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Autore: Arianna4President    04/08/2016    3 recensioni
[Hamilton: An American Musical]
(Alexander Hamilton x Angelica Schuyler / Alexander Hamilton x Eliza Schuyler)
Cosa credevano le donne di alta società che parlavano alle sue spalle, che Eliza non vedesse il modo in cui Alexander guardava Angelica? O peggio, il modo in cui Angelica ricambiava i suoi sguardi? Eliza lo sapeva benissmo.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per la mia Bruder, l'Angelica alla mia Eliza o l'Eliza alla mia Angelica.




Eliza non riesce a dormire.

Rigirandosi nel letto, pensa distrattamente che magari la sua fatica nell'addormentarsi è dovuta al fatto che si aspetta di sentire il pianto di Philip da un momento all'altro. Eliza non crede nelle stregonerie, ma suo figlio sembra aver sviluppato una sorta di potere magico consistente nel mettersi a piangere ogni singola volta che sua madre posa la testa sul cuscino e chiude gli occhi.

Si, deve essere per colpa di Philip che non riesce a dormire. Non è abituata alla strana quiete che aleggia in casa. Deve essere così, perchè l'altra opzione, l'altro motivo abbastanza importante da toglierle il sonno, è impensabile, per non dire assurdo.

Era stata proprio lei a suggerire ad Alexander di portare Angelica a uno dei numerosi balli che sembravano essersi moltiplicati nell'ultimo periodo tra le persone dell'alta società. Eliza aveva già partecipato a così tante feste da averne abbastanza per una vita intera e Angelica si annoiava a casa, quindi la scelta era sembrata logica.

Quindi non c'era nessun motivo di preoccuparsi, anche perchè Eliza conosceva e si fidava ciecamente sia di suo marito che di sua sorella. Fidarsi era nella sua natura, anche se spesso la sua fiducia veniva scambiata per stupidità. Cosa credevano le donne di alta società che parlavano alle sue spalle, che Eliza non vedesse il modo in cui Alexander guardava Angelica? O peggio, il modo in cui Angelica ricambiava i suoi sguardi? Eliza lo sapeva benissmo. Ma il passare per stupida era l'unica opzione, perchè l'alternativa - il non fidarsi - implicava il credere il peggio di sua sorella, o di suo marito. Qualcosa che non poteva permettersi.

Eppure.

Eppure nonostante tutto, nonostante la fiducia, non riesce a scacciare dalla testa il pensiero delle due persone a cui tiene di più al mondo, sua sorella e suo marito, ballare e bere e ridere e divertirsi senza di lei. 

Eliza sospira, tirandosi su a sedere sul letto. Sa che non riuscirà a chiudere occhio finchè i due non torneranno a casa, quindi indossa la vestaglia e scende silenziosamente in cucina per bere un bicchiere d'acqua, cercando di non svegliare Philip.

Il bicchiere d'acqua non serve a molto, anche perchè Eliza non ha davvero sete. Mentre beve un sorsetto dopo l'altro, si sente una bugiarda. Se davvero si fidasse, a quest'ora non avrebbe problemi a dormire. Lancia un'occhiata al pendolo nell'angolo della cucina - è quasi l'una e mezza - e con un altro sospiro si alza dalla sedia e si avvia nuovamente verso la camera da letto. E' appena arrivata in cima alle scale quando sente il rumore di una chiave nella serratura e il cigolio della porta di ingresso. In silenzio, odiando se stessa ogni secondo che passa, Eliza si acquatta nel buio per ascoltare la conversazione. 

" - hai davvero lasciato tutti a bocca aperta stasera" sta dicendo Alexander, mentre Angelica lo aiuta a sfilare il cappotto.

"Come sempre" risponde lei, con un sorrisetto, appoggiandosi al braccio di Alexander per rimanere in equilibrio mentre si sfila le scarpe.  Eliza non riesce a fare a meno di pensare a quanto quella scena sembri domestica. 

"Non sarei sorpreso se domani mattina stessa ti arrivasse una lettera di corteggiamento da parte di Jefferson" commenta Alexander, con un sorrisetto a metà tra il divertito e lo schifato. "Certo, se mai decidessi di accettare un corteggiamento da parte sua mi sembra giusto informarti ora che la nostra amicizia sarebbe definitivamente conclusa".

Sia Alexander che Eliza si aspettano una risata da parte di Angelica, che però non viene. 

"Stavo solamente scherzando. Credevo lo sapessi" riprende Alexander cautamente. "A meno che -" il suo viso sembra seriamente spaventato per un attimo. " - tu non abbia già accettato un corteggiamento da parte di Jefferson, e in quel caso -"

"Oh, non essere sciocco" sbotta Angelica.

"Allora cosa -?"

"Ho già ricevuto una proposta di recente. E intendo accettarla" dice Angelica tutto d'un fiato, improvvisamente sulla difensiva.

Eliza riesce a trattenere a stento un sussulto di sorpresa, sentendosi ferita che sua sorella non le abbia detto nulla, e che anzi abbia deciso di confidarsi prima con Alexander.

