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Autore: slashsriffs    14/08/2016    1 recensioni
[...] “ Sei così giovane, mia Sigunn. E sai bene che le doti che possiedi non sono da sottovalutare “ la madre le scostò una ciocca di capelli biondi dalla fronte, osservando i suoi occhi, azzurri e limpidi come il grande mare di Aegir, ma gelidi e freddi in battaglia come l’Elivagar.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Sigyn, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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“ Direi che dopo Lady Sif e la valchiria Brunnhilde tu possa essere considerata la guerriera più agile di Asgard “ le disse dolcemente sua madre dopo aver sconfitto in duello una delle tante guerriere che nel corso della loro vita altro non avevano desiderato che conquistare il posto di Brunnhilde.

“ Era soltanto un duello amichevole, madre. Nessuna delle due combatteva realmente “ lasciò cadere la spada al suolo ricoperto di erba ormai secca, su quello che un tempo era un giardino confortevole.

“ Sei brava Sygin, lo vedo “ le sorrise dolcemente, guardandola camminare nella sua direzione mentre si sfiorava il labbro gonfio e sanguinante.

“ Soltanto Odino sembra non vedere la grande guerriera quale voi dite io sia “ si liberò anche della faretra che conteneva poche frecce e che avrebbe raggiunto l’arco caduto a pochi metri da loro.

“ Sei così giovane, mia Sigunn. E sai bene che le doti che possiedi non sono da sottovalutare “ la madre le scostò una ciocca di capelli biondi dalla fronte, osservando i suoi occhi, azzurri e limpidi come il grande mare di Aegir, ma gelidi e freddi in battaglia come l’Elivagar.

“ Una vera guerriera non fa uso di magia in campo “ Sygin rimproverò sua madre, serrando i pugni e stringendo i denti bianchi come la neve, sorpassandola per recarsi alle sue stanze.

La donna, Freya, congedò cordialmente la guerriera che quel giorno si era offerta di sfidare sua figlia, invitandola per un prossimo allenamento ed augurandole fiera una vittoria la prossima volta, data la sconfitta di oggi.
Dopo aver posato lo sguardo sulle armi che prontamente sarebbero state recuperate dai suoi pochi servi, si voltò alzando gli occhi alla finestra della camera di Sygin, consapevole di aver infuocato il suo animo nobile e gentile.
Quella sera Frigg, signora degli dei, sposa celeste di Odino, in onore del figlio Thor, dio del tuono, aveva deciso di celebrare l’ennesima vittoria degli Aesir sugli ultimi Vanir ribelli con un ballo. Il re degli dei avrebbe sicuramente preferito festeggiare alla vecchia maniera, seduto cioè ad un lungo tavolo ricco di primizie e bevande, lei lo sapeva bene.
Suo marito, padre di Sygin, era uno dei guerrieri di Odino, prima semplicemente un fabbro, caduto in battaglia molti anni prima che potesse vedere sua figlia diventare una valorosa guerriera, pronta a tutto pur di salvare il suo popolo. Divenire una donna fiera e bella, così bella da tentare Theoric, un Falco Rosso del signore degli dei, con la sua pelle chiara e delicata e il suo carattere docile e fedele.
Lentamente rientrò in casa, lasciando che le sue mani ancora giovani sfiorassero il marmo della sua umile dimora, reggendosi di tanto in tanto al legno colorato delle porte che davano sulle stanze ancora per poco illuminate.

La sua dama consigliava Sygin sul come comportarsi in queste importanti occasioni, ma in realtà i suoi pensieri erano altrove: sperava con tutto il cuore che Theoric quella sera si dichiarasse così da poter iniziare ad immaginare ad un futuro migliore.
Ma mai nessuno le avrebbe impedito di continuare ad allenarsi duramente; per questo Theoric era l’uomo giusto: un Falco Rosso, protettore di Odino, poneva sempre in primo piano la battaglia per la difesa di Asgard. E poi, era bello. Sygin sorrise quando nella sua mente prese posto tra i suoi pensieri il viso virile di Theoric, dai lunghi capelli bruni e dagli occhi neri come la pece e profondi come gli abissi dell’oceano di Aegir.

“ Sigunn “ Freya la raggiunse, sedendo sul suo comodo letto e guardandola sciogliere i capelli lunghi, che sembravano cenere quando il vento li scompigliava dolcemente.

“ Sono adulta ormai, madre. Mi chiamavate Sigunn quando giocavo con i pochi fantocci intagliati nel legno che mio padre mi ha lasciato prima di difendere il nostro popolo “ le sue labbra erano tornate perfette come prima, due petali di rosa calpestati soltanto dai colpi degli avversari.

“ Sarai sempre quella bambina che preferiva correre tra gli alberi e nascondersi intere nottate, piuttosto che imparare a ricamare. Ricordi? “ il capo di Freya si inclinò leggermente, osservando il volto di sua figlia riflesso allo specchio.

“ Si, venivate sempre a cercarmi. Eravate l’unica a scovare il mio nascondiglio “ Sygin sorrise, voltandosi verso la madre che sedeva accanto all’abito scelto per quell’importante serata.

“ Ti sentivo, sentivo il tuo dono, soltanto io. Mi piace il tuo abito “ cambiò discorso e Sygin gliene fu segretamente grata.



 
   
 
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