ho risparmiato qualche ring. Ma che ti ho fatto, scusa? >>,
<< Niente, ma dovevo sfogarmi in qualche modo. E' tutta la mattina che vengo tormentato da degli stupidi inetti! >>,
<< Capisco, non ti preoccupare. Piuttosto, sei poi riuscito a fare quello scherzo che avevi in mente per Shadow? >>,
<< Ma ti sei bevuto il cervello, Silver? Io sono Shadow! E chi mai avrebbe avuto il fegato di farmi uno....>> si interruppe quando, un'improvviso sospetto, gli illuminò la mente << Faker! Cosa voleva farmi? >>,
<< Ecco, lui.....vedi, voleva solo.....certo ormai te lo ha fatto, ma non so se posso dirtelo >> fece dubbioso il riccio albino,
<< Fossi in te lo farei, altrimenti il colpo che hai ricevuto prima ti sembrerà una gentile carezza in confronto a quello che ti darò se non parli >>,
<< Va bene-va bene, te lo dico! Ieri ho incontrato Sonic al colorificio e mi ha raccontato di quello che gli avevi causato con le erbe che ti aveva dato Vanilla. Aveva deciso di ripagarti andando in giro a fare un po di casini, per poi scaricare la colpa su di te. Era anche di fretta perché doveva ancora cercarti, ma da quel che vedo, ti deve aver trovato >> gli raccontò, intimorito da una possibile nefasta reazione del suo interlocutore,
<< E come poteva pensare di far ricadere su di me......aspetta! L'hai incontrato al colorificio hai detto? >> gli domandò, ottenendo come risposta un semplice cenno positivo con la testa.


Rapidamente corse verso la vetrina di un negozio, che si affacciava sulla piazza, per osservarsi nella sua intera figura; quasi sbiancò nel vedere tutto il suo corpo completamente colorato di blu; e non un blu qualsiasi, ma quello della stessa tonalità dell'odiato riccio sonico,


'Ma come diavolo ha fatto a......certo! Sicuramente deve averne approfittato ieri sera mentre dormivo' << E tu lo sapevi, ma non mi hai avvertito. Cosa dovrei farti adesso, dimmelo. >> gli quasi sussurrò con una voce che aveva del diabolico, diventando ironicamente nero in volto,
<< Ecco....io.... >> balbettò Silver, indietreggiando da lui.
<< Eccoti, finalmente ti abbiamo trovato! Allora Big aveva ragione quando ci ha detto dov'eri>> dissero un coro di voci infuriate.
Il riccio dagli occhi cremisi, distogliendo lo sguardo da quello che in precedenza era il suo obbiettivo, si ritrovò davanti una folla inferocita che ce l'aveva con lui.......cioè con Sonic,
<< Sonic, restituiscimi subito la collana di diamanti, se non vuoi finire subito all'ospedale. L'avevo rubat.....comprata da poco e vale moltissimo >> fece una imbestialita Rouge,
<< Credo dovrai aspettare, bambolina! Prima dovrà dirmi dove ha nascosto la mia tavola >> continuò Jet,
<< Sonic, come ti è venuto in mente di farmi questo? Pagherai molto cara la tua idiozia >> lo minacciò il guardiano echidna, con la testa completamente rasata, schioccandosi le nocche guantate,
<< Soggetto localizzato. Obiettivo principale: distruggere riccio blu per aver resettato i miei Up-grade durante fase di download >> questa volta fu Omega a parlare
<< Prima dovrà vedersela con me! Mi ha cancellato tutta la play list delle mie canzoni preferite >> concluse Vector, accompagnato dai suoi collaboratori dell'agenzia.


<< Un momento, fermi! Voi cercato Sonic, non me >> si difese il riccio momentaneamente blu,
<< E tu chi pensi di essere, Shadow forse? Peccato che lui sia rosso e nero, e poi è un tipo troppo serio per fare questa cavolate >> gli rispose Jet,
<< Silver, diglielo tu che io non sono Sonic! >> ma il riccio telecinetico, vedendo la malaparata, aveva pensato bene di volarsene via. Così il riccio nero, completamente circondato da quella folla di.....compagni poco amichevoli, non poté che inveire con tutto sé stesso contro la disgrazia blu che lo aveva messo nei guai.


Intanto la disgrazia blu, che rispondeva al nome di Sonic, stava beatamente pisolando all'ombra di un albero del bosco che circondava Metropolis, tenendo ancora stretta in pugno l'arma con cui aveva colpito Shadow: un pennello.
In fondo, dopo tutto quel duro “lavoro”, quella dormita se la era proprio guadagnata.








N.d.A. Salve a tutti.
Ecco a voi l'ennesima (ma non ultima) storia su questi due ricci. Spero che possa piacervi. Ringrazio chiunque leggerà/recensirà/consiglierà.

Arrisentirci.
   
 
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