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Autore: Mew_vale    06/08/2016    3 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 45.
 
 
Kelly
Non può venire a casa mia a fare il bello e cattivo tempo, venirmi a dire che Marcella ha scoperto tutto e poi sparire così senza fornirmi i dettagli e senza dirmi cosa ne sarà della nostra relazione! Lo chiamo di nuovo passeggiando nervosamente per la stanza. Finalmente mi risponde.
<< Dimmi! >> Tuona.
<< Vedo che ti fa piacere parlare con me! >> Commento con ironia. << Però per fare dell’altro vado sempre bene, no?! >>
<< Senti un po’, non sono dell’umore per litigare anche con te! Dimmi cosa vuoi oppure buonanotte ai suonatori! >>
<< Vorrei sapere cos’è successo con Marcella tanto per cominciare, poi dove sei sparito oggi, e per finire come ha fatto a cambiarti il numero senza che te ne rendessi conto! >>
<< Mi ha cacciato di casa, ho lavorato e non lo so, è soddisfatta la signorina?! >>
<< Sei un vile, un essere infimo! Quelle dei messaggi potrebbero anche essere state parole mie perché sei un pezzo di merda, ho sopportato e aspettato ed ecco il ringraziamento! >>
<< Senti, ho un cerchio alla testa, ho sonno e sono stanco di sentire prediche. C’è altro? >>
<< Sì… VAFFANCULO! >> Urlo contro il cellulare prima di riagganciare. Stronzo! Mi raggomitolo sul divano e chiamo Paola prima che il pianto mi travolga.
<< Ciao Kelly, come va? >> Scoppio a piangere quando mi domanda ciò.
<< Paola, ho sbagliato a farmi illudere da lui! La moglie ci ha scoperti e lui ce l’ha con me, non vuole più vedermi! E’ a pezzi perché la moglie lo ha cacciato di casa! >> Mi sfogo.
<< Tesoro, cosa pensavi? Che avrebbe fatto spallucce alla moglie per poi chiederti di sposarlo? Hai fatto bene a liberarti di lui, meriti di meglio di qualche contentino e un week end ogni tanto! >>
<< Lo so… Ma è pur sempre una batosta… Che stronzo, dovevi sentirlo poco fa al telefono! >>
<< Pensa che a me tocca uscire a cena con uno che a stento reggo! Quell’Alec per collaborare con noi, oltre che un mucchio di soldi, ha preteso un appuntamento, domani andremo a cena in un ristorante in una tenuta fuori città. >> Mi racconta.
<< Che orrore amica mia, come hai potuto accettare di uscire a cena con quella palla di lardo? Come minimo mangerà tutto il ristorante! >> Le domando, stando a ciò che mi ha raccontato di lui durante l’ultima telefonata avuta.
<< Sinceramente a livello estetico non è poi tanto sgradevole… >>
<< Paolina, starai scherzando?! >> Come può passare da quel bonazzo del suo ex a questo cesso a pedali?
<< Guarda la foto che ti ho inviato, tramite facebook! Adesso è diventato così! >> Apro la foto dal pc e non credo ai miei occhi. La cara chirurgia!
<< Cavolo, mica male! >>
<< Sarà comunque un supplizio… E’ arrogante e la sua franchezza è stomachevole! >> Commenta mentre continuo ad ammirare la foto. Capitassero a me questi supplizi! Ma chi me l’ha fatto fare di andare con uno di 57 anni se circolano queste meraviglie?
<< Mi sto chiedendo come ho fatto ad andare con un vecchio per mesi… >>
<< E’ la stessa cosa che mi sono chiesta anche io quando mi hai confessato di Russell! Senti, ma perché non vieni a fare un salto a Bogotà? Abbandona quel luogo, dimenticati di lui! >>
<< Potrei anche pensarci… A saperlo sarei partita oggi con mio zio! Mica è una cattiva idea la tua! >>
<< Dai vieni qui… Da quando ho saputo di Giulia non ho neanche un’amica sincera con cui uscire! >>
<< Non l’hai più sentita? >> Le domando.
<< Poco fa ha provato a chiamarmi, non ho risposto e le ho inviato un SMS adducendo come scusa che ero dall’estetista e che l’avrei richiamata. E’ in Argentina per un provino televisivo, per una nuova serie con Paco Martinez. >>
<< Giusto a uno del genere potrebbe piacere… Un puttaniere! >>
<< Del resto stai parlando di una bagascia! Allora è deciso, e prenoterò due posti nel migliore resort per questo week end! >>
<< Accetto amica mia! >>
 
 
Lorenzo
Stasera mi toccherà vedere quel Ken e sedere a tavola con lui! E poi è una cena di famiglia, cazzo c’entra lui?
Sono l’ultimo ad abbandonare l’azienda, mi accorgo che Wilson se n’è andato passando il testimone al guardiano notturno.
<< Lorenzo! >> Sento squittire mentre sono pronto a salire in auto. Sbuffo.
<< Me lo dai uno strappo? La mia moto non ne vuole sapere di partire! >> Raglia.
<< Chiama un taxi Valentina! Sono di fretta visto che ho una cena e prima ho una commissione da svolgere, perciò non posso! >>
<< E dai! C’è sciopero dei mezzi pubblici! >> Implora.
<< Ma guarda un po’, proprio adesso! >> Commento.
<< Se non mi credi chiama il centralino taxi e constatalo! Ne vedi passare?! >> Mi fa notare, in effetti no!
<< Non vorrai lasciarmi qui da sola, di notte! >> Si lamenta. Che croce! In effetti mi sentirei responsabile se dovesse accaderle qualcosa.
<< Monta su ma te lo dico una volta sola: ti porto a casa e smonti velocemente perché, come ti ho già detto, ho fretta! >> Affermo perentorio. Lei mi allaccia le braccia al collo prima di stamparmi un bacio in bocca, un gesto inaspettato che mi lascia di pietra. Si scolla da me pochi secondi dopo e saltellando verso il lato opposto della mia auto raggiunge il posto del passeggero. Spero che dopo questo favore che le faccio non si monti la testa!



 
Alexander
Maniche abbottonate o arrotolate sugli avambracci? E’ la terza volta che cambio idea, infine decido di lasciarle distese e abbottono i polsini. Scendo la scale e raggiungo il soggiorno, dove mia madre si sta infilando un sottile golfino vista la serata mite.
<< Sei nervoso per quest’incontro con Nicola Mora? >> Mi domanda mia madre sistemandomi il colletto della camicia celeste decorata con finissime linee verticali che ho scelto per l’occasione.
<< Un po’… Non vorrei uscire da quella casa con più problemi di prima o quest’incontro si rivelerà inutile. Grazie Brigida. >> Rispondo alla domestica che mi passa il mio cardigan. Quando lo infilo notiamo il lampeggiante del cancello in funzione e l’auto di mio padre entrare nel vialetto. Non è possibile! Dobbiamo sottrargli il telecomando del cancello! Apro la porta ed esco ad accoglierlo come merita.
<< Cosa fai qui? Sparisci! E poi abbiamo tempo per te, stiamo per uscire. >> Lo informo.
<< Dobbiamo parlare Marcella, permettimi di spiegarti! >> La implora lui ignorandomi completamente.
<< Soffri di sordità prematura o sei totalmente rincoglionito? NON TI VOGLIO ASCOLTARE, NON TI VOGLIO VEDERE, NON TI VOGLIO PARLARE! >> Strilla mia madre guardandolo dritto negli occhi.
<< Ma non ti vergogni? Sei venuto qui per sconvolgere ancora di più mia madre! Non hai alcuna vergogna! >> Lo rimprovero.
<< Sono venuto qui per chiedere udienza alla mia famiglia, per chiedere una possibilità di parlare! >> Asserisce.
<< Una famiglia che hai distrutto rotolandoti tra le lenzuola con una ragazzina! >> Lo rimbrotto.
<< Da quanto andava avanti? >> Gli domanda mia madre truce, intrecciando le braccia.
<< Alcuni mesi Marcella, sei mesi circa… >> Ammette osservando il pavimento. Alza lo sguardo verso mia madre per pochi istanti, il tempo sufficiente perché lei gli stampi 5 dita su un lato del viso.
<< Mi fai pena lo sai? Mi fai schifo! Impersoni il classico cliché del fedifrago: un uomo benestante, di successo, popolare nella società, con un figliastro che lo adora, un figliastro modello, con una bella moglie, una moglie disponibile… forse troppo lo sono stata! Il cliché dell’uomo che nasconde la sua natura di pervertito, di traditore incallito dietro l’immagine della famiglia da pubblicità! >> Chiosa mia madre con le lacrime agli occhi. Vorrebbe piangere ma è troppo orgogliosa per farlo di fronte a lui.
<< E’ successo solo con lei Marcella, non ti ho tradito con altre! Non sono un traditore seriale, non muoio dietro ad ogni donna che incontro per la strada! E lei non la vedo più, te lo giuro! Ho chiuso con lei! >>
<< Adesso mi dirai che non ti ricordi neanche com’è successo, com’è iniziata, che sei pentito, che è stato uno sbaglio… Conosco a memoria questo copione! >>
<< Verte tutto su Armando Mendoza! Siccome lui ti ha tradito un milione di volte io sarei come lui?! E’ questo che vuoi dire?! Non mi puoi equiparare a lui! Io sono contento di essermi sposato con te, ho collaborato entusiasta a tutti i preparativi della cerimonia, ti amo, ho amato subito Alexander benché non fosse sangue del mio sangue e fosse già grandicello, ti ho sempre supportato, confortato! >>
<< Se per te sono così importante perché hai intrapreso una relazione con lei? >> Gli domanda mia madre sull’orlo del pianto. Lui fa scena muta… Che idiota!
<< Deve esserci un motivo Russell, deve esserci una ragione che ti ha spinto fra le braccia di quella lì e a intrattenere con lei una relazione di sei mesi, deve esserci qualcosa di lei che ti  piace, qualcosa che io non ho e che tu cercavi! Evidentemente per te sono così importante e speciale come dici. >> Gli risponde mia madre accomodandosi sul divano e rivolgendogli le spalle.
<< Restituisci le chiavi e il telecomando del cancello, questa non è più casa tua. >> Gli dico, offrendo la mia mano su cui mi aspetto appoggi gli oggetti che ho elencato.
<< Questo è il tetto coniugale, è casa mia… >> Ribatte.
<< No, l’abitazione è intestata a mia madre, se lei decide che tu te ne devi andare tu devi uscire da quella porta, ti è chiaro? O vuoi che telefoniamo subito all’avvocato? Restituiscimi le chiavi e il telecomando. >> Ripeto. Mio padre ubbidisce e se ne và sconfitto e avvilito.
<< Brigida, domani come prima cosa contatti un fabbro. >> Le do disposizioni. Sono io adesso l’uomo di casa, anche se in un certo senso lo sono sempre stato!
<< Forza mamma… calmati… Non puoi presentarti alle persone in questo stato. >> L’abbraccio accomodandomi accanto a lei sul divano.
 
 
 
Patrizia
<< Ho sbagliato tutto, avrei dovuto puntare alla carriera di attrice quando avevo la tua età e magari avrei baciato attori del calibro di Richard Gere, Andy Garcia, Osvaldo Laport, Gabriel Corrado, Gustavo Bermùdez… >>
<< Ok mamma, ho capito! >> Interviene mia figlia interrompendo i miei sogni ad occhi aperti.
<< Se hanno detto che sei piaciuta allora ti prenderanno, sono fiera di te figlia mia! >> Mi congratulo baciandole il capo.
<< Paola non risponde, dice che ha appuntamento dall’estetista e che non può parlarmi! >> Mi racconta.
<< A quest’ora?! A me sembra tutta una scusa! >> Osservo.
<< Quella ragazza è diventata di una noia… ! Diego, Diego, Diego… esiste solo lui! Ordiniamo qualcosa dal servizio in camera, mamy? >> Domanda Giulia.
<< Sì, non ho voglia di uscire, voglio essere riposata per sostenere il volo domani mattina! Adesso chiamo zia Marce e mi faccio aggiornare! >> Afferro il cellulare e telefono a mia cognata.
<< Marce, come va? >> Le domando.
<< Di male in peggio Patrizia, rendo l’idea? Poco fa ho discusso con lui, ha detto sarei noiosa perché tiro in ballo ciò che ho vissuto con Armando, che poi Armando lo ha nominato lui per primo! Ho osservato che, se con quella non ha avuto una debolezza bensì una relazione di qualche mese, evidentemente c’è qualcosa di me che non gli va più bene! >> Mi racconta.
<< Marcella, è solo un suo problema! Tu sei bellissima, di classe, ricca, in gamba e sei il grado di vivere anche senza di lui! Quando quella sgualdrina si stancherà di dover andare in farmacia a comprargli il viagra o quando noterà un ragazzo più giovane e lo lascerà tuo marito si pentirà amaramente di averti fatto questo ma allora avrete già divorziato! Perché gli chiederai il divorzio, vero Mare? >>
<< Tu hai divorziato da mio fratello?! >>
<< Sono situazioni molto diverse, Marce! Io non ho alcun diritto di chiedere il divorzio per giusta causa ma tu sì visto che sei sempre stata presente ai giuramenti prestati davanti al Signore! >>
<< E’ prematuro parlare di questo Patrizia… Raccontami del provino di Giulia! >>
<< Hanno detto che è piaciuta! Prima ha sostenuto una piccola presentazione, poi hanno parlato del suo curriculum e il provino stava per fallire quando hanno notato la nota disciplinare della Regina di Saba e di quella ragazza che fa litigare i miei figli! >>
<< Tradotto?! >>
<< Mi riferisco a Camilla, Marcellina cara! La figlia di Armando e Betty non che la mia futura nuora! Beh, poteva andarmi peggio se ripenso al passato! >> A quest’ora sarei stata la suocera di Lena Huber se quella della banda delle racchie non fosse intervenuta per difendere il figlio!
<< Qualche ex di David che non ti andava a genio? >>
<< Già, tu non sai niente Marcella. Stavo per imparentarmi con Camilla Mendoza e Kristof Huber! Qualche anno fa David e la loro figlia avevano una relazione, pensa che abbiamo anche organizzato una cena di fidanzamento, quando la ragazza avesse terminato il liceo si sarebbero sposati. Se non che salta fuori Annamaria per svelarci che la piccoletta aveva una relazione sessuale con Jimmy, quel ragazzo non sapeva neanche che fosse fidanzata con David, veniva proprio dalla montagna del sapone! Quella lì aveva solo messo gli occhi sul patrimonio di Daniele, per fortuna vive sulle quelle lontane montagne e spero di non vederla mai più! >> Le racconto.
<< Ti imparenterai con Armando Mendoza, forse ti è anche andata peggio! >> Scherzo.
<< Comunque nella fase finale del provino ha dovuto improvvisare una scena d’amore e Paco Martinez l’ha baciata a bruciapelo! >>
<< Ho letto qualcosa a proposito, il tipo sembra sostenere l’amore libero, per quanto ne so! >>
<< Che soggetto! Sei in auto Marce? >>
<< Sì, Alex ed io siamo invitati da Nicola Mora! >> Mi racconta. Il bifolco sembra aver ritrovato un barlume della ragione che invecchiando ha perso per strada!
<< Spero il meglio per il mio nipotino. Vado che Giulia ha ordinato la cena, bacetto cara! >>
<< Ciao e saluta Giulia. >> Mi saluta ponendo fine alla nostra conversazione.
<< Ho ordinato risotto al pesto di rucola e code di gambero! >> M’informa mia figlia, prendendo posto sul letto e accedendo la tv. Guarda di continuo il cellulare… Come si permette questo tipo di non volere mia figlia? Non capiterà più che una come lei metta gli occhi su uno come lui, dovrebbe correrle dietro!
 
