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Autore: ire96    08/08/2016    0 recensioni
Francesca è una ragazza di 23 anni alle prese con la vita universitaria. Una vita fatta di esami, crisi causate dal troppo studio, divertimenti e amici, come Valeria e Roberto, un'eccentrica e adorabile ragazza lei e un omosessuale dolcissimo e coinquilino di Francesca lui. Quindi una vita senza troppi problemi.
Fino a quando nella sua vita non entra il Professor Del Rovere che lei definisce "un arrogante, leccaculo e puttaniere" e che decide di renderle la vita difficile. Ma si sa "Chi disprezza compra" dice il detto.
Sarà così anche per la nostra protagonista o si lascerà travolgere dalla dolcezza di Mattia, un ragazzo sbucato dal nulla?
Tra vaschette di gelato mangiate sul divano, feste e tacchi qualcosa cambierà per sempre nella sua vita.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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CAPITOLO 12- My Lifelines
 
Questa mattina mi sono svegliata più acida del solito, sarà forse colpa del poco sonno accumulato?
Ho sentito dire che al nostro cervello bastano otto ore per riposarsi e ricaricarsi, ma evidentemente il mio non è d’accordo, infatti solitamente la mattina ho bisogno di tempo, silenzio e di un buon caffè prima di poter sopportare la gente.
Comunque Roberto approfitta della mia distrazione e di nascosto mi aggiunge un sacco di zucchero nel caffè con la speranza di addolcirmi, sapendo benissimo che io lo bevo amaro e rovinandomi così il primo momento piacevole della giornata.
Risultato? Per poco non lo sputo tutto sul tavolo dove sto facendo colazione.
-“Che razza di porcheria è questa?!”- urlo imbestialita.
Probabilmente si può vedere il fumo che esce dalle mie orecchie.
-“Caffè.”- mi risponde il traditore con fare innocente.
Mi sfugge una specie di ringhio. -“Questo non è caffè, è veleno!”- 
Toccate tutto,ma non il mio caffè mattutino, mi serve seriamente per carburare e se non ne bevo almeno una tazza sclero male.
Rob dopo il mio ringhio è scomparso alla velocità della luce, chiudendosi la porta di camera sua alle spalle.
-“Esci di li!!”- urlo sbattendo il pugno sulla sua porta. Lo ammetto sembro un po’ psicopatica in questo momento, ma la colpa non è mia oggi.
-“NO!”-
-“Andiamo non ti faccio nulla..”-.
-“Non ti credo”- dice lui piagnucoloso.
-“Oh cos’è siamo tornati alla scuola elementare?!”- gli dico sbuffando.
Il suono del campanello mi impedisce di sentire la sua risposta.
-“Si?”- rispondo io con voce atona.
-“Psicopatica sono io aprimiiii”- mi dice una voce allegra.
Ma come fa ad essere così di prima mattina?
Apro il portone a Valeria, così la costringerò a darmi una mano a stanare lo stronzetto e poi la userò come cuscino per un sano sonnellino di qualche ora.
Entra come una furia facendo sbattere la porta contro il muro, sul viso un sorriso che va da un orecchio all’altro.
Che altro è successo ancora??
-“Fra Fra Fra Fraaaaanci”- esclama saltellando.
-“Ti droghi Vale? Cambia spacciatore”- le rispondo sbuffando. –“E se mi hai rotto la porta la ripaghi. Penso si sia sbeccato il muro”-
Mette su il broncio, perché sa bene di riuscire ad addolcirmi con quello.
-“Oh dai, devo darti una bella notizia..”- dice misteriosa.
-“Io lo so già!”- sento dire da Roberto da dietro la porta, con tono petulante. Quando ci si mette è davvero un rompipalle.
-“Zitto tu! Devo ancora perdonarti lo scherzetto del caffè”-. Sospiro e mi giro vero la mia pazza migliore amica-“Avanti spara..”-
-“Mi frequento con un tipo e lui è stupeeeendoooo”- ha gli occhi a cuoricino e non sto scherzando. È avvolta da una nuvoletta rosa da carie immediate, mancano soltanto i violini in sottofondo e gli angioletti svolazzanti e siamo a posto.
-“Si chiama James, è americano e si è trasferito qui da poco.. e Fra..”-. Sospira in modo teatrale. Le ho sempre detto che dovrebbe recitare. –“Ha degli occhi verdissimi.. una bocca così sensuale e ohmiodio un fisico da paura”-
È andata.
Terra chiama Valeria.
-“Mmm e da quando conosci Mr. Oh Mio Dio?”-
Tentenna e si morde le labbra, con il risultato di farmi insospettire.
-“Vale?”-
-“Sono circa due settimane che ci vediamo.. L’ho conosciuto quella volta che sono andata in discoteca con Roberto e ormai stiamo quasi insieme”- dice con una faccia da cane bastonato.
-“E QUANDO PENSAVI DI DIRMELO? Nel duemila mai??”-
Vedo il senso di colpa riflettersi nei suoi occhi, specchio del mio stupore perché ci siamo dette sempre tutte le cose importanti da quando ci conosciamo e quindi non capisco perché non dirmi questo.
-“Dai Fra.. volevo solo gustarmi questa novità e soprattutto essere sicura che non sarebbe diventata solo una roba da una botta e via”- sussurra.
Capisco il suo timore perché ha preso tante batoste dai suoi ex, dei tali stronzi di prima categoria, e spero davvero che questa volta sia quello giusto.
Non vorrei dover rigare un’altra macchina.
Perché si l’ho fatto. Nessuno fa soffrire la mia migliore amica e se la cava senza danni. Nessuno.
-“Ok ok non fa niente.. però voglio conoscerlo! Sai qual è la regola: i ragazzi vanno approvati dalle migliori amiche altrimenti vengono bocciati in partenza”- e scoppio a ridere, facendo ridere anche lei.
Roberto esce timidamente dalla stanza e sbircia la mia faccia per vedere se ho ancora intenzione di picchiarlo.
-“Vieni qua Cuor di Leone, non ti faccio più niente”- gli dico io.
-“Allora..”- inizia Vale. –“Stasera si esce ragazzi? Così ti presento James?”-
Sia io che Roberto annuiamo.
-“Io chiamo Luca”- fa lui.
Valeria mi guarda maliziosa. –“Fra… tu potresti chiedere a Mattia no?”-
La fisso, lei mi fissa.
-“Si..certo.. “- vai convinta Francesca penso.
-“Wow che risposta entusiasta.. preferisci forse chiedere a qualcun altro per caso? Magari ad un certo Gabriele?”-
Quasi mi strozzo da sola, ma che si è fumata questa?
Lei mi fa l’occhiolino. Interessante ha sviluppato dei nuovi tic.
-“Vale hai iniziato a drogarti per caso?”- la miglior difesa è l’attacco. –“Lo sai che Mattia va benissimo, vado subito a chiamarlo!”-
E scappo dalla stanza.
 
