Cap.12 Just Tonight
Katniss lasciò scendere le
spalline della propria camicia da
notte, lasciando vedere la schiena nuda. Haymitch accarezzò
la pelle pallida
con le dita callose.
“Che mondo è
quello in cui qualcuno che potrebbe essere
padre, va a letto con una ragazza che avrebbe amato teneramente come
figlia?”
domandò con voce tremante. Le iridi grigie di Katniss
divennero color del
ghiaccio e finì di far cadere a terra la propria veste.
“Questo mondo corrotto. E
lo sai anche tu che siamo dannati
a prescindere, noi sopravvissuti”
disse secca. Haymitch finì di sbottonarsi la camicia
già aperta a metà, la
stoffa bianca era ingrigita e spiegazzata.
“Stai imparando bene le mie
lezioni” sussurrò con voce roca.
Katniss gli appoggiò la mano sul petto e lo spinse, fino a
fargli raggiungere
il divano, su cui l’uomo ricadde. Katniss gli premette il
ginocchio nudo contro
il ventre.
“E sto facendo questo per
indurirmi” spiegò. Haymitch la
osservò piegarsi e slacciargli il bottone dei pantaloni.
“Diventerai il motivo per
un’altra bottiglia” gemette.
Katniss si sciolse la lunga treccia mora e gli scese la zip.
“Diventerei il motivo per
altre due bottiglie se per la
disperazione finissi per uccidermi?” domandò.
Haymitch si sfilò le scarpe.
“Questo è lo
spirito, rendi il tuo cuore spezzato di
ghiaccio e con quello taglia la gola ai tuoi nemici”
sussurrò roco. Katniss gli
scese i pantaloni.
“C’è
voluto un mese per fare questo giretto da campionessa e
ci vorrà qualche mese prima che tutti dimentichino i
discorsetti da devota”
sussurrò. Giocherellò con la chiusura del proprio
reggiseno.
“Però ti giuro
che ci vorrà molto di meno per vedere il mio
cambiamento e che quello non verrà dimenticato”.
Lasciò cadere a terra il
reggiseno.
“Perché ci
voglia un anno, un secolo o l’eternità, io
avrò
la testa di Snow” giurò. Haymitch le avvolse i
fianchi con il braccio, la issò
e la baciò.
“Vedi di non morire nel
tentativo, piuttosto” sibilò.
Katniss ricambiò il bacio violentemente.