 
 
Isabella
Mi fa piacere che Camilla e David abbiano chiarito! Siamo tutti e quattro chiusi in ascensore per raggiungere l’ultimo piano del palazzo dove sorge l’attico in cui vivono i genitori di Diego e Camilla, la quale devo dire che stasera è uno schianto! Indossa una tuta nera mono spalla, decorata solo da un cinturino dorato abbinato ai cerchi con cui ha ornato le orecchie. Ha racconto i lunghi capelli neri in uno chignon, stasera ha deciso di caricare le labbra di un rosso violento lasciando praticamente struccati gli occhi, escludendo il mascara. Io ho optato per un minidress che Diego ha preso dal magazzino dell’azienda. Spenderà tutto il suo stipendio se continuerà a regalarmi vestiti! Il vestito è bordeaux, senza maniche, con una stretta e profonda scollatura a V… tanto sono quasi piatta come una tavola e non rischio che esca qualcosa! Diego e David sono vestiti più o meno uguali: jeans, camicia e cardigan di colori differenti.
<< Hai qualche consiglio da darmi per fare colpo sui tuoi zii e su tua cugina? >> Chiedo al mio Diego. Camilla e David si guardano e non trattengono un risolino.
<< Dovranno essere loro a dover far colpo su dite! Lena è una poco di buono e mio zio… beh non ne parliamo che è meglio! Il suo recente hobby è procacciare un marito ricco per sua figlia! Come faccia mia zia a vivere ancora con loro è un mistero! >> Interviene Camilla.
<< Cos’è successo con tua cugina? >> Le domando. David mi racconta per sommi capi la storia… Cominciamo bene! Le porte dell’ascensore si aprono e, alla fine del corridoio, osservo la porta bianca che ho attraversato per la prima volta una settimana fa. Oggi mi sento più preparata!
 
 
 
Kristof
E’ tutto pronto per questa riunione di amici e parenti, anche se la maggior parte delle persone che vi prenderanno parte, tipo le amiche di mia cognata, mi stanno sullo stomaco e molte non le conosco come la nuova fidanzata di mio nipote Diego e il fidanzato di Roberta Mora che, da quel che ho potuto capire, è il cugino della ragazza di Diego. Lena si alza in piedi quando suonano alla porta. La domestica, accompagnata da Betty, apre la pesante porta ed entrano quattro commensali: i miei nipoti Diego e Camilla, una ragazza che non conosco e David, il ragazzo che la lasciato mia figlia ma anche lo stesso cui tornerà insieme, cascasse il mondo! Betty, Armando e i quattro si salutano entusiasti sulla porta prima di fare il loro accesso in soggiorno dove mia moglie si avvicina loro accogliendoli con calore. Osservo Lena la quale non stacca gli occhi da David, il giovane non ci degna di uno sguardo.
<< Ciao zia! >> La salutano con entusiasmo Diego e Camilla.
<< Diego, Camilla, siete così raggianti! >> Risponde mia moglie. Salutano anche me con un guancia a guancia.
<< Che bello rivedervi ragazzi! >> Li saluto.
<< Anche per noi zio. >> Rispondono.
<< Ciao Lena! >> La salutano i miei nipoti, contornando il tutto con un guancia a guancia. Vedo mia figlia squadrare Camilla da capo a piedi… E’ impeccabile devo dire, una forte rivale!
<< Ciao Diego, ciao Camilla. Ti trovo molto bene! >> Si complimenta Lena a mo di sfida. Camilla non fa una piega.
<< Anche io Lena. >> Risponde mia nipote a mia figlia.
<< Signora Camilla, signor Kristof, come è andato il viaggio? >> Saluta David e domanda per rompere il ghiaccio. Sia io che mia moglie afferriamo la sua mano.
<< Molto bene David! >> Risponde mia moglie.
<< Lena. >> La saluta con distacco David. Sì è davvero sforzato!
<< David, come stai? >> Le domanda lei.
<< Abbiamo saputo da Armando e Beatrice del vostro fidanzamento! Complimenti! >> Interviene mia moglie la quale parla spesso a sproposito! Lena si inviperisce, lo vedo dalla sua espressione! I due fidanzatini si guardano, David le posa una mano alla base della schiena.
<< Grazie zia, è una cosa recente ma sono più che mai convinta che David sia l’uomo della mia vita! Da quando è tornato dagli USA, un anno fa, e ha iniziato a lavorare in azienda dentro ti me ha iniziato a covare qualcosa… >> Oddio, fai loro un complimento di circostanza e ti devi sciroppare la storia della loro patetica relazione!
<< Questo qualcosa ha un solo nome: amore! >> Risponde quel tipo. I due suggellano questo smielato intervento con un bacio.
<< Zii, Lena, permettetevi di presentarvi Isabella Carissi, a proposito di vero amore! >> Ecco, ci mancava lui! La ragazza arrossisce mentre afferra la mia mano e quella di mia moglie. Lena la travolge con un abbraccio e un guancia a guancia.
<< Sono rimasto sorpreso quando tuo padre stamane mi ha detto del matrimonio saltato. Tu e Paola eravate una coppia ben assortita! >> Commento. Vedo la ragazza rabbuiarsi… Armando quando l’ha descritta ha dimenticato di dire che un’insicura cronica evidentemente!
<< Non così tanto zio o non ci saremmo lasciati, ti pare? Se due persone non sono fatte per stare insieme le forzature sono del tutto inutili, bisogna dare un taglio alla cosa. >> Mi risponde Diego.
<< Diego e Isabella sono molto meglio assortiti zio, te l’assicuro! >> Osserva Camilla strizzando l’occhio a Isabella la quale le sorride. Nel frattempo hanno suonato di nuovo alla porta e capisco sta per arrivare la banda di pettegole. Fa il suo ingresso anche quel poveraccio che ha tanto fatto la vittima, ma intanto si è approfittato di una 17 enne, dall’alto dei 28 anni che aveva allora! Notando la sua espressione posso affermare che è contento di vederci quando noi lo siamo di vedere lui, neanche ci scambiamo il saluto.
<< Vi ricordate delle mie amiche e dei loro mariti? >> Domanda mia cognata. Come posso dimenticarmi delle persone che hanno mandato a monte il fidanzamento tra mia figlia e David Valencia?
 
 
 
Lena
David in questi anni deve aver trovato la cura miracolosa contro l’acne visto che la sua pelle è perfetta. Se all’età di 21 anni era un bellissimo ragazzo, nonostante l’acne, adesso è uno schianto! Lui e mia cugina non fanno altro che sorridere,guardarsi,baciarsi… stomachevoli! E lei, dove pensa di essere? Al Teatro della Scala o a una cena informale con la sua famiglia?! Sono inviperita, se sapevo che si sarebbe presentata tutta in tiro, sicuramente per farmi sfigurare, mi sarei sistemata meglio e l’avrei affondata!
Jimmy dall’alto dei suoi 34 anni è ancora giovane e aitante. In questi anni deve aver fatto palestra e sviluppato i bicipiti che si nota prepotentemente sotto la camicia. Non mi ha neanche salutata e non mi degna di uno sguardo! Uffa, questa specie di festa è già un mortorio! Noto la ragazza di mio cugino al tavolo, intenta a riempirsi il bicchiere e mi avvicino a lei per fare conversazione. Non voglio passare per la sfigata della festa e poi è normale che voglia conoscere meglio la fidanzata di mio cugino!
<< Non mi sono mai trovata a mio agio a queste riunioni di famiglia. >> Affermo per rompere il ghiaccio. Afferro uno dei bicchieri capovolti sul vassoio, Isabella gentilmente solleva la caraffa e me lo riempie.
<< Probabilmente perché vedi poco i tuoi zii e i tuoi cugini, credo sia normale che tu ti senta spaesata! >> Mi risponde gentilmente.
<< Sembri gentile, e questo vestito è così carino! Ti sta benissimo! >> Mi complimento.
<< Grazie, appartiene a qualche passata collezione dell’Ecomoda! >>
<< Da quanto state insieme tu e Diego? Dev’essere da poco tempo, so che aveva chiesto a Paola di sposar… Oh scusa cara, non vorrei rattristarti, le ex dei propri ragazzi non sono mai argomenti facili! >>
<< Non ho alcun problema a parlare di Paola, è un capitolo più che chiuso, direi che sia Diego che lei hanno già dato quel libro in pasto alle fiamme. Domenica saranno due settimane, comunque! >> M’informa.
<< Detto in confidenza… Non ho mai digerito Paola, pur avendola vista una sola volta ad una serata! Mi sono bastate a avanzate quelle due ore. Ricordo che ha trattato mio cugino come uno zerbino… “Diego mi riempi il bicchiere?”, “Diego, mi riempi il piatto?”, “Diego vai a prendere l’auto? Ti aspetto qui, sono stanca morta, non posso muovere un altro passo!”… Il poveretto ha fatto avanti e indietro. Che megera. >> Osservo. E poi pensava e diceva di me le peggio cose, non me lo posso dimenticare!
 
 
<< Come non sai chi è? E’ Lena Huber, la cugina di Diego, figlia di Camilla Mendoza e Kristof Huber! >> Disse Paola ad una sua amica. Chiusa all’interno della toilette potei sentire quello che si dissero nell’antibagno.
<< E come mai non li avevo mai visti prima? >> Domandò l’amica, la cui identità ancora oggi mi è sconosciuta!
<< Perché vivono a Vienna, sono tornati per le festa di Natale, domani ripartiranno. Davvero non sai cos’è successo tra lei e David Valencia? Pensa che la ragazzina aveva una relazione con David e nello stesso istante si faceva montare da Jimmy Contreras! >>
<< E chi sarebbe questo Jimmy? >>
<< Il figlio del fattorino dell’Ecomoda. Il fidanzamento tra lei e David è finito quando la madre di Jimmy è andata da Daniele e Patrizia a spifferare tutto. >> Raccontò Paola. Respinsi le lacrime.

<< Che bagascia… Ecco come si fa a rimanere a bocca asciutta! Cosa le mancava? David è ricco e bello! Perché rotolarsi nel letto di un fattorino? >> Gracchiò l’amica, suscitando la risata di Paola.
<< Lo sai come sono alcune ragazze, non è mai abbastanza grosso e lungo! >>
<< Paola! >> La riprese l’amica fintamente scandalizzata. Quando avvertii le loro risate allontanarsi, uscii dalla toilette. Non potrò più mettere piedi a Bogotà con quello che si dice di me, pensai.
 
 
<< Buona sera. >> Saluta Roberta Mora entrando dall’ingresso in compagnia di un adone! Dove lo ha pescato? Il tipo saluta i signori Mendoza prima di entrare nel soggiorno dove viene salutato e ben accolto da tutti. Isabella si allontana da me per avvicinarsi a lui, il tipo si china e la bacia una guancia. Saluta Diego, Camilla, David per poi avvicinarsi a me e ai miei genitori in compagnia di Roberta.
<< Roberta ma guardati, sei uno schianto! >> Commenta stupida mia madre. In effetti sta molto bene, i capelli le sono cresciuti e azzarderei che ha perso almeno 5kg, pur conservando una forma leggermente rotondeggiante e formosa, la definirei curvy!
<< E’ un piacere rivederti Camilla, ben tornato Kristof. Ciao Lena! >> mi saluta con guancia a guancia.
<< Ciao Roberta, mia madre ha ragione, stai molto bene. >>
<< Vi presento il mio ragazzo, Leon Carissi. >> Il tipo allunga la mano e tutti noi l’afferriamo, presentandoci.
<< Sei un parente di Isabella, giusto? >> Domanda mia madre.
<< Esatto, siamo cugini. >> Risponde lui.
<< Mio fratello ci ha istruiti! >> Risponde sorridendo mia madre.
<< Hanno passato il pomeriggio a spettegolare e poi hanno da ridire su me e le mie amiche! >> Interviene zia Betty, parlando di papà e zio Armando.
<< Ed è anche il nuovo legale dell’azienda. >> Li informa lo zio.
<< Che fine ha fatto Bruno Diaz? >> Domanda mia madre. Più o meno tutti si scambiano degli sguardi.
<< Non è il caso di parlarne, sennò mi incavolo e non mi godo più la serata! >> Risponde Diego, cingendo la sua fidanzata.
<< Manca solo Lorenzo, dove si è cacciato? >> Domanda a nessuno di preciso mio zio. Tutti fanno spallucce rispondendo che non ne hanno idea.
 