Sono quasi le undici di sera e Valeria ha deciso di portarci di nuovo al Red Rose, a suo parere il luogo ideale per le presentazioni perché tranquillo e con dei luoghi abbastanza appartati dov’è facile parlare, molto di più che in altri locali che siamo solite frequentare.
James è un po’ in ritardo, così intanto ci sediamo su dei divanetti e io ne approfitto per guardarmi intorno.
Non sto cercando nessuno, mi dico, proprio nessuno.
Cerco di concentrarmi su Mattia, seduto vicino a me che mi parla entusiasta dello stage che dovrà fare, e ignoro volutamente la stretta di delusione allo stomaco che non riesco a controllare e alla quale non voglio dare un senso. Mi rifiuto.
Un gridolino proveniente da Vale mi risveglia dai miei pensieri e mi giro appena in tempo per vedere un uomo alto e biondo che la abbraccia, e quasi la solleva.
-“James!”- esclama lei con aria sognante. –“Finalmente sei qui! Vieni che ti presento la mia migliore amica”-
Lui saluta Rob e Luca, che già conosceva, in modo amichevole, e poi rivolge lo sguardo su di me.
Brividi freddi.
Ha gli occhi di un lupo quest’uomo, sono crudeli, inquietanti.
Non mi piace! decido a pelle, mi sa da pericoloso.. se potessi prenderei Valeria e scapperei il più lontano possibile.
Guardo gli altri: Luca e Roberto hanno uno sguardo adorante, probabilmente dato dalla sua bellezza statuaria, mentre Mattia lo guarda con simpatia.
Forse sono io che mi faccio troppe paranoie e mi comporto da mamma protettiva con Vale, però la sensazione rimane ed è molto sgradevole.
James si siede sul divanetto e stringe a se la mia amica, con un fare un po’ troppo possessivo, sotto il mio sguardo indagatore.. che probabilmente sente su di se come un masso, perché comincia ad osservarmi anche lui con sguardo rilassato.
-“Allora Francesca.. Vale mi ha detto che fai Beni Culturali, che sei un po’ pazza, una lettrice accanita e la sua ancora di salvezza, come lei è la tua”- dice ridendo. –“Quanto di tutto questo è vero?”-
Non so perché ma il fatto che lei gli abbia parlato di noi mi irrita. Io fino a questa mattina neanche sapevo della sua esistenza e questo qui tra poco sa tutti i particolari della mia vita.
-“Tutto. Soprattutto che lei e Rob sono le mie ancore.”- preciso. –“Sai molto di me, io invece di te non so nulla”- rispondo piccata.
Sorride sornione, ma a me sembra solo un qualcosa di viscido. –“Bè.. sono americano, lavoro in un’azienda di elettronica, mi sono trasferito da poco e sono pazzo.. di Valeria. Tutto qui”-
Lei arrossisce di piacere, io mi adombro. –“Hai passati criminali? Guai con la giustizia?”- sparo senza pensarci.
I ragazzi mi guardano sconvolti come se avessi rovesciato il mio drink addosso alla coppietta, Valeria esclama qualcosa indignata.
Lui non fa niente o almeno così sembra, ma si sa.. l’apparenza inganna.
Il suo sorriso si congela, gli occhi si induriscono.
-“Francesca! Ma che modi sono!”- mi riprende Valeria.
-“Oh dai Vale lo sai che sono protettiva verso di te come se fossi la tua seconda mamma, era solo uno scherzo.. davvero, scherzavo!”- ma credici. Sorrido angelicamente, e falsamente, verso James -“Non ti sarai offeso vero?”-
Lui mi studia per qualche secondo, e risponde al mio sorriso con uno altrettanto falso. –“Certo che no”-
 
