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Autore: Love_My_Spotless_Mind    03/08/2016    0 recensioni
Una storia sospesa tra presente e passato, divisa tra l'adolescenza e l'età adulta, ricca di riflessioni e sentimenti. Lasciatevi conquistare dall'amore, anche se sembra nascondersi dietro indecifrabili parole o sorrisi pieni di timori.
#KenHani #Exid #Hani #Vixx #Ken
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ken, Ravi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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((In grado di ricordare))







2 giugno 2015,


Wonsik non aveva voluto sentire scuse. – Ma insomma, Jaehwan, è normale che un ragazzo della tua età abbia voglia di fare sesso, ogni tanto. Non c’è nulla di cui vergognarsi. Ma se continuerai a rinunciare finirai per dimenticare persino come si fa. –
Con questa convinzione l’aveva condotto in un locale che quando era giovane, almeno secondo quanto diceva, frequentava piuttosto spesso. Le luci erano soffuse e la musica piuttosto forte. Jaehwan non era abituato a luoghi simili, anzi, si sentiva piuttosto a disagio.
Avevano ordinato qualche drink, poi Wonsik si era alzato per ballare con una ragazza che aveva attirato la sua attenzione. Quel ragazzo non aveva alcuna difficoltà ad attirare gli sguardi altrui, aveva un modo di fare a cui le ragazze non riuscivano in alcun modo a resistere. Jaehwan non sapeva proprio come facesse. Lui, al contrario, si sentiva sempre impacciato e fuori luogo. Sotto quel punto di vista negli anni non era cambiato poi molto.
Sapeva perfettamente che Wonsik ormai fosse innamorato della donna che stava frequentando, tuttavia sapeva anche che il suo amico non volesse in alcun modo cedere alle emozioni di quella relazione. Quel suo continuo incontrare persone diverse era un modo per contrastare il dolore di una possibile relazione destinata ad andare male. Un po’ Jaehwan lo comprendeva.
Osservava il suo amico ballare al di sotto delle luci soffuse, anche i suoi pensieri andavano appannandosi, probabilmente per via dell’alcol. Pensava alla sua incapacità di ricominciare d’accapo in amore. Per un periodo si era frequentato con una compagna di corso, in università. Non era una bellezza ma si era dimostrata generosa ed intelligente. A letto non aveva alcuna inibizione, peccato che lui non avesse imparato ad amarla. Poi c’era stata una breve frequentazione con una segretaria di uno studio in cui aveva lavorato per qualche mese. I loro caratteri non erano affini e si erano divisi pacificamente. In conclusione, delle sue storie passate non gli era rimasto proprio nulla. Restava sempre impantanato nel passato.
 
-Aspetti qualcuno? – quando si voltò vide al suo fianco una ragazza bionda, molto truccata.
-Nessuno. – asserì Jaehwan. A quel punto lei si mise a sedere al suo fianco. – Tiffany. – disse solamente. Era evidente che non fosse il suo vero nome, esattamente come era evidente che non fosse straniera, tuttavia a Jaehwan il nome Tiffany bastava, reale o falso che fosse. Le offrì da bere,  poi restarono a guardarsi a lungo. Quella ragazza aveva una scollatura a dir poco prorompente, un corpo che pretendeva attenzione. Non gli era mai capitato di venire abbordato da una ragazza tanto fascinosa. – Ho pensato che ti servisse un po’ di compagnia. –
-Effettivamente non sarebbe male. –
Si alzarono e ballarono per un po’. Jaehwan mise le mani sui fianchi di Tiffany e lei sulle spalle di lui. Non era abituato a quel tipo di atmosfera ma doveva ammettere che la sua compagnia fosse piacevole. – Si vede lontano un miglio che non sei solito nel frequentare posti come questo. –
-Ah si? Ed io che pensavo di nasconderlo benissimo. –
Lei rise e Jaehwan la strinse un poco. A quel punto lei si avvicinò al suo orecchio – Sai, penso di essere del tutto brilla. Quindi anche se mi porterai da te ti prego di trattarmi gentilmente. –
Terminarono la serata in un albergo poco lontano. La stanza era asettica, l’atmosfera per nulla rilassata. Ci fu qualche bacio ma per il resto lui non si dimostrò pronto a prendere iniziativa d’alcun tipo. – Scendo in reception a chiedere qualcosa da bere. – disse lui per sfuggire a quella situazione, quantomeno per chiedere a Wonsik consiglio su come comportarsi.
Una volta in corridoio l’amico rispose immediatamente al telefono. – Vai, hyung, se questa ragazza ti piace lanciati! Che te ne importa? Almeno combini qualcosa. –
Aveva preso coraggio ed aveva rimediato una bottiglia di champagne. Dopotutto non poteva andare male se per una volta si lasciava andare con una ragazza sconosciuta. Lo faceva chiunque senza preoccuparsi. Quando rientrò in stanza, però, lei ormai si era addormentata. La testa riversa sul cuscino e la gonna maldestramente sollevata sul fianco.
Di fronte a quell’immagine, una ragazza bellissima che dormiva in un letto che avrebbero dovuto condividere ma senza che lui provasse nulla per lei, lo fece sentire particolarmente desolato. La solitudine della vita che aveva trascorso fino ad allora gli giunse tutta in un colpo. Voleva piangere, ma non lo fece. Si prese solo qualche attimo per pensare.


“Mi sedetti per terra, mi appoggiai al muro e chiusi gli occhi. Non riuscivo più a riaprirli, l’unica cosa che ero in grado di fare era ricordare.”
  
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