 
 
 
Daniele
Regna un silenzio tombale a questa tavola. La mia famiglia si è sparpagliata ma è sempre meglio questa realtà basata sulla verità rispetto alle cene di prima a cui partecipava tutta la famiglia ma nessuno parlava, nessuno diceva le cose come stavano, nessuno si esprimeva. Non siamo mai stati il tipo di famiglia che a tavola si racconta la propria giornata.
<< La faccia di un prete che sta celebrando un funerale è più allegra, si può sapere cos’hai? >> Domando a Giulio.
<< Questa ho di faccia, o quel che ne resta! E a te cos’è successo? Mamma? Michael? >> Ipotizza mio figlio.
<< No, non ho ancora sentito tua madre e non ho più parlato con Michael. >>
<< Speri che ti sveglierai un giorno e non sarà più gay? >> Ironizza mio figlio quando sentiamo delle voci provenire dall’ingresso.
<< Buona sera, cosa posso fare per lei? >> Domanda Rhonda al nostro visitatore. Ad ora di cena, ma non ha ritegno!
<< Daniele! Dov’è? >> Domanda lui con tono prepotente. Mio figlio ed io non ci muoviamo e aspettiamo Rhonda annunci il nostro ospite… Ma lui si annuncia da solo. Lorenzo Mendoza irrompe nella sala da pranzo di casa mia.
<< Hai dimenticato le buone maniere? >> Lo sfotte Giulio.
<< Ascolta bene animale, non te lo dirò più. Devi stare lontano da lei! Frega un cazzo a nessuno se i vostri sensi di colpa sono emersi! >> Tuona puntandomi un dito. Rimango basito! Ma a che titolo mi parla in questo modo?
<< Come diavolo osi irrompere a casa mia e puntarmi l’indice? Capisco che voi Mendoza non brilliate d’intelligenza ma questo supera ogni limite! >>
<< DANIELE! NON AVEVI ALCUN DIRITTO! >> Tuona. Balzo in piedi e sbatto i palmi sul tavolo.
<< QUELLA RAGAZZA PORTA HA LO STESSO SANGUE DI MIA MOGLIE, CONDIVIDE IL DNA CON I MIEI FIGLI, HO IL DIRITTO ECCOME DI ANDARE DA LEI E DI PARLARLE SE LO DESIDERO! SEI TU CHE NON C’ENTRI UN CAZZO IN QUESTA STORIA! >>
<< QUELLA RAGAZZA E’ MIA AMICA, PARTE DELLA MIA FAMIGLIA, IO LE VOGLIO BENE, L’ADORO! IL FATTO CHE TUA MOGLIE L’HA MESSA AL MONDO NON NE FA SUA MADRE Né  TI DA QUALCHE DIRITTO SU DI LEI! Visto che millanti tanta intelligenza dovresti arrivarci da solo, Danielino! Quell’ottembrata che hai sposato firmò una rinuncia alla patria podestà, da quel momento Roberta non ha più alcun legame con voi! >> Risponde. Quando si esprime mi ricorda quel degenerato di suo padre.
<< OTTEMBRATA SARA’ TUA MADRE! >> Tuona Giulio contro di lui al mio posto.
<< VUOI UN ALTRO PUGNO?! >> Lo provoca Lorenzo avanzando verso di lui. Trattengo mio figlio e mi avvicino a Lorenzo. Lo afferro per il colletto della camicia e tiro con tutta la forza che posseggo.
<< Esci di qui prima che ti gonfi di botte, ragazzino! >> Lo minaccio nero di rabbia. Rhonda, totalmente paralizzata e impaurita, se ne sta in un angolo parzialmente coperta dall’ombra della stanza.
<< Mi dispiace signor Daniele, non ho fatto in tempo a fermarlo! >> Cerca di giustificarsi la domestica che da tanto tempo è al nostro servizio e conosce vita, morte e miracoli della mia famiglia.
<< LASCIAMI DANIELE! >> Tuona dimenandosi fino a liberarsi dalla mia presa. Cerco di afferrarlo di nuovo per trascinare il suo culo fuori dalla mia abitazione ma evita la mia presa spintonandomi. Quando riesco a stringere la mano attorno al suo bicipite destro mi spacca il labbro con un potente sinistro, il suo pugno mi colpisce potentemente ed è così veloce che non mi rendo neanche conto del suo arrivo. Ricambio subito il favore spaccandogli un labbro, degli schizzi si sangue gli macchiano la camicia. Il tutto si consuma in una manciata di secondi.
<< MA SIETE MATTI?! LORENZO, FUORI DAI COGLIONI! >> Tuona contro di lui mio figlio spintonandolo alla volta della porta.
<< Bada a quello che fai! >> Mi avverte prima di togliersi di torno.
<< NON HO PAURA DI TE, COME NON AVEVO E NON HO PAURA DI TUO PADRE. E A PROPOSITO, PICCHIATE ENTRAMBI COME DUE FEMMINNUCCE! >> Strillo, ricordando quel pugno che ha colpito in mio labbro in presidenza, tanti anni fa.
<< PAPA’, MA COSA SEI ANDATO A FARE DA ROBERTA?! LO SAI CHE CI DETESTA! >> Mi redarguisce mio figlio.
<< GIULIO DANNAZIONE NON TI CI METTERE ANCHE TU! PRENDIMI DEL GHIACCHIO! >> Gli ordino piegato sul tavolo della sala da pranzo. Pazzo squinternato! Neanche fosse la sua innamorata!
 
 
Alexander
Sono nervoso. Mia madre mi accarezza la schiena e questo gesto mi tranquillizza. Sembra un anno invece passano pochi secondi da quando suoniamo il campanello a quando vengono ad aprirci Nicola Mora e sua moglie.
<< Buona sera. >> Saluta Marcella.
<< Buona sera Nicola, signora. Permesso. >> Saluto per poi chiedere il permesso di accedere alla loro dimora.
<< Buona sera. >> Risponde con distacco il padre di Olga.
<< Buona sera signora Marcella e Alexander, accomodatevi. >> C’invita la madre di Olga facendoci strada verso sinistra dove entriamo in un grande stanzone adibito a salotto e sala da pranzo. La guardo e vedo solo i suoi occhi e il suo sorriso in questo momento! Mi sorride di rimando e mi si butta tra le braccia, mi accarezza la schiena e preme la testa contro il mio petto, l’abbraccio anche io e le accarezzo i suoi soffici ricci. Spero solo che questo gesto non indispettisca suo padre.
<< Mi sei mancato tanto. >> Soffia contro il mio petto.
<< Anche tu mi sei mancata. >> Rispondo quando si stacca. Il signor Nicola incrocia le braccia indispettito e rivolge la sua attenzione verso il pavimento.
<< Vi presento mio figlio Cèsar! >> Introduce la signora Leonora. Cèsar stringe la mano a me e a mia madre.
<< Mi sarei permessa di preparare uno spuntino! >> Spiega la madre di Olga. Alla faccia dello spuntino… Sembra la fiera del dolce! Dopo essersi allontanata torna con una caraffa di fumante caffè e delle tazze.
<< Allora Alexander, ho sentito di te che lavori come pubblicitario nell’agenzia di tuo padre. >> Rompe il ghiaccio la madre di Olga mentre riempie le tazze e me ne passa una.
<< Grazie. Sì, come grafico per la precisione, e occupo la poltrona della vice presidenza. >> Rispondo. Anche mia madre ringrazia la signora per il caffè dopo di che Leonora si china per tagliare a spicchi regolari una crostata.
<< Adesso che ha chiuso la sede di Miami di cosa ti occupi Nicola? >> Gli domanda Marcella.
<< Al momento non lavoro, anche se sto seriamente pensando di cercare un nuovo impiego. >> Spiega Nicola non abbandonando la sua espressione burbera. Nascondo una mano dietro la schiena di Olga e posso accarezzarla. Mi guarda e sorridiamo a vicenda. Quanto vorrei baciarla!
<< Dopo tutto sei giovane per andare in pensione! Non posso negare le tue doti di economista, sono certa che non avrai difficoltà a farti assumere. Lei signora lavora? >> Le domanda mia madre.
<< No, io faccio la madre, la moglie e la casalinga! >> Risponde.
<< Come me! E sono certa che lei lo fa con più importanti risultati a giudicare da questo banchetto che ha preparato, sembra la vetrina di una pasticceria! >> Commenta mia madre. Le rivolgo uno sguardo d’incoraggiamento! Mia madre non ha fatto niente di male, è stata una mamma e una moglie attenta, di cosa si rimprovera?!
<< Ho detto a mia moglie che era troppo.>> Interviene Nicola.
<< Nicola! Non gli dia retta Marcella, quando ve ne sarete andati divorerà tutto in cinque minuti, mio marito soffre di fame atavica! Nel suo stomaco cresce una colonia di vermi solitari! >> Lo prende in giro la moglie suscitando divertimento generale. Mi rendo conto che il tipo non mi stacca gli occhi di dosso.
<< Tu mi ricordi qualcuno… Una persona che conosco o che ho visto da qualche parte! >> Commenta Nicola osservandomi.
<< Si dice che per ogni uno di noi esistono sette sosia, si vede che lei ne conosce uno? >> Rispondo.
<< Non ho detto che ti ho già visto in giro ma che il tuo viso mi riporta alla memoria un’altra persona! >> Ribadisce.
<< E’ così un bel ragazzo che ti ricorderà qualcuno della televisione Nicola! >> Si complimenta la madre di Olga. Nicola strizza gli occhi per mettermi meglio a fuoco e sul suo volto compare un leggero sorriso.
<< Che cosa bizzarra, mi ricordi Mario Calderon! Lo conosci? >> Mi domanda. Mia madre si strozza con il caffè e tossisce profusamente fino a diventare rossa in viso. Leonora le colpisce la schiena con piccoli buffetti.
<< Sì, lo conosco di vista.  >> Rispondo confuso dalla sua affermazione! Perché dovrei assomigliare a quel tipo?
<< Nicola non ho mai sentito una cosa più bizzarra… Anche se in effetti un po’ è vero, non l’avevo mai notato. Magari il colore dei capelli e degli occhi! >> Interviene mia madre dopo essersi ripresa.
<< Gradite della crostata? >> S’intromette Leonora per poi servire una fetta di dolce ad ogni uno di noi dopo il nostro segno di assenso.
 
 
Diego
<< Cosa ti ha detto mia cugina? >> Domando alla mia piccolina mentre l’accompagno in terrazza, alla ricerca di un po’ di privacy, per avanzare la mia proposta. Mi domando dove sarà finito mio fratello? Gli costava tanta fatica essere puntuale? E per giunta non risponde al cellulare… Mio padre è in agitazione e non fa che ripetere “te l’avevo detto Betty che sarebbe successo qualcosa!”. Secondo me mio fratello si è semplicemente distratto non gli è accaduto niente di tragico!
<< A dirti la verità mi ha chiesto di noi e di te e Paola. Ha espresso la sua antipatia verso Paola raccontandomi che non l’ha mai digerita! Pare che la cosa fosse reciproca. >>
<< Poco ma sicuro, le due non si sono mai sopportate. Tutto qui? >>
<< Sì, poi mi ha riempito di complimenti. >> Mi racconta. Mi auguro che tenga fuori la mia fragolina dai suoi drammi!
<< Tieni gli occhi aperti, Lena inizia così. Lustra le scarpe a tutti per suscitare simpatia. >> L’avverto. Quando siamo all’esterno e la brezza serale ci accarezza esaurisco il discorso. Mi tolgo il cardigan e lo poso sulle sue spalle infreddolite. L’abbraccio da dietro e le poso un bacio su una guancia. Ci lasciamo incantare dalla coltre di lucine che è la città di notte.
<< Di cosa mi volevi parlare? >> Mi domanda voltando leggermente il capo verso di me. Raccolgo le sue labbra in un bacio oltre che il coraggio di farmi avanti!
<< In queste mattine, in queste sere che hai passato a casa mia mi è passato per la mente un solo pensiero… Un pensiero martellante, che mi ha accompagnato nelle ultime giornate! >> Introduco voltandola dolcemente per poter ammirare i suoi occhi celesti.
<< Amore mio svegliarmi accarezzato dal tuo tocco è come essere sfiorato soffici piume… Da quando ci sei tu la mia casa la mattina sa di dolce, e non solo per l’aroma dell’abbondante colazione che prepari, la sera si respira il profumo di famiglia! Io desidero più di ogni altra cosa che tutto questo diventi la quotidianità! >> Affermo. I suoi occhi si velano di lacrime e sul suo volto si tinge un’espressione di stupore quando infilo la mano in tasca.
<< Diego… >> Sussurra con gli occhi lucidi. Ne estraggo dei foglie piegati in due, le foto della casa di Albergo Vega.
<< Ti ricordi Alberto Vega? Queste sono le foto della sua casa… >> Inizio a esporre quando lei pronuncia il none, si mette a ridere e nasconde il viso con le mani.
<< Che ti prendere? >> Le domando. Lei scuote il capo senza smettere di ridere. Cos’ha pensato che stessi per fare? Inizio anche io a ridere contagiato dalla sua risata. L’attiro a me e posa la testa sul mio petto.
<< Queste sono le foto di casa sua. Come vedi è una villetta con tre camere da letto, due bagni, giardino antistante e retrostante. Sorge in un villaggio residenziale con aree comuni quali campo da pallavolo, da tennis, piscina, palestra… E non dista molto dall’azienda, è più vicino rispetto al mio attuale appartamento! Amore, io voglio andare a vivere con te e vorrei farlo in questa casa! >> Le confesso. La sua espressione è quella di una persona sbalordita e colta alla sprovvista.
<< Insomma, più o meno già lo facciamo! Però il mio appartamento racconta una parte della mia vita che ho chiuso definitivamente, con te inizia una nuova fase della mia vita! Voglio che la nostra vita di coppia inizi in quest’abitazione! Guarda, ha una cucina grande e luminosa è perfetta per una cuoca come t… >> Il mio sproloquio viene interrotto dalle sue labbra le quali s’impossessano improvvisamente delle mie. Lascio cadere i fogli e accarezzo le sue guance rigate dalle lacrime.
<< Sì Diego, accetto! Sono già innamorata di quella casa e non l’ho ancora vista! >> Afferma sorridendo quando riprendiamo fiato. Catturo di nuovo le sue labbra.
<< Vedrai che saremo felici in quella casa! Vieni dentro, lo voglio dire subito ai miei! >> Affermo prendendola per mano. Quando facciamo il nostro ingresso in sala da pranzo, ridendo come bambini, attiriamo l’attenzione dei presenti. Isabella tira su con il naso e si asciuga le lacrime.
<< Ragazzi, state bene? >> Domanda mia madre. Aspettiamo qualche secondo per creare suspense nei presenti che ci fissano incuriositi. Mia sorella sorride.
<< Ho appena chiesto a Isabella di andare a convivere e ha accettato! Compreremo la casa di Albergo Vega! >> Annuncio. Mia madre mi abbraccia e mi bacia la guancia congratulandosi con noi e la stessa cosa fa mio padre con Isabella. Poi è la volta di David, Camilla, Roberta e Leon. La sfilata prosegue e veniamo travolti da complimenti, domande, baci sulle guance e pizzicotti!
 