-“Si può sapere che ti è preso stasera?!”- esclama Roberto nell’istante preciso in cui entriamo nel nostro appartamento con la voce un po’ più alta del solito.
Sono le due di notte e siamo appena arrivati a casa dopo una lunga, lunghissima serata, e sono decisamente di cattivo umore.
Del tipo “Toccami e sei morto” per dire.
I due hanno continuato a fare i piccioncini sotto il mio sguardo disgustato e sospettoso, io ho praticamente ignorato Mattia e probabilmente, come ciliegina sulla torta, mi sono fatta venire un’ulcera per il nervoso.
-“Ma niente ero solo un po’ protettiva verso Vale, lo sai come sono fatta”- cerco di sviare il discorso, sperando di fregarlo con i miei occhi da angioletto.
-“Palle”- commenta lui scocciato. –“Dimmi la verità”-
Abbiamo il nuovo Sherlock Holmes insomma. Elementare, Watson!
Evviva sono un libro aperto a quanto pare, non potrei mai progettare un complotto o qualcosa di super segreto, mi scoprirebbero subito e poi mi metterebbero in galera a vita.
-“Lui non mi piace.”- butto fuori di colpo. –“Ha questi occhi freddi, questo modo di fare possessivo.. Non lo so, non mi ispira fiducia”-
Roberto sospira. –“Magari è solo timido e tu lo mettevi a disagio, non ti sei comportata benissimo soprattutto con quella domanda sul passato criminale. Dai non farti paranoie assurde, che poi ti ammali”-
Io storco il naso per niente convinta perché tendo a fidarmi del mio istinto, ma non aggiungo altro per non passare per la paranoica di turno.
Auguro la buonanotte al mio cucciolo e mi rifugio nella mia camera per preparare le cose per le lezioni di domani, che saranno eterne.
Lentamente mi faccio una doccia, per levarmi di dosso quell’appiccicaticcio che ti rimane addosso dopo essere stata tante ore in un locale pieno di gente che balla, suda, respira e poi mi infilo il mio pigiama.
Dovrei assolutamente spegnere il cervello e finalmente andare a dormire, altrimenti domani Rob dovrà alzarmi con una carrucola e una tanica di caffè, ma i pensieri sono troppi.
Valeria, James, i miei sospetti.
Indagherò su di lui, mi prometto, se c’è del marcio riuscirò a trovarlo.
Ti terrò d’occhio James.

NOTE DELL'AUTRICE
ehilà bella gente! 
dopo un bel po' ci si ritrova.. sono davvero davvero dispiaciuta di non aver pubblicato niente in questi mesi
Lo so che vorreste picchiarmi, ma abbiate pietà di una piccola, povera scrittrie senza idee T.T so benissimo come voglio far finire la mia storia, ma ho qualche buco nel mezzo..
Comunque.. spero il capitolo vi piaccia, si introduce un elemento importante della storia :) 
cercherò di non sparire per mesi, lo giuro sull'Angelo
ire
   
 
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