Alexander sembra sconvolto quanto sua moglie. "Cosa? Chi?"

"John Church".

"John Church, il finanziere inglese?" 

"Proprio lui" conferma Angelica.

Alexander non può fare a meno di sbottare in una risatina incredula, scuotendo la testa. "Lui non vale nemmeno la metà di te, Angelica, è assurdo!" dice, come se non avesse mai sentito nulla di più ridicolo.

"Non ho intenzione di passare la mia nottata ad ascoltare le tue critiche sulle mie scelte di vita, Alexander" risponde Angelica seccamente. 

Alexander scuote nuovamente la testa. "Perdonami, Angelica, io... - ". Sospira, e poi, a voce appena udibile le chiede. "Lo ami?"

Eliza sa benissimo dove Alexander vuole andare a parare, e per un momento le cedono le gambe al pensiero di dover ascoltare sua sorella confessare tutto l'amore che prova per suo marito. Ma se Angelica capisce cosa Alexander vuole sentirsi rispondere, non ci casca.

"Diciamo che ha i mezzi necessari per farsi benvolere" risponde Angelica, laconica. "Non mi mancherà nulla".

"Vorrà portarti in Inghilterra dopo il matrimonio, non è vero?" sussurra Alexander, sapendo benissimo quale sarà la risposta.

Quando Angelica annuisce, Eliza si sente la terra mancare da sotto i piedi. Lei e sua sorella separate da un oceano? Come avrebbero fatto l'una senza l'altra? 

"E tu vuoi andare in Inghilterra?" ritenta Alexander, senza mai arrendersi.

Angelica sospira, strofinandosi la mano sugli occhi. "Alexander - " inizia, ma lui non le lascia concludere la frase.

"Allora resta" dice semplicemente, ma con forza. "Resta".

"Credi che non lo farei se potessi?"

"Nessuno ti obbliga a sposarti" le dice, e questo la fa ridere. Una risata aspra, sarcastica.

"Ah, no?" gli chiede, alzando entrambe le sopracciglia. "Sai bene quanto me come funziona la società. Tutte le donne della mia età sono sposate, Alexander. Non posso permettermi di essere l'eccezione, non con il nome che porto alle spalle. E poi, le donne di alta società parlano, sai?"

"E da quando ti importa dell'opinione altrui?"

"Da quando le parole che escono dalle bocche di quelle megere possono ferire Eliza, o il vostro matrimonio" è la risposta secca di Angelica e Alexander ammutolisce, capendo improvvisamente dove Angelica vuole andare a parare. 

"Credono che noi due abbiamo una relazione, non è così?" chiede, e Angelica sospira. 

"Ridicolo, vero?" chiede, anche se sa - come sa Alexander e come sa anche Eliza - che non c'è nulla di ridicolo. "Non so se Eliza sappia di questi pettegolezzi oppure no, ma non ho intenzione di permettere che dicerie come queste vaghino senza controllo. Le si spezzerebbe il cuore".

"Questo non vuol dire che tu per fermarle debba sposare un finanziere inglese!" 

"Ti ho detto che ho già preso la mia decisione, Alexander". 

Lui sembra riflettere un secondo, poi improvvisamente prende le mani di Angelica tra le sue. "Se hai già preso la tua decisione so che non c'è modo di convincerti a cambiare idea" le dice con fervore. "Ma proprio per questo motivo ritengo di doverti dire, mia carissima Angelica, che io - ".

"No!" lo supplica lei, stringendo forte le sue mani. "Non dire niente. Non dire niente". Angelica sospira e lo guarda negli occhi. "Se tu non dici niente e io non dico niente, nulla di tutto questo sarà mai successo e delle parole taciute non faranno mai male a nessuno". Il soprattutto non a Eliza rimane sottinteso. 

Alexander sospira a sua volta, ma annuisce. Lentamente, solleva le loro mani intrecciate e poggia un bacio delicato sulla punta delle dita di Angelica, e lei, dopo un attimo, fa lo stesso. Questo è il massimo della vicinanza che si potranno mai permettere.

"Buonanotte, Alexander" sussurra lei, lasciandogli le mani per avviarsi verso la camera degli ospiti.

"Buonanotte, Angelica" risponde lui, guardandola andare via.

Eliza sente gli occhi bruciare di lacrime e il cuore bruciare di una miriade di sentimenti contrastanti, tra cui la rabbia, l'invidia, il tradimento e il sollievo. Senza farsi sentire, riesce a sgattaiolare in camera da letto prima che Alexander salga le scale.

Poggia la testa sul cuscino e chiude gli occhi, già sapendo che non riuscirà a dormire.
 
oOoOo


Uhm, tutto ciò è uscito di getto ma devo dire che mi trovo abbastanza soddisfatta.
(Certo, sarei ancora più soddisfatta se qualcuno recensisse).
Il titolo proviene dalla canzone In my life di Les Misérables perchè sono musical trash.
  
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