 
 
Francesco
<< Bisogna anche rinnovare le licenze di caccia e di pesca… >> Commenta mio padre, deciso a portare a compimento i progetti a cui avevamo pensato ieri mattina prima del suo intervento. Da quando si è svegliato non ha fatto altro che parlare mi ha detto mamma, benché sia ancora leggermente intontito dagli antidolorifici che gli sono stati somministrati. E’ di buon umore per essere ancora tra il mondo dei vivi e mi sembra agguerrito!
<< Sì papà e dovremmo comprare una tenda! >> Aggiungo.
<< Cos’ha che non va la mia? >> Si chiede.
<< Esistono tende nuove e più solide, papà! >> Lo informo.
<< Se andate in campeggio e pesca sul lago mi aggrego! >> Aggiunge Silvia.
<< Ragazzi che bello essere ancora qui… Con la mia compagna di tutta la vita e con mio figlio, il mio unico figlio contro cui ho commesso tanti sbagli… Non ringrazierò mai abbastanza per averti ritrovato. >> Confessa afferrando una mano a me e l’altra a mia madre. Una lacrima gli cade da un occhio.
<< Amore, non dire così, la vita ti sta dando delle nuove opportunità perché sei una brava persona! E saremo di nuovo una famiglia! >> Afferma mamma.
<< Ed è bello rivedere anche Nataniel, quanto sei cresciuto. Non mi avete ancora presentato il giovanotto! >>
<< Sono Massimiliano Zanonato, lavoro alla reception dell’azienda Ecomoda. >> Si presenta.
<< Non sei colombiano! >> Nota papà.
<< No, sono italiano. >>
<< E cosa ti porta in Colombia? >> E’ meglio non introdurre questo argomento, per l’ennesima volta!
<< Papà non essere indiscreto! >> Gli rispondo per impedire che si parli ancora di questa storia e di dover passare un’altra serata raccogliendo i cocci del cuore infranto di Massimiliano.
<< Isabella come mai non è venuta? >> Si chiede papà.
<< Aveva una cena con il suo ragazzo e la sua famiglia. >> Rispondo. Effettivamente poteva scomodarsi per fare una visita a mio padre, anche solo di 5 minuti!
<< Mi aspettavo la sua visita… >> Si lamenta papà.
<< Vedrai che verrà domani! >> Afferma Silvia.
<< Perciò andate a ballare? >> Ci domanda mamma, Michael annuisce.
<< Il programma è di andare in un nuovo locale dove si cena e si balla! >> Risponde Michael.
<< State attenti. Allora non vi trattengo altro! >> Afferma mio padre.
<< Sei certo di stare bene? >> Gli chiedo. Annuisce.
<< Sì, o non sareste in questa stanza e starei dormendo imbottino di antidolorifici. Divertitevi. >> Ci salutiamo. Mi chino per baciargli una guancia e lo stesso faccio con mia madre.
<< Perciò Jimmy ha deciso di andare a quella cena! >> Constata Michael.
<< Magari sua madre ha insistito! >> Ipotizzo.
<< Conoscete la strada per raggiungere il locale? >> Domanda Silvia.
<< Basterà impostare il navigatore. Propongo di fare una sola auto, possiamo prendere la mia. Potreste lasciare le vostre qui nel parcheggio dell’ospedale. >> Accogliamo la proposta di Nataniel mentre raggiungiamo l’uscita.
 
 
 
Jimmy
Non c’è stato verso di dissuadere i miei dall’idea di venire a questa cena. Hanno detto che non dobbiamo vergognarci, che non dobbiamo nasconderci da loro! Li do ragione, ma il solo vedere Lena mi disgusta! Guardandola mi domando quanti uomini oggigiorno non saranno stati fortunati come me e si saranno beccati le piattole, visto che la lista dei suoi partner sessuali sarà lievitata negli ultimi anni!
<< E Class? In quale parte del mondo si trova adesso? >> Domanda Armando a sua sorella, parlando del fratello maggiore di Lena.
<< Si trova negli Stati Uniti, più precisamente a Page per visitare The Wave! Sono delle montagne talmente strane che hanno la forma di onde… Ho visto le foto che mi ha inviato, uno spettacolo! >> Spiega Camilla prendendo il cellulare e passandolo a tutti per farci osservare le foto.
<< Mio fratello ha l’avventura nel sangue! >>  Tossisco e guardo Lena, che siede di fronte a me, con un ghigno… Come se tu non ce l’avessi, ma un altro tipo di spirito avventuriero!
<< Niente, non risponde! >> Annuncia Betty ponendo fine all’ennesimo tentativo di chiamare Lorenzo.
<< E a te come va? Il lavoro tutto bene? >> Mi domanda Lena. Come se avessi voglia di chiacchierare!
<< Faccio solo il fattorino, e tu dovresti conoscere bene la mia situazione lavorativa non che patrimoniale visto che è la seconda cosa che osservi in un uomo e la prima non cito qual è! >> Le rispondo. Diventa di tutti i colori. Quando avvertiamo il rumore di chiavi nella serratura capiamo che sta per entrare qualcuno, presumibilmente Lorenzo. Quando fa il suo ingresso restiamo tutti sbigottiti: ha la camicia bianca macchiata di sangue e preme un fazzoletto sul labbro.
<< Buona sera. >> Saluta burbero, per poi avviarsi verso la zona notte. Armando e Betty si alzano per seguirlo, sono tutti più o meno sbigottiti e si stanno interrogando. Butto l’occhio su Roberta sul cui volto leggo un mix di emozioni diverse come preoccupazione, stupore, interrogazione. Allunga il collo verso il corridoio probabilmente domandandosi cosa stia succedendo, magari vorrebbe alzarsi e seguirlo ma contemporaneamente non vuole dare dell’occhio di fronte al suo ragazzo.
 
 
Betty
Mio marito ed io, sconvolti dalla scena, apriamo la porta della sua vecchia stanza da letto. Lorenzo si toglie la camicia insanguinata e la getta sul letto.
<< Lorenzo, ti dispiacerebbe fornirci una spiegazione? >> Gli domanda mio marito. Notiamo adesso che ha le nocche della mano sinistra scorticate.
<< Sto bene, mi serve solo il disinfettante e il ghiaccio per la mano. >> Risponde.
<< Questa non è una spiegazione! >> Gli fa notare mio marito visibilmente alterato, evitando di urlare per non spaventare i nostri ospiti.
<< Ho fatto a botte con uno stronzo! >> Afferma Lorenzo spiegando l’ovvio!
<< Con chi e per quale motivo? >> Domando.
<< Daniele! >> Interviene Lorenzo. Io mi passo una mano in viso, perché si sono picchiati?!
<< Un tuo amico che non conosciamo? >> Si domanda Armando.
<< No papà, il vampiro! >>
<< Sta parlando di Daniele Valencia, Armando! >> Interveniamo in coppia mio figlio ed io.
<< CON DANIELE VALENCIA?! Ma sei pazzo dico?! Con tutti i problemi che abbiamo avuto, abbiamo, e avremo con quel soggetto tu ci fai a botte?! E ci vuoi esporre i motivi che vi hanno spinti ad arrivare alle mani, di grazia? >>
<< Stai calmo Armando! >>
<< Se l’è meritato! Ieri sera è andato a casa di Roberta esibendo i suoi sensi di colpa e quelli di quell’ottembrata che ha sposato per aver abbandonato Roberta. Quando sono andato da Roberta per parlarle di altre questioni l’ho trovata sconvolta! Con lei c’era Camilla, chiedetele cos’ha detto quel soggetto schifoso! Sono andato a casa di Daniele per intimargli di stare lontano da lei… Il confronto è degenerato! >> Spiega. Mio marito si porta una mano alla fronte mentre estraggo dal cassettone estraggo una camicia pulita.
<< Per fortuna ho fatto shopping comprando altre cose per tenerle a disposizione. Sospettavo che sarebbero servite! >>
<< Non dovevi presentarti a casa sua, tantomeno da solo! Potevi venire da me e ci saremmo andati insieme! Non hai avvertito Nicola vero?  >>
<< No papà! >>
<< Glielo diremo noi con garbo. Con il rischio che prenda un aereo per venire qui e dare il resto a quel vecchio rincoglionito di Daniele! >>
Dopo aver disinfettato la ferita al labbro di Lorenzo torniamo in sala da pranzo dove tutti, in religioso silenzio, lo osservano attendendo spiegazioni.
<< Potete servire la cena! >> Do ordine alle due cameriere. Lorenzo si accomoda a fianco a Roberta, alla destra di mio marito, e posa la busta di ghiaccio medico sulla mano sinistra. Roberta lo guarda con una certa preoccupazione.
<< Non fatemi domande tanto non risponderei! Non in questa sede! >> Chiarisce Lorenzo.
 
 
 
Lorenzo
Ringrazio la cameriera quando riempie il mio piatto con tre fette di arrosto. Divorerò anche i piatti altrui con la fame nervosa che ho! Vecchio degenerato! Osservo di sghembo Roberta la quale non mi degna di uno sguardo. Quello stoccafisso di Ken le siede accanto e appoggia il braccio sullo schienale della sedia di lei, ogni tanto le accarezza la schiena quasi scoperta. Indossa un abito al ginocchio con fantasia floreale, scollatura profonda e cinturino con fiocco in vita, sulla schiena è in parte aperto. Ha abbinato una giacca in pelle nera che adesso è appena alla sedia. Tra l’altro, perché lo stoccafisso sta partecipando a questa cena e insieme a lei? Punto primo non fa parte della famiglia e punto secondo: ma lei non ha letto la e-mail? Perché non l’ha ancora mandato al diavolo?
<< Guarda il piatto Lorenzo. >> Mi sfotte mia sorella, seduta di fronte a me dall’altro capo della tavola. Sì, mi è caduto lo sguardo là dentro, che ci posso fare? Lei guarda David il quale la interroga con gli occhi. Hanno fatto pace?
<< Hai raccontato della e-mail? >> Domanda Leon a Roberta. La forchetta che reggo si ferma a mezz’aria e mi paralizzo.
<< No, è vero. Sentite questa! Ho ricevuto una e-mail anonima dove mi avvertono di stare in guardia da Leon, adducendo come motivazioni che lui sarebbe sposato e che avrebbe addirittura un figlio! >> Spiega Roberta come se stesse raccontando una barzelletta.
<< Ha anche allegato una foto per sembrare più convincente e rafforzare la sua tesi, peccato che in quella foto sono ritratto con mia sorella Antonella e suo figlio Angel! >> So che sono appena impallidito. Mi lascio cadere le braccia lungo i fianchi e osservo Isabella ridere di gusto mentre osserva la foto. Che figura di merda!
<< E per quale motivo questa persona avrebbe fatto una cosa simile? >> Domanda mia madre.
<< E’ un mistero signora Beatrice. >> Risponde Ken.
<< Solo Betty! >> Interviene mia madre.
<< Mio fratello ha detto che con qualche giorno di tempo potrebbe risalire all’indirizzo IP, cioè individuare il dispositivo, dal quale è stata inviata la e-mail. Sarebbe un indizio per trovare l’autore! >> Spiega Roberta. Ok, chi ha accesso il riscaldamento? Sto sudando!
<< Leggendo l’e-mail ci siamo accorti che è stata inviata tramite un sito dal quale si possono inviare e-mail in totale anonimato sfruttando indirizzi e-mail fasulli! >> Aggiunge Leon. Bevo un sorso bello grosso di vino.
<< E’ pieno di matti! >> Intervie mia sorella.
 
