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Autore: heather16    10/08/2016    0 recensioni
godetevi (spero) questo breve delirio.. ho tratto ispirazione dal mitico lungometraggio "The Wall", sulle note dei Pink Floyd. queste sono le sensazioni che una delle scene mi ha suscitato. spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Song-fic, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cado. Saltello, su e giù, su e giù. La scarpa di un grasso giudice mi schiaccia. La giustizia ha viso di troia e corpo di serpe. E i mali mi inseguono, lenti; loro che mi aspettano dietro agli angoli, sotto le scale… dietro le palpebre. E lì, come mattoni di sangue, mi tengono per le braccia, mi circondano, mi divorano. È sangue quello che mi cola sulla faccia? O le rosse urla di un bambino? E per un attimo sono libero, e poi di nuovo circondato dal muro, contro quella parete. Ho abbastanza spazio per muovere le gambe, posso camminarci dentro appena, posso correre miglia e miglia in questo carcere immobile. E non mi muovo di un passo da quel muro, rosso e denso. Il muro. Sì, lui, mi rende pazzo, le urla entrano nel mio cervello, ne fanno una frittata grigia.
Fzzz…. Lo senti come sfrigola nella mia testa? I pensieri sono fornelli troppo caldi? Incendi? Disastri?
Il muro mi schiaccia collo, braccia. La colonna vertebrale è un mucchio di cereali. Gli organi un pudding di melma. E ora che mi hanno schiacciato, ridotto a un pazzo informe urlante, adesso entro nel muro, sono il muro. Ancora, per sempre. Senza cervello, anima, cuore.
“It’s just another brick in the wall.”
  
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