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Autore: reggina    07/08/2016    1 recensioni
Colin è un sopravvissuto. Dovrà affrontare una lenta e tormentata risalita per tornare alla vita vera.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Abbott, Bright Abbott
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'ultima discesa delle Montagne Rocciose, cattedrali della terra con i loro portali di rocce e mosaici di nubi, si scorge in lontananza insieme agli imponenti grattacieli della città.

Denver è lì, a separare due mondi spesso in antitesi tra di loro.

Colin cammina lentamente, per vedere e sentire con tutti i sensi mentre, da solo, si dirige verso la fermata dell'autobus. Ha il cuore gonfio di un orgoglio nuovo, una sicurezza solida da ai suoi passi un andamento più certo e la fiducia, appena incassata, lo rende cautamente ottimista.

Ha chiesto a Jim e Sharon di poter tornare ad Everwood in autobus, per provare a loro, ma soprattutto a sé stesso, che ce la può fare. Euforico, vorrebbe mettersi a correre ma sa che quei quartieri, dagli splendidi palazzi dalle facciate in mattoni a vista, non sono campi da ginnastica.

Anche la ginnastica medica, patita soltanto fino a qualche ora prima, gli sembra adesso più sopportabile e gestibile difronte a quello skyline variegato che arricchisce il guscio vuoto nel quale ha vissuto per mesi.


Nel pomeriggio umido e appiccicoso di metà agosto, intravede una sagoma familiare dritta sui seggiolini informi sotto la pensilina.

"Ehi Grover!"

Ad Amy tremano le gambe per l'emozione di quel nickname rispolverato, frutto di ricordi infantili e dell'amore dato, ricevuto, difeso. Un vero nome di battaglia.

Guarda Colin costretto ad appoggiarsi contro il cartellone con le pubblicità e il suo sorriso non tradisce nessun vacillamento. Capisce di amarlo, oltre le fragilità e i limiti, oltre quelle catene che sta, stoicamente, cercando di spezzare. Ama questo Colin che, quasi in un'aritmetica rudimentale, non è solo uno, due o tre. È una moltitudine.

"Cerco qualcuno che mi faccia compagnia per viaggio di ritorno!"

Civetta lei con la giocosità dei suoi quindici anni quando è evidente che si trova lì per il motivo opposto. A Colin non dispiace affatto ma quando l'autobus si ferma ed Amy ha già un piede sul paragradino, istintivamente, la tira indietro.


"Aspetta!"

Lo scintillio curioso ed interessato della ragazzina spazza via le esitazioni, le imposizioni e le proibizioni che torneranno, prepotenti, più di una volta.

Non vuole pensarci, non in questo momento. Vuole soltanto sbizzarrirsi, immagazzinare energie e felicità nuove.

La bacia. Le loro labbra si sfiorano, veloci e leggere come il battito d'ali di una farfalla. È un gesto simbolico, pieno di affetto e di futuro.

"Forse, prima di ripartire, potremmo fare un giro per Denver. Sai che vanta il titolo di miglior città d'America per single?"

Un vestigio del Colin brillante e scanzonato, sbiadito dal dolore, è quello che cinge i fianchi esili di Amy dandole un brivido.

Non ha più paura ad essere vero, a mettersi a nudo davanti agli altri, ha la forza di essere uomo. Quella forza che da senso ai suoi limiti, trasformandoli in energia.

   
 
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