 
 
Leon
Chissà in che razza di guai si è infilato vista la gente che frequenta, come quel Gonzalo, oppure le avrà prese da qualcuno a cui vuole fregare la donna? Quando non l’ho visto arrivare,  neanche dopo le persistenti telefonate dei suoi genitori, ho sperato che non venisse. Mi distraggo dalla conversazione che sta avendo luogo quando mi arriva un messaggio da un mio collega. Rispondo velocemente.
<< Scusate, era lavoro. Stiamo seguendo un grosso caso di purtroppo parte della documentazione è andate dispersa! Il mio collega mi ha appena fatto sapere che pare sia andata a finire in un archivio notarile di Cartagena! >> Cerco di spiegare, non vorrei che mi prendessero per un maleducato che usa il cellulare a tavola.
<< Guarda il lato positivo, vedrai il mare! >> Interviene Annamaria.
<< Dovrai andare a Cartagena? >> Mi domanda Roberta.
<< Non è ancora detto! >> Rispondo, mentre porgo il piatto alla cameriera per ricevere il bis.
<< Fratellone, sai che Diego prima che arrivassi ha annunciato che andrà a convivere con Isabella? >> Interviene Camilla. Lorenzo sorride debolmente, poteva evitare di venire con quella faccia lì, e non mi riferisco solo al labbro spaccato.
<< I miei complimenti. >> Si congratula senza troppo entusiasmo.
<< Vorremmo comprare la casa di Albergo Vega! Sapete che lui e Catalina aspettano il quarto figlio? >> Interviene Diego.
<< Quei due tra cinque anni andranno a vivere direttamente all’asilo o in una scuola elementare! >> Chiosa divertito il signor Armando.
<< Devo chiamare suo padre Guido per porre loro le mie congratulazioni. >> Prosegue il signor Armando, afferrando il bicchiere per bere dell’acqua.
<< Se ho ben capito il vostro primogenito è un avventuriero! >> Intervengo rivolgendomi a Kristof Huber e a sua moglie.
<< Sì, benché abbia 32 anni non è intenzionato a mettere radici! >> Risponde Kristof.
<< Allora siamo coetanei. >> Constato.
<< Siete una bellissima coppia tu e Roberta… da quanto vi conoscete e state insieme? >> Ci domanda la signora Huber. La guardo sorridendo e lei fa lo stesso con me. Ho il sentore che sia un po’ distratta stasera, spero non stia ancora pensando a Daniele Valencia.
<< A dire la verità è pochissimo tempo, poco più di una settimana. >> Risponde Roberta.
<< Diciamo che mi ha conquistato subito con la sua stravaganza e la sua allegria… >> Chioso, ricordando il momento in cui le sono cadute le chiavi nel tombino, si è inginocchiata e si è messa ad imprecare. Lambisco il suo mento con due dita e le poso un bacio sulle labbra ma siamo costretti a separarci subito quando odo il rumore di un bicchiere che si rompe.
<< Oh, scusa Leon, che maldestro che sono! Per prendere il vino ho urtato il tuo bicchiere! >> Si scusa Lorenzo. Nel mio piatto l’arrosto e i contorni si sono mischiati al vino, il calice si è scheggiato e la tovaglia è talmente macchiata che credo la signor Betty sarà costretta a buttarla! Per poco la bevanda cremisi non mi cadeva sui pantaloni! Lo guardo iracondo. Col cavolo è stato un incidente, lo ha fatto apposta!
<< Mi dispiace, è stato un incidente. >> Ribadisce sollevando le mani.
<< Lorenzo, sta un po’ attento. Leon, sono desolata. Natalia prendi un altro coperto, un canovaccio e un copri macchia, per favore? >> Domanda Beatrice alla cameriera.
<< Subito signora. >> Ubbidisce. Beatrice toglie il piatto bagnato e il bicchiere rotto.
<< Può capitare. Suppongo che anche la rissa in cui sei stato coinvolto stasera sia stato un incidente! >> Azzardo. Tutti i curiosi hanno gli occhi puntati su di noi. Roberta abbassa il capo imbarazzata.
<< No, il tizio che ho menato se l’è cercata. Sapessi! >> Risponde con un sorrisetto beffardo, per poi strizzarmi l’occhio. Che vuole dire?
<< Chi è che hai picchiato? >> Le domanda la sorella.
<< Cosa vuol dire che sel’è cercata? >> Aggiunge il fratello.
Il volto di Roberta è color cremisi, a causa della scena appena svoltasi, azzarderei come ipotesi. E’ evidente che prova per lui qualcosa di forte ed è ancora più evidente che io sono un coglione! E’ l’inaspettato suono del campanello a interrompere queste diatriba. Il signor Armando guarda la moglie con sorpresa.
<< Chi aspettiamo? >> Domanda Beatrice al marito. Lui fa spallucce prima di alzarsi per andare ad aprire la porta.
<< Cosa diavolo ci fai qui?! >> Lo sentiamo tuonare contro il visitatore. Tutti osserviamo verso l’entrata/uscita dell’abitazione.
<< Buona sera Armando, sono qui per parlarti di quel degenerato a cui tu e tua moglie avete dato la vita! >> Risponde il tipo. Al suono della sua voce Betty e Lorenzo balzano in piedi.
<< Ma guarda un po’ che bella cenetta di famiglia… Non sapevo che Miss 50 sfumature di grigio e la sua famiglia fossero scesi dalle montagne della lussuria! >> Interviene il Ministro Valencia entrando in sala da pranzo. Kristof e sua moglie si alzano. Quando noto il suo labbro gonfio è chiaro che è lui il tipo che Lorenzo ha menato! Osservo Roberta, lei e Lorenzo si stanno scambiando uno sguardo.
<< Daniele, come ti permetti di offendere la mia famiglia?! >> Tuona Camilla Mendoza Senior.
<< Daniele, non mi sembra né il luogo né il momento! >> Interviene Armando. I commensali bisbigliano e osservano la scena con apprensione.
<< Se tuo figlio irrompe a casa mia, mi insulta e mi picchia va bene ma io non lo posso fare, Armando? >> Lo rimbrotta Valencia.
<< Sei venuto qui a prendere il resto?! >> Tuona Lorenzo, aggirando il tavolo per avvicinarsi a Daniele. Lo fronteggia con espressione truce, spalle dritte e testa alta.
<< Stasera mi sono accorto che anche le pulci hanno la tosse! Torna a sedere ragazzino, è molto meglio per te. >> Lo minaccia Valencia. Roberta osserva la scena completamente sgomenta.
<< Buffo, la stessa cosa che penso io di te! >> Lo rimbrotta Lorenzo.
<< Ti sei impicciato in una faccenda che non dovrebbe riguardarti! >> Gli tuona contro Valencia.
<< MI RIGUARDA ECCOME VISTO CHE SI TRATTA DI UNA PERSONA A CUI TENGO! MA QUESTE SONO COSE CHE TU NON PUOI CAPIRE… COSA NE SAI TE DI SENTIMENTI?! SEI ANDATO DA LEI VOMITANDO QUALCHE FRASA FATTA, DICENDOLE ADDIRITTURA CHE SOMIGLIA A PATRIZIA! FACENDO PIU’ DANNI CHE ALTRO… NON C’ERI TU A CONSOLARLA IERI SERA, NON SAI COME L’HA SCONVOLTA LA TUA VISITA! E’ QUESTO CHE FAI, FAI STAR MALE LE PERSONE, CAROGNA! >> Strilla Lorenzo. Cosa? Ieri sera Lorenzo era da lei? Mi ha mentito… ha detto che avrebbe passato la serata con Camilla ed invece era con lui. Oltre ad avermi mentito mi ha anche tradito? Osservo Roberta la quale è sempre più rosso vivo in volto.
<< Sei solo un ragazzino viziato e impertinente! >> Controbatte Valencia. David si alza e cerca di far quietare il padre inferocito.
<< Papà calmati, ti accompagno alla macchina. >> Interviene David. Sta riuscendo a trascinare fuori di casa il padre quando Lorenzo controbatte.
<< Io sarei viziato? Detto dall’uomo che ha assecondato ogni vizio e difetto dei suoi figli fa proprio ridere! Se Roberta fosse cresciuta con te oggi giorno sarebbe una sgualdrina come Giulia o un’opportunista come tua moglie! >> Azzarda Lorenzo, questa era bella grossa! Daniele Valencia si fionda su di lui, riesce a placcarlo e i due cadono a terra. Valencia colpisce violentemente un occhio di Lorenzo. Nell’istante in cui i due cadono a terra tutti si alzano dalle sedie. Tutti gli uomini presenti in sala, tranne il signor Armando che è costretto a sedersi, bere dell’acqua e prendere le sue pillole, si fiondano sui due per separare Daniele da Lorenzo. Lui l’ama! Lo vedrebbe anche un cieco. Quando mi volto alla mia sinistra noto che Roberta è sparita… Si avvicina con sicurezza a Daniele e scarica sul suo volto un man rovescio violentissimo.
<< SPARISCI DANIELE! >> Urla con quanto fiato possiede lasciando tutti noi attoniti.
<< TI HO GIA’ DETTO IERI SERA COSA SEI PER ME! TU E TUE MOGLIE SIETE COME LETAME, CON TUTTO IL MIO RISPETTO PER IL LETAME! IO UNA FAMIGLIA CE L’HO! UN PADRE CE L’HO! UNA MADRE CE L’HO! PERSONE DA CUI TU E TUA MOGLIE AVETE SOLO DA IMPARARE! NON NE VOGLIO PIU’ SENTIRE PARLARE DI QUESTA STORIA DANIELE! E ADESSO PRENDI LE TUE PATETICHE SCUSE DA VECCHIO, DA UOMO FINITO E SQUALLIDO E VAI AL DIVAOLO! >> Tuona Roberta spintonandolo e colpendolo sul petto con la mano aperta. Valencia si aggiusta la giacca e non ha parole per rispondere, chi le avrebbe?
<< Non avevo capito che foste fidanzati… >> Interviene riferendosi non a me ma a Lorenzo e a lei. << Io non avrei scelto un ragazzo tanto violento e squinternato, ci ripenserei! >> Conclude Valencia imboccando l’uscita. Regnano il gelo e il silenzio nella stanza. Roberta si china su Lorenzo e lo guarda negli occhi per pochi istanti, gli passa una mano tra i capelli e con la cooperazione di Diego lo aiuta a rialzarsi. Sì, la conosco da pochissimo tempo ma mi rendo conto che forse non arriverò mai a conoscerla come la conosce lui, che non mi amerà mai quanto ama lui, la mia presenza nella sua vita non sarà mai forte quanto lo è la sua. Sono paralizzato, senza parole, offeso, ferito. Il mio gesto attira l’attenzione quando afferro la giacca e mi avvio verso l’uscita.
<< Buonasera. >> Saluto, in modo sbrigativo. Quando esco dalla porta mi rendo conto che Daniele è già sparito perché l’ascensore risulta occupato. Imbocco le scale quando sento una presa al braccio, mi volto e la vedo davanti a me.
 
 
 
Roberta
Sono ancora confusa ed esterrefatta quando raggiungo Leon. Stringo il suo braccio per cercarle di fermarlo. Mi dedica un gelido sguardo per poi liberarsi dalla mia presa e scendere le scale. Lo seguo.
<< Perché sei scappato via? >> Gli domando, che domanda stupida che gli ho rivolto.
<< E me lo chiedi? Quello fa una piazzata per difenderti, Valencia suppone che siate fidanzati e dovrei anche restare? >> Mi risponde. Riesco a fermarlo e, quando arriviamo al pianerottolo, lo sbatto al muro. Ha gli occhi lucidi.
<< E tu dai retta a quello che dice Valencia dopo tutto quello che ti ho raccontato di lui? >> Domando con le lacrime agli occhi.
<< Non vuoi proprio capire? Tutti lì dentro hanno pensato che lui è innamorato di te, anche io l’ho pensato! >> Mi tuona contro puntando il dito contro le scale che ha appena sceso.
<< Siccome mi ha difeso sarebbe innamorato di me?! >>
<< E allora come lo spieghi che Diego non si sia infervorato tanto per quello che è accaduto con Valencia? Come giustifichi tutti gli sguardi che ti lancia? Poco fa lo ha fatto apposta a rovesciarmi addosso il vino perché ci stavamo baciando! Solo tu non te ne rendi conto! Io ho sbagliato a non ammettere prima la realtà… Credevo che sarei riuscito a ignorarla ma questo è davvero troppo! Stasera è stato il massimo! >> Prosegue liberando la sua frustrazione tramite il pianto.
<< Io ti voglio, mi piaci, ti adoro, ti voglio bene ma so che tu sei innamorata di lui! E adesso salta fuori che lui prova qualcosa per te… Come pensi che mi sia sentito la dentro?! Sono io il tuo ragazzo non lui! >>
<< Cosa dovevo fare?! Lorenzo ha deciso di sua pensata di difendermi… >>
<< Vuoi dire che sarebbe colpa mia?! Sarebbe mia la colpa se Daniele o chi che sia, ha pensato che foste fidanzati? Avrei dovuto unirmi a loro e così demolire la casa ai signori Mendoza?! A parte il fatto che io non sono un ragazzino impulsivo, testardo, immaturo, scapestrato, e potrei continuare! Sono un adulto e facendo l’avvocato non posso e non voglio essere coinvolto in cose del genere… Io non sono come lui! E se questo mio comportamento lo interpreti come una mancanza di gelosia o di affetto è un tuo problema! E’ vero, non ho aperto bocca! Non ho aperto bocca perché quando ho capito quello che stava accadendo sono rimasto pietrificato e ferito! Cosa ci vuole per capirlo? L’altra sera abbiamo parlato di sincerità… eppure non mi hai detto che ieri sera eri con lui! Mi hai raccontato una balla dicendomi che eri con la tua amica pur sapendo che per me Lorenzo Mendoza è un tasto dolente! >> Inveisce iracondo.
<< No, non ti ho mentito, ero con Camilla quando Daniele si è presentato da me! Lorenzo è arrivato dopo e non lo aspettavo nemmeno! >> Cerco di spiegargli.
<< A fare cosa?! >> Mi domanda.
<< Voleva confidarsi con me della situazione con la sua ragazza... cioè ex ragazza. Ieri abbiamo litigato perché gli ho fatto la predica per come si è comportato. >> Racconto.
<< E poi? >> Mi chiede gelidamente.
<< E poi è rimasto a dormire da me, con me e Camilla! >> Ammetto sinceramente.
<< E chissà come mai non è una cosa che hai pensato di riferirmi! >>
<< Perché non volevo questo… Non volevo ferirti e che ti facessi strane idee! >>
<< Io me ne vado, per stasera ho raggiunto il limite di pazienza che un essere umano può sopportare. Anche io perdo la pazienza. Non alzerò le mani, non sragionerò, non sbraiterò come uno spiritato come fa il tuo amichetto ma la perdo anche io! >> Conclude continuando a scendere la scale.
<< A proposito… Hai appena trovato l’autore della tua e-mail anonima! >> Aggiunge continuando il suo percorso. Non provo neanche a rincorrerlo perché so che sarebbe inutile. Scoppio a piangere, ci tengo a lui!
Quando rientro in casa Mendoza, Armando sembra essersi ripreso dallo choc, Lorenzo è seduto su una sedia con una bistecca su un occhio ed emette lamenti di dolore. Tutti mi guardano quando faccio il mio ingresso. Camilla mi viene incontro.
<< Dov’è Leon? >> Mi domanda. Io mi passo il dorso della mano sul naso mentre chiudo gli occhi e riprendo a piangere.
<< Tesoro, mi spieghi cosa succede? >> Mi domanda Betty. Guardo Camilla negli occhi e la mia amica intuisce quello che è successo. Mi avvicino alla mia sedia per prendere la mia giacca. Lorenzo, seduto sulla sedia accanto, si alza. Sono troppo imbarazzata per guardarlo.
<< Ti accompagno! >> Si offre Camilla.
<< No, tu hai le tue cose a cui pensare questa sera. >> Le rispondo guardando David.
<< Ti do uno strappo io. >> Si offre Jimmy, scuoto la testa.
<< Resta per il dolce, mi dispiace di avervi rovinato la serata! >>
<< Tu non c’entri niente, se ci sono due colpevoli sono Daniele e mio figlio. >> Interviene Armando.
<< Prendo un taxi! Buona sera! >> Annuncio a tutti i quali mi salutano in modi differenti con “ciao”, “buonanotte”, “a domani”. Cami mi segue all’esterno dell’abitazione.
<< Cos’è successo? Sì è tanto arrabbiato? >> Mi domanda sottovoce.
<< Era iracondo e non lo biasimo… Ho combinato un casino con lui. E la cosa è resa ancora più difficile dal fatto che tengo a lui… e non meritava questo trattamento da me! >> Le rispondo prima di entrare in ascensore. Agita la mano verso di me prima che le porte si chiudano e dice “ti chiamo dopo”. No, non voglio parlare con nessuno!
 
