Anime & Manga > Rocky Joe
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Autore: Fujikofran    07/08/2016    0 recensioni
Joe è pronto per l'incontro con Mendoza e non si sente benissimo. Ma lui cerca di sdrammatizzare, anche in presenza di una preoccupata Yoko, che teme che le cose, per Joe, possano mettersi male
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le mani fasciate, prima di inserire i guantoni, un sorso alla bottiglietta d’acqua quasi finita e tutto sembrava pronto, per Joe Yabuki. Il grande Joe Yabuki. Il campione. La testa gli girava da tempo e questo non era buon segno, da quando aveva saputo che, per un pugile, ciò poteva significare la fine. E lui era a un passo dalla fine, lo sapeva benissimo. Non alla fine di un incontro, ma della sua stessa vita.  La cosiddetta “sindrome del pugile ubriaco”, di cui soffriva il ragazzo, dopo i numerosi incontri di boxe, stava prendendo il sopravvento su di lui. Ricevere continuamente pugni sul volto lo aveva portato a perdere i riflessi e la lucidità. Inoltre, avvertiva sempre meno sensibilità alle labbra. “Non riuscirei nemmeno a gustarmi un bacio”, continuò a pensare. Ma le energie lo stavano attraversando per tutto il corpo ed era pronto ad affrontare il grande Josè Mendoza. Non si sentiva male, però, solo intontito.
“Rikishi, ti prego, dammi ancora un po’ della tua forza, da lassù” pensò tra sé e sé. Il suo rivale-amico di sempre non c’era più, ma continuava a vivere nel suo animo. I suoi pensieri vennero interrotti dall’arrivo di Yoko, che si mostrò preoccupata. Si guardarono.

-Ne vuoi un po’?- gli disse la ragazza, porgendogli un bicchiere con una bibita fresca –Ti darà energia, anche se è troppo dolce, per i miei gusti-
Joe le sorrise e bevve la bibita.

-Grazie, Yoko, per me era buonissima. Oh, ma che hai?-

-Niente, niente, mi sento solo un po’ stanca-

-Fammi guardare la tua faccia…vediamo un po’ se indovino: sei preoccupata per il mio incontro?-

-Perché mi fai domande scontate?-

-Perché sono rincoglionito, ormai. Me lo ha detto anche il medico-

-Scemo…-

-Senti, Yoko…-

-Sì?-

-Grazie di tutto-

Voleva dirle tante altre parole, Joe, ma non ci riuscì. L’importante, però, era ringraziare Yoko per ciò che aveva fatto per lui, nel corso degli anni. Si soffiò il naso, dopo aver trattenuto le lacrime, dopo che lei se ne era andata. Uno come lui non doveva farsi vedere piangere, anche se tutti conoscevano la sua sensibilità, nascosta dietro un ciuffo di capelli caparbio e ribelle. Avrebbe sconfitto Mendoza e salutato tutti, ringraziandoli per averlo sostenuto e aiutato ad affrontare le difficoltà della vita. Voleva fare questo. Era nato sfortunato, Joe, ma non si era mai dato per vinto, perché aveva imparato presto a vivere e a capire che ogni giorno non è mai regalato, ma conquistato. Il pugilato, per lui, aveva rappresentato il suo migliore linguaggio di comunicazione e la gente lo aveva capito. Si infilò i guantoni, fece qualche saltello e poi si guardò allo specchio. “Che faccia da schiaffi” disse. Poi chiuse gli occhi, fece un bel respiro e si avviò verso il ring. Per l’ultima volta.
 
 (c) 2016 by Fujikofran
 
   
 
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