 
 
Annamaria
Ed io che non volevo prendere parte a questa cena… Una scazzottata tra Daniele e Lorenzo, cosa mi sarei persa!
<< Pensate che si siano lasciati? >> Domanda Mariana riferendosi a Roberta e Leon. Con la scusante di prendere aria fresca ci siamo spostate nel terrazzo.
<< Ragazze non avete gli occhi? Non l’avete vista? Era stravolta e il suo pianto tra le braccia di Camilla come risposta alla sua domanda è stato abbastanza esaustivo! Il poverino dev’essersi ingelosito! >> Asserisco.
<< Davvero Lorenzo ha delle mire su Roberta? Se così dov’essere essere prima verrà castrato da Nicola e poi verrà mandato in India in un santuario da Armando! >> Interviene Sofia.
<< Se ci pensate bene la cosa ha senso…. Ecco perché ha lasciato Silvia! >> Interviene Berta.
<< E lei? Secondo voi chi vuole? >> Si domanda Mariana.
<< Io dico che vuole Leon, non avete visto che gli è corsa dietro? E com’era sconvolta quando è rientrata? >> Risponde Sandra esponendo il suo parere.
<< Dimmi un po’, sei troppo alta che il sangue defluisce tutto nelle gambe e impedendo l’ossigenazione del cervello? Non hai visto come guardava Lorenzo quando si è chinata su di lui? E’ ovvio che è corsa dietro a Leon, cosa doveva fare? Ignorare il poveretto? Ve lo dico io, Roberta muore dietro a Lorenzo! >> Contraddice pungente Sofia.
<< Quello che è certo ragazze è che domani dovremmo organizzarci per cominciare un operazione di spionaggio serratissima! Dovremo monitorare ogni incontro, anche casuale, tra i due e ogni riunione! >> Propone Berta.
<< Uffa, come detesto essere andata in pensione! Mi perderò tanti avvenimenti succulenti! >> Interviene Sofia.
<< Però faremo bene a non coinvolgere quella poveretta di Silvia… Le prenderebbe un infarto se sapesse! >> Osserva Berta. Approviamo la mozione.
<< Tanto lo saprà comunque… Con tutti questi testimoni credi che la scazzottata resterà un segreto? >> Obietta Sofia.
<< Ti perderai anche le nuove modelle Sofia…ne sono arrivate due con cui farei volentieri un brodo! Una è un’aquila che si mette a discutere son suo marito, il fotografo, nei corridoi… E l’altra una ninfomane che appena ha visto Lorenzo gli è saltata addosso! >> Racconta Sandra cambiando argomento.
<< Allora ci sarà da divertirsi se adesso che in azienda c’è la ex di Lorenzo, una sua ex amante e la sua probabile futura fidanzata…! >> Osserva Sofia. Ne accadranno delle belle!
<< E la questione tra David, Camilla e Giulio? Sembra che David e Camilla abbiano fatto pace… secondo voi cos’è successo e come stanno le cose? >> Interviene Mariana.
<< Io dico che Giulio ne avrà fatta un’altra delle sue… avrà di nuovo messo zizzania tra Camilla e David! Dubito che tra lei e Giulio ci sia mai stato qualcosa! >> Osservo.
<< Evidentemente è così, visto che hanno già fatto pace sarà stata una cosa di poco conto! Cosa dite di rientrare? Fa freddino. >> Propone Mariana.
<< Hai visto Annamaria che hai fatto bene a venire? La ragazzina è stata lontana da tuo figlio e hai assistito allo scoop del secolo! >> Mi fa notare Berta.
<< Hai ragione. E mio figlio con una frase l’ha messa a tacere! >> Concludo. Quando rientriamo in salotto i rimanenti in sala (David, Camilla jr, Jimmy, Anna, Freddy, Diego, Isabella, Kristof, Lena e Camilla e i nostri mariti) si sono trasferiti sul divano sulle poltrone. Per carenza di posto noi ci accomodiamo poco distanti, al tavolo.
 
 
 
Lorenzo
Non lo so se sto vivendo un sogno o in incubo. Le mie sensazioni e il fatto che Leon sia fuggito via e che abbia ovviamente litigato con Roberta mi fanno credere di essere motivo di squilibrio tra i due… Vale a dire che, evidentemente, Roberta tiene a me più di un semplice amico.
<< Che figura Lorenzo…. Che figura! Una scazzottata davanti a tutti! Domani lo saprà tutta l’azienda! >> Si lamenta mio padre sul concludere del suo predicozzo.
<< Daniele si merita questo e altro, per come vedo le cose io! >>
<< E le vedi male figlio mio… Non è con questi mezzi che otterrai risultati nella vita, ricordalo! >> Mi redarguisce mia madre.
<< E non è con questi mezzucci che farai colpo sulle ragazze… >> Interviene mio padre. Ha intuito qualcosa?
<< Cosa c’entra questo adesso? >>
<< C’è qualcosa fra te e Roberta per caso? >> Mi domanda a bruciapelo.
<< Papà, hai battuto la testa? Roberta, la figlia di Nicola?! >> Domando fintamente sconvolto dalla sua domanda.
<< Esatto… la figlia di Nicola! Quasi tua cugina! L’uomo che ti cambierebbe i connotati se dovesse scoprire che avete una tresca, una storia, o come la vuoi chiamare! Avete una storia? >> Mi ripete.
<< No papà! Cosa cavolo ti dice il cervello? Non posso difenderla che vai subito a pensare che abbiamo una storia? >>
<< Più rispetto! >> Mi riprendere mia madre per come mi sono rivolto a mio padre.
<< Comunque il dubbio ci è venuto… L’improvvisata violenta a casa di Daniele, la scazzottata, il tuo ammalarti di rabbia, il bicchiere di vino… quel gesto sembrava intenzionale! >> Afferma mamma.
<< E’ stato un banalissimo incidente. >> Cerco di fargli credere.
<< E poi il gesto di Leon di andarsene tanto indignato… Come giustifichi che hanno litigato? >> Mi domanda papà.
<< Adesso pretendete anche che entri nelle teste degli altri?! Cosa diavolo ne so di cosa è preso a quel tipo! Chiedeteglielo! >>
<< Lorenzo, ti avverto di una cosa! Mai e poi mai vorrei vedere quella ragazza soffrire… E’ la figlia del mio migliore amico non che la mia figlioccia. Vale a dire che né io né Nicola potremmo mai acconsentire ad una relazione tra di voi, visti anche i tuoi precedenti e la tua predisposizione a stancarti presto delle tue compagne! >> Mette in chiaro mio padre. Grandioso!
<< Stai facendo prendere aria alla bocca con i tuoi inutili avvertimenti e la stai facendo prendere anche a me dato che mi sembra di parlare a vuoto… Roberta ed io siamo solo buoni amici, punto! >> Rispondo.
<< No, tu parli a sproposito non a vuoto… è molto diversa la cosa! Io ti ho avvertito! >> E se mio padre riferisse a Nicola le sue impressioni sui sentimenti che nutro verso sua figlia?
 
 
 
Camilla
Sono preoccupata per Roberta. E’ scappata via piuttosto stravolta, vorrei sapere cosa si sono detti Leon e lei! L’avrà lasciata? Certo Lorenzo ha esagerato… mettersi a fare a pugni con uno che ha più del doppio dei suoi anni e per di più di fronte a tutta questa gente! Ma devo dire che questa è la dimostrazione che cercavamo. Sì, Lorenzo ha sempre voluto bene a Roberta ma non si è mai comportato in questo modo per difenderla… Era fuori di sé. Prima di tutto mi devo accertare delle intenzioni di mio fratello e poi sì, sarei favorevole a questa storia che non credevo possibile! Non avrei mai detto che i due avrebbero avuto qualche possibilità come coppia!
<< Amore, come mai sorridi? C’è poco da sorridere. >> Mi chiede David. Mi ha chiamato amore! Credevo non avrei più udito questo termine! Mi sporgo e lo bacio, sento mia cugina tossire.
<< Se hai mal di gola bevi dell’acqua! >> La prendere in gito Jimmy. Per me non esiste, è trasparente mia cugina in questo momento!
<< Sono preoccupata per Roberta… >> Affermo per rispondere alla domanda del mio amore. Isabella scuote il capo.
<< Qualcosa non va? >> Le domanda Diego.
<< No amore, va tutto bene. Non mi sembra la sede più adatta per esporti i miei pensieri! >> Risponde lei.
<< Immagino che tu sia preoccupata per tuo cugino… >> Intervengo. Lei m’interrompe, uno scatto di coraggio che non mi aspettavo.
<< No, non immagini Camilla, con il dovuto rispetto per te e per Roberta… Lei è il mio capo e non voglio dire niente di sconveniente sul suo conto! Però non puoi contraddirmi quando affermo che per lei mio cugino ha le sembianze di una fantasma! >> Il suo intervento lascia interdetti alcuni dei presenti: me, David, Diego e Jimmy. I miei genitori e Lorenzo tornando in salone e ascoltano l’intervento di Isabella.
<< Non sai quello che dici, mi dispiace! Roberta tiene a tuo cugino, e dovresti capirlo dal fatto che non gli sarebbe corsa dietro se così non fosse e la sua espressione era abbastanza stravolta! >> Controbatto.
<< Non prendiamoci in giro Camilla… sai bene a cosa anzi a chi mi riferisco! >> Mi risponde, facendo un chiaro riferimento a mio fratello Lorenzo il quale si erge dietro di lei alle spalle del divano.
<< Io non ho capito, ti dispiace parlare più chiaramente? >> Interviene contro di lei Lorenzo, provocandola. Isabella e Diego si alzano e si voltano.
<< Non rivolgerti così a lei! >> Lo rimbrotta Diego.
<< Siete completamente usciti di senno?! Vi sembra il caso di litigare ancora? >> Interviene mia madre.
<< Non importa mamma me ne sto andando così i presenti possono tranquillamente malignare e fare illazioni a proposito! Buonanotte! >> Interviene Lorenzo avviandosi verso l’uscita. Mi porto una mano alla fronte.
<< E’ pazzo, è completamente uscito di senno! >> Interviene mio padre.
 
 
 
Leon
Il freddo pungente mi accarezza il viso. Mi sono concesso una passeggiata per schiarire le idee e adesso sto tornando al condominio dove vivono i Mendoza a prendere la mia auto. La verità è che questa passeggiata non mi ha schiarito un bel niente. Quando giungo quasi di fronte al poltrone principale vedo quel coglione di Lorenzo che ne esce e si accende una sigaretta. Come se non esistessi si avvicina alla sua auto, una chrevolet cruze color bluette.
<< Immagino starai andando da lei… come ieri sera! >> Commento pungente.
<< Immagino che non siano affari tuoi! >> Mi rimbrotta. Non cederò alle sue provocazioni!
<< Io non sono Daniele Valencia che si fa menare e che si sporca le mani… perdi tempo con le tue provocazioni. >> Ribatto.
<< Sei tu che hai attaccato briga io non ti avevo neanche notato! >> Asserisce mentre sale nella sua auto.
<< Domani ti chiamo! >> Afferma prima di andarsene.
<< Perdonami? >> Domando confuso.
<< Per darti il numero di un bravo medico, mi sa che soffri di Alzheimer precoce, confondi le cose! >> E’ sua l’ultima parola. Sgomma via con la sua auto. Simpatia portami via! Che bambino!
 
 
 
Alexander
<< In effetti mi manca Ugo… >> Ammette mia madre rapita dai ricordi, alla fine di una conversazione di un’ora su memorie inerenti all’azienda. Olga e io ci siamo tenuti la mano per tutto il tempo, nascondendo il gesto dietro la schiena di lei. Lo so, devo accontentarmi e ringraziare la mia buona stella e Cèsar per l’opportunità che Nicola Mora mi ha concesso di vederla questa sera, ma vorrei di più! Vorrei portarla fuori a cena, passeggiare con lei mano nella mano, baciarci seduti sul lungo mare e finire la serata con un cono 4 gusti e panna montata.
<< Potresti andare a trovarlo! >> Propone Nicola Mora. Non è una cattiva idea!
<< Come  minimo non mi rivolgerà più la parola dopo che sono sparita così e l’aver tagliato i ponti. >> Risponde mia madre posando il tovagliolo pieno di briciole sul tavolino.
<< E’ tardissimo, non vorremo disturbarvi oltre! >> Interviene mia madre. Olga ed io ci guardiamo frustrati perché il tempo è volato! Ci alziamo dal divano quando i nostri genitori fanno altrettanto.
<< Grazie per aver accettato il nostro invito e per la vostra compagnia. >> Interviene Leonora.
<< Siamo noi a ringraziarvi per l’invito… Lo so che inizialmente non vi ho fatto una gran bella impressione, le circostanze sono state quelle che sono state, ma vi assicuro che tengo a Olga… ci tengo più della mia vita. Anche se la conosco da poco…. Per me è il mondo! >> Intervengo guardandola negli occhi. Lei intreccia la sua mano con la mia sotto gli occhi vigili per padre.
<< Vedremo come evolveranno le cose… dipenderà anche da Olga. >> Risponde Nicola mentre ci avviamo verso la porta.
<< Buona notte. >> Ci salutano i Mora e noi rispondiamo di rimando. Prima di andare via scocco un bacio verso la mia Olga e le strizzo l’occhio.
<< Sembra sia andato tutto bene tesoro mio. >> Interviene mia madre una volta in auto, posando la mano sul cambio.
<< Sì, per essere un funerale magari! Nicola Mora non ha emesso alcun suono! >> Le faccio notare.
<< Dovrò fare come minino otto ore di tapis-roulant per smaltire le calorie prese mangiando tutti quei dolci! >> Si lamenta mamma cercando sul suo ventre delle maniglie dell’amore inesistenti! Scuoto la testa rassegnato. Spero che Olga non sia così di non passare la vita ossessionato da diete, esercizio fisico e cibi dietetici! Ci sono ancora molteplici cose che non so di lei!
<< Il consiglio di Nicola Mora non era campato per aria. Ti farebbe bene un viaggio… Allontanarti per qualche giorno, staccare la spina. >> Le consiglio.
<< E tu? >>
<< Io so badare a me stesso, come mi ricorda spesso il mio probabile futuro suocero ho quasi 28 anni! >>
 
 
 
Kristof
Daniele vampiro Valencia… ci mancava solo lui! Ha definito mia figlia una depravata paragonandola al protagonista di quei libri pornografici che facevano impazzire mia moglie alcuni anni fa. E che dire di Annamaria? Alla sua età e dopo trent’anni di impiego in un’azienda di moda non ha ancora imparato a vestirsi, non ha acquisito un po’ di classe! Né ha imparato a farsi gli affari suoi visto che per tutta la cena ha spettegolato di questo e di quello e si è appartata con le sue amiche per parlare di ciò che è successo!
Abbiamo sparecchiato e lavato i piatti per poi sgomberare la sala da pranzo da sedie e tavoli in esubero. Certo che non avevo mai partecipato ad una cena più movimentata! Mio cognato di massaggia le tempie esausto.
<< Che serata… Che inferno… >> Commenta. Mia moglie e Betty servono delle camomille.
<< Lena? >> Domanda mia moglie.
<< E’ andata a dormire, era esausta. >> Rispondo.
<< Vi farebbe piacere domani nel pomeriggio fare un giro in azienda? >> Domanda mia cognata.
<< Certo, voglio proprio tornarci! >> Risponde entusiasta mia moglie.
<< Ed io vorrei parlare con Roberta voglio fare luce su questa storia. >> Interviene mio cognato.
<< Scusami Armando, ammettendo che i due si vogliano bene cosa ci sarebbe di male? >> Domanda mia moglie.
<< Cami, con tutto il bene che voglio a mio figlio ma devo ammettere che con le donne è una piaga, un disastro! Al momento il suo unico interesse è volare di fiore in fiore… Con quella ragazza, Silvia, ci è rimasto per due settimane! Si metterà con Roberta e dopo una settimana o un mese la lascerà, o la tradirà, le spezzerà il cuore e chi lo sentirà poi Nicola? La cosa si ripercuoterà anche sul nostro rapporto! Devo ricordarti com’è andata tra di voi e i Valencia? Certe cose possono dividere le persone! >>
<< Sarà… Non ho mai visto un uomo farsi menare per ottenere solo una notte di sesso! >> Commenta mia moglie. Io sono molto più interessato alla vita sentimentale della figlia di Armando e non del figlio! Quel ragazzo doveva essere il marito di mia figlia… Tutta colpa dei Contreras! Mi serve un piano!
 
 
 
Nicola
Mia moglie ed io, accostati al lavello per lavare i piatti, parliamo sotto voce.
<< Lo conosco ancora poco, ho bisogno di più tempo! L’ho visto una sola volta… E non ha mai staccato gli occhi da Olga, non ha mai tolto quei tentacoli da lei! >>
<< La mano Nicola, le ha tenuto solo la mano! La verità è che stasera hai constato che Alex è un ragazzo per bene ma ti costa ammetterlo, ti costa cedere. A me piace! >> Alzo gli occhi al cielo. Avrei bisogno di Armando a darmi man forte!
<< Nicola?! >> Mi riporta alla realtà mia moglie passandomi una tazza che deposito in lavastoviglie.
 
 
 
Silvia
<< Perché non vado bene per lui? Cos’ho che non va? >> Mi lagno nascondendo la testa tra le braccia, dopo essermi scolata l’ennesima birra.
<< Basta cara. >> Mi ordina Fra, per impedire che mi sbronzi.
<< Perché nessun uomo mi apre il suo cuore? Io fatto tutto il possibile che farmi amare… Ma è tutto inutile… >>
<< Lorenzo era solo uno, ce ne sono mille al mondo! >> Tenta di consolarmi Nataniel.
<< E’ l’ennesimo! >> Specifico. Torno a fissare il vuoto quando il mio sguardo cade su un ragazzo che occupa uno sgabello lungo il bancone del bar.
<< Scusate! >> Esclamo, allontanandomi.
<< Leon! >> Lo saluto con sorpresa avvicinandomi a lui e occupando lo sgabello accanto. Ha gli occhi rossi e un pessimo aspetto!
<< Ciao. >> Mi saluta debolmente.
<< Ma non eri con Roberta? Avevo capito ci fosse una cena a casa Mendoza questa sera… >> Leon sorride debolmente prima di ringraziare il barman che gli serve una vodka secca.
<< Wow, ci vai giù pensante stasera! >> Esclamo con stupore.
<< E’ più che giustificato, credimi! >> Interviene prima di dare una grossa sorsata al suo drink. Posa il bicchiere e si stropiccia gli occhi.
<< Come ho fatto ad essere tanto stupido… Era ovvio che sarebbe finita così, era solo questione di tempo! >> Si lamenta. Lui e Roberta si sono lasciati?
<< Leon cosa c’è che non va? Tu e Roberta vi siete lasciati? >> Gli domando. Annuisce.
<< Credo di sì. >> Aggiunge al suo segno d’assenso. E per quale motivo?
<< Ma se eravate alla cena… è successo lì? >> Gli domando.
<< E’ un terzo grado? >> Mi chiede ridendo istericamente e visibilmente alterato. Capisco così che non è il primo bar che visita stasera!
<< Scusa, è solo che ti vedo stravolto, ero in pena. Me ne vado se ti do fastidio. >> Affermo alzandomi dallo sgabello. Lui mi blocca afferrandomi dolcemente il polso.
<< Perdonami, resta pure. E’ che ho passato una serata terribile… >> Afferma per poi massaggiarsi gli occhi. Beh, questo lo avevo intuito! 
<< E ti va di raccontarmela? Ti sentirai meglio dopo esserti sfogato. >> Gli consiglio posando la mia mano sulla sua.
<< Non voglio ferirti con quello che mi è successo! >> Mi risponde. Che significa?
<< Perché dovrei sconvolgermi? >> Gli domando. Il suo sguardo è abbastanza eloquente, capisco che c’entra Lorenzo.
<< Adesso lo voglio sapere, cos’è successo? >> Domando a Leon. Dopo aver bevuto un sorso inizia a raccontarmi tutto partendo dal principio, narrandomi l’episodio del golf club, proseguendo con la notte che Roberta ha passato a casa sua, colorando il racconto con illazioni e con i suoi pensieri. Fino ad arrivare ai giorni nostri quando Lorenzo sembra aver perso il raziocinio per difendere Roberta dal mondo intero. Mi crolla il mondo addosso, queste nuove informazioni confermano ciò che ho sempre pensato… accuse che Lorenzo ha sempre respinto, congetture che ha sempre negato. E per fortuna che lei aveva detto di tenere a Leon! Bel modo di dimostrarlo! Lorenzo mi ha lasciata per lei, altro che voglia di divertirsi! Sono nera!
 
 
Isabella
Finalmente questa giornata è terminata, siamo entrambi esausti quando entriamo nel suo appartamento. Ci dirigiamo subito in camera da letto dove ci togliamo le scarpe e ci buttiamo a letto vestiti. Diego piega in cuscino dietro la sua testa, si stende e mi fa cenno di appoggiare la testa alla sua spalla. Mi bacia il capo. Passa le dita della mano destra tra i miei capelli mentre intreccio con le mie le dita della sua mano sinistra. Mi ha chiesto di convivere! Mi scappa una risatina mentre ripenso alla scena.
<< Cosa c’è da ridere? >> Mi domanda.
<< Prima, quando mi hai chiesto di andare a convivere, ho pensato stessi facendo qualcos’altro quando ti sei infilato la mano nella tasca! >> Confesso.
<< L’ho notato dalla tua reazione! >>
<< Non che la cosa mi faccia ridere in sé… Solo che sarebbe stato un gesto molto prematuro! >> Chiarisco, sperando che condivida la mia opinione. Eppure… Due settimane fa ero convinta che neanche mi avesse notata e adesso stiamo parlando di convivenza e affondiamo per la prima volta il tema matrimonio… Mi sento travolta dagli eventi!
<< Sì, sarebbe stato molto affrettato. Non che non desideri passare insieme a te la mia vita è solo che preferisco fare un passo per volta! Il mio bisogno più imminente è quello di sapere che dividiamo la stessa casa, che condividiamo la quotidianità! >> Mi risponde posando un bacio sul mio capo.
<< Perciò non scarti a priori l’idea di sposarmi? >> Domando stupita dalla mia timidezza che va scemando. Non posso ancora credere di essere qui in un letto, con lui, a fare determinati discorsi. Diego con un rapido gesto cambia posizione e mi sovrasta. Mi travolge in un bacio.
<< Lo vuoi capire che sei la donna della mia vita? Tu scarteresti l’idea di sposare l’uomo della tua vita? >> Mi domanda, scuoto il capo in segno di diniego. Posa un altro bacio sulle mie labbra prima di scansarsi. Disteso sul fianco sinistro appoggia la testa alla mano.
<< Stavo per rispondere dietro a tua sorella poco fa a casa dei tuoi! >> Gli confesso anche se credo se ne sia accorto, anzi se ne saranno accorti tutti.
<< L’ho notato, e anche a mio fratello perciò mi sono intromesso. >> Mi risponde, scostando una bretella del vestito posando un bacio sulla mia clavicola.
<< Il punto è che entrambi hanno ferito due persone che amo. Roberta con mio cugino e tuo fratello con Silvia… Non so chi dei due sia peggio! >> Chioso.
<< Non ho idea di cosa succeda a mio fratello di recente… E’ da un po’ che non parliamo o passiamo del tempo insieme. >>
<< Io domani vorrei scambiare due parole con tuo fratello, credi che sia una buona idea? >> Gli domando.
<< Non vedo perché no… Non è solo il direttore finanziario dell’azienda dove lavori ma anche mio fratello e l’ex della tua amica. Ti suggerisco solo di farlo fuori dall’azienda! >>
<< Giusto. Per pranzo vorrei vedere mio cugino. Ti unisci a noi? >> Annuisce.
<< Non ti risponde al telefono? >> Mi domanda.
<< No, risulta spento. Silvia domani alle 09:00 in punto saprà quello che è successo ieri sera e morirà di dolore… Pensare che lei ne era sicura e io credevo fosse matta! >>
<< Anche io pensavo fosse una sua fantasia. Se devo essere sincero tutto questo mi preoccupa! Tu potrai avercela con Roberta per come si è comportata con tuo cugino anche se effettivamente non sappiamo come stanno le cose e non abbiamo una confessione scritta che sia innamorata di mio fratello, ma è una ragazza sensibile e non meriterebbe di essere usata e ferita da mio fratello. >> Mi fa notare Diego.
<< Non serve un premio Nobel per capire che tra i due non c’è solo amicizia. Magari tra di loro non è mai successo niente di concreto ma sicuramente c’è un affetto più profondo di quello che fanno credere! >>
<< Cosa ne dici di occuparcene domani? Basta pensare agli altri adesso! >> Piagnucola Diego posando sparsi e delicati baci lungo mio collo. Sollecitando i miei fianchi mi accompagna sopra di sé. Mi chino e ricambio il favore sfiorando il suo collo con le mie labbra. Avverto che ha voglia ma non di dormire!
 
 
 
Camilla
Invito David ad entrare per rilassarci con una camomilla. Esausta, mi tolgo i tacchi alti nell’ingresso e mi libero degli orecchini posandoli nel centro tavola del tavolino del soggiorno.
<< Che serata intensa! >> Commenta David sprofondando nel divano.
<< Più intensa di Domenica sera? >> Intervengo, pentendomi subito per aver intrapreso questo discorso.
<< Beh, lasciamo stare, preparo le camomille! >> Mi pento e mi avvio in cucina.
<< Aspetta. >> Interviene prendendomi per mano. Mi volto e lo guardo.
<< Ti devo delle scuse per il mio comportamento di Domenica sera, so di aver dato il peggio di me e di averti spaventata. Non sto neanche a dirti che idee mi ero fatto in quel momento perché sono rivoltanti! Non ce l’ho più con te amore mio… è vero che avresti potuto raccontarmelo prima, ma adesso capisco non sia stato un passaggio facile della tua vita. >> Mi viene da piangere perché mi ha chiamata “amore mio”, parole che negli ultimi due giorni credevo che non avrei mai più sentito!
<< Perché piangi? >> Mi domanda.
<< Credevo che non mi avresti più chiamata così! >>
<< Pulcina… vieni qui! >> M’invita prima di abbracciarmi e baciarmi. Lo abbraccio.
<< Non ti terrò più nascosto niente… te lo prometto! >> Gli soffio nell’orecchio. Lui posa un bacio sulla mia guancia. Mano nella mano ci avviamo in cucina dove metto a scaldare l’acqua nel bollitore.
<< Sei riuscita a parlare con Roberta? >> Mi domanda.
<< No, non risponde. >> Lo informo esibendo in tavola tazze, piattini, zucchero e filtri di camomilla.
<< Certo che mio padre ha superato il limite, non so cosa si aspettasse da quel suo gesto, era ovvio che sarebbero nati solo problemi! >>
<< Perché mio fratello? Irrompere a casa tua come se fosse Attila in persona per fare il bello e il cattivo tempo… ieri sera ha minacciato di farlo e sono riuscita a fermarlo, credevo fosse la sua reazione a caldo, non credevo che l’avrebbe fatto sul serio! >>
<< E così i due si amano? >> Chiede conferma David.
<< Roberta è completamente e irrimediabilmente persa per mio fratello. Lui non lo so… Non mi è ancora chiaro! Come sai Lorenzo non è mai stato uno da innamoramento e relazione stabile. Nicola per Roberta e per gli altri suoi figli sogna il matrimonio, dei nipotini e tutti noi ce l’aspettiamo da Roberta perché lo sai che ha sempre detto di desiderare queste cose per in futuro…. Lorenzo?! Ce lo vedi a promettere eterna fedeltà e a cambiare pannolini? Dopo quello che è appena successo con Silvia? Il mio timore è che Roberta vada incontro a sofferenze intraprendendo una relazione con lui! >> Espongo mentre sollevo e immergo il filtro nell’acqua.
<< E se invece Roberta fosse l’amore della sua vita e lui quello di mia sorella? Se fosse la donna giusta per lui? >> Chiosa David confutando le mie paure.
<< Sarebbe bellissimo amore mio… fidanzati e cognati! >> Commento sorridendo riferendosi a noi due e anche a Lorenzo e Roberta. David mi posa una mano sul fianco a mi attira a se.
<< Io sarò con te. Se dovessi scoprire che tuo fratello ha delle buone intenzioni sarò felice di supportare la loro relazione, ma se al contrario non le avesse sappi che sarò il primo a ostacolare questo rapporto. >> Specifica.
<< Sai adesso di cosa ho voglia? >> Mi domanda con l’occhio furbetto. Sorrido scuotendo il capo.
<< Di cosa dottor Valencia? >>
<< Di molte coccole. Soffro di carenza di affetto dopo tutti questi giorni! >>
<< Allora sei in buona compagnia, io soffro della stessa malattia… >> Rispondo allacciandogli le braccia al collo.
<< E poi non vedo l’ora ti toglierti quest’abito, anche se ti sta benissimo, stasera eri la più bella della festa. >> Dichiara intervallando le parole con dei baci.
<< Più di mia cugina? >> Gli domando. Se solo penso che non gli staccava gli occhi di dosso!
<< Tua cugina non faceva che guardarti… Era verde dall’invidia perché sei bellissima, perché stasera eri particolarmente elegante, perché tu sei mia ed io sono tuo, perché voglio solo te! >>
<< Questo per dirmi che sono molto meglio di mia cugina? >> Gli domando conferma sorridendo. Lo bacio.
<< A me è sembrato che guardasse te! >> Chioso.
<< Guardava tutti e due… come ti ho detto era vedere d’invidia perché io ho occhi solo per te! Tua cugina può andare al diavolo. >> Ribadisce. Lo bacio con più intensità. Le sue mani si fanno largo lungo il mio corpo, raggiungono il lato sinistro del vestito dove la cerniera del mio abito viene abbassata lentamente. David mi abbassa l’unica spallina del vestito il quale a quel punto cade il pavimento. Rimango di fronte a lui con addosso solo il reggiseno senza spalline e il perizoma. Mi sciolgo i capelli i quali mi ricadono voluminosi e scompigliati lungo le spalle e la schiena. David si alza dallo sgabello, mi travolge in un caldo bacio. Sono al muro, con la schiena contro l’isola della cucina, e decido di sedermi sopra al mobile.
 
 
 
 
Betty
Mio marito ed io siamo stesi nel letto, in religioso silenzio per riflettere su quanto successo stasera.
<< E’ stato un disastro e tutto per colpa di quel vampiro e di nostro figlio… Kristof e la sua famiglia saranno inorriditi, doveva essere una cena conviviale per dare loro il benvenuto invece la star della serata è stato Lorenzo! >> Chioso.
<< Non mi ci far ripensare… Mi ritorna il mal di testa se penso al momento in cui Daniele ha placcato nostro figlio. Pure lui, con tutti gli anni che ha sul groppone si mette a fare a botte con un 25 enne?! >> Interviene mio marito.
<< Temo sempre il peggio per te in queste situazioni… >> Confesso, posando il capo sul suo petto, lui mi accarezza i capelli. Poso la mano all’altezza del suo cuore.
<< Forse dopo lo spavento alla festa di fidanzamento di Diego il mio cuore è diventato più forte? Avere le pillole sotto mano è sempre una grazia. Quando finiremo di preoccuparci per loro? >>
<< Per lui amore mio. Quando maturerà! >> Rispondo a mio marito riferendomi a Lorenzo.
<< Domani avremmo il nostro da fare quando andremo con Camilla e la sua famiglia in azienda. >> Intervengo.
<< Dovremmo anche telefonare a Nicola per spiegargli quanto successo! >>
<< Armando suggerisco di parlare con Roberta prima di farlo. E non raccontare a Nicola delle tue impressioni su quei due! Del fatto che pensiamo che Lorenzo abbia delle mire su di lei. >>
<< No Betty… nostro figlio non va bene per lei. >> Risponde mio marito mentre mi abbandono ai ricordi.
 
Avevano 16 e 17 anni quando li sorpresi a letto insieme. Aprii la porta della mansarda per cercare le lenzuola di ricambio, mentre stavo facendo le pulizie. Era la tarda mattina di una Domenica di Maggio, Roberta restò a dormire noi quella notte. Rimasi paralizzata…. Mio figlio e la mia figlioccia a letto insieme! Nudi! I piedi spogliati spuntavano da sotto il lenzuolo che li copriva!
<< Amore sembra che tu abbia visto un fantasma! >> Mi fece notare mio marito quando entrai nel suo studio dove stava lavorando.
<< Ho appena beccato Lorenzo e Roberta a letto. >> Confessai.
<< Se stanno ancora dormendo dove dovrebbero farlo? In giardino? >> Scherzò.
<< Non hai capito Armando…. Nello stesso letto, in mansarda! Quei due hanno fatto l’amore! >>
<< Spero tu stia scherzando! >> Tuonò Armando.
<< Ti racconterei una bugia simile? >> Gli feci notare. Dal modo in cui si alzò dalla sedia e dalla sua espressione notai che era pronto per fare una piazzata!
<< Armando, calmati. Non così! >> Cercai di placarlo quando i due piccoli amanti fecero capolino dalla porta.
<< Mamma e papà buon giorno! >> Esclamò tutto contento Lorenzo.
<< Buon giorno zii! >> Salutò Roberta, posando un bacio sulla guancia ad entrambi.
<< Entrate e sedetevi! >> L’invitò mio marito prima di chiudere la porta. I due presero posto sul divano.
<< Papà cosa succede? >> Si chiese Lorenzo.
<< Spero che siate consapevoli delle conseguenze di ciò che avete fatto questa notte. Di quello che poteva succedere! >> Iniziò Armando. Oddio, Nicola potrebbe farci a fettine se la sua adorata figlia restasse incinta a soli quindici anni, e di un sedicenne per di più!
<< Siamo stati attendi papà, è andato tutto bene, vero? Ti è piaciuto? >> Intervenne Lorenzo domandando conferma a Roberta, lei annuii.
<< E’ stato bellissimo, dovreste provare anche voi. >> Rispose la piccoletta lasciandoci completamente basiti.
<< Infondo lo ha fatto anche Cami, ma a lei non avete fatto la predica! >> Intervenne Lorenzo. Mio marito sbiancò completamente!
<< Cos’ha fatto Camilla? >> Domandai sgomenta.
<< Camilla, tramite la finestra della mansarda, è salita sul tetto per vedere le stelle. Ci ha dato lei l’idea! >> Rispose Lorenzo. Mi caddero le braccia e finalmente mio marito poté tirare un respiro di sollievo.
<< Quindi voi questa notte siete saliti sul tetto per vedere le stelle… e basta? >> Chiese conferma mio marito.
<< Sì, e poi ci siamo addormentati. Abbiamo fatto qualcosa che non va zio? >> Chiese Robertina. Mio marito ed io scoppiammo a ridere.
<< Mamma, papà cosa vi prende? Cosa pensavate che avessimo fatto? >> Chiese Lorenzo. Tornammo immediatamente seri.
<< Niente… Comunque non dovete andare sul tetto! Siete troppo piccoli per andare sul tetto… Troppo piccoli! >> Sentenziò mio marito.
 
<< Te lo dicevo che sarebbe successo qualcosa!>> Interviene mio marito destandomi dai miei ricordi.
 
 
 
Daniele
<< GIULIO! VIENI SUBITO QUI! >> Tuono, quando entro in casa. Frega un cazzo se sveglio la domestica! Mio figlio mi raggiunge nello studio dove mi servo un drkin, è in pigiama.
<< Papà perché urli? Dove sei stato? >>  Mi domanda.
<< Quel ragazzino la pagherà, pagherà molto caro questo affronto! Ha definito tua sorella una sgualdrina e non ti dico cos’ha detto ti tua madre… La pagherà! >>
<< Papà dove sei andato? >> Mi domanda ancora.
<< A casa di Armando, volevo riferirgli quello che aveva fatto suo figlio e intimargli di controllarlo! Non sapevo che fosse in corso un sabba di streghe. Camilla Mendoza e la sua stupida famiglia sono tornati di Vienna! Per fartela breve c’è stato il secondo round… L’ho massacrato quel cretino. Dovevo vedere come si è infiammato, sembra che tua sorella Roberta sia la sua ragazza da come se ne preoccupa! >>
<< Forse era meglio non andarci! >>
<< Giulio, vuoi ancora la presidenza? >> Domando a mio figlio, più inferocito che mai.
<< E’ normale che ambissi a quel ruolo papà ma ormai è Diego il presidente! >>
<< Non prendiamoci in giro… So bene che stai cercando di ficcanasare nella gestione di quei due, ti conosco, come so che non ci sei ancora riuscito, che non hai portato a casa risultati concreti! >> Intervengo.
<< Come lo so? Non sono nato ieri e sono cose che ho fatto prima di te! >> Intervengo anticipando le sue domande.
<< Come hai agito fino ad ora? >> Mi informo.
<< L’idea era di far indagare Giulia ma non lavora più lì. Il piano B è Silvia… la nuova modella si sartoria. >> Mi spiega.
<< Ma certo, adesso mi spiego il legame tra te e quella ragazza. >>
<< Quando Giulia lavorava lì dice di aver origliato una conversazione tra Diego e Roberta. Parlavano di affari da sbrigare dal notaio e della Camera di Commercio… >>
<< Perciò è coinvolta anche lei in non sappiamo che cosa… dobbiamo scoprire cos’hanno fatto! La prima cosa da fare è consultare il bollettino della Camera di Commercio! >> Ci sono già passato! Mancano completamente di fantasia… Avranno raccolto l’idea dai loro genitori!
<< Ma non sappiamo cosa cercare! >> Mi fa notare Giulio.
<< La mia idea è che abbiano aperto un’azienda paravento, intestata a uno dei tre. >>
<< Sospetti che il loro piano sia lo stesso che misero in atto i loro genitori anni addietro? Io dubito che conoscano quella storia! >> Mi fa notare mio figlio.
<< Allora avranno avuto la stessa idea! >>
<< Dovremmo aspettare che venga diffuso il nuovo Bollettino della Camera di Commercio aggiornato. >> Interviene mio figlio.
<< Proverò ad accelerare i tempi, con l’influenza che ho non mi negheranno di consultare i registri delle attività aperte di recente! Avrai il mio sostegno ma ricordati che è come se così non fosse, tua madre non lo deve sapere, le ho promesso che mi sarei mantenuto estraneo ai tuoi piani, ok? >> Annuisce. << Dirai che un amico alla Camera di Commercio ti ha passato le informazioni! Cacciamo quei due dagli uffici della presidenza! >> Sentenzio bramoso di rivalsa.
 
 
 
Lorenzo
Siedo in giardino sulla sdraio mentre sorseggio un drink e ammiro il firmamento stellato. Fino a qualche anno fa lo facevo sempre insieme a lei, poi abbiamo perso questo rituale. E’ stata senza dubbio la serata, anzi la giornata, peggiore della mi vita! Ho il volto tumefatto, mi sento una merda per la cazzata della e-mail e non sono più riuscito a parlare con lei. Non risponde al telefono e non apre la porta. Ho suonato per mezz’ora prima di rinunciarci. Domani la vedrò per forza in ufficio e sarà costretta ad ascoltarmi… Sì, domani chiarirò le cose tra di noi. Questo imbarazzo che ci avvolge e quest’ambiguità troverà fine domani, in un modo o nell’altro.
 
 
 
FINE CAPITOLO 45.
 
 
E’ stato intenso come avete potuto vedere. Cosa ne dite?
Daniele è inferocito, Giulio ha trovato un nuovo, potete, abile e perfido alleato, insomma il Daniele della serie tv sta per emergere nuovamente? Lorenzo ha “rubato la scena” a Lena e alla sua famiglia, che dovevano essere i protagonisti della serata.  Camilla e David hanno fatto pace, Diego e Isabella hanno dato una piccola svolta alla loro relazione. Lorenzo si è cacciato in un mare di guai, la breve storia tra Leon e Roberta parrebbe essere agli sgoccioli anche se lei sembra tenerci molto anche a lui! Fosse stati in Leon sareste intervenuti nella lite o condividete il suo pensiero e il suo modo di essere? Lena continuerà così stando lontana da David? Darà retta al padre? Questo e altro nei prossimi capitoli!